Speculazione, vincitori, vinti e debiti odiosi: la finanza contro l’economia, 3

Ma quando si tratta di finanza, tutto ciò è solo l’inizio: l’azzardo finanziario trascende persino quello. Infatti si dà il caso che nel gioco d’azzardo della finanza chi “il vincitore è…” e chi “il perdente è…” sono decisi sin dal principio, e decisi tre volte: se mai ci fosse qualche chance od illusione di essere dal lato dei vincitori nei giochetti visibili dei pesci piccoli, beh, “lasciate ogne speranza, voi ch’intrate” nell’invisibile gioco grosso dei pesci grossi. Un gioco così grosso ed invisibile che nessuno è consapevole di esserci dentro – dentro sino al collo, e dentro a forza. E quando alla fine la nave viene affondata dai suoi ufficiali comandanti come parte del loro piano, indovina chi sono gli schiavi incatenati ai remi che affondano con essa?

Come abbiamo visto in precedenza nei crimini contro l’umanità dei cicli della moneta ambigua ed “economico”, tutti questi cicli sono condannati sin dalla loro nascita, intrisecamente o deliberatamente che sia. Ed i manipolatori monetari che ne tirano le fila hanno tutta la consapevolezza, conoscenza, intenzione, potere e tempo di preparare il crollo, il loro atterraggio morbido in paradiso ed il tuo schianto all’inferno. Quale che sia l’oggetto di turno dello schema piramidale, denaro o altro, quando la piramide crolla e con essa il valore del suo oggetto, i suoi orchestratori avranno da tempo convertito tutte le loro quote di esso in qualche altro valore che sopravviverà al crollo e ne trarrà persino ulteriore vantaggio, lasciando le vittime con tutti i cerini in mano.

Durante i cicli della finanza, i pesci grossi devono creare e consentire la creazione del denaro come minimo in quantità costanti, se non in crescita esponenziale, in modo sia di procedere con i loro piani che di sfamare i pesci piccoli; questo è intrinseco alla speculazione tramite la finanza in quanto schema piramidale: l’intera piramide non è che uno schema Ponzi, e per tenerla in piedi bisogna accalappiare incessantemente nuovi adoratori dell’oro degli stolti per nutrire quelli già dentro. E lo spettacolo deve continuare e continuare e continuare per le ovvie ottime ragioni che, finchè dura, dura anche il trasferimento di ricchezza, e più alta sarà la piramide quando alla fine crollerà, più grossi saranno l’ulteriore trasferimento di ricchezza e la soppressione perpetrati per mezzo del suo crollo.