I nostri compiti ed abilità più elevati, 3

Finché non debelliamo la soppressione e l’essere fonte potenziale di guai, nessuno deve farsi illusioni, nemmeno i peggiori fra noi. In presenza di esse nessuno verrà risparmiato, neppure i loro complici più fidati. Il perché è presto detto; è sufficiente ripassare la loro motivazione di base: qualunque altro essere umano è un nemico da sopprimere a qualsiasi costo. L’ho descritto nella copertina: non solo hanno creato la piramide, ma stanno anche modificandone il profilo, assottigliandola sempre più, spingendo chiunque sempre più in basso, ed infine fuori dal fondo. Per un soppressivo un complice è solo uno strumento per eliminare gli altri; eliminati gli altri, sarà il suo turno.
Ed a proposito di come in presenza di soppressione e fonti potenziali di guai niente e nessuno sia al sicuro, un esempio: la perversione della tecnologia dell’informazione e della comunicazione è ciò che sta rendendo loro possibile modificare il profilo della piramide spostando qualsiasi potere discrezionale sempre più in alto, per cui la responsabilità – e la libertà – di valutare e decidere viene tolta a più persone ad un dato livello per concentrarla in meno persone ad un livello superiore, e così via all’infinito. Il caso più osceno sono le banche: con notevole humour nero, procedono a concentrare la discrezionalità verso la cima ed a spingere le persone verso il fondo fingendo di essere imprese come le altre, costrette a farlo dal “clima” che sono loro a creare, al servizio dei loro mandanti.

La ragione per cui ho menzionato le auto classiche quando ho discusso le ragioni per le quali tu personalmente hai un interesse in tutto questo non ha molto a che vedere con il gusto personale, ma piuttosto – e decisamente – molto a che vedere con i nostri compiti ed abilità più elevati.
In presenza di soppressione e fonti potenziali di guai non risolte il mondo è in discesa: oggi è peggio di ieri, e domani sarà peggio di oggi. Perciò, in un mondo in condizione di fonte potenziali di guai, il gusto per il senza tempo, per l’essenziale, e per l’autodeterminazione contenuti in cose come le auto classiche non è un mero vezzo strambo; al contrario, è un consapevole, determinato e preciso schiaffo: ai soppressivi, alle fonti potenziali di guai, a tutte le inezie, specchietti per le allodole, surrogati senza uscita, omologazioni alla passività, dedali per depistaggio, bollitori per rane, ruote da criceto, sabbie mobili assortite, ed alla degradazione dei fondamenti in primo luogo. E così, ogni volta tu ne veda una, che sia una classica Aston, Jaguar, Ford, Ferrari, Alfa, Fiat, o meglio ancora una Reliant Robin molto più che una Bugatti Royale, stai guardando un punto del nostro onore più profondo, un guanto di sfida lanciato ai soppressivi, ed una chiamata al risveglio per le fonti potenziali di guai.

Non è l’eterna lotta fra guardie e ladri; è la lunghissima lotta fra i soppressivi e gli etici, la condizione di fonte potenziali di guai e le fonti potenziali di guai sono il campo di battaglia, e l’alba della sua fine sarà il riconoscimento che questi sono la nostra conoscenza, la nostra abilità ed il nostro compito più elevati, e la loro conseguente salvaguardia ed uso da parte nostra.