Sorvolo

«È troppo…
(da affrontare per la gente…).»
Vale

In lungo ed in largo
Siamo stati avvisati:
«Componi i pezzi del puzzle.
E poi affrontalo.»

Sorvolo, 1

“Se avessi un’ora di tempo per risolvere un problema e la mia vita dipendesse dalla soluzione, passerei i primi 55 minuti a determinare la domanda corretta da porre, perché una volta che conoscessi la domanda giusta sarei in grado di risolvere il problema in meno di cinque minuti.”
Albert Einstein

“Ciò che non sai, o meglio che non puoi sapere, è più importante di ciò che sai. Il buio non distrugge ciò che nasconde.”
Anonimo

“Mi sembra di non essere stato più di un ragazzo che gioca sulla spiaggia, divertendomi a trovare ogni tanto un sasso più liscio od una conchiglia più carina del solito, mentre tutto il grande oceano della verità mi si stendeva dinnanzi non scoperto.”
Isaac Newton

“Ognuno vede ciò che sa.”
Bruno Munari

“La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare.”
Ezio Bosso

“Imparare non è obbligatorio; è volontario. Il miglioramento non è obbligatorio; è volontario. Ma per sopravvivere, dobbiamo imparare.”
“Senza dati, sei solo un’altra persona con un’opinione.”
William Edwards Deming

“Ce lo ha insegnato Dostoevskij a far precedere all'umiltà l'umiliazione. Sentendo la vergogna di noi stessi troviamo noi stessi. La colpa, se ha un'utilità, è quella di farci sentire sempre in difetto conoscitivo. Ed è la colpa che accende in noi il desiderio di conoscenza.”
Andrea Caterini, Gli autori moderni che si vantano di non avere mai letto i classici

“C'è un solo codardo sulla terra, ed è il codardo che non osa sapere.”
William Edward Burghardt Du Bois

Sorvolo, 2

“Sapere Aude. (Abbi il coraggio di sapere, n.d.a.)”
Proverbio latino, da la.wikiquote.org

“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.”
Dante Alighieri

“Per quanto riguarda l’apprendimento in sè stesso, il primo dato da imparare, e l'ostacolo primario da superare è: non puoi studiare una materia se pensi di conoscerla già perfettamente prima ancora di cominciare.
Uno studente che pensi di conoscere tutto ciò che c'è da sapere di una materia, non riuscirà ad imparare niente in essa. …
Questo è vero per uno studente di qualunque materia.
Se si è in grado di decidere che di una certa materia non si sa già tutto, e si è in grado di dirsi: ‘Qui c’è qualcosa da studiare, studiamolo’, si può superare questo ostacolo ed essere in grado di imparare.”
“Tutte le risposte sono fondamentalmente semplici.”
“Il VERO PERCHÉ apre la porta ad una soluzione.”
L. Ron Hubbard

“Non è poi un male che il popolo della nazione non capisca il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina.”
Henry Ford, come citato in: Jim Marrs, Rule by Secrecy (Dominio segreto, n.d.a.)

“Sono giunto alla conclusione che tutto ciò che di economia mi hanno insegnato all’università gli esperti della materia si è rivelato … totalmente falso!”
F. D. Roosevelt, confidenzialmente a Sir Halifax il 10 agosto 1941 durante l’Atlantic Round, come citato in nandoioppolo.org

“Lo scopo di studiare economia non è acquisire una serie di risposte preconfezionate su questioni economiche, ma imparare ad evitare di venire ingannati dagli economisti.”
Joan Robinson, da en.wikiquote.org

Sorvolo, 3

“La scienza è una lunga storia dell’apprendimento di come non ingannare noi stessi.”
Richard Feynman, come citato in Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“Nel mondo moderno esistono materie prime a sufficienza, lavoro, impianti, mano d'opera qualificata, nozioni scientifiche e tecnologiche adeguate e, in generale, ricchezze sufficienti ad alimentare – anzi, a sovralimentare – I suoi abitanti. E nondimeno, in detto mondo moderno, si rinnovano puntualmente, periodicamente, crisi "economiche" e disoccupazione operaia con il suo corollario: la fame. La scienza economica ufficiale giustifica questa alternanza di fasi di prosperità e di recessione, biascicando di benessere fittizio ed eccesso della produzione ed approdando alla stupefacente conclusione che sia logico e naturale veder gente ciondolare di fame e miseria accanto a magazzini straripanti di ogni mercanzia. Personalmente sono arrivato alla conclusione che la cosiddetta scienza economica contemporanea costituisca […] un "bluff" piramidale, che però quasi nessuno osa denunciare per il timore di passare per incompetente, disinformato, retrogrado, eccetera agli occhi della massa conformista e genuflessa in adorazione delle idee codificate. Quali che siano infatti le possibili obiezioni, è innaturale – e quindi impossibile – che la gente crepi di fame per aver prodotto troppi beni di consumo.”
Joaquin Bochaca, La Finanza e il Potere

“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.”
Vangelo secondo Matteo, da en.wikiquote.org

Sorvolo, 4

“La nostra analisi ha trovato che, per ogni sterlina di valore creato, un valore di sette sterline viene distrutto da un banchiere strapagato della City. Per riassumere, il nostro calcolo è derivato da quanto segue:
Fattori nel valore creato:
1 contributo annuale medio della City all’attività economica del Regno Unito, per come misurato dal valore aggiunto lordo;
2 contributo fiscale allo Scacchiere;
3 impieghi forniti nel settore finanziario.
Fattori nel valore distrutto:
1 il costo della crisi finanziaria attuale in termini della perdita per il prodotto nazionale lordo e la capacità economica del Regno Unito;
2 il costo di quella crisi in termini dell’impatto negativo sulle finanze pubbliche.
Avremmo anche potuto gettare una rete più larga ed includere altri impatti, non ultimo l’impatto negativo sull’economia globale delle attività dei banchieri ed intermediari d’investimento superpagati. Lungi dall’essere "creatori di ricchezza", i banchieri della City stanno venendo ricompensati profumatamente per un’attività socialmente dannosa. Non sono soltanto sovraremunerati; sono sovraremunerati a spese degli altri.
… la nostra ricerca trova che ricompensiamo molto malamente gli addetti alle pulizie ospedalieri per il contributo che danno. Per ogni sterlina che paghiamo loro, generano oltre dieci sterline di valore sociale.”
New Economics Foundation (neweconomics.org), dal rapporto “A Bit Rich: Calculating the real value to society of different professions” (Un po’ ricchi: Calcolo del valore reale per la società di professioni diverse, n.d.a.)

“La cosa a cui è più difficile stare di fronte è il Male.”
“Una persona è in grado di occuparsi di ciò a cui è in grado di stare di fronte.
Il primo passo per occuparsi di qualsiasi cosa è acquisire l'abilità di affrontarla.

