Che c’entro io? E perché proprio io?, 4

Che tu sia un (o una) creativo, un datore di lavoro, un gestore, un lavoratore autonomo, un dipendente o un disoccupato, sto per confermare la tua sensazione che in questo siamo tutti sulla stessa barca, indipendentemente dal tuo ruolo nella squadra, dalla tua parte nello spettacolo, da cosa fai per vivere. E che la via d’uscita non passa dal combatterci l’un l’altro ma dal portare alla luce e sconfiggere coloro che ci mettono gli uni contro gli altri e ci fanno credere di esserlo.

L’azione si basa sulla conoscenza, quindi per migliorare l’una prima va migliorata l’altra; e per cercare informazioni ulteriori e migliori bisogna rendersi conto che c’è qualcosa di sconosciuto, e ragioni dannatamente buone per scoprirlo.

Se sei una persona benintenzionata, commossa dalla sorte di una vittima, chiediti se ti senti commossa dalla sorte di un mondo di vittime. Voglio dire, prova solo a farti un’idea realistica della pura e semplice quantità di ingiustizia, sopruso, sofferenza, strazio, tragedia, e del puro e semplice numero delle vittime che li sopportano. Poi chiediti se ti piacerebbe essere veramente di aiuto facendo qualcosa di efficace dove conta. Bene, per essere efficace dove conta sei chiamato a superare un abisso: c’è una gran quantità di cose che devi sapere, ed affrontare.