Crimine contro l’Umanità: l’effetto domino dell’inflazione

Abbiamo detto che l’inflazione è confisca nascosta. Ora che non è più così nascosta, osserviamola più da vicino, prestando particolare attenzione stavolta ad una sfaccettatura specifica ed alle ulteriori conseguenze che essa produce su vasta scala.

Nella descrizione del sesto stadio del ciclo della moneta ambigua più indietro ho menzionato il ritardo “fraudologico” fra la creazione di una nuova unità di denaro dal nulla e la gente che percepisce la sua messa in circolazione e che di conseguenza diluisce la propria considerazione del valore di ciascuna unità. Questo è quanto, apparentemente: il trasferimento fraudolento di ricchezza ha avuto luogo, ed un po’ del potere d’acquisto della gente è stato rapinato dai manipolatori monetari. Beh, adesso guardiamo più attentamente in quel ritardo “fraudologico”.

Una volta che i manipolatori monetari hanno creato denaro dal nulla, dopo decidono che cosa farne, e le loro decisioni influenzano il mercato, vale a dire la società tramite la sua economia. Un aspetto significativo della creazione dal nulla di denaro inesistente è, infatti: cosa possono fare con esso manipolatori monetari, e come? Quanto a che cosa, la risposta è: possono avere qualunque cosa in cambio della quale qualcuno accetterà il loro denaro contraffatto – e questa fra l’altro è una ragione principale per cui le loro truppe sono permanentemente mobilitate per la guerra al contante: più si espande l’ambito in cui è accettato il denaro contraffatto, di più essi possono impadronirsi. Quanto a come, la risposta è: possono prestarlo, fare acquisti con esso, od impiegarlo in qualunque modo possa venire concepito ed accettato, indipendentemente da quanto difficile da comprendere – e qui hai ulteriori forme di signoraggio in vista, che sconfinano dal secondario nel terziario, e più difficili da capire e da scoprire sono meglio è.
E così essi decidono cosa farne scelgiendo e sostenendo con quel denaro certi concorrenti, prodotti, settori, aree, tendenze nel mercato. Nel fare questo, di nuovo come menzionato con le parole di Thomas Jefferson, essi estendono a quegli “eletti” un po’ del loro vantaggio competitivo incolmabile. Essi compiono tali scelte in base a varie ragioni, dallo strategico al capriccioso: La ragione strategica fondamentale è la mira ad impadronirsi di tutto e di tutti, e quindi su questa base scelgono di controllare quelle entità economiche, e quelle attività, che reputano più idonee quali loro strumenti per costruire i loro oligo−monopoli. All’altro estremo, le ragioni capricciose sono tante e tanto arbitrarie quanto ci si può permettere, ed il potere d’acquisto dal nulla è una bella fonte per questo. Da qualche parte in mezzo un’altra ragione è la disonestà “miope” di alcuni singoli o cricche che vogliono solo riempirsi le tasche, e che tutto il resto vada al diavolo.

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Qualunque cosa influenzi il mercato, la società, le vite della gente in base ad un vantaggio competitivo incolmabile, ed in base ad una qualunque delle ragioni qui sopra, difficilmente li influenzerà per il meglio, no?
È stato chiamato effetto redistributivo, ed esso non solo trasferisce la ricchezza dalla società e dalla gente, suoi produttori e suoi legittimi proprietari, ai ladri, ma esso poi dà ai ladri il potere di usare quella ricchezza contro di loro.

