L’economia come religione: altri culto, dogmi, e sacerdoti, 2

Nel campo avverso, che la scienza economica abbia conseguito con successo uno status religioso, o di culto, è confermato dal fatto che l’accettazione del “Verbo dell’economia” sia un articolo di fede. Fede cieca. A furia di facciate a colonne, abiti scuri, e dell’arte di “assumere l’apparenza del potere finchè la gente non te lo dà”.
Come commenta Nuri a proposito di questo aspetto, “non a caso ai “laici” non è disponibile la giustificazione razionale per il testo sacro economico, né è concesso mettere in discussione. Se il capitalismo è una religione, allora qualunque sospetto riguardo all’integrità del sistema, particolarmente quelli che si focalizzino sui meccanismi specifici della sua effettiva incarnazione fisica (quali l’espansione monetaria, le banche centrali, o la riserva frazionaria) potrebbe essere visto come sacrilegio, eresia, blasfemia, oppure complottismo.”
Solita vecchia storia di difetti umanoidi e potenti media addomesticati… Tuttavia, qua e là alcune scheggiature in quelle facciate a colonne indicano che la fede di quacuno, a furia di impoverimento e ruota del criceto perenni, inizia a vacillare.

È stato detto che, di tutti i nostri compiti ed abilità, il distinguere ed individuare le personalità sociali ed antisociali ha l'importanza più elevata, e qui abbiamo un’applicazione pratica: se rimuoviamo soppressione e PTSness da un qualunque argomento, quell’argomento recupera la sua etica originale, e quindi anche la sua razionalità, comprensibilità e produttività. Gli strumenti invertiti, distruttivi, contengono un potenziale positivo perché, se sono stati invertiti, originariamente contengono un potenziale positivo; perciò, rimuovendo l’inversione, il positivo può riemergere. E la scienza economica non fa eccezione. Come ho detto nella sezione Non all’altezza?, tu hai con certezza il diritto di sapere ed il diritto di capire, e qualsiasi cosa può e deve essere rendicontata in modo tale che qualsiasi non specialista la possa capire. Ormai sei ben consapevole che c’è un braccio di ferro fra chi vuole sapere e chi vuole nascondere, perché una volta rimossi abbastanza veli si può capire se ciò che si ha davanti al naso stia in piedi, abbia senso, sia etico, oppure no.