Stiamo osservando qui l'anatomia fondamentale di tutti i problemi. I problemi iniziano con un'incapacità a stare di fronte a qualcosa. Che lo applichiamo ai litigi familiari od agli insetti, agli scarichi d'immondizia od a Picasso, si può sempre ricondurre l'inizio di qualsiasi problema esistente ad una riluttanza a stare di fronte.”
“In inglese la parola "confront" (stare di fronte) ha diversi significati. Tra questi si trova anche quello giusto: Affrontare senza tirarsi indietro od evitare.

Essenzialmente è l'azione di essere capace di affrontare.
Se una persona non è in grado di farlo, se sfugge, allora non è CONSAPEVOLE.
Consapevolezza è la capacità di percepire l'esistenza di qualcosa.

Stiamo uscendo dall'ambito del linguaggio quando diciamo:
«Era in grado di sostenere le cose e non continuava a tirarsi indietro, chiudendosi in sé stesso, ed a sfuggire, perciò poteva essere pienamente consapevole dell'universo reale e delle altre persone intorno a sé.»
E questo è ciò che significa stare di fronte.
Se si è in grado di stare di fronte, si è in grado di essere consapevoli.
Se si è consapevoli, allora si è in grado di percepire ed agire.
Se non si è in grado di stare di fronte, non si sarà consapevoli delle cose, si sarà ritirati e non si percepirà. Quindi si sarà inconsapevoli delle cose intorno a sé.”
“… riacquistando l'abilità di stare di fronte, il mondo inizia di nuovo.”
L. Ron Hubbard

Sorvolo, 5

“Il mondo è governato da personaggi molto diversi da ciò che immagina chi non è dietro le quinte.”
Benjamin Disraeli, come citato in: Jim Marrs, Rule by Secrecy

“L’idea che una piccola e ricca élite al comando – un’oligarchia – controlli l’America sembra essere ben sostenuta dai fatti. Una quantità spropositata delle risorse dell’America è controllata da una manciata dei suoi 265 milioni di abitanti. Secondo uno studio del 1983 del Consiglio di Amministrazione della Riserva Federale (Federal Reserve Board), un mero 2 per cento delle famiglie statunitensi controlla il 54 per cento della ricchezza della nazione, e solo il 10 per cento delle persone possiede l’86 per cento delle attività finanziarie nette. La maggioranza delle famiglie americane – il 55 per cento – ha valore netto zero o negativo. Questo studio escludeva il valore netto delle istituzioni, la maggior parte delle quali sono di proprietà o sotto il controllo del summenzionato 2 per cento.
Questo ciclo del ricco che diventa più ricco mentre il povero diventa più povero ha subito un’accelerazione sin dagli anni ’60 attraverso amministrazioni tanto repubblicane quanto democratiche. Secondo l’ufficio censuario statunitense (U.S. Census Bureau), subì un impulso maggiore negli anni ’90. Dal 1992 al 1994, la quota di reddito nazionale appartenente al 5 per cento più ricco crebbe del 14 per cento, quasi il doppio dell’incremento di chiunque altro nel corso dei precedenti venticinque anni.
Le cifre attuali sono persino più macabre. Lo stipendio medio del lavoratore tipo nel 1998 – corretto rispetto all’inflazione – è di un intero dollaro al di sotto della paga oraria del 1973. Nel corso degli scorsi venticinque anni, il divario di introito fra uomini con istruzione universitaria e coloro che non ce l’hanno è cresciuto dal 42 per cento all’89 per cento. I lavori sindacalizzati hanno sostenuto il peso di questo "ridimensionamento." Nel 1970, i sindacati che rappresentavano i lavoratori dei settori dell’acciaio ed automobilistico contavano quasi tre milioni di iscritti. Oggi, gli iscritti sono al di sotto di un milione.
«Ci siamo evoluti sino a divenire una società a due strati, dove la gente che lavora nelle industrie basate sulla conoscenza prospera, e coloro che sono privi di un’educazione universitaria o di abilità tecniche finiscono ai margini,» ha osservato l’editore capo di News & World Report, Mortimer B. Zuckerman. In molti si domandano ora se questa mondatura della classe media americana sia veramente un’evoluzione naturale o una pianificazione consapevole verso un "Nuovo Ordine Mondiale."”
Jim Marrs, Rule by Secrecy

Sorvolo, 6

“Esiste una classe dominante transnazionale, una "Superclasse", che concorda sull’istituire un governo mondiale. La classe media è presa di mira per venire eliminata … La meta della Superclasse non è perdere la propria ricchezza e potere a favore di una classe media transnazionale, ma piuttosto estinguere la nozione di una classe media, e transnazionalizzare una classe inferiore, non istruita, orientata all’impiego operaio, attraverso la quale loro si assicureranno la ricchezza e potere definitivi. La crisi economica globale serve questi fini, dato che, qualunque ricchezza residua la classe media conservi, essa è in via di eliminazione, e man mano che la crisi procede, le classi medie del mondo soffriranno, mentre una grande percentuale delle classi inferiori del mondo, colpite dalla povertà persino prima della crisi, soffriranno più di tutti, il che con tutta probabilità porterà ad una massiccia riduzione dei livelli della popolazione, particolarmente negli stati "sottosviluppati" o del "Terzo Mondo".”
Andrew Gavin Marshall, The Global Economic Crisis: The Great Depression of the XXI Century (La crisi economica globale: la grande depressione del XXI secolo, n.d.a.), come citato in howtheworldreallyworks.info

“La crisi della disuguaglianza globale sta raggiungendo valori estremi mai toccati prima. L’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più risorse del resto del mondo. Potere e privilegi sono strumenti usati per condizionare il sistema economico e allargare il divario tra chi è ricco e chi non lo è.”
oxfam.org, rapporto: Un’economia per l’1%, 18 gennaio 2016

“Segui la moneta, segui il potere.”
Marco Saba, O la Banca o la Vita

“Nel corso degli scorsi due secoli, quando i popoli del mondo stavano gradualmente conquistandosi la loro libertà politica dalle monarchie dinastiche, in realtà le principali famiglie di banchieri di Europa ed America stavano invertendo la tendenza, istituendo nuove dinastie di controllo politico attraverso la formazione di gruppi finanziari internazionali… queste dinastie bancarie avevano imparato che tutti i governi devono avere fonti di entrate dalle quali attingere nei momenti di emergenza. Avevano imparato anche che fornendo tali fondi dalle loro risorse private, potevano rendere sia i re che leader democratici tremendamente subordinati al loro volere.”
Carroll Quigley, Tragedy and Hope (Tragedia e Speranza, n.d.a.), come citato in howtheworldreallyworks.info

Sorvolo, 7

“Permettetemi di emettere e controllare il denaro di una nazione, e me ne infischio di chi ne scriva le leggi.”
Mayer Amschel Bauer Rothschild, come citato in: Jim Marrs, Rule by Secrecy

“Non m'importa quale burattino venga piazzato sul trono d'Inghilterra a governare l'Impero sul quale non tramonta mai il sole. L'uomo che controlla gli aggregati monetari della Gran Bretagna controlla l'Impero Britannico, e sono io che controllo gli aggregati monetari britannici.”
Nathan Mayer Rothschild, come citato in Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection (I segreti della Riserva Federale, la connessione con Londra, n.d.a.)