Ed osservandolo ora più da vicino – confisca nascosta tramite inflazione, effetto redistributivo e ritardo “fraudologico” – notiamo che il tutto agisce come un’onda, producendo un effetto domino.
Il vantaggio incolmabile viene esteso, appunto, come un’onda: ad iniziare dai manipolatori monetari che creano dal nulla il denaro ed il suo potere d’acquisto, ogni volta che una parte di quel denaro passa di mano in mano, una quota proporzionale di quel vantaggio viene estesa a chi lo riceve. Senza sosta, ad ogni passaggio l’onda avanza, accordando agli “eletti” un vantaggio indebito fatto della penalizzazione che crea a tutti gli altri.
Meccanicamente, questo ha luogo tramite una serie di dinamiche economiche ben note: grazie all’indebito potere d’acquisto extra, un’entità economica “eletta”, lato fornitore, può assicurarsi una quota superiore di forniture, e può assicurarsele a prezzi unitari inferiori, immutati, o persino superiori, lasciando comunque ai suoi concorrenti una quota inferiore di forniture a prezzi unitari superiori. Allo stesso tempo, lato cliente, può vendere a prezzi unitari inferiori, se non addirittura sottocosto, ed assicurarsi una quota di mercato superiore, lasciando ai concorrenti una quota di mercato inferiore a prezzi unitari forzatamente inferiori. Inoltre, un’entità economica “eletta” può danneggiare anche quelle non in diretta concorrenza con essa o addirittura per nulla in concorrenza con essa: ad esempio, più il settore televisivo assorbe risorse e quote di mercato, e non solo meno gente legge, ma anche meno gente si incontra e si parla. Cose del genere, ti ho reso l’idea. Comunque vada, l’onda di potere d’aquisto rubato si tradurrà in distorsione del mercato, rubando risorse alla produzione etica, necessaria, utile per alimentare produzione non etica, dannosa, distruttiva e consolidamento monopolistico. Insomma, quali che siano i meccanismi ed i prezzi, il vantaggio mette l’”eletto” in condizione di acquisire il controllo e strangolare gli altri; e l’effetto domino è uno strumento usato dai manipolatori monetari per gettare le fondamenta dei loro oligo−monopoli.

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Questo ha poi ovvie ripercussioni sulla qualità delle nostre vite, il che non è che un altro degli infiniti casi di danni che andrebbero conteggiati due volte, una per ildanno ed una per il beneficio mancato: prodotti dannosi, scadenti, non etici invece di necessari, utili ed etici; ed il loro accumulo che va a costituire il panorama delle nostre vite. Questo è uno studio in sé stesso, e qui posso solo indicartene la direzione: per favore, dedica un po’ di tempo ed attenzione ad osservare, comprendere e concepire qualcuno degli infiniti modi e casi di un prodotto cattivo che ne spodesta uno buono. Sommariamente, ricadono in molte categorie; ad esempio, puoi avere risorse assegnate al produrre meno prodotti per i pochi invece di più prodotti per i molti, prodotti dannosi invece di prodotti utili, prodotti scadenti invece di prodotti affidabili, prodotti inutili invece di prodotti utili, prodotti grossolani invece di prodotti raffinati, ecc. E senza dimenticare come il soffocamento progressivo affoghi la gente in una spirale di guerre fra poveri in cui ogni tentativo di risolvere un guaio crea ulteriori guai.
Per non parlare dell’elemento base per cui il debitore è in qualche modo posseduto dal creditore in una certa misura, e l’effetto domino consiste anche nel fatto che i manipolatori monetari comprano o finanziano l’eletto A, il quale a sua volta compra o finanzia l’eletto B, il quale a sua volta… costruendo così una catena di creditori e debitori la cui forma è quella di una piramide, non è così?

E poi hai il fattore tempo. Uno specifico fattore dinamico supplementare noto anche come effetto Cantillon, dal nome dell’economista che per primo lo fece notare.
L’effetto domino che stiamo osservando qui è movimento, ed il movimento è cambiamento al trascorrere del tempo. Ed i meccanismi menzionati qui sopra fanno solo una distinzione generica fra gli “eletti” ed il resto, mentre in realtà non tutti gli “eletti” sono uguali, ed alcuni sono “più eletti degli altri”.
Man mano che l’onda passa di mano eletta in mano eletta, la considerazione media comune del valore del denaro diminuisce a causa degli effetti dell’onda stessa. Alcuni li chiamano recettori precoci e recettori tardivi, ed i recettori precoci sono quelli “più uguali degli altri”: prima sono toccati dall’onda meglio è, perché meno tempo c’è stato per il declino nella considerazione del valore del denaro man mano che l’onda avanza creando inflazione. Al contrario, più tardi sono toccati peggio è, perché più tempo c’è stato perché il declino faccia il suo corso.

