Il soppressivo e la fonte potenziale di guai, 2

Un soppressivo vede permanentemente chiunque altro come un nemico da uccidere o dal quale essere ucciso, e le fonti potenziali di guai sono abbastanza soppresse da ritrasmettere ed amplificare l’intenzione del soppressivo invece di riconoscerla e fermarla; conseguentemente, finchè ci saranno soppressione e PTSness non risolte, qualunque struttura sociale come i governi verrà costantemente distorta per mirare al potere assoluto, al controllo assoluto, ed in definitiva alla soppressione. Non è più complicato di così.

La ragione di base per cui le cose buone e le civiltà decenti non durano, la ragione di base per fallimenti e guai e guerre, è questa e soltanto questa: troppa PTSness. Vale a dire, troppi di noi troppo PTS, e questo è tutto.

Parlando della radice delle cose, più nota come denominatore comune, o come costante in contrapposizione alle variabili, è stato detto che la tendenza di tutti i governi umani è ridurre il grosso della società a meri automi di miseria. Ed è stato detto anche che il crimine fondamentale è ESSERE LÌ E COMUNICARE. Noi ora sappiamo come un soppressivo veda TUTTI i suoi simili, e perché. Diventa quindi ovvio e lampante perché ci sia una tale tendenza universale, e perché ci sia un tale crimine fondamentale in primo luogo. Soppressione? Non esattamente; non del tutto. PTSness. Troppa PTSness. Troppi di noi troppo PTS.

Un’ulteriore osservazione molto importante è che la fonte della soppressione è sempre una persona, mai un’idea, una cosa, una condizione, o qualsivoglia d’altro. Come ho detto in precedenza, le cose non accadono spontaneamente, le cose vengono causate, ed il fattore causativo ultimo sono le persone: quando qualcuno viene martellato come un chiodo, l’intenzione è nella mano, non nel martello. Conseguentemente, quando l’oppressione sembra risalire a un’idea, una cosa, una condizione, o qualsivoglia d’altro, la domanda conseguente è: chi? Quale mano sta maneggiando il martello, quale qualcuno sta usando quel qualcosa per martellare qualcun’altro?