Coscienza ed obbedienza, responsabilità ed autorità: una misura degli orrori della fonte potenziale di guai umanoide, 4

Ultimo ma non per questo meno importante, e dulcis in fundo, sul lato dell’”autorità” l’obbedienza del soggetto dell’esperimento aumentava e diminuiva proporzionalmente a due fattori: non solo la “vicinanza” dell’autorità, ma anche la sua “legittimità percepita”. Se l’incaricato esigeva per telefono che il soggetto continuasse con le scosse, la percentuale di obbedienza calava al 21 percento, e questo è quanto riguardo alla vicinanza. Ma anche se l’incaricato si toglieva il camice bianco, la percentuale di obbedienza calava. Il che la dice lunga sulla gravità del nostro giudicare il monaco dall’abito.

Infine, le serie di esperimenti nell’insieme portarono alla luce due ulteriori significative sfaccettature: l’uniformità di comportamento nello spazio e nel tempo, e la profondità della soggezione a prescindere all’autorità. Ripetizioni dell’esperimento in posti diversi e circostanze diverse produssero risultati simili; lo stesso per il tempo, dato che ripetizioni successive produssero anche loro risultati simili: questo quanto all’influenza delle culture e delle loro evoluzioni su questo tratto umanoide. Quanto alla soggezione, quel che accadde è che persino coloro che si rifiutavano di infliggere le scosse più alte non ebbero la libertà ed il coraggio di andare oltre: le note degli esperimenti riportano che né insistettero che venisse posta fine all’esperimento stesso, né lasciarono la stanza per controllare lo stato di salute della vittima senza chiedere permesso per uscire… e questo per quanto a ciò che serve realmente per rendersi conto che si è liberi e non da meno dell’”autorità”.

Vale la pena di immergersi un po’ più a fondo in questa sfaccettatura: autorità e responsabilità. Autorità: a chi è riconosciuto il diritto di decidere e comandare? Responsabilità: chi risponde delle decisioni ed azioni conseguenti? Sin qui sembrano essere le due facce della stessa medaglia: si risponde delle proprie decisioni ed azioni. Lasciando da parte per il momento che soppressivi e farabutti sono alla ricerca dell’autorità senza responsabilità, ora affianca due di queste medaglie – quella di qualcun altro e la propria –, ed esse diventano i due piatti della stessa bilancia: più ce n’è di quella di qualcun altro, meno ce n’è della propria – e viceversa. Più autorità assegni a qualcun altro, meno ritieni te stesso responsabile. Più autorità assegni a te stesso, più ritieni responsabile te stesso. E così via in tutte le combinazioni.