Sovranità monetaria, il potere ultimo

A questo punto penso possiamo trarre qualche conclusione sulla sovranità monetaria.

La prima conclusione è: che cos’è la sovranità monetaria? Che cosa intendeva dire un certo gentiluomo quando si lasciò scappare: «Permettetemi di emettere e controllare il denaro di una Nazione», esattamente? Intendeva il potere di emissione: da una parte decidere quanto denaro in esistenza, quando e per chi, e dall’altra parte essere comunque il proprietario del suo potere d’acquisto nel momento in cui nasce dal nulla.

La seconda conclusione è: che cosa significa davvero sovranità monetaria? La sovranità monetaria, il potere di emissione, è il potere ultimo. Ed il suo effetto ultimo in mani oligo−monopoliste è, presto o tardi, possedere ed annientare tutto e tutti. Qualunque oligo−monopolio è soppressivo, qualunque oligo−monopolio di sovranità monetaria è il monopolio ultimo.

La terza conclusione è: che cosa può venire spiegato alla luce di che cosa è e che cosa significa veramente la sovranità monetaria? Due questioni. Una è: com’è che la sovranità monetaria viene misteriosamente trascurata in quanto potere numero zero alla base dei “primi” tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario? L’altra è: perché la creazione del potere d’acquisto dal nulla e la sua appropriazione sono nascoste sotto leggi, regolamenti e procedure così complicati? Perché trascurare e celare? Due domande piuttosto retoriche, tuttavia degne senz’altro di risposte esplicite.

Ogni ministro di un culto che ci sia o che ci faccia lavora costantemente per massimizzare la distanza, sia essa sotto forma di mistero, autorità, violenza o quant’altro, fra la supposta divinità ed il gregge dei suoi adoratori, e per massimizzare la loro soggezione e subordinazione, così da ingannarli e sfruttarli il più possibile, il più a lungo possibile. Che sia nella religione, nell’economia, nella politica, nella filosofia od ovunque, questo è comunque Alto Tradimento, e come tale non dovrebbe mai sorprenderci…

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Sapendo della sua esistenza e del suo obiettivo, non solo non dovremmo mai essere colti di sorpresa dal male in quanto tale, quale che sia il suo costume di scena e la commedia in cartellone; non dovremmo mai essere colti di sorpresa nemmeno dai suoi meccanismi al lavoro: da ciò che consegue quasi necessariamente quando i manipolatori monetari ed i loro tirapiedi siano lasciati agire.

Che la sovranità monetaria sia la sovranità e potere ultimo è dimostrato dal fatto che, quando quella viene usurpata, la nozione stessa di sovranità ne segue i passi e viene usurpata dai manipolatori monetari. Il debito odioso è una trappola perfetta, sintantochè il debitore ignora che quel debito è odioso. E nella scia di quel debito, man mano che le sue vittime beffate sprofondano nelle sue sabbie mobili, poco alla volta qualsiasi sovranità, benessere e libertà si spostano dalla gente alle istituzioni che rendono conto del proprio operato, alle istituzioni che non rendono conto del proprio operato, ai manipolatori monetari.
Com’è stato ripetutamente detto, i bankster hanno capito che per mezzo del monopolio della creazione di potere d’acquisto dal nulla potevano impadronirsi del valore reale creato dalla gente nella società, e rubare sia alla gente che alle sue istituzioni il loro potenziale economico e la loro sovranità generale con esso, come dimostrato dalle nazioni e dai governi che sprofondano nel debito e dai bankster che diventano i padroni del mondo man mano che la loro moneta fraudolenta esegue la sua missione.
Ti invito senz’altro ad iniziare ad osservare ciò che accade intorno a te da questo punto di vista, sapendo che dovrai abitualmente aprirti studiando la strada attraverso uno strato molto spesso di coperture, distrazioni e depistaggi sino ai fatti nudi e crudi ed alle leggi semisconosciute promulgate con discrezione.

Ma quanto al trascurare, è incredibile comunque, e senz’altro criminale che economisti, politici, intellettuali, gionalisti e simili litighino perennemente su dove i governi debbano procurarsi i fondi da assegnare, mentre omettono accanitamente il fondamento dei fondamenti: la sovranità monetaria.

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Questo ha decisamente tutto l’aspetto di un’omertà: non puoi affrontare l’argomento dei fiumi e degli acquedotti, tenerti ostinatamente alla larga dalla fonte stessa dell’acqua, e dirti onesto. E noi ora sappiamo come questa omissione sia tutto tranne che accidentale. Anche perché nel frattempo le leggi scritte da qualche summenzionato ministro ci insegnano che ci sono tre e solo tre poteri di base, e questo è tutto: questi sono i fondamenti e non c’è nulla di più fondamentale di questi. Un’omertà su quali siano le risorse, fornite da chi, dove e come, con cui questi poteri possano mai funzionare e venire esercitati in primo luogo. E noi ora sappiamo chi e come lucrerà da questo stato di cose.

