Crimine contro l’Umanità: il conto

Il cameriere ci ha portato il conto, e stiamo scorrendo la lista delle loro “consumazioni” a nostre spese… vediamo: usurpare la sovranità monetaria, creare potere d’acquisto dal nulla a costo zero, costruire una trappola del debito infinito su di esso, coprire il tutto con la mascherata delle banche centrali e delle riserve frazionarie, offuscare il concetto stesso di denaro e spacciare le loro promesse di pagamento come se fossero denaro, reggersi il gioco ed il sacco a vicenda ad infinitum, sia nel tempo che nell’estensione con il reflusso bancario, le stanze di compensazione, operazioni fuori bilancio, e chissà quali altri accordi persino meno verificabili, costruire un cartello, oligopolio, monopolio planetario sulla circolazione di tutti i mezzi di pagamento, di tutto il potere d’acquisto, di tutti gli atti economici, e quindi della vita stessa di ogni essere vivente sul pianeta, rubare tutto il potere d’acquisto del mondo, e tutto il potere con esso, e perpetrare la soppressione ultima di tutta l’Umanità, è decisamente la più grave associazione a delinquere ed il più grande crimine contro l’umanità di tutta la storia. Hmm… ha l’aria costosa…

E allora adesso svolgiamo un piccolo esercizio che ha lo scopo di evidenziare e quantificare le conseguenze del versare in banca un soldino invece che tenerselo in contanti. Non che in queste condizioni il contante sia esente dall’impossessamento del potere d’acquisto dal nulla da parte di chi usurpa la sovranità monetaria del cittadino, e dalla trappola del debito infinito costruita sulla moneta a debito, tutt’altro; l’esericizo ha il solo scopo di farsi un’idea di cosa significhi alimentare con il proprio soldino la parte specifica della frode costituita dall’appropriazione indebita legalizzata, e dal moltiplicatore monetario coperto dalla banca centrale.

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Per semplicità, non considereremo gli interessi e la loro natura cumulativa derivante dalla moneta a debito, che già conosciamo. Perciò ora considereremo brevemente il meccanismo della riserva frazionaria come scevro da ciò, ma ricorda che in realtà non lo è; quanto al requisito di riserva frazionaria, di nuovo per semplicità supporremo che sia dieci percento, ma ricorda che in realtà è più probabile che sia intorno all’uno o due percento di questi tempi. Perciò potresti ripetere l’esercizio una seconda volta usando una tale percentuale più realistica, e poi divertirti una terza volta introducendo gli imteressi cumulativi.

Sottolineo che qui uso il termine “soldino” per indicare sia il contante−consegna che il credito−promessa, per rispecchiare più chiaramente uno dei fondamenti del raggiro: spacciare una promessa come una consegna. Solo il primo soldino è contante; tutto il resto é frode a riserva frazionaria.

Sulla base fraudolenta per cui il banchiere è debitore invece che consegnatario, quando riceve un deposito ne diviene proprietario in cambio di un debito corrispondente, e quindi può disporne e versarlo come riserva presso la banca centrale, che lo accetta equiparandolo al contante, e quindi usarlo come riserva frazionaria per creare ulteriore denaro dal nulla.

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E così rompi il tuo salvadanaio e dentro c’è un soldino, ed i tuoi genitori, convinti di agire per il tuo bene, ti convincono a portarlo al banchiere. Il banchiere diviene proprietario del soldino, ed in cambio tu possiedi un credito di un soldino nel tuo conto in banca.
Il banchiere porta il soldino alla banca centrale. La banca centrale diviene proprietaria del soldino, ed in cambio il banchiere possiede un credito di un soldino nel suo conto di riserva.
E così il banchiere crea nove soldini dal nulla come da riserva frazionaria e li presta o li spende (impossessandosi di prodotti o di pagherò in cambio), quindi essi finiscono comunque depositati in un conto in banca. I banchieri diventano proprietari di questi ulteriori nove soldini, ed in cambio i cittadini possiedono un credito di ulteriori nove soldini nei loro conti in banca.
I banchieri portano gli ulteriori nove soldini alla banca centrale. La banca centrale diviene proprietaria degli ulteriori nove soldini, ed in cambio i banchieri possiedono un credito di nove ulteriori soldini nei loro conti di riserva.
E così i banchieri creano novanta ulteriori soldini dal nulla come da riserva frazionaria e li prestano o li spendono (impossessandosi di prodotti o di pagherò in cambio), quindi essi finiscono comunque depositati in un conto in banca. I banchieri diventano proprietari di questi ulteriori novanta soldini, ed in cambio i cittadini possiedono un credito di ulteriori novanta soldini nei loro conti in banca.
I banchieri portano gli ulteriori novanta soldini alla banca centrale. La banca centrale diviene proprietaria degli ulteriori novanta soldini, ed in cambio i banchieri possiedono un credito di novanta ulteriori soldini nei loro conti di riserva.
E così i banchieri creano novecento ulteriori soldini dal nulla come da riserva frazionaria e li prestano o li spendono (impossessandosi di prodotti o di pagherò in cambio), quindi essi finiscono comunque depositati in un conto in banca. I banchieri diventano proprietari di questi ulteriori novecento soldini, ed in cambio i cittadini possiedono un credito di ulteriori novecento soldini nei loro conti in banca.
I banchieri portano gli ulteriori novecento soldini alla banca centrale. La banca centrale diviene proprietaria degli ulteriori novecento soldini, ed in cambio i banchieri possiedono un credito di novecento ulteriori soldini nei loro conti di riserva…
Non ti spiace continuare tu, vero? Magari non ho fatto i conti giusti, ma penso tu abbia colto il punto.

