Democrazia: quanta e per chi?, 2

Tornando all'affermazione lungo questa linea citata in precedenza, “Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare”, a mio modesto parere, a questa formula manca un fattore chiave per essere maggiormente accurata: se votare facesse una qualche differenza, se fosse di un qualche aiuto nel risolvere i problemi – una volta intrappolati sotto l’influenza nascosta dell’associazione a delinquere costruita sulla moneta a debito e sulla trappola del debito infinito – quei criminali non ci permetterebbero certo di votare, no? Una tale affermazione può venire verificata oggettivamente a fronte della realtà: mentre l’associazione a delinquere, la moneta a debito e la trappola del debito infinito continuano ad esistere intonse, le elezioni risolvono i problemi? In altre parole: se quell’enorme tappo sul fondo del nostro acquario resta felicemente e solidamente spalancato, qualsiasi litigio circa i rubinetti porterà a qualche soccorso dall’asfissia? Allora, perché ci viene permesso di votare “liberamente”? Per cominciare, ricorda ciò che ha detto quel signor Mayer Amschel Bauer Rothschild – e spero che a questo punto tu sappia chi era costui: "Permettetemi di emettere e controllare il denaro di una nazione, e me ne infischio di chi ne scriva le leggi."
Questo ti fornisce una prima idea dei rapporti di forza fra le parti in gioco. Detto questo, ne deriva poi il cosiddetto paradosso del voto: se non funziona, perché viene sostenuto? Evidentemente, deve fare al caso di coloro che hanno il potere di sostenerlo. Panem et circenses, pane e circo, dicevano i Romani: pane mancante, rubato, avvelenato e distrazione ininfluente, lo potremmo tradurre adesso. Cui prodest, i Romani dicevano anche: chi ne trae vantaggio, come sempre si farebbe meglio a domandarsi? La democrazia “funziona” – per i manipolatori monetari – in un senso molto particolare che serve i loro scopi: nella misura in cui pensi che 1) sia in funzione e 2) stia funzionando, essa legittima gli abusi arbitrari degli autocrati. E questo è affatto in aggiunta al suo coprire i loro “sperperi” incolpandole le loro vittime, come citato prima. Come già ho detto: lo scopo che serve è mascherare le vere cause, le vere responsabilità, i veri crimini e criminali, e farci credere che sia tutta colpa nostra e che questo è il modo in cui le cose vanno e stanno, e non possiamo farci niente e non c’è comunque modo migliore di gestirla.