Le fondamenta svuotate

Il prossimo modo in cui la democrazia e la politica in generale sono svuotate dall’interno è per mezzo di lacune astutamente ideate e camuffate. Ci è stata insegnata la divisione dei poteri, e che tali poteri separati sono tre: legislativo, esecutivo, giudiziario, questo è tutto. Queste – e solo queste – sono le imponenti fondamenta della civiltà. Finchè scopri il trucco e ti rendi conto che c’è un difetto che trasforma tutto in un castello di carte.

Mai stancarsi di riportare alla mente che, fra le categorie di storture, quella della quale è più difficile rendersi conto è quella delle cose che dovrebbero esserci e non ci sono: è più difficile individuare quello che dovrebbe esserci e non c’è di quello che c’è e non dovrebbe esserci; si dà il caso che la presenza si noti di più dell’assenza.

E mai stancarsi di riportare alla mente anche che, quando ti scomodi a ispezionare per davvero ed accuratamente, le cose sbagliate che scopri sono solitamente grossolane: madornali, clamorose, gigantesche per dimensioni ed elementari per buon senso. Ma ciononostante non notate. E non è facile prendere posizione controcorrente ed avere il coraggio di guardare in mezzo a quelli non disposti a farlo.

Cosa manca nelle fondamenta legali delle nostre società? Il fondamento dei fondamenti. Se i tre sopra dovessero essere chiamati i poteri numero uno, due e tre, ebbene, allora c’è un potere che dovrebbe venire chiamato potere numero zero: il potere monetario, la sovranità monetaria.

Se devi fare qualcosa, ci si aspetta che ti procuri i mezzi per farla. A maggior ragione se è un governo che debba anche solo funzionare, no? Se un potere legislativo dev’essere eletto e legiferare, se un potere esecutivo dev’essere eletto ed eseguire quanto legiferato, se un potere giudiziario dev’essere eletto e far rispettare quanto legiferato, ebbene la gente deve svolgere quel lavoro e vivere, quindi tutti loro richiedono energia, risorse, solitamente sotto forma di quattrini – mezzi di pagamento per scambiare i prodotti del loro lavoro legislativo, esecutivo e giudiziario con il loro sostentamento.

Le fondamenta svuotate, 2

Conseguentemente, in ogni Carta il cui titolo sia “Costituzione” le prime due parole dopo il titolo dovrebbero essere: “Sovranità Monetaria”. E il primo capitolo dovrebbe essere dedicato a definire che cosa siano i mezzi di pagamento, che cosa sia il denaro, quali libertà esistano, e se e quali limitazioni alle libertà e monopoli esistano, riguardo ad essi, e come siano regolamentati. E questo dovrebbe essere dettato non in una legge qualsiasi, attenzione, ma nella Costituzione stessa – la Carta a fondamento della società – e dettato completamente, esattamente, specificamente sino al più piccolo dettaglio, e permanentemente. Così che i burattini politici di turno non possano cambiarlo, alterarlo, distorcerlo, svuotarlo, rivoltarlo a vantaggio loro o dei loro burattinai. E dettato così semplicemente e chiaramente che chiunque – nel popolo, indipendentemente da burattinai e burattini – possa capirlo completamente, e così capire cosa stia succedendo veramente e se quanto dettato stia effettivamente verificandosi o no. Nonché, fra l’altro, capire se ciò che è scritto in quella Costituzione e ciò che sta succedendo in quella nazione siano corretti o scorretti, e quindi attenercisi oppure rovesciarlo di conseguenza. Specificamente, cose del tipo chi è il proprietario del potere d’acquisto della moneta nel momento in cui nasce e nel momento in cui cessa di esistere, se mai lo fa, e come, e perché. Ho reso l’idea?

Ora che sai 1) qual è il fondamento dei fondamenti, 2) dove ti aspetteresti di trovarlo scolpito nel marmo, 3) cosa produrrà la sua assenza, e 4) il perché dietro a tutto questo, ebbene adesso vai a vedere.

La legislazione monetaria basilare non è solo disattesa. È piena di lacune in primo luogo. Dolosamente piena di lacune. Lacune basilari. Così può essere materia di leggi di status inferiore e più facilmente a portata di mano dei complici, che possono fare i propri comodi e mettere in piedi le loro prassi, o sulla base di leggi disoneste, o meglio ancora approfittando delle lacune, in assenza di leggi che esplicitamente consentano o proibiscano quelle prassi. E cosa più importante, continuare a farlo giorno dopo giorno, anno dopo anno, decennio dopo decennio, mentre i politici litigano sul palco per coprire il rumore continuo del potere d’acquisto rubato che viene convogliato attraverso la conduttura della moneta a debito e della trappola del debito infinito.

Un sistema legale è tale solo perché la gente è d’accordo che lo sia e ci si attiene; il prossimo modo di trasformare la democrazia in un cavallo di Troia consiste nello sfruttare questo ed infiltrare la struttura sociale e trasformarla in una piramide di parassiti.