Edward Joseph Snowden

(vedi qui anche: Poitras, Laura, CITIZENFOUR)

Errore di sistema, 2019

La segretezza non è la riservatezza. Il diritto alla riservatezza nel proprio bagno non è il diritto alla segretezza nello spiare le vite degli altri, particolarmente quando fatto per profitto, controllo, soppressione. Primo, la trasparenza è più sicura della segretezza perché grazie ad essa la verità può raggiungere più persone più velocemente di quanto lo possano fare le menzogne nel frattempo. Secondo, abbiamo appreso con l’esperienza che dietro qualsiasi segretezza e sollecitazione alla segretezza ci sono sempre farabutti, criminali, fonti potenziali di guai, persone soppressive che mirano a sfruttare la segretezza per fotterci, pugnalarci alle spalle, cavarsela e intanto guardarci dall’alto in basso. E la storia ci ha anche insegnato che i crimini perpetrati grazie alla segretezza sono molto peggiori di quelli dai quali la segretezza pretenderebbe di proteggerci. Terzo, la vera giustizia è una causa abbastanza forte per la quale qualunque governo può meritare e guadagnarsi il sostegno della gente, e che a nessuno sia permesso di essere al di sopra della legge – dico nessuno, a cominciare da coloro che di regola inseguono le loro cariche in modo da fare proprio questo come i funzionari dei servizi segreti, della legge e dello stato – ne è una parte assolutamente essenziale. Perciò, Edward Snowden è un eroe, uno dei più grandi eroi dei nostri tempi; grazie a lui sappiamo che tali nostri tempi hanno avuto inizio quando gli strumenti disponibili hanno messo in grado le intenzioni dei peggiori fra noi di passare dalla riservatezza in via predefinita alla sorveglianza in via predefinita, dallo spiare come l’eccezione allo spiare come la regola, dal perseguire dopo il fatto al perseguire prima di qualsiasi fatto, nessun fatto compreso, tanto per cominciare; tempi più vicini a 1984 ed a Matrix che ad un mondo libero, sicuro e decente, diretti più verso la schiavitù e l’annientamento della gente che verso la sua libertà e sopravvivenza; tempi risultato di gente sufficientemente inconsapevole, manipolata ed apatica da permettere ad una percentuale insignificante di persone soppressive di trasformare in fonti potenziali di guai e quindi complici, inconsapevoli o deliberati che siano, una percentuale di persone abbastanza significativa da spedire all’inferno ed annientare tutti noi. Si potrebbe dire: “E allora non chiedere mai per chi suona la campana. Lo whistleblower, chi rivela al pubblico i misfatti nascosti della propria organizzazione, la suona per te.”