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Voglio dire, qui stiamo considerando, grosso modo, tre sfaccettature distinte. Una cosa è che la creazione di potere d’acquisto dal nulla metta in grado i manipolatori monetari di impadronirsi di tutto e di tutti. Un’altra cosa è che che l’effetto domino trasformi gli "eletti" comprati o finanziati dai manipolatori monetari in loro complici a detrimento del resto della società. Un’altra cosa è che il domino non sia costante ma diminuisca progressivamente mentre avanza nel tempo e nello spazio a causa dell’inflazione che comporta, determinando una differenza fra i complici eletti stessi, con i recettori precoci che sono "più eletti" dei recettori tardivi e più vicini al vertice della piramide. Il crimine contro l’Umanità qui è il domino stesso ed il suo ordine di grandezza, con tutto il trasferimento di potere d’acquisto e di ricchezza che produce dai rapinati ai rapinatori, ed è utile comprendere in dettaglio dove esattamente si trovi ciascun rapinatore in quella piramide.

Ho detto che la differenza fra recettori precoci e tardivi è causata dall’inflazione che si verifica durante l’intervallo di tempo fra i loro rispettivi momenti in cui diventano "eletti". Vediamo questo in maggiore dettaglio. Quando un concorrente non etico sul mercato ha un vantaggio incolmabile e vuole usarlo per dominare il mercato e creare un monopolio, lo fa in due fasi: prima getta le reti, e poi le ritira. Per maggiore chiarezza, definirò la prima fase come l’espansione in corso delle quote di mercato dell’"eletto", e la seconda come il conseguente sfruttamento di quelle quote di mercato acquisite; sintanto che ci sia pressione sulla loro espansione, c’è una fase uno in corso.

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E così il concorrente "eletto" riceve il vantaggio incolmabile del rifornimento supplementare di denaro da parte dei manipolatori monetari.
Fase uno, gettare le reti: Lato cliente, l’"eletto" mette in atto quello che è comunemente noto come vendita sottocosto: abbassa i suoi prezzi di vendita e sottrae quote di mercato ai suoi concorrenti, compensando le entrate più basse con il denaro dei manipolatori monetari. I clienti comprano gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro più denaro, e questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso l’inflazione. Lato fornitore, l’eletto compete per quote maggiori di forniture, alterando la proporzione fra domanda ed offerta, così i fornitori aumentano i loro prezzi, e l’eletto paga il costo extra con il denaro dei manipolatori monetari. I fornitori vendono gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro più denaro, ed anche questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso l’inflazione. In un modo o nell’altro, il denaro dal nulla dei manipolatori monetari trova la sua strada verso la circolazione nella società ad una certa velocità, e qualunque occultamente può soltanto rallentare la velocità alla quale la gente avverte che il valore del denaro si annacqua.
Fase due, ritirare le reti: L’"eletto" inizia a godere del dominio sul mercato, mentre i suoi concorrenti si indeboliscono ed appassiscono. Lato cliente, inverte la marcia dai prezzi più bassi all’alzare i prezzi. I clienti comprano gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro meno denaro, e questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso la deflazione e la stagnazione. Lato fornitore, la richiesta diminuita da parte dei suoi concorrenti indeboliti, ed il dominio sul mercato dell’eletto, permettono entrambi a questi di imporre prezzi più bassi. I fornitori vendono gli stessi prodotti ed in tasca rimane loro meno denaro, ed anche questo altera il rapporto fra denaro e prodotto verso la deflazione e la stagnazione.

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Si potrebbe dire che parte del danno dall’eletto monopolista sia inflazione in fase uno e deflazione e stagnazione in fase due. E che l’effetto domino descritto qui abbia luogo in fase uno. Ora, quando e perché l’eletto, l’aspirante monopolista, si sposta dalla fase uno alla fase due, se mai lo fa? Quando la sua brama di monopolio viene o saziata o bloccata. Particolarmente quando resta senza benzina.
Se il vantaggio incolmabile dell’eletto fosse finito, potrebbe finire prima di conquistare il dominio sul mercato. Non così quando l’eletto è comprato o finanziato dai manipolatori monetari: se la sorgente del suo vantaggio incolmabile è infinita, anche la durata della sua fase uno può essere infinita.