“Quello che il Signor Rothschild aveva scoperto era il principio di base del potere, dell’influenza, e del controllo sulle persone per come applicato nell’economia. Quel principio è: «quando assumi l’apparenza del potere, presto la gente te lo dà.»”
Lyle Hartford Van Dyke, Jr., Silent Weapons for Quiet Wars (Armi silenziose per guerre invisibili, n.d.a.)

“…se capiamo il significato vero della moneta abbiamo capito tutto, capiamo il perché delle guerre e delle rivoluzioni apparentemente liberali e progressiste, abbiamo in mano la chiave interpretativa dei grandi passaggi storici.”
Mauro Di Sabatino, prefazione a Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“L’inflazione si può paragonare ad un gioco del Monopoli nel quale il banchiere del gioco non ha limiti alla quantità di denaro che può distribuire. Ad ogni lancio dei dadi infila la mano sotto il tavolo e mette sul tavolo un altro mucchio di quei gettoni di carta che tutti i giocatori devono usare come denaro. Se il banchiere è anche uno dei giocatori — e questo è precisamente il caso nel nostro mondo reale — ovviamente lui finirà per possedere tutte le proprietà. Ma nel frattempo, il diluvio crescente sgorga vorticoso dal banchiere ed inghiotte i giocatori. Man mano che la quantità di denaro diventa più grande, il valore relativo di ciascun gettore diventa inferiore, ed i prezzi offerti per le proprietà aumentano. C’è un motivo per cui il gioco si chiama Monopoli. Alla fine, una persona detiene tutte le proprietà e tutti gli altri sono in bancarotta. Ma che importa: è solamente un gioco.
Sfortunatamente, non è un gioco nel mondo reale. È il nostro sostentamento, il nostro cibo, il tetto sulla nostra testa. Fa differenza se c’è un solo vincitore, e fa una grossa differenza se quel vincitore ha ottenuto il suo monopolio semplicemente fabbricando il denaro di tutti.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 8

“Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri … Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti schierati. Sono già arrivate al punto di erigersi in un'aristocrazia del denaro che sfida il governo. Il potere di emissione va tolto alle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene di diritto.”
Thomas Jefferson, come citato in Jim Marrs, Rule by Secrecy, Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia, Joaquin Bochaca, La Finanza e Il Potere

“Il rifiuto di Re Giorgio III di consentire che le colonie applicassero un sistema monetario onesto, che liberasse l'uomo comune dalla morsa dei manipolatori monetari, fu probabilmente la causa prima della rivoluzione.”
Benjamin Franklin, come citato nel film di Peter Joseph Zeitgeist: the Movie, Parte III

“L’essenza del sistema monetario contemporaneo è la creazione di denaro, dal nulla, da parte delle banche private …”
Martin Wolf, insignito del titolo di Comandante dell’Impero Britannico, editore associato e capo commentatore economico al Financial Times, articolo sul Financial Times, 9 novembre 2010

“Che cos'è a determinare quanto le banche ritireranno in contanti dalle loro riserve?
Nessuna banca normalmente vorrebbe prendere le sue riserve in contanti, eccetto che nella misura in cui vi è costretta per soddisfare le richieste di contante dei suoi clienti, e, naturalmente, per avere un piccolo fondo cassa a disposizione per essere in grado di soddifare le richieste dei suoi clienti su base giornaliera. Storicamente, la ragione per la quale alle banche non piace prelevare le loro riserve in contanti è che per ciascun dollaro di cui riducono i loro conti di riserva prelevando contante, il loro privilegio di creare denaro, di acquisire cespiti generatori di reddito, si riduce.”
Wright Patman, membro del Congresso statunitense, Presidente del Comitato sull'Attività Bancaria e la Valuta e del Sottocomitato sulla Finanza Nazionale, A Primer On Money, Printed for use of the Committee on Banking and Currency (Manuale base sul denaro, stampato ad uso del Comitato sull'Attività Bancaria e la Valuta, n.d.a.), 1964

Sorvolo, 9

“Dubito che all’uomo della strada farà piacere apprendere che le banche possono fabbricare – come difatti fabbricano – danaro. La massa di danaro in circolazione varia unicamente per l’intervento delle banche, mediante la dilatazione o la contrazione del credito. Ogni credito o conto allo scoperto crea danaro. E coloro che controllano il credito di un Paese, ne dirigono la politica governativa e hanno in pugno i destini di quel popolo.”
Reginald Mc Kenna, politico britannico, poi presidente della Midland Bank, discorso tenuto alla Midland Bank, gennaio 1924, come citato in Joaquin Bochaca, La Finanza e il Potere

“Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state altro che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipare loro denaro. Quindi l'accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d'Inghilterra nel 1694.”
Karl Marx, Il Capitale

“Il fenomeno più importante che si è avuto con la Rivoluzione Francese non è stata la carta costituzionale, ma la banca centrale con la contestuale sostituzione della moneta d'oro con la moneta nominale. Ciò non è stato un semplice mutamento della struttura merceologica del simbolo, ma la sostituzione di una fattispecie giuridica con un'altra. Quando la moneta era d'oro, il portatore ne era il proprietario; con la moneta nominale, ne è diventato inconsapevolmente il debitore. Tutta la moneta nominale è emessa dalle banche centrali prestandola: dunque tutto il denaro in circolazione è gravato di debito verso le banche centrali.”
“Pagare un debito di moneta con altra moneta emessa a debito è impossibile; a lungo andare si pagherà con i propri beni, o col il proprio lavoro non retribuito: quindi, con la schiavitù.”
“La schiavitù monetaria: una mostruosità storica nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra.”
Giacinto Auriti, anche come citato in Marco Saba, Moneta Nostra

Sorvolo, 10

“Non applicherai interesse sui prestiti al tuo fratello, interesse sul denaro, interesse sul cibo, interesse su qualsiasi cosa che si presta ad interesse.”
“Puoi applicare un interesse allo straniero, ma non puoi applicare un interesse al tuo fratello, affinché il SIGNORE tuo Dio possa benedirti in tutto ciò che intraprendi nel paese nel quale stai entrando per prenderne possesso.”
“Poiché il SIGNORE tuo Dio ti benedirà, come ti ha promesso, e tu farai prestiti a molte nazioni, ma tu non chiederai prestiti, e tu dominerai su molte nazioni, ma esse non domineranno su di te.”
“Il ricco domina sul povero, e chi prende in prestito è lo schiavo di chi presta.”
Deuteronomio, 23 e 15; Proverbi, 22:7

“La radice verbale NASHACH che viene tradotta con "prestare ad interesse" ha come significati primi: "bite, cause loss" cioè "mordere, causare perdita" (Dizionario Etimologico dell'Ebraico biblico …).”
Mauro Biglino

“La storia della Vita di Cristo mostra che egli amava TUTTE le genti tranne un gruppo particolare. Egli odiava gli usurai con un’intensità che sembra strana in un uomo dal carattere così gentile. Gesù ammonì ripetutamente gli usurai per la loro pratica dell’usura. … Egli disse che erano della Sinagoga di Satana. … Espresse con enfasi il suo odio estremo per gli usurai quando prese una frusta e li cacciò dal Tempio. Egli li ammonì con queste parole: «Questo Tempio è stato costruito come la casa di Dio … Ma voi lo avete trasformato in un covo di ladri.» Compiendo quest’atto di rivalsa contro gli usurai Cristo firmò la propria condanna a morte.”
William Guy Carr, Pawns in the Game (Pedine nel gioco, n.d.a.)

