Sinossi (Sunto), 7

La seconda – ma non certo per importanza – causa è quella che viene definita MONETA A DEBITO. I banchieri in combutta con i loro complici non si accontentano di rubare il potere d’acquisto generato creando il denaro, ma quando prestano quella refurtiva ai cittadini derubati, sia direttamente che tramite le istituzioni pubbliche, pretendono anche un interesse.
Questo non solo aggrava il furto, ma innesca una SPIRALE DI DEBITO INESTINGUIBILE: il debitore deve ripagare più di quanto “ricevuto”, ma l’unico in grado di creare ciò che il debitore deve restituire in più è il creditore stesso. Di conseguenza, in presenza di sovranità monetaria usurpata e moneta a debito nessuna nazione e nessun popolo potranno mai ripagare i propri debiti fraudolentemente indotti, ma potranno solo sprofondare sempre più in essi. E finire per pagarli in fame, sudore e catene.
Può capitare di sentire l’espressivo termine “debito odioso”; se lo definiamo come qualunque debito creato artatamente dal creditore allo scopo di estorcere al debitore, impadronirsene e ridurlo in schiavitù, beh, eccolo qui.

Qual è, infatti, la conseguenza INEVITABILE ED INELUTTABILE dell’una e dell’altra di queste due cause?
Chiunque usurpi la sovranità monetaria al suo legittimo proprietario, il cittadino produttore, ed abbia così a disposizione una fonte inesauribile di potere d’acquisto a costo zero sarà in grado, prima o poi – il tempo impiegato, dieci, cento, mille anni, è irrilevante – di diventare MONOPOLISTA, E COMPRARSI E DIVENTARE PADRONE ASSOLUTO DI TUTTO E DI TUTTI.
È questa la pietra filosofale: potere d’acquisto dal nulla a costo zero.