Sorvolo, 75

Inoltre, l'assistenza americana agli sforzi bellici nazisti si estendeva ad altre aree. I due maggiori produttori di carri armati nella Germania di Hitler erano Opel, una sussidiaria della General Motors da essa interamente posseduta, e la Ford A. G., sussidiaria della Ford Motor Company di Detroit. I Nazisti concessero uno status esentasse alla Opel nel 1936, per permettere alla General Motors di espandere le sue strutture produttive. La General Motors, servizievolmente, reinvestì i profitti risultanti nell'industria tedesca. Henry Ford venne decorato dai Nazisti per i suoi servigi al Nazismo. L'Alcoa e la Dow Chemical lavorarono a stretto contatto con l'industria nazista con numerosi trasferimenti dalla loro tecnologia nazionale statunitense. La Bendix Aviation, nella quale la General Motors, controllata dalla J.P. Morgan, aveva una partecipazione azionaria di primo piano, fornì alla Siemens & Halske A. G. in Germania dati su piloti automatici e strumenti aeronautici. Fino al 1940, nella "guerra non ufficiale", la Bendix Aviation fornì dati tecnici completi alla Robert Bosch per motorini di avviamento per motori aeronautici e diesel, e ricevette in cambio pagamenti di diritti.
In breve, le aziende americane associate ai banchieri d'investimento internazionali Morgan−Rockefeller – non, bisognerebbe notare, il grosso degli industriali indipendenti americani – erano legati intimamente alla crescita dell'industria nazista. È importante notare che General Motors, Ford, General Electric, DuPont, e il piccolo gruppo di aziende degli Stati Uniti coinvolte intimamente nello sviluppo della Germania nazista erano – fatta eccezione per la Ford Motor Company – controllate dalla élite di Wall Street – la J.P. Morgan, la Rockefeller Chase Bank, ed in minor misura la banca Warburg Manhattan. Questo … non è un atto d'accusa di tutta l'industria e la finanza americana. È un atto d'accusa dell'"apice" – quelle società controllate tramite quel piccolo gruppo di società finanziarie, il sistema della Banca della Riserva Federale, la Banca dei Regolamenti Internazionali, ed i loro continui accordi internazionali di cooperazione e cartelli che cercano di controllare il corso della politica ed economia mondiali.”
Antony Cyril Sutton, Wall Street and The Rise of Hitler (Wall Street e l’ascesa di Hitler, n.d.a.)