Letture caldamente consigliate, 2

Ogni persona che menziono qui supera ovviamente in lungo ed in largo il mio commento sul perché sia qui; in modo simile, per quanto vasto, questo elenco di fondamenti è lungi dall’essere esaustivo; è per questo che ho dedicato questo saggio, oltre che a te ed agli altri, “a coloro il cui nome è” ma anche “a coloro il cui nome dovrebbe essere”, e non solo “in queste letture caldamente consigliate, qui”, ma anche “in tali letture caldamente consigliate, altrove”. I loro lavori sono decisamente parte del mio, ed il mio lavoro è decisamente un’introduzione ai loro.
A proposito, ho scritto il mio lavoro direttamente sia in inglese che in italiano, e quando l’estratto citato di un altro autore nell’una o nell’altra di queste lingue non ha un titolo originale ma uno tradotto, significa che non sono riuscito a trovarlo pubblicato in quella lingua e così ho tradotto io sia l’estratto che il suo titolo.
Di tanto in tanto nello studiare questo materiale ho scoperto di essere arrivato per mio conto alla stessa conclusione alla quale qualcuno di loro è arrivato, e mi fa molto piacere. Dimostrare che ci sono arrivato da solo è totalmente irrilevante, vorrei pensare che chiunque possa arrivarci, e mettere chiunque in condizioni di farlo è la sola cosa che conti. Come ho detto nell’introduzione al sorvolo, il mio lavoro impallidisce al confronto dei loro, ed infatti è inteso a mettere assieme i loro, nelle tue mani.

Quando indaghi sull’argomento ti rendi conto di quante persone abbiano fatto quanto lavoro, e di quanta informazione sia disponibile grazie a loro come risultato; la conseguente inattuabilità dell’elencarli tutti prova che il collo di bottiglia è altrove: nella nostra disponibilità a pagare il prezzo della libertà – o dell’esistenza, se è per questo –: osservare, indagare, verificare, studiare, comprendere, conoscere, affrontare, riavvitarci la testa sulle spalle, e fare qualcosa di efficace per raddrizzare le cose e mantenerle dritte.