“Anche il diavolo ha le sue chiese: le banche.”
Fragmentarius

“Le banche – La più grande truffa della storia umana.”
Anonimo

“Il sistema bancario è stato concepito nell'iniquità ed è nato nel peccato. I banchieri internazionali posseggono il pianeta. Togliete loro tutto quanto possiedono, lasciando però il potere di creare depositi, e con alcuni tratti di penna produrranno depositi sufficienti a recuperare tutto di nuovo. Se però toglieste loro la facoltà di produrre danaro, tutte le grandi fortune finanziarie sparirebbero, inclusa la mia, e ne risulterebbe un mondo assai più felice. Se invece preferite continuare ad essere gli schiavi delle banche e pagare le spese della vostra stessa schiavitù, consentite loro di continuare a creare depositi.”
Sir Josiah Stamp, negli anni '20 la seconda ricchezza d'Inghilterra, presidente delle ferrovie britanniche, presidente della Banca d'Inghilterra, parlando al discorso di inaugurazione dell'Università del Texas nel 1927, come citato in Joaquin Bochaca, La Finanza e Il Potere

Sorvolo, 11

“Se il Governo può emettere obbligazioni, perchè non può emettere denaro e risparmiare l'interesse?
Alcuni individui risoluti e dalle idee chiare, come Abramo Lincoln, hanno insistito che il Governo lo può fare.
Lo scomparso Thomas A. Edison una volta ha esposto la questione in questo modo:
«Se la nostra nazione può emettere un'obbligazione da un dollaro, può emettere una banconota da un dollaro. L'elemento che rende buona l'obbligazione rende buona anche la banconota. La differenza fra l'obbligazione e la banconota è che l'obbligazione consente ai mediatori monetari di raccogliere due volte l'ammontare dell'obbligazione più un 20 percento supplementare, laddove la valuta non paga niente a nessuno tranne che a coloro che contribuiscono direttamente in qualche modo utile.
È assurdo dire che il nostro paese possa emettere 30 milioni di Dollari in obbligazioni e non 30 milioni di Dollari in valuta. Entrambe sono promesse di pagamento: Ma una promessa ingrassa gli usurai, e l'altra aiuta il popolo.»
… Quindi c'è poca opposizione a che il Governo stampi obbligazioni e poi permetta alle banche di creare il denaro con il quale comperare quelle obbligazioni; ma le proposte che il Governo stesso crei il denaro invece delle obbligazioni hanno sempre scatenato tremende sollevazioni politiche. I banchieri sono molto potenti politicamente, anche in tempo di guerra. Per esempio, Abramo Lincoln scatenò un furore politico quando insistette per far sì che il Governo emettesse $346 milioni in denaro (i cosiddetti greenback) invece di emettere obbligazioni gravate da interesse e pagare l'interesse sul denaro.
Che cosa avrebbe pagato il Governo in costi per interessi se i "greenback" emessi sotto l'amministrazione di Abramo Lincoln fossero stati emessi come obbligazioni?
L'amministrazione di Abramo Lincoln emise un totale di $450 milioni in "greenback" o "banconote degli Stati Uniti", com'era autorizzato a fare da una legge del 25 Febbraio 1862. Se in luogo di emettere "greenback", l'amministrazione Lincoln avesse emesso obbligazioni gravate da interesse, come si insisteva, naturalmente queste obbligazioni farebbero ancora parte oggi del debito federale. Presumendo che il Governo pagasse un interesse medio del 5 percento su questo ammontare di obbligazioni, ora del 1964 esso avrebbe sborsato 2,3 miliardi di Dollari, od approssimativamente cinque volte l'ammontare del denaro che il Governo avrebbe preso in prestito. È una falsa credenza pensare, come molti pensano, che i "greenback" causassero inflazione. Nel solo senso che conta, il senso relativo o comparativo, non lo erano. Vale a dire, 450 milioni di Dollari in "greenback" non causano più o meno inflazione di 450 milioni di Dollari in depositi bancari o qualunque altro denaro bancario creato per pagare $450 milioni in obbligazioni gravate da interesse.”
Wright Patman, membro del Congresso statunitense, Presidente del Comitato sull'Attività Bancaria e la Valuta e del Sottocomitato sulla Finanza Nazionale, A Primer On Money, Printed for use of the Committee on Banking and Currency (Manuale base sul denaro, stampato ad uso del Comitato sull'Attività Bancaria e la Valuta, n.d.a.), 1964

Sorvolo, 12

“Tutti i cartelli, tuttavia, hanno un meccanismo interno di autodistruzione. Presto o tardi, uno dei membri diviene insoddisfatto della sua fetta concordata della torta. Decide di competere di nuovo e persegue una quota maggiore del mercato. Fu presto riconosciuto che l’unico modo di impedire che questo accadesse era usare il potere poliziesco del governo per imporre l’accordo di cartello. La procedura richiedeva l’approvazione di leggi travestite da misure per la protezione del consumatore che in realtà operassero per assicurare l’eliminazione della competizione. Henry P. Davison, che era un socio di Morgan, non fece giri di parole quando nel 1912 disse ad una commissione parlamentare: «Preferirei avere regolamentazione e controllo piuttosto che competizione libera.» John D. Rockefeller venne al punto persino di più in uno dei suoi commenti spesso ripetuti: «La competizione è peccato.»
Questa tendenza non era appannaggio esclusivo dell’industria bancaria. Ron Paul e Lewis Lehrman forniscono la prospettiva storica:
Dopo il 1896 ed il 1900, quindi, l’America entrò in un’era progressivamente e prevalentemente Repubblicana. La cartellizzazione obbligatoria nel nome del "progressismo" iniziò ad invadere ogni aspetto della vita economica americana. Le ferrovie avevano dato inizio al corteo con la formazione dell’ICC negli anni ’80, ma adesso un settore dopo l’altro stava venendo centralizzato e cartellizzato nel nome dell’"efficienza", della "stabilità", del "progresso" e del benessere generale… In particolare, vari grandi gruppi, guidati dagli interessi di J.P. Morgan, spesso riuniti nella National Civic Federation ed altri pensatoi e gruppi di pressione, videro che i cartelli volontari ed i movimenti di fusione industriale dei tardi anni ’90 non erano riusciti a conseguire prezzi da monopolio nell’industria. Perciò, decisero di rivolgersi ai governi, statali e federale, per porre un freno ai venti della competizione e stabilire forme di cartello obbligatorie, nel nome, naturalmente, del "porre un freno al monopolio dei grandi gruppi" e del progresso del benessere comune.

