Il monopolio monetario nelle corse monopolistiche: ubi maior minor cessat, 2

Non solo il monopolio monetario ha un vantaggio competitivo sugli altri monopoli che gli consente di surclassarli nella corsa monopolistica, ma può addirittura anche estendere il livello di tolleranza della società, ritardando così la sua reazione fisiologica, che dovrebbe scattare quando il grado di parassitismo raggiunge il livello in cui l’organismo ospite o sconfigge il parassita o muore, e facendola quindi sprofondare sempre più profondamente nelle sabbie mobili dell’agonia.

Due Isole d’Esempio ci forniranno un esempio comparato in due stadi: la corsa monopolista nello stadio uno, il sabotaggio del livello di tolleranza nello stadio due.
Anche in questo caso, questi due stadi sono qui in sequenza logica per amore di chiarezza, mentre nella realtà possono sovrapporsi o mischiarsi in vario grado.

Stadio uno: sull’Isola A, nasce un monopolio della fornitura di energia elettrica, mentre sull’Isola B nascono due monopoli: lo stesso monopolio della fornitura di energia elettrica, ed un monopolio monetario di creazione di denaro dal nulla.
Sull’isola A, il parassita monopolistico dell’energia procede incontrastato con il rubare potere d’acquisto alla gente attrverso i suoi margini ladreschi fra il suo prodotto scadente ed i suoi alti prezzi.
Sull’Isola B, il parassita monopolistico monetario usa il suo vantaggio competitivo del potere d’acquisto dal nulla per divorare il parassita monopolista dell’energia elettrica.

Stadio due: sull’Isola A rimane il parassita monopolistico dell’energia elettrica, mentre sull’Isola B rimane soltanto il parassita monopolistico monetario.
Sull’Isola B, presto o tardi la cupidigia del parassita monopolistico dell’energia elettrica va a scontrarsi con i limiti fisici della società: l’estorsione parassita raggiunge un livello tale, in proporzione alle necessità e risorse vitali, che la società inizia ad esplodere o ad implodere per fame e soffocamento, ed il parassita con essa.