Se ci sono manipolatori monetari che possono creare potere d’acquisto dal nulla nelle proprie tasche indefinitamente, ci sarà una piramide di complici "eletti" che agiscono in fase uno indefinitamente, ed un effetto domino che si estende indefinitamente nello spazio e nel tempo, al di là di singole onde o gruppi di onde, in una spirale discendente globale, dove le onde non sono affatto isolate, ma, piuttosto, continue. La creazione di potere d’acquisto dal nulla dei manipolatori monetari non è solo un avvenimento unico ma un’attività permanente, continua. Quindi non hai una mera onda ed effetto domino unici, ma piuttosto un moto ondoso continuo di effetti domino, se non addirittura una tranquilla onda di marea permanente la cui superficie è a malapena increspata, ma la cui portata ci sta annegando tutti e preparando il disastro finale che ci spazzerà tutti via, man mano che le onde incessanti consumano prima la sabbia della costa, e poi il terreno sottostante. Gutta cavat lapidem: la goccia scava a pietra.
E nel frattempo, lo studio di tutti questi meccanismi interni non è un motivo per dimenticare che tutti coloro che non sono né recettori precoci né recettori tardivi, ma solo la vasta maggioranza degli sfavoriti, vanno comunque avanti a pagare l’intero prezzo, inconsapevoli nel frattempo di essere alla fine anche spacciati. Dalla padella alla brace. Ad cchi bendati.

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Perché tutto questo, non più così nascosto per noi, rimane ben nascosto per la gente là fuori, tenuta segregata lontano questi meccanismi da molti strati di ignoranza, distrazone, omertà, inganno, sviamento, diversivi, false piste, disinformazione, ed autoritarismo. Più manipolazione monetaria c’è, più tutto questo è nell’interesse dei manipolatori monetari per rimanere invisibili e non scoperti, mentre la gente viene mandata a prendere ogni sorta di granchio, possibilmente in gruppi divergenti in contrasto fra loro.
Da cui la proliferazione delle “autorità” ed “opinioni pubbliche”, di “lo sanno tutti che”, che danno la colpa degli “aumenti dei prezzi” e dell’”inflazione” a qualsiasi gruppo sociale con cui sia facile e di moda prendersela, che siano governi corrotti, avidi capitalisti, lavoratori buoni a nulla, spietati speculatori, consumatori dalle spese folli, o la setta degli allegri cacciatori di farfalle. Un intero oceano di granchi da prendere, tutto per noi.
E qui iniziamo a comprendere il ruolo di copertura di soggetti quali i politici ed i loro litigi senza fine. Ma quanto a questo i politici sono poco più di un esempio. Che dire della buona fede dei politici e degli economisti che promuovono l’inflazione mentre sono piuttosto impegnati a far finta di non vedere il redistributivo effetto domino – ultima ma non meno importante fra le molte sfaccettature della sovranità monetaria usurpata dai manipolatori monetari? Torneremo su questo più avanti, ma potresti già adesso iniziare a domandarti che cosa pensare di queste “autorità”. E come spacciare l’inflazione, o qualsiasi manipolazione monetaria se è per questo, come una cosa buona sia facile per essi nella misura in cui noi non ne sappiamo vedere i veri effetti a lungo termine.

A maggior ragione in considerazione di un aspetto cruciale di questi effetti a lungo termine: l’usurpazione progressiva da parte dei manipolatori monetari della sovranità completa, globale, della sovranità in sé stessa ed in quanto tale. Tratterò questo più avanti ma, dato che la sovranità è sicurezza, benessere e libertà ed appartiene a te, dato che la sua usurpazione è perpetrata usurpando la sovranità monetaria e creando debito odioso, e dato che tutto ciò è fattibile solo con la connivenza di politici ed “autorità”, ti invito già sin d’ora ad osservarli da questo punto di vista.