Mammona, il dio denaro: il culto, i dogmi ed i sacerdoti, 2

Un secondo ordine sono i manipolatori monetari che si autoproclamano i sacerdoti monopolisti del culto: “C’è un solo dio ed è il denaro, e noi siamo i suoi sacri, salvifici e divini sacerdoti. Inchinatevi a noi!”
Non siamo nati ieri, ed ormai sappiamo bene come va con i re nudi: l’intero loro castello di carte sta in piedi sinchè veniamo soggiogati a non osare dirci l’un l’altro cosa c’è davanti ai nostri nasi: la loro sgradevole nudità.
E sappiamo ancora meglio come tali sacerdoti inventino gli dei o la loro relazione privilegiata con essi al preciso scopo di coprire sé stessi ed i loro misfatti e manipolazioni monetarie con la dogmatica luce riflessa degli “dei”.

Un terzo ordine è la menzogna distruttiva secondo la quale il denaro si guadagna dal denaro, che ci si arricchisce con il denaro, perché questo si basa sulla speculazione, ossia sul fuori scambio, ed è un pericoloso gioco da rapinatori dove non solo ciò che si razzia è a spese di qualcun altro, ma quando la vita si riduce ad una corsa fra rapinatori alla homo homini lupus, essa non è dissimile da una corsa del topo nella ruota del criceto, dove c’è sempre un altro rapinatore più avanti di te nella corsa verso il nulla.
Anche gli spacciatori di quest’idea agiscono come una terza parte che ci mette tutti gli uni contro gli altri, ed una tale idea sposta anche l’accento dal produrre fattori di sopravvivenza al rubarli invece di produrli, con le ovvie conseguenze per noi tutti. Come questo sia realizzato in pratica è fra l’altro dimostrato dagli studi di Vladimir Z. Nuri, che mostra matematicamente fra le altre cose come affidare i propri soldi alle banche inflazioniste a riserva frazionaria per produrre altro denaro non è affatto meglio rispetto all’incremento reale della produzione mentre la base monetaria che non si espande produce deflazione. La deflazione non è necessariamente un male. Al contrario, alimentare le banche produce inflazione, la quale è sempre e solo una tassa nascosta a beneficio dei reali detentori della sovranità monetaria, un trasferimento di ricchezza ai manipolatori monetari, una rapina.