Sorvolo, 13

IL PIANO DI JEKYLL ISLAND
Come riassunto nel capitolo di apertura di questo libro, lo scopo di quella riunione era elaborare un piano per conseguire cinque obiettivi primari:
1. Come arrestare la crescente influenza delle piccole banche rivali ed assicurare che il controllo sulle risorse finanziarie della nazione rimanesse nelle mani dei presenti.
2. Come rendere la base monetaria più elastica in modo da invertire la tendenza alla formazione di capitale privato e ricatturare il mercato dei prestiti industriali.
3. Come radunare le esigue riserve di tutte le banche della nazione in un’unica grande riserva in modo che almeno qualcuna di esse potesse proteggersi dagli esaurimenti di valuta e dagli assalti alle banche.
4. Come trasferire le inevitabili perdite dai proprietari delle banche ai contribuenti.
5. Come convincere il Congresso che il piano era una misura per proteggere il pubblico.

Per convincere il Congresso ed il pubblico che l’istituzione di un cartello bancario fosse, in qualche modo, una misura per proteggere il pubblico, gli strateghi di Jekyll Island stesero il seguente piano d’azione:
1. Non chiamarlo cartello, e nemmeno banca centrale.
2. Farlo sembrare un’agenzia governativa.
3. Istituire succursali regionali per creare l’apparenza della decentralizzazione, non dominata dalle banche di Wall Street.
4. Iniziare con una struttura moderata, comprendente molti principi bancari sani, sapendo che le misure possono venire alterate o rimosse silenziosamente negli anni a venire.
5. Usare la rabbia provocata dai recenti panici e fallimenti bancari per creare una richiesta popolare di una riforma monetaria.
6. Offrire il piano di Jekyll Island come se fosse in risposta a tali esigenze.
7. Usare dei professori universitari per dare al piano l’apparenza dell’approvazione accademica.
8. Esprimersi pubblicamente contro il piano per convincere il pubblico che i banchieri di Wall Street non lo vogliano.

Sorvolo, 14

E così avvenne che gli scienziati monetari selezionarono accuratamente il loro candidato e si misero a spianare la strada alla sua vittoria. La manovra fu brillante. Chi avrebbe sospettato che Wall Street avrebbe sostenuto un Democratico, specialmente quando la piattaforma di partito conteneva questo punto: «Noi ci opponiamo alla cosiddetta legge Aldrich o all’istituzione di una banca centrale; ed … a quello che è noto come il trust del denaro.»
Quale ironia fu. Il partito del lavoratore, il partito di Thomas Jefferson — formato solo poche generazioni prima per lo specifico scopo di opporsi ad una banca centrale — stava ora acclamando un nuovo leader che era un prigioniero politico dei banchieri di Wall Street, e che aveva concordato sull’agenda nascosta dell’istituire il sistema della Riserva Federale. Com’ebbe a vantarsi successivamente George Harvey, i finanzieri «non provavano alcuna animosità verso il Signor Wilson per quelle fra le sue affermazioni che essi vedevano come radicali e come una minaccia per i loro interessi. Egli aveva semplicemente giocato il gioco della politica.»
William McAdoo, vice presidente della campagna nazionale di Wilson, destinato a divenire Segretario del Tesoro, vide quel che accadeva da un posto a bordo campo. Egli disse:
«I contributi principali al fondo per la campagna di qualsiasi candidato provengono da uomini che hanno grano da macinare — ed il forziere della campagna è la macina… Il fatto è che c’è un serio pericolo che questo paese diventi una pluto−democrazia; vale a dire, una repubblica finta con il governo reale nelle mani di una piccola cricca di uomini immensamente ricchi, che parlano attraverso il loro denaro, e la cui influenza, persino oggi, si irradia in ogni angolo degli Stati Uniti.
L’esperienza ha mostrato che il metodo più fattibile per procurarsi un partito politico è rifornirlo di denaro in grandi quantità. Questo porta il grande elargitore od i grandi elargitori ad una stretta comunione con i leader del partito, Contatti ed influenza fanno il resto.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 15

“Questo [la legge che istituisce la Federal Reserve] istituisce il più gigantesco trust [trust, qui inteso come: un’entità o gruppo di entità economiche così grande, il suo controllo così concentrato, indipendentemente da quanto formalmente monolitico o suddiviso, da essere un monopolio, oligopolio o quasi.] sulla terra. Quando il Presidente Woodrow Wilson promulgherà questa legge, verrà legalizzato il governo invisibile del potere monetario … il peggiore crimine legislativo di tutta la storia viene perpetrato con questa legge bancaria e valutaria.” “Grazie alla Legge sulla Federal Reserve, i panici vengono creati scientificamente. Il panico attuale è il primo creato scientificamente, elaborato proprio come noi elaboriamo un'equazione matematica.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, come citato nel film di Peter Joseph Zeitgeist: the Movie, Parte III e su en.wikipedia.org [testo e definizione fra parentesi quadre: n.d.a.]

“È stato qui istituito un sistema bancario mondiale … un superstato controllato dai banchieri internazionali … che agiscono congiuntamente per ridurre in schiavitù il mondo per il proprio piacere. La FED ha usurpato il governo.” “Sono stati eventi [la Grande Depressione, n.d.a.] provocati in modo scientifico. I banchieri internazionali hanno cercato di far emergere una condizione di disperazione, affinché potessero impadronirsi di tutti noi.” “Qualcuno crede che le banche della Riserva Federale siano istituzioni del Governo degli Stati Uniti. Non sono istituzioni governative. Sono monopoli creditizi privati che depredano il popolo degli Stati Uniti a beneficio di sè stessi e dei loro clienti stranieri. Le banche della Riserva Federale sono gli agenti delle banche centrali straniere. Henry Ford ha detto: "Il solo fine di questi finanzieri è il controllo del mondo tramite la creazione di debiti inestinguibili." La verità è che il Consiglio della Riserva Federale ha usurpato il Governo degli Stati Uniti per mezzo dell'arrogante monopolio creditizio che gestisce il Consiglio della Riserva Federale e le Banche della Riserva Federale.”
Louis Thomas McFadden, Presidente del Comitato del Congresso Americano per l'Attività Bancaria e la Valuta, The Federal Reserve: A corrupt institution. Remarks in U.S. Congress, United States House Congressional Record, June 10th, 1932 (La Federal Reserve: un’istituzione corrotta. Osservazioni al Congresso degli Stati Uniti, Archivi del Congresso degli Stati Uniti, 10 giugno 1932, n.d.a.), come citato nel film di Peter Joseph Zeitgeist: the Movie, Parte III, e Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

Sorvolo, 16

“La [nostra] grande nazione industriale è controllata dal suo sistema creditizio. Il nostro sistema creditizio è concentrato in mano ai privati. La crescita e le attività della nazione sono quindi nelle mani di pochi uomini… i quali, per forza di cose, a causa dei loro stessi limiti, frenano, controllano, distruggono, la genuina libertà economica. Siamo diventati uno dei governi peggiori, uno dei più controllati e dominati tra quelli del mondo civilizzato. Non più un governo basato sulla libera opinione, non più un governo degli ideali e del voto della maggioranza, bensì un governo basato sul giudizio e la costrizione di piccoli gruppi dominanti.”
Ex Presidente Woodrow Wilson, come citato nel film di Peter Joseph Zeitgeist: the Movie, Parte III

