Che ognuno abbia un prezzo o meno, ora qualcuno ha il denaro, 3

L’effetto valanga di una tale concentrazione di potere senza precedenti proietta un’ombra che potresti avere già intravisto, solitamente etichettata “ingegneria sociale”: questa è l’alba della fattibilità per i loro piani di alterare il profilo della piramide sociale; se tale piramide è in sè stessa sgradevole, bene, il profilo di questa piramide a cui stanno lavorando loro è persino peggio, molto peggio. Esiste una piramide sociale nella quale più in alto arrivi e meno gente c’è lassù; e la meta dell’ingegneria sociale è una piramide rimodellata nella quale più in alto arrivi e ancor meno gente di prima c’è lassù, e quelli che erano lassù e adesso non ci sono più sono stati o gettati verso il basso o direttamente eliminati. Gli scienziati pazzi al servizio dei regimi totalitari per come li conosciamo non sono che bambini in un parco giochi, al loro confronto.

E questo è il “brave new world” (“mondo nuovo e migliore”) verso cui siamo diretti: la nascita di un insormontabile vantaggio competitivo mafioso getta le fondamenta per una tendenza del mercato apparentemente ineluttabile – e fatale – verso l’oligopolio ed il monopolio, come mattoni dell’ingegneria sociale in costruzione. Ogni pesce mangiato da un pesce più grosso, ogni azienda divorata da un’azienda più grande, ogni azienda più grande a sua volta divorata da un gruppo multinazionale controllato dai banchieri, e tutto questo sulla base di quel vantaggio insormontabile e della nostra propensione a cascarci, ciecamente o per costrizione. Pensi di vivere ancora in un mondo dove c’è abbondanza di concorrenti per assicurare concorrenza leale? Basta che vai a scavare e conti i gruppi multinazionali che possiedono realmente i marchi di fabbrica dai quali vivi circondato. Il Paese Delle Meraviglie sul palco, Matrix dietro le quinte.