Democrazia: quanta e per chi?, 3

Senz’altro la democrazia si presta a tali manipolazioni a causa dei suoi limiti e difetti che ho menzionato nella sinossi, intrinsici alla delega, alla rappresentanza politica: nella democrazia, sulla base di un voto nel migliore dei casi sporadico, generico, emotivo, superficiale ed approssimativo, deleghiamo altri a prendere al posto nostro miriadi di decisioni specifiche su argomenti che nemmeno conosciamo, che poi ricadono su tutti, e per di più con la maggioranza che coarta le minoranze.

Naturalmente, l’assenza della democrazia è persino peggio, ma questo è soltanto un nostro problema, non certo un problema dei manipolatori monetari… La differenza fra un governo formalmente totalitario ed uno formalmente democratico è la stessa che c’è fra un rapinatore ed un truffatore: i governi totalitari ti spennano sotto minaccia di un’arma in piena vista; quelli democratici ti inducono con l’inganno a consegnargli il tuo potere d’acquisto, spennandoti sotto minaccia di un’arma “ratificata democraticamente”. Dal punto di vista di coloro che lucrano dietro di essi, non sono che strumenti diversi, di cui ci si serve a seconda della disponibilità e idoneità in una data circostanza sociale, per generare il maggior furto possibile di potere d’acquisto e di libertà. Dal punto di vista dei soppressivi, per generare le maggiori dipendenza, distruzione e morte possibili. E in tutto questo, istituzioni, governi e partiti politici non sono che strumenti da controllare e sfruttare. Come? Corrompere non è l’unico modo. C’è un modo più sicuro e potente: il debito.

Più indebitati sono il paese ed i cittadini, e più di fatto sono resi schiavi, a prescindere da quali libertà siano dichiarate nelle costituzioni e nelle leggi. E qualsiasi libertà, apparentemente conquistata sulla scena ma in realtà concessa da dietro le quinte, qualsiasi spostamento dal totalitarismo verso la democrazia potrebbe far ben parte del piano, con lo scopo di facilitare e spingere la propensione allo sperpero assieme all’obbligo per i cittadini di risponderne, così da sprofondarli sempre più in una sabbia mobile che non esiste in primo luogo: debito indotto fraudolentemente.