Il soppressivo e la fonte potenziale di guai, 3

L’espressione “A è PTS di B” significa che A è soggetto ad una soppressione che ha origine da B; man mano che l’espressione diventa comune potrebbe venire usata indicando come B un qualcosa invece di un qualcuno. Sta alla nostra vigilanza non perdere mai di vista che quando B è un qualcosa, allora implica implicitamente un qualcuno dietro quel qualcosa. Uno non è PTS di uno stato degradato; uno è PTS di chi si assicura che rimanga in quello stato, sia esso sé stesso o chiunque altro.

Un soppressivo è uno che dà origine ad una pressione soppressiva contro i propri simili; una fonte potenziale di guai è uno che riceve quella pressione e, invece di impedirne la diffusione riconoscendola e fermandola, la ritrasmette contro di sé e contro gli altri. Un soppressivo è causa, una fonte potenziale di guai è effetto invece di essere causa.

Ma quel che è persino peggio è che la fonte potenziale di guai non si limita a ritrasmettere, che è già imperdonabile di per sé, ma come se non bastasse amplifica. E noi sappiamo che la potenza del segnale che esce da un amplificatore equivale a migliaia, milioni di volte la potenza del segnale che vi entra.

Alcuni dicono: "segno dei tempi", ma questo è un termine improprio. Le cose vengono causate. E la causa è l’intenzione. Non c’è nessun "segno dei tempi"; c’è "segno di PTSness", "segno di apatia", "segno di apatia da PTSness non risolta".

Il soppressivo è la causa responsabile della malattia potenzialmente letale, la fonte potenziale di guai è la causa responsabile per la sua epidemia effettivamente letale, ciascuno di noi è la causa responsabile del consentire a qualsiasi fonte potenziale di guai di esserlo e di far questo. Ed in cima a tutto questo, il coperchio della trappola sarà sigillato dallo spostamento di personalità delle vittime che assumono l’identità dell’carnefice.