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Che dire del mio messaggio?

Stiamo tutti cercando di aiutare, in un modo o nell’altro.
E più si impiega il meglio di sé per aiutare dove conta di più, meglio è per tutti.

Dove conta di più?
Alle radici della persona, della società, e dell’economia.
Non senza ragione le basi sono chiamate basi: lo sono.
E più sono fondamentali, più vengono date per scontate, trascurate, dimenticate… ed infine manipolate per pugnalarci alle spalle.

Dov’è il meglio di sé?
In una certa propensione per l’importanza reale, le radici delle cose, le vere cause ed i veri meccanismi, a persistere a dispetto di tutto, ed a condividere.

Perché dire la mia?
Per la concomitanza di due coincidenze: quella delle radici, cause e meccanismi con la mia inclinazione per esse, e quella, purtroppo rara, di un certo bagaglio di conoscenze, che mi consente di metterlo assieme.

 

Che dire di me?

Sono solo me stesso.
Ho avuto l’onore di essere definito uno che si rende conto, ed una persona che pensa profondamente. A cui vorrei aggiungere un senso innato della presenza, affilatezza, decenza e comunione.
Niente titoli, niente etichette, niente paccottiglia: solo tu ed io, il mio messaggio per te, e niente sostituti per la tua personale capacità di giudizio.

 

Che dire di questo materiale?

I dati sono dati.
Un dato è stato definito come qualsiasi cosa possa essere conosciuta. Un’informazione è stata definita come un dato che è stato valutato.
Da chi e da dove arrivi, come e perché, e che sia accettabile o sgradito, beh, quello è qualcos’altro.
Quello che conta è se il dato in sé, non il qualcos’altro, sia accettato o respinto ciecamente, o piuttosto ispezionato, verificato e valutato personalmente come vero o falso, importante o trascurabile, basilare od irrilevante.
Perciò, di nuovo, niente titoli, niente etichette, niente paccottiglia: solo tu e questi dati, e niente sostituti per la tua personale capacità di ispezione, verifica e giudizio.

 

Che dire di questo sito?

Cosa vuole essere?
Un punto di riferimento. Il che comprende dire le cose senza mezzi termini: integralmente, nessuna edulcorazione, nessuna diluizione.
Il primo passo è avere la conoscenza: da questo, può conseguirne tutto il resto.
Darò per scontato che tu abbia la spina dorsale per affrontarlo così com’è. E per aiutarmi a fare in modo che anche gli altri lo facciano.

Perché un sito?
Ho iniziato questo lavoro con l’idea di raggiungerti tramite l’editoria tradizionale, sinché non è stata sostituita dall’idea di raggiungerti prima, più velocemente, meglio e di più tramite un sito internet, tanto per cominciare, indipendentemente da futuri sviluppi.
Nella decisione hanno giocato un ruolo una quantità di ovvie ragioni:
la diffusione più ampia di internet rispetto all’editoria tradizionale;
la dimensione di questo lavoro è una risorsa su internet, mentre è una barriera nell’editoria tradizionale: più ampio il sito, più persone possono raggiungerlo attraverso un maggior numero di ricerche differenti, mentre più grosso è il libro, meno persone è probabile che lo affrontino;
sebbene non finito, quanto già fatto può bastare per raggiungerti subito, invece di rinviarlo sinché non sia finito e quindi pronto per l’editoria tradizionale;
ho sempre fatto questo, lo sto facendo, e lo farò sempre per aiuto, e mai per lucro.
A questo proposito, una parola sullo spirito della sua licenza di diritto d’autore: se condividi il mio impegno e contribuisci con idee, modi, mezzi per aiutare chiunque di più sulla base del mio lavoro, siamo fianco a fianco, mentre quelli che mirano a sfruttarlo, ostacolarlo, sabotarlo, disperderlo ovviamente non lo sono. Riservandomi il diritto di concedere l’uso del mio lavoro e di rifiutarne l’abuso, il mio fine è rafforzare gli argini e quindi il fiume.

Perché la sua estetica essenziale?
C’è una certa gamma le cui estremità sono state descritte entrambe in vario modo: non solo in termini della cosa vera contrapposta a qualsiasi altra, della vera causa contrapposta alle cause sbagliate, della verità contrapposta a distrazioni, depistaggi e bugie, ma anche dei fondamenti contrapposti alle inezie, dell’essenziale contrapposto all’irrilevante, come pure di semplicità contrapposta alla complessità, di concentrazione contrapposta alla dispersione.
Indovina quale direzione ti conduce fuori dalle trappole, e quale invece più profondamente in esse.
Qui non c’è niente a deviare o disperdere la tua attenzione. Il che comprende metterci la faccia, così che tu sappia che sono io e questo è quanto.
Tutte le vere risposte essenziali sono fondamentalmente semplici. Questo è il motivo per l’estetica del sito.
Se ciò lo fa apparire datato o controcorrente, beh, traine le tue conclusioni.

 

Per metterti in contatto con me, scrivimi via posta elettronica a:

luca (chiocciola) economicsuppression.org

Tieni solo conto che, come ho detto, sono solo io.

Luca Esculapio