Tasse sul reddito

Abbiamo visto come imbrogli basilari quali la moneta a debito, le banche centrali e la riserva frazionaria siano i fondamenti sui quali si costruisce una trappola del debito infinito. Ora procediamo con i prossimi pezzi di questo puzzle per vedere come il privilegio del banchiere di creare potere d’acquisto dal nulla e di appropriarsene possa effettivamente fornire le catene per intrappolare e ridurre in scihavitù intere nazioni, interi popoli, interi mondi.

Questo è quanto solo per una parte del flusso – quello dal governo ai banchieri ed ai loro complici. E l’altra parte – quella dalla gente al governo? Come affondare i denti abbastanza in profondità nelle carni della gente? Tasse.

Un caso d’esempio: le tasse sul reddito. Pensi che la tassa sul reddito abbia origine nella notte dei tempi? Non sai se mai ci sia stato un big bang, ma se c’è stato, la tassa sul reddito esisteva prima di esso? “In principio era la tassa sul reddito”? Niente affatto, nemmeno per sogno!

C’era una volta un tempo in cui parte di quelli che sono oggi gli Stati Uniti d’America erano colonie britanniche; adesso festeggiano il giorno dell’indipendenza perché hanno combattuto e vinto una guerra d’indipendenza contro la Gran Bretagna. Indovina quale fu la vera ragione? Le colonie emettevano la loro moneta “fiat”: valuta cartacea senza valore intrinseco, emessa direttamente e quindi libera da debito, emessa in proporzione sensata rispetto all’ammontare di beni esistenti e scambiabili. Come risultato, le colonie prosperavano.
Nel frattempo, la Banca d’Inghilterra era la prima banca centrale a venire istituita. Quando i banchieri centrali britannici scoprirono quella prosperità e quella moneta locale assennata alla sua radice, il governo britannico legiferò che alle colonie venisse proibito di usarla e che dovessero prendere a prestito la Sterlina britannica dalla Banca d’Inghilterra – una moneta a debito prestata dai banchieri britannici. Le colonie gli risposero di andarsene a quel paese.
Questo fra l’altro da un’idea dell’importanza del fattore monetario: non solo la posta in gioco era abbastanza alta da spingere i banchieri a tirare il guinzaglio al governo britannico, non solo il fardello dell’estorsione parassita era abbastanza pesante da spingere le colonie a ribellarsi contro l’impero britannico, ma il potere dei banchieri fu tale che riuscirono a ribaltare la situazione in seguito.