“… tutte le guerre e le rivolte combattute dal 1640 al 1689 furono fomentate dagli usurai internazionali allo scopo di porsi in posizione di controllare la politica e l'economia britanniche. Il loro primo obiettivo fu di ottenere il permesso di istituire una Banca d'Inghilterra e consolidare e mettere al sicuro i debiti che la Gran Bretagna doveva loro per prestiti fatti ad essa per combattere le guerre che loro avevano istigato. La storia mostra com'essi abbiano portato a termine i loro piani.
… Per combattere le guerre servono grandi quantità di denaro. Prestando alle teste coronate d'Europa il denaro necessario a combattere le guerre che loro fomentavano, gli Internazionalisti furono in grado di incrementare rapidamente i debiti pubblici di tutte le nazioni europee. La sequenza cronologica degli avvenimenti dall'esecuzione di Re Carlo nel 1649 all'istituzione della Banca d'Inghilterra nel 1694 mostra come venne incrementato il debito pubblico. I banchieri internazionali usarono intrighi e astuzie per spingere i Cristiani a scannarsi fra loro.
… In ultima analisi, nessuna delle nazioni e delle genti coinvolte nelle guerre e nelle rivoluzioni ha ottenuto alcun beneficio durevole. Nessuna soluzione permanente o soddisfacente è stata raggiunta riguardo alle questioni politiche, economiche e religiose coinvolte. I SOLI A BENEFICIARNE SONO STATI IL PICCOLO GRUPPO DI USURAI CHE HA FINANZIATO LE GUERRE E LE RIVOLUZIONI, ED I LORO AMICI ED AGENTI, CHE HANNO FORNITO GLI ESERCITI, LE NAVI E LE MUNIZIONI.
… I banchieri internazionali non hanno mai inteso che l'Inghilterra fosse in grado di ripagare l'indebitamento pubblico, Il piano era di creare condizioni internazionali che facessero sprofondare TUTTE le nazioni interessate sempre più profondamente nel proprio debito.
Se una politica simile viene portata alla sua conclusione logica, è solo questione di tempo prima che gli strozzini internazionali controllino la ricchezza, le risorse naturali e la forza lavoro del mondo intero. La storia mostra quanto rapidamente essi siano progrediti verso la loro meta dal 1694.”
William Guy Carr, Pawns in the Game

Sorvolo, 17

“… in Germania Federale, il 70% di tutte le azioni con diritto di voto sono sotto il controllo di tre banche commerciali; duecento industrie britanniche che rappresentano l’85% di tutta la produzione e centocinquanta società che coprono il 75% delle esportazioni dipendono da quindici grandi banche; negli Stati Uniti, cinque delle 13.000 banche detengono il 90% dell’industria petrolifera, il 66% di quella siderurgica e delle aziende produttrici di macchinari e il 75% di tutta l’attività chimica…”
Charles Levinson, come citato in Joaquin Bochaca, La Finanza e il Potere

“E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l’accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell’economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l’organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l’anima dell’economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare.”
Papa Pio XI, Quadragesimo Anno, citato in Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“Un giorno di primavera del 1918, diversi agenti governativi entrarono in una tipografia di Washington, D. C., dove stava venendo stampata l'edizione originale di questo libro. “Distruggete tutte le matrici di Lindbergh che avete nell'impianto,” dissero al capo dell'organizzazione. Fu costretto ad ubbidire. L'isteria del tempo di guerra non tollerava indugi. Non solo vennero distrutte le matrici di questo libro “Why Is Your Country at War ?“ [Perchè il tuo paese è in guerra ?], ma anche le matrici del libro "Banking and Currency" [Banche e Valuta] del parlamentare Lindbergh, scritto nel 1913, che attaccava i grandi banchieri e la Federal Reserve Law [Legge sulla Riserva Federale].”
Walter E. Quigley, Introduzione a Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Why Is Your Country At War and What Happens to You after the War and Related Subjects (Perché il tuo paese è in guerra, cosa ti accadrà dopo la guerra, ed altri argomenti attinenti)

Sorvolo, 18

“Il potere monetario vessa la nazione in tempo di pace, e cospira contro di essa nei momenti di avversità. È più dispotico della monarchia, più insolente dell’autocrazia, più egoista della burocrazia. Esso denuncia come nemici pubblici tutti coloro che mettono in discussione i suoi metodi o fanno luce sui suoi crimini.”
“Ho due grandi nemici: l’esercito sudista, di fronte a me, e le istituzioni finanziarie, alle spalle. Dei due, quello alle spalle è il nemico più grande… Vedo avvicinarsi in futuro una crisi che mi spaventa e mi fa tremare per la sicurezza del mio paese. Come risultato della guerra, i grandi gruppi sono saliti al trono, e ne seguirà un’era di corruzione ai piani alti, ed il potere monetario del paese tenterà di prolungare il suo regno, lavorando sui pregiudizi del popolo finchè la ricchezza non sarà raccolta in poche mani e la Repubblica distrutta. Provo più preoccupazione per la sicurezza del mio paese in questo momento che mai prima d’ora, persino nel mezzo della guerra.”
Abramo Lincoln

“É interessante notare come molti assassinii di Presidenti degli Stati Uniti seguano il loro interessamento per l'emissione di valuta pubblica; Lincoln con i suoi Greenback, banconote non gravate da interesse, e Garfield, che fece una dichiarazione sui problemi della valuta appena prima di venire assassinato.”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection (Originariamente scritto molto prima di John F. Kennedy e Aldo Moro, n.d.a.)

“La storia narra che i cambiavalute hanno usato ogni possibile forma di abuso, intrigo, inganno e mezzi violenti per mantenere, controllando il denaro e la sua emissione, il loro controllo sui governi.”
James Madison

Sorvolo, 19

“Il 25 Giugno 1863, esattamente quattro mesi dopo l’approvazione della legge per la creazione della banca nazionale, dalla banca d’investimento Rothschild a Londra venne inviato un comunicato confidenziale ad una banca associata a New York. Conteneva un riassunto sorprendentemente franco ed arrogante:
«I pochi in grado di capire il sistema [della riserva frazionaria, prestiti bancari che fruttano interesse e fungono anche da denaro] saranno così interessati ai suoi profitti, o così dipendenti dai suoi favori, che da parte di quella classe non ci sarà alcuna opposizione, mentre d'altro canto la grande maggioranza della gente, mentalmente incapace di comprendere il tremendo vantaggio che il capitale deriva dal sistema, ne sopporterà il fardello senza lamentarsi, e magari senza nemmeno sospettare che il sistema sia nemico dei loro interessi.»”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)
Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism. A Scientific, Mathematical, & Historical Exposé, Critique, and Manifesto (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico. Una denuncia, critica e manifesto scientifici, economici & storici, n.d.a.)