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A proposito, vale le pena ripeterlo ancora una volta, questo evidenzia anche quantitativamente le due ragioni per cui i banchieri ed i loro camerieri combattono una guerra contro il contante. Una è quantitativa in termini fraudolenti: le transazioni in contanti impediscono ai banchieri di sfruttare la frode della riserva frazionaria in pieno; meno contante in giro, più potenziale della riserva frazionaria scatenato; cento percento di transazioni in contanti, zero percento di potenziale della riserva frazionaria scatenato; zero percento di transazioni in contanti, cento percento di potenziale della riserva frazionaria scatenato. L’altra è quantitativa in termini totalitari veri e propri: conseguire il controllo monopolistico su tutte le transazioni, con tutto ciò a cui questo spiana la strada, man mano che i banchieri rafforzano la loro presa sulla legge, verso un pieno potere arbitrario ed irresponsabile sul denaro e sulle transazioni di chiunque. E noi sappiamo che cosa significa tutto questo, no?

Quindi, quant’è il conto?

Secondo Giacinto Auriti e Marco Saba, l'importo del potere d'acquisto rubato dai banchieri ai cittadini è pari al totale del debito pubblico moltiplicato per l'inverso del requisito di riserva frazionaria. Supponendo dunque che l'attuale requisito di riserva frazionaria sia il due percento, secondo questo calcolo, l'importo corrente del debito pubblico moltiplicato per cento e diviso per due è l'importo del potere d'acquisto rubato a tutti i cittadini; dividendolo per il numero di cittadini, si ottiene quello rubato a ciascun cittadino individualmente.

Vale la pena sottolineare che quest'importo è quantificato in termini di unità monetarie e che, considerando gli effetti delle manipolazioni monetarie sui vari aspetti della produzione, della sopravvivenza, della civiltà e del benessere, o della loro assenza, sicuramente sarebbe illuminante, e sarebbe il caso di quantificarlo, anche in altri termini concreti di vita o di morte quali raccolti, pace e prosperità oppure carestie, guerre e rovina.

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E dato che la volontà è un requisito dell’azione e l’azione è un requisito del conseguimento, non dovremmo nemmeno trascurare di includere nel conto anche gli effetti psicologici dei crimini dei manipolatori monetari; essi rendono la vita più dura se non impossibile, mettono a repentaglio la sopravvivenza, nascondono fuori vista le vere cause – loro –, distraggono, confondono e sviano con cause sbagliate – qualunque cosa e chiunque altro tranne loro –, e ciascuno di questi punti indebolisce proprio i fondamenti che sostengono la volontà. Libertà e margini di azione, visibilità chiara delle cause, fiducia in sé e nella fattibilità, entrambi basati su risultati conseguiti, certezza della terra sotto i propri piedi in termini di saldi principi, certezza del diritto e giustizia, queste sono il genere di cose che sostengono la volontà, ed è lì dove i crimini dei manipolatori monetari danneggiano gli animi in un modo tale che la sorgente stessa dell’energia che muove tutto verso la sopravvivenza viene messa in pericolo.

Ad esempio, è stato detto che “la contraffazione paralizza gravemente il senso morale ed il fondamento dei diritti di proprietà che stanno alla base di qualunque economia di libero mercato.” Per mettere questo in una prospettiva rivelatrice, qui l’economia di libero mercato va intesa come una nella quale la gente si aiuta a vicenda, e non fraintesa come una nella quale la gente si combatte e si tradisce a vicenda – in altre parole, come un’economia votata a sopravvivere, non a soccombere, dato che la storia ha dimostrato che la sopravvivenza è uno sforzo cooperativo di gruppo. Fra i fondamenti dell’economia genuinamente di “libero mercato”, dove libero significa libero dalla soppressione, hai scambio equo, certezza dei diritti di proprietà, e libertà.
L’etica mira alla sopravvivenza, la sopravvivenza dipende da produzione e scambio, e la produzione e lo scambio dipendono dall’equità dello scambio perché lo scambio equo porta produzione mentre lo scambio iniquo la scoraggia, pertanto l’etica comprende lo scambio equo come vitale per la sopravvivenza.

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La sopravvivenza dipende dall’essere causa e non effetto, questo a sua volta si basa sull’assumersi responsabilità, ed assumersi responsabilità significa riconoscere di essere causa, osservare in che modo si è causa, e quindi come si può essere più causa. Essere causa significa controllare, quindi comprende che tu possa controllare e possedere, e che tu possa continuare a farlo, mentre il suo venire impedito demolisce la responsabilità e quindi sposta da causa ad effetto; quindi la certezza dei diritti di proprietà è vitale per la sopravvivenza.
La sopravvivenza dipende anche dal potere di esercitare la propria libertà, perché si da il caso che siamo fatti per essere liberi e ci risentiamo dell’essere schiavizzati, e così siamo migliori quando liberi e peggiori quando schiavi, e la propria libertà non è il mero reagire alle cause esterne più di quanto non sia essere assogettati ad esse, perché in ambo i casi si è effetto, laddove essere causa significa essere autodeterminati, qualsiasi cosa si decida; quindi la libertà è vitale per la sopravvivenza.
E la contraffazione erode ciascuno di questi fondamenti. Un falsario ti deruba e tu a malapena ti rendi conto di essere stato derubato, ancor meno che c’è un falsario e che è il falsario quello che ti ha derubato. Anzi, sviluppi l’idea che al mondo non ci sia certezza e non si possa contare sulle cose – e sul preservare il tuo potere d’acquisto ed i tuoi sudati risparmi in particolare. Inizi a diventare apatico: apatico in merito al tuo diritto di proprietà, dato che i tuoi risparmi possono semplicemente svanire nel nulla; apatico in merito all’essere causa, dato che non ci puoi fare nulla; apatico in merito all’essere libero, dato che sei alla mercè dell’insondabile, ed il ritrovarti pugnalato alle spalle senza accorgertene è semplicemente nell’ordine “naturale” delle cose.

Apatia, la più basilare, la più inosservata, e quindi la più pericolosa malattia terminale umana: più si è malati, e più si è d’accordo con la malattia e si desidera peggiorare, invece di guarire.

È stato detto che l’intenzione e la buona volontà sono tutto ciò che mai avrai; queste, la libertà ed una moneta onesta combinate sono ciù su cui è stata costruita ogni civiltà degna di questo nome, sinchè i manipolatori monetari non hanno iniziato a svuotare ciascuna di esse dall’interno sino al suo crollo finale.

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Si potrebbe dire che, in considerazione della natura e della diffusione nel tempo e nello spazio della trappola del debito infinito, grosso modo il conto ammonti a: tutti gli averi di tutte – nelle parole lucide, lungimiranti e perentorie di Thomas Jefferson – “le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno”, e di tutti i burattinai dietro di esse, e di tutti i loro burattini, più tutti i corrispondenti benessere, sicurezza, sopravvivenza, opportunità, sviluppo, successo, prosperità, felicità e serenità mancate al resto di noi, più i corrispondenti avversità, messa a rischio, soccombere, opportunità perdute, sviluppo mancato, fallimento, miseria, infelicità e disperazione sopportate dal resto di noi.

E si può dire che, tanto sicuro quanto lo sono le progressioni aritmetiche, presto o tardi questo conto ammonterà a tutti e tutto. A meno che non facciamo qualcosa di efficace in merito.

È utile qui rendere esplicito e quindi affrontare concetto e definizione di “arbitrario”, un aggettivo una volta tanto meritatamente promosso a sostantivo E poi fare lo stesso con una scoperta fondamentale ad esso collegata.
Un elemento arbitrario è qualcosa che non c’entra nulla con la circostanza in cui si trova; in quella circostanza non esiste affatto alcuna reale ragione per la quale l’arbitrario dovrebbe essere presente in essa.
Giusto per essere chiari, indossare una maglia di lana su una bollente spiaggia estiva, portare a spasso un elefante in una cristalleria, sono solo quelli scontati perché le loro conseguenze sono immediatamente evidenti; altri esempi meno evidenti ed ovvi comprendono cose quali gesti scaramantici, monete a debito dal nulla e trappole del debito infinito costruite su di esse, ed in generale molti “lo sanno tutti che…”.
E dato che un elemento arbitrario non ha alcuna relazione logica con le circostanze, non c’è ragione per cui debba essere lì tranne l’intenzione di qualcuno: è stato qualcuno ad introdurlo, deliberatamente, arbitrariamente e forzatamente. E le ragioni per le quali qualcuno fa questo solitamente sono tutto tranne che razionali ed etiche.

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Per quanto ovvio ciò possa apparire, definirlo esplicitamente e precisamente spiana la strada al secondo passo, questa osservazione relativa agli arbitrari: a meno che un elemento arbitrario non venga rilevato come tale, e come tale sradicato, il non farlo porterà ad introdurre ulteriori elementi arbitrari nel tentativo vano di rimediare all’introduzione di quello iniziale, e questo farà sprofondare la situazione, man mano che gli arbitrari si accumulano, in una spirale di condizioni in peggioramento verso lo schianto finale.
Notare che un arbitrario è praticamente sinonimo di “perché sbagliato” e “soluzione sbagliata”: hai un problema, indaghi su di esso per trovarne la causa, il perché, te ne viene in mente uno, e basandoti su quello escogiti una soluzione. Se quel perché è sbagliato, la soluzione è sbagliata, il problema non si risolve, hai appena introdotto un arbitrario e sei sul ciglio della spirale: se sprofonderai in essa o no dipende dalla tua vigilanza nell’individuare il perché sbagliato, la soluzione sbagliata, l’arbitrario, per quello che sono, e comportarti di conseguenza.
Senza quella vigilanza, se ti si ferma la macchina potresti ritrovarti con la macchina distrutta prima di accorgerti di essere senza benzina. Senza quella vigilanza, se non ti senti molto bene potresti ritrovarti con la salute distrutta proma di accorgerti di mangiare male. Senza quella vigilanza, se non vai d’accordo con nessuno potresti ritrovarti con la vita distrutta prima di accorgerti di essere tu quello che deve migliorare per primo.
Chiarire il concetto di arbitrario è molto utile in generale, ma lo è particolarmente nel campo della manipolazione monetaria per il semplice motivo che nella manipolazione monetaria tutto è arbitrario: l’omertà e la cortina fumogena sulla sovranità monetaria, sulla sua usurpazione, furto, trasferimento, manipolazione, moneta a debito dal nulla, corso legale, riserva frazionaria, reflusso bancario, speculazione finanziaria, debito odioso, trappola del debito infinito, e tutto il resto di queste truffe, in aggiunta all’essere crimini contro l’umanità, sono tutti completi arbitrari. Un mucchio di completi arbitrari alllestiti deliberatamente dagli individui più oscuri per le ragioni più soppressive di cui gli esseri umani siano capaci. E più sono chiare le tue idee sull’argomento e su quanto esso sia serio, più sei disposto a comportarti di conseguenza senza esitazione e senza ritardo ogniqualvolta tu veda un mucchio di arbitrari.

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In presenza dell’elemento arbitrario del manipolatori monetari e del risultante debito inestinguibile, un “bilancio in pareggio” lo si può raggiungere solamente aggiungendo ad esso gli ulteriori elementi arbitrari dell’ammontare continuo e sempre crescente di unità di potere d’acquisto travasati dalla comunità derubata a quei criminali ed ai loro tirapiedi. E se questo non bastasse, come dice Marco Della Luna, quando stai svuotando un bacino con un’idrovora e l’acqua è quasi finita, l’idrovora incomincia ad andare a singhiozzo: questo raggiro è doppiamente un crimine contro l’umanità perché è anche una condizione instabile e non durevole che, affatto in aggiunta all’ingiustizia e sofferenza sociale di base, porterà ulteriore ingiustizia e sofferenza durante lo stadio finale “a singhiozzo”, che a sua volta sarà poi concluso dallo schianto finale, che porterà ancor più ingiustizia e sofferenza alla società intera.

In considerazione di questo importo totale, ed in considerazione di tutto questo… I banchieri che parlano della loro responsabilità sociale sono come nazisti e comunisti che parlino di come i loro campi di sterminio siano ad impatto zero. Indovina un po'? I nostri campi di sterminio sono rispettosi dell'ambiente: funzionano soltanto con le tue stesse anima, carne, sangue ed ossa, senza spreco di energia, senza resti da smaltire, senza inquinamento ambientale. Ma abbandoniamo questo argomento così disdicevole in favore di uno di più elevato: le opere d'arte provenienti dalle nostre collezioni, che vi offriamo dall'alto del nostro mecenatismo illuminato, non sono forse sublimi? Non penseresti che siano fatte di resti umani macinati, no? Alcuni criminali non si accontentano del loro bottino e delle loro vittime. Alcuni sono costretti dalla loro degradazione ad ostentare il loro bottino a coloro ai quali l'hanno rapinato. Ed alcuni arrivano addirittura a restituire loro le briciole come elemosina. In un mondo in cui ogni giorno i banchieri mandano in bancarotta ed espropriano più gente, beni ed aziende, la loro “responsabilità” è non fare prigionieri; ed il loro “mecenatismo” aggiunge al danno una beffa crudele che sancisce la nostra apatia.