Sinossi (Sunto), 20

La via d’uscita è liberare l’economia dal denaro controllato da questi parassiti criminali. La soluzione è usare qualsiasi forma e qualsiasi mezzo di credito, pagamento e scambio che sia onesto.
La definizione di moneta onesta qui è totalmente precisa ed incontrovertibile: il suo potere d’acquisto appartiene sin dalla sua emissione al suo legittimo proprietario, la persona che produce i prodotti che essa compera, ed è sotto il suo controllo, invece che posseduta e controllata da parassiti criminali.
Gli altri mezzi comprendono scambi non monetari e circuiti autogestiti di credito reciproco e di monete locali, alternative e virtuali, tutti all’unica condizione che siano onesti.
È stato detto che il denaro è un’idea sostenuta dalla fiducia. Un mezzo di credito, pagamento e scambio, come la moneta, è un accordo che unisce un gruppo. Usarlo è entrare in quel gruppo e rafforza sia il mezzo che il gruppo, nel bene o nel male: nel caso di una moneta locale che sostiene la sua comunità a vantaggio di tutti, come pure nel caso dei paesi petroliferi che accettano solo il dollaro per sostenerlo a danno del resto del mondo.
Ci si può unire di propria volontà, oppure passivamente, oppure contro la propria volontà. Solitamente, nei gruppi oppressivi non si entra di propria volontà, e quindi la costrizione è indice di oppressione. Pertanto, indovina dove inizia la difesa della libertà e della sopravvivenza: nello scegliere, usare, difendere e rafforzare con la propria presenza mezzi di scambio e gruppi liberi ed onesti.
Questa è la via d’uscita anche in tempi di crisi ed emergenza: una crisi od emergenza è una scarsità endemica od improvvisa di fattori di sopravvivenza, e tutti i fattori di sopravvivenza vengono prodotti; perciò per uscirne la produzione potenziale, possibile, dev’essere resa possibile e facilitata, ed il modo per ottenerlo sono i mezzi di credito, pagamento e scambio. E la fiducia di cui sono lo strumento.
La buona volontà delle persone è il motore che risolleverà dalla crisi, il carburante per farlo funzionare sono quella forma di fiducia nota come credito e la generosità di chi lo concede, e quel carburante si materializza in quei mezzi. Quella generosità dovrebbe a sua volta venire alimentata dalla consapevolezza che concedendo credito ci si sta solo rimettendo in pari con tutto l’aiuto che si riceve dagli altri e dal mondo, che non si riceverebbe se non ci fossero, e deve necessariamente estendersi sia ai debiti del passato che al credito per il futuro.
E che quei mezzi siano una scommessa sul futuro gettata oltre gli ostacoli oppure un altro passo giù nella trappola delle sabbie mobili dipende dal fatto che siano onesti o disonesti. Prestare mezzi disonesti è lo strumento dei parassiti criminali per espropriare ulteriormente e ridurre in schiavitù la gente, e quella è la via verso il basso. La via di uscita è la gente che si aiuta reciprocamente per mezzo di mezzi di credito, pagamento e scambio onesti.