“La questione della cospirazione si trova anche al centro di come si veda la storia. In merito ci sono soltanto due visioni: accidentale e cospiratoria.
Secondo la prima visione la storia è semplicemente una serie di eventi casuali, o atti divini, che i leader mondiali non hanno il potere di alterare o prevenire.
… La visione cospiratoria, d’altro canto, si potrebbe chiamare con maggiore accuratezza la visione “causa ed effetto.” Ovviamente, gli eventi accidentali capitano. Aeroplani, treni ed automobili hanno incidenti. Le navi affondano. Ma nella storia è chiaro che è la pianificazione umana a scatenare gli eventi nella maggior parte dei casi.
… “Le teorie complottiste cercano di rimettere assieme i pezzi,” ha scritto Jonathan Vankin, un giornalista che ha studiato un’ampia varietà di teorie cospiratorie che coinvolgono il governo statunitense.
Le teorie complottiste sono un tentativo di afferrare il “quadro d’assieme” della storia.

Sorvolo, 20

… E allora perché non abbiamo sentito parlare di più di tale pianificazione segreta?
Secondo i ricercatori sulle cospirazioni Jonathan Vankin e John Whalen, gli atteggiamenti del pubblico americano sono plasmati da una visuale ripulita "alla Disney" sia della storia che degli eventi contemporanei. «La "versione Disney" della storia si potrebbe chiamare altrettanto facilmente la "versione del New York Times" o la "versione del telegiornale" o la "versione da testo scolastico"», hanno scritto. «La principale resistenza alle teorie cospiratorie non viene dalla gente, dall’uomo della strada, ma dai mezzi di comunicazione di massa, dalle accademie, e dal governo – gente che gestisce l’economia dell’informazione nazionale e globale.»
Anthony C. Sutton, professore londinese di economia che è stato ricercatore associato all’istituzione Hoover dell’università di Stanford, concorda che c’è una “storia del potere costituito” che domina i libri di testo, l’editoria, i media, e gli scaffali delle biblioteche. “Nel corso dello scorso secolo, qualsiasi teoria della storia o prova storica che ricada al di fuori di uno schema stabilito dall’Associazione Storica Americana (American Historical Association) e dalle principali fondazioni con il loro potere di elargire finanziamenti è stata attaccata o rigettata – non sulla base di alcuna prova presentata, ma sulla base dell’accettabilità degli argomenti da parte del cosiddetto Establishment liberale della costa orientale e della sua linea storica ufficiale,” ha commentato Sutton. “Guai a qualsiasi libro o autore che ricada al di fuori delle linee guida ufficiali. Non c’è il sostegno delle fondazioni. Gli editori si tirano indietro. La distribuzione è a singhiozzo o inesistente.”
Jim Marrs, Rule by Secrecy

“Un istante di riflessione sugli eventi descritti in questa sezione ci porta ad un bivio di coscienza. Dobbiamo scegliere fra due strade. O concludiamo che gli americani hanno perso il controllo sul proprio governo, o respingiamo quest’informazione come una mera distorsione della storia. Nel primo caso, diventiamo sostenitori della visione complottista della storia. Nel secondo, appoggiamo la visione accidentale. È una scelta difficile.

Sorvolo, 21

La ragione per cui è difficile è che siamo stati condizionati a ridere delle teorie complottiste, e pochi rischieranno di essere ridicolizzati pubblicamente per il fatto di sostenerle. Dall’altra parte, appoggiare la visione accidentale è assurdo. Praticamente tutta la storia è una serie ininterrotta di un complotto dopo l’altro. I complotti sono la norma, non l’eccezione.
Le nazioni industrializzate del mondo stanno venendo salassate quasi a morte in un trasferimento globale della loro ricchezza verso i paesi meno sviluppati. Sta venendo fatto in base ad un piano? O è una coincidenza? Non gli sta venendo fatto dai loro nemici. Sta venendo fatto dai loro stessi leader. Il processo è ben coordinato attraverso i confini nazionali e si incastra perfettamente con le azioni di altri leader che stanno facendo la stessa cosa ai loro rispettivi paesi. Inoltre, questi leader si incontrano regolarmente per meglio coordinare le loro attività. Potrebbe qualcosa di così complesso essere eseguito per puro caso? O sarebbe necessario qualche tipo di piano?
Un portavoce dell’IMF risponderebbe: sì, c’è un piano, ed è aiutare i paesi meno sviluppati. Ma dopo quarant’anni e centinaia di miliardi di dollari, hanno totalmente fallito il conseguimento di tale meta. Persone intelligenti crederebbero che perseguire il medesimo piano produrrà risultati differenti in futuro? E allora perché seguono un piano che non può funzionare? La risposta è che non stanno seguendo quel piano. Ne stanno seguendo uno differente: uno che dal loro punto di vista ha avuto molto successo. Altrimenti, dovremmo concludere che i leader delle nazioni industrializzate sono, come uomini, semplicemente stupidi. Noi questo non lo crediamo.
C’è poco margine per sfuggire alla conclusione che questi uomini e donne stiano servendo una lealtà più alta di quella all’interesse dei loro rispettivi paesi. Nei loro cuori potrebbero credere onestamente che, a lungo termine, il mondo sarà migliore per questo, compresi i loro connazionali. Ma, al presente, le loro mete ed i loro metodi non vengono condivisi da coloro che li hanno nominati. In tali circostanze, essi devono nascondere alla pubblica vista il loro piano. Se i loro concittadini sapessero veramente cosa stanno facendo, sarebbero cacciati e, in qualche caso, potrebbero anche venire fucilati come traditori. Metti assieme tutto questo, e si pronuncia: COMPLOTTO.