E quanto al nascondere, troviamo una fitta foresta a regolamentare – o non piuttosto a coprire? – come il denaro appena creato venga scambiato e raggiunga i debitori principali, i governi. Diciamo, perché la banca “centrale” privata non crea direttamente i quattrini dal nulla e li presta al governo al valore nominale in cambio dei titoli ed obbligazioni del governo, e basta? Perché si prende il disturbo di rifiutare quei quattrini appena creati a quello che rimane il suo principale destinatario finale, il governo, e di prestarli invece a condizioni privilegiate alle banche commerciali, e queste a loro volta li moltiplicano magicamente creando ulteriori quattrini dal nulla dietro la foglia di fico della riserva frazionaria, ma prendendosi il disturbo di avere qualcuno a cui prestarli (di nuovo, il governo per la maggior parte) perché sia loro consentito di crearli? Che cosa ci dice tutto questo, alla luce del vecchio detto latino cui prodest, a chi giova? I profitti delle banche commerciali, in termini di potere d’acquisto rubato, sono esponenzialmente superiori a quelli della banca centrale; ma allora chi è proprietario di chi, e chi è il proprietario dei proprietari di tutto questo? Questo è il dilemma.

Ma per il momento torniamo alla domanda retorica: perché prendersi il disturbo di occultare? Come uno spacciatore appostato davanti ad una scuola che finga di non spacciare veleno ai ragazzi, perché l’omertà di nascondere il sancta sanctorum dove il re è nudo e dove noi tutti riceviamo una pietra al collo per la colpa di regalare il nostro potere d’acquisto più la trappola del debito infinito a quei re nudi in cambio di un nulla assoluto?

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Scherzi a parte, dato l’obiettivo suddetto, una volta che ci si è impadroniti del potere di emissione, che cosa impedisce di inondare semplicemente il mondo con denaro fiat a debito dal nulla ed acquisire il mondo intero e l’umanità istantaneamente? Ovviamente, la gente se ne accorgerebbe e ci direbbe molto cortesemente di ficcarci quella moneta fiat a debito in quel posto, no?

Quindi la ragione per tutte le complicazioni inerenti il processo di emissione del denaro è la più ovvia e scontata fin dalla notte dei tempi: usare tutto il repertorio di trucchi a disposizione per impedire alla gente di scoprire quello che è enorme ma semplice; camuffare la frode ed i beneficiari, il crimine ed i criminali, così che possano continuare a commetterlo il più ed il più a lungo possibile.

Detto questo, la questione diventa: quanto velocemente? Quei criminali preferirebbero senz’altro accelerare il processo ed impadronirsi del mondo intero e rendere schiavi ed assassinare tutti noi un po’ prima, no? L’attuale complicato processo di emissione usa i prestiti come pretesto: l’emissione ha luogo sotto forma di prestito, ed il denaro nasce nel momento in cui viene prestato. Se i prestiti che consentono la creazione del denaro fossero solo quelli ai cittadini, ne deriverebbe una velocità del processo alquanto bassa – quantomeno, bassa a paragone della sete di quei criminali –. Ecco dove governi ed enti “pubblici” simili nazionali e sovranazionali tornano comodi: una volta che la moneta fiat a debito e tali enti siano entrambi sotto controllo, che questi ultimi continuino ad annegare senza speranza in debiti sempre crescenti serve non soltanto allo scopo di ridurre in schiavitù popolazioni e nazioni intere per mezzo del debito, ma serve anche lo scopo di incrementare l’ordine di grandezza della moneta fiat a debito emessa e quindi ad accelerare l’intero processo.

Qualcuno potrebbe volerlo chiamare Socialismo Fabiano. Con Socialismo a significare qui che tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri: massimizzare la quota di società sotto il controllo di enti “pubblici”, poi tutto questo dev’essere gestito da qualcuno comunque, e quei gestori, o i padroni occulti di quei gestori, saranno i padroni di tutto questo di fatto, protetti efficamente dal collettivismo formale. E con fabiano a significare gradualmente, ovvero fottere la gente alla massima velocità consentita dalla loro attuale comprensione, la quale a sua volta si può ridurre con l’impiego dell’ingegneria sociale appropriata. In breve: fotterti il più velocemente possibile significa fotterti tanto velocemente quanto tu gli permetti di fotterti.

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E così che cosa abbiamo qui? Abbiamo un potere basilare di base, la sovranità monetaria, al di sotto dei tre poteri di base: legislativo, esecutivo, giudiziario. Abbiamo un nocciolo ed una pietra filosofale, che formano una lista di ingredienti base: l’esistenza di persone soppressive; l’inclinazione della gente ad essere fonti potenziali di guai sotto l’influenza non risolta, non importa quanto indiretta, di persone soppressive; più in generale, l’inclinazione della gente ad essere irrazionale, scadente e disonesta; la risultante pietra filosofale che sostanzialmente consegna letteralmente tutto l’oro del mondo nelle mani di persone chiave soppressive e fonti potenziali di guai; la mancanza di una conoscenza vitale altrettanto di base che metta la gente in grado di scoprire e neutralizzare questi ingredienti di base. È stato detto che qualsiasi cosa esiste solo perché, che quella cosa ci piaccia o no, siamo d’accordo che esiste. L’ironia qui è che la pietra filosofale soppressiva che sta venendo sfruttata contro tutti noi non è affatto un’eccezione: è efficace nel fotterci nella misura in cui, ci piaccia o no, siamo d’accordo, anche solo non sapendo.

Su queste basi, da qui in avanti il resto non è che progressione aritmetica, conseguenza matematica: benvenuto al quadro generale.