Il raccolto diventa valanga: l’associazione a delinquere banchiere-re-grande gruppo e banchiere-politico-grande gruppo

Dalle solide radici esposte sopra, si sviluppa una varietà di complici “minori”, che gestiscono le infinite attività parassite coinvolte in questo piano principale. Le nazioni possono essere portate a sperperare attraverso infiniti flussi di quattrini, quindi le imprese che possono essere messe in piedi per ingoiare questi flussi sono infinite. Troppo lavoro per un banchiere ed un re o politico, per poterlo gestire soli soletti. Come i macchinari hanno bisogno di personale per farli funzionare, quest’immensa fabbrica di rapina ha bisogno di forza lavoro, quindi ne consegue una struttura piramidale, dove più la gente è vicina al vertice, più iniziata, più complice, e meno innocente e numerosa è.

Ma questo è soltanto il primo stadio. Fermati un attimo ad affrontarlo, poi considera che gli stai dando solo una prima occhiata superficiale, e preparati ad affrontare la sua vera portata. Perché il punto è che questa portata non ha paragoni. Ricordi quando ho detto che colui cui sia concesso di creare denaro dal nulla – vale a dire, abbia facoltà di creare potere d’acquisto dal nulla e conseguentemente di rubarlo direttamente agli altri – prima o poi finirà per possedere tutto e tutti? Bene, benvenuto alla sua attuazione in pratica. “Il potere tende a corrompere, ed il potere assoluto corrompe assolutamente”.

A questo stadio, il banchiere è riuscito a comprarsi come complici il re ed il politico, e quindi a mettere assieme una quantità di potere economico e politico senza eguali. Non che il banchiere abbia già un potere illimitato, ma già non esiste un potere più grande: è ancora in termini relativi, non ancora assoluti, ma questo è senz’altro abbastanza per decollare.

Questa base gli permette ora di procedere alla conquista dell’intero mercato. Se il primo stadio è tessere e gettare la rete parassita per pescare i banchi di quattrini sperperati, il secondo stadio è sfruttare il potere della concorrenza sleale su scala globale.

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Quale denominatore comune può esserci fra crimine organizzato, monopolio, oligopolio, e l’associazione a delinquere guidata dal banchiere? Concorrenza sleale. Il crimine organizzato rozzo persuade a scegliere lui invece di tutti i suoi concorrenti per mezzo di ragionamenti rudi, la minaccia, mentre i meno rozzi e più lungimiranti possono usarne di più suadenti: l’affare. Ma il risultato finale è il medesimo: monopolio grazie alla concorrenza sleale.

Non solo il denaro dal nulla non costa nulla, quindi lo si può prestare ad un interesse inferiore buttando così fuori mercato i propri concorrenti diretti; quello è soltanto l’inizio: questo vantaggio sleale si diffonde di nascosto a macchia d’olio in tutto il mercato. Quando un concorrente in qualsiasi settore è sostenuto più o meno nascostamente da coloro che possono creare denaro – potere d’acquisto – dal nulla, puoi immaginare facilmente come ciò si rifletta sui suoi costi, e conseguentemente sui suoi prezzi, e conseguentemente su come la convenienza dei suoi prodotti sarà un affare irresistibile, paragonato ai suoi concorrenti. E inoltre, peggiore diventa la situazione economica e più povera la gente diventa, più irresistibile quell’affare diventerà, giusto?

I pesci più grossi divorano quelli più piccoli perché hanno il potere di farlo. Da dove viene questo potere? Più efficienza, economia di scala, migliore gestione, più investimenti? Temo che la loro somma da sola non potrebbe essere la causa di tutto il divario esistente. Questa concorrenza sleale alimentata dal potere d’acquisto rubato creato dal nulla non li costringe nemmeno ad essere sgarbati, permettendogli di usare gli affari al posto delle minacce; e non è più questione di “se”, ma solo di “quando”: con un tale vantaggio è solo questione di tempo per loro sbattere i loro concorrenti fuori mercato prima, e poi impadronirsi del bottino di guerra. Lo chiamano anche dumping: avvantaggiarsi di rifornimenti finanziari abbastanza grandi ed abbastanza a buon mercato da tener duro vendendo sottocosto abbastanza a lungo da sbattere chiunque altro fuori mercato e impossessarsi del monopolio. E se chiunque altro potrebbe persino avere a disposizione rifornimenti finanziari vasti ed a basso costo, questi sarebbero comunque finiti; esiste un solo rifornimento finanziario infinito ed a costo zero, ed esso appartiene a coloro che possono creare potere d’acquisto dal nulla.

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Una questione è la nascita di aziende parassite sostenute da quest’associazione a delinquere, una questione è l’insormontabile vantaggio competitivo mafioso che le mette in grado di rovinare il mercato ed impossessarsene, una questione è come questo permetta la nascita dei grossi gruppi, una questione è come questi grossi gruppi siano un male in quanto tali, in quanto non sono che gradazioni di oligo−monopolio, e sappiamo bene che l’oligo−monopolio è un male, indipendentemente da come chiunque con interessi personali, soppressivo e/o fuori etica, possa sforzarsi di legittimarlo e giustificarlo. Dopo tutto, la giustificazione dice già tutto nella sua definizione stessa: se qualcosa ha bisogno di essere giustificato – reso giusto, questo comporta implicitamente che quel qualcosa in primo luogo è sbagliato.

Complessivamente, due rami, stessa radice, stessi frutti avvelenati; sulla base del vantaggio sleale procurato dalla manipolazione monetaria, i banchieri usano due canali per sopprimere la gente: uno è il monopolio pubblico del governo, risultante in responsabilità sempre decrescente, totalitarismo sempre crescente, tasse sempre più alte e servizi e tutele sempre peggiori; l’altro sono gli oligo−monopoli privati sempre più potenti delle grandi imprese in via di consolidamento, risultanti in prezzi e sfruttamento sempre più alti, e stipendi, tutele e potere contrattuale sempre peggiori. Una massiccia manovra globale totalitaria a tenaglia verso la nostra riduzione in schiavitù e sterminio finale.