Sorvolo, 22

La sola altra spiegazione è che sia tutto per puro caso: nessun piano, nessuna cooperazione, nessuna meta, solo le forze cieche della storia che seguono il percorso a minor resistenza. Per alcuni sarà più facile e più comodo accettare quel modello. Ma l’evidenza si esprime contro di esso ad alta voce.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“FDR [Franklin Delano Roosevelt, uno dei Presidenti statunitensi] una volta disse: «In politica, niente accade involontariamente. Se succede, puoi scommetterci che è stato pianificato così.» Nella sua posizione, poteva ben saperlo. Noi crediamo che molti dei principali eventi mondiali che stanno plasmando i nostri destini accadano perché un qualcuno o dei qualcuno li hanno pianificati in quel modo. Se stessimo avendo a che fare solamente con le leggi della probabilità, metà degli avvenimenti che influenzano il benessere della nostra nazione dovrebbero essere positivi per l'America. Se stessimo avendo a che fare con mera incompetenza, i nostri leader occasionalmente dovrebbero commettere un errore a nostro favore. Cercheremo di provare che in realtà non stiamo avendo a che fare con coincidenza o stupidità, ma con pianificazione e genialità. …
Coloro che credono che i principali avvenimenti mondiali sono il risultato di pianificazione vengono derisi perchè credono nella "teoria complottista della storia." Naturalmente, al giorno d'oggi e in quest'era moderna nessuno crede veramente nella teoria complottista della storia − tranne coloro che si sono presi il tempo di studiare l'argomento. Quando ci pensi, in realtà ci sono solo due teorie della storia. O le cose avvengono involontariamente, nè pianificate nè causate da nessuno, o avvengono perchè sono pianificate, e la causa del loro verificarsi è un qualcuno. In realtà, è la "teoria accidentale della storia" predicata nelle aule non consacrate delle università di punta che dovrebbe venire ridicolizzata. Diversamente, perchè ogni amministrazione recente commette gli stessi errori di quelle precedenti? Perchè ripetono gli errori del passato che producono inflazione, depressioni e guerra? … Se credi che sia tutta una coincidenza o il risultato di misteriosi ed inspiegabili corsi della storia, verrai guardato come un "intellettuale" che comprende come viviamo in un mondo complesso. Se credi che qualcosa come 32.496 coincidenze consecutive negli scorsi quarant'anni tiri un pò troppo per i capelli le leggi della probabilità, sei un eccentrico!”
Gary Allen, None Dare Call It Conspiracy (Nessuno si azzardi a chiamarlo complotto, n.d.a.)

Sorvolo, 23

“Una gran quantità di gente pensa di stare pensando, quando sta solo riordinando i suoi pregiudizi.”
William James, come citato in Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“Nessuno è più schiavo di coloro che credono falsamente di essere liberi.”
Johann Wolfgang von Goethe, come citato in Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“La manipolazione consapevole ed intelligente delle inclinazioni ed opinioni organizzate delle masse è un elemento importante nella società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo non visto della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere al comando del nostro paese. Noi veniamo governati, le nostre menti manipolate, i nostri gusti formati, le nostre idee insinuate, in larga misura da persone di cui mai abbiamo sentito parlare. … Qualsiasi atteggiamento si scelga di assumere riguardo questa condizione, resta un fatto che praticamente in qualsiasi atto delle nostre vite quotidiane, che sia nella sfera della politica o del lavoro, nella nostra condotta sociale o nel nostro pensiero etico, siamo dominati da un numero di persone relativamente piccolo − una frazione insignificante dei nostri centoventi milioni − che comprendono i processi mentali e gli schemi sociali delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente del pubblico, che imbrigliano vecchie forze sociali ed architettano nuovi modi di mettere il guinzaglio al mondo e guidarlo. Man mano che la civiltà è divenuta più complessa, e man mano che il bisogno di un governo invisibile è stato dimostrato sempre più, sono stati inventati e sviluppati i mezzi tecnici tramite i quali l’opinione può venire irreggimentata.”
Edward Bernays, Propaganda

“La creazione del consenso non è un’arte nuova. È un’arte molto vecchia che si diceva fosse scomparsa con l’apparizione della democrazia. Ma non è scomparsa. In realtà, è migliorata enormemente nella tecnica, perché ora si basa sull’analisi piuttosto che sulle regole generali. E quindi, come risultato della ricerca psicologica, abbinata ai moderni mezzi di comunicazione, la pratica della democrazia è giunta ad una svolta. Sta avendo luogo una rivoluzione, più significativa di qualsiasi spostamento di potere economico.”
Walter Lippmann, Public Opinion, come citato in zhibit.org/diemythographer

Sorvolo, 24

“Ci sarà, più o meno nella prossima generazione, un metodo farmacologico di far amare alla gente la propria schiavitù, e produrre dittatura senza lacrime, per così dire, producendo un tipo di campo di concentramento indolore per intere società, così che alla gente verranno di fatto portate via le sue libertà, ma le piacerà abbastanza, perché sarà distratta da qualsiasi desiderio di ribellione dalla propaganda o dal lavaggio del cervello, o dal lavaggio del cervello potenziato da metodi farmacologici. E questa sembra essere la rivoluzione finale.”
Aldous Huxley, conferenza alla California Medical School, San Francisco, 1961, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Il libro (The Proper Study of Mankind by Stuart Chase, 1948.) tratta dettagliatamente la teoria per la quale manipolando la società puoi cambiare non soltanto la società stessa ma anche la gente in essa. Teoricamente, dice il libro, una società potrebbe essere completamente ristrutturata in qualcosa come quindici anni, il tempo che occorre per inculcare una nuova cultura in una nuova generazione di giovani.”
Audizioni della Commissione speciale d’indagine sulle fondazioni esentasse ed organizzazioni assimilabili, Risoluzione parlamentare 217, ottantatreesimo congresso, prima sessione, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Ci preoccupiamo di così tanti pericoli per i nostri figli – droghe, pervertiti, bulli – ma raramente notiamo la minaccia più grossa di tutte: lo sforzo di marketing multimiliardario inteso a trasformare i nostri ragazzi in piccoli consumatori sessuomani, ossessionati dallo status, e con deficit d’attenzione.”
Barbara Ehrenreich, autrice di Nickel and Dimed (rovinati poco a poco, n.d.a.), copertina di Juliet B. Schor, Born to Buy: The Commercialized Child and the New Consumer Culture (Nato per comprare: il bambino commercializzato e la nuova cultura del consumatore, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“La persona media negli Stati Uniti guarda circa quattro ore di televisione al giorno. Nel corso di un anno, vediamo grosso modo venticinquemila pubblicità, molte delle quali prodotte dagli psicologi cognitivi più pagati al mondo. E queste pubblicità, prodotte con investimenti così pesanti, non sono semplicemente per i prodotti, ma per uno stile di vita basato su una mentalità da consumatore. Quello che stanno facendo, giorno dopo giorno, trentamila volte all’anno, è ipnotizzarci per indurci a vedere noi stessi come consumatori che vogliono venire intrattenuti piuttosto che come cittadini che vogliono venire informati e coinvolti…”
Duane Elgin, intervista con Arnie Cooper, The Sun Magazine, Agosto 2002, come citato in zhibit.org/diemythographer

Sorvolo, 25

“Ciò a cui la gente è interessata non sempre è quello che è nel loro interesse; i problemi di cui sono consapevoli non sempre sono quelli che li affliggono… Non è solo che [la gente] può essere inconsapevole delle proprie situazioni; spesso sono falsamente consapevoli di esse.”
C. Wright Mills, citato in Michael Parenti, Dirty Truths (Verità sporche, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“Nel mezzo della crescente meccanizzazione ed organizzazione tecnologica, la propaganda è semplicemente il mezzo impiegato per impedire che queste cose vengano avvertite come troppo oppressive e per persuadere l’uomo a sottomettersi con buona grazia. Quando l’uomo sarà completamente adattato a questa società tecnologica, quando finirà per obbedire con entusiasmo, convinto dell’eccellenza di ciò che è obbligato a fare, i vincoli non li avvertirà più.”
Jacques Ellul, Propaganda: The Formation of Men’s Attitudes (Propaganda, la formazione degli atteggiamenti dell’Uomo, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“Il cittadino medio è il