Sinossi (Sunto), 23

Decimo punto: la radice
Sii consapevole che la radice è l'intenzione delle persone: qualunque cosa non è che uno strumento in mano alle persone, le persone agiscono in base ad intenzioni, e tutto il resto dipende da questo. Sii consapevole che le mele marce che generano le intenzioni distruttive saranno anche poche, ma il vero problema è che sono sempre troppe le mele sane che si lasciano bacare: che invece di riconoscere e fermare le intenzioni distruttive le accettano, le ritrasmettono e le amplificano.
Di conseguenza, in presenza di intenzioni distruttive ed in mancanza di immunizzazione da esse, qualunque rischio potenziale diventa un pericolo effettivo, e ci sarà chi userà come strumento di distruzione tanto qualunque cosa quanto la sua assenza. E quando le mele marce e le mele bacate hanno a disposizione il potere d'acquisto illimitato prodotto dalla pietra filosofale, le conseguenze sono inimmaginabili, ma ciononostante tragicamente reali. Sii consapevole che, come diretta conseguenza, immunizzare ognuno di noi a riconoscere e fermare le intenzioni distruttive invece di ritrasmetterle amplificate è la questione più importante in assoluto, perché in assenza di essa il destino di qualunque cosa e di chiunque, compresi noi, la vita e la civiltà stesse, è segnato.

Undicesimo punto: la bussola
Il fondamento dell’immunizzazione, del riconoscere intenzioni, influenze ed azioni distruttive, è discernere il distruttivo dal costruttivo. Nonostante sia reso difficile dall’ovvia pressione per travestire il tradimento da aiuto, alla radice è semplice. Tutta la vita, tutte le forme di vita, compresa la nostra, cercano di fare una cosa sola: sopravvivere. Che letteralmente significa vivere meglio possibile, il più a lungo possibile, individualmente, in mutua cooperazione, e globalmente. Perciò, qualsiasi cosa è costruttiva o distruttiva, positiva o negativa, buona o cattiva, giusta o sbagliata, nella misura in cui contribuisce o si oppone a questo.
Questa è una bussola chiara e semplice, e quindi, per quanto sconcertante sia ciascun dato caso specifico, rende possibile orientarsi in esso. Parte di questo orientamento è che questo impegno di sopravvivere è permanente, e quindi altrettanto permanente è questa bussola. Non solo i veri valori si misurano da quanto contribuiscano alla vita, ma sarà anche così sempre. Di conseguenza, parte dell’orientamento fornito da questa bussola è che i veri valori sono assoluti, e quindi qualunque pressione per relativizzarli è distruzione premeditata, è direttamente parte dell'attacco o ne è indirettamente frutto, e qualunque cedimento od accettazione di tali pressioni è una carenza d’immunizzazione, frutto anch’essa della distruzione e dell’attacco.
Perché la bussola svolga la sua funzione, si devono vedere sia essa che i fatti per come stanno realmente. Dato che entrambi solitamente vengono offuscati da riluttanza a guardare, fissazione su opinione e giustificazione, riuscirci non è banale né scontato, ma poi il quadro diventa chiaro: per scoprire se un’idea, un’azione o una persona sono sane, bacate o marce, basta accertarne e valutarne il prodotto, il risultato, le conseguenze reali, in termini di differenza fra prima e dopo, fra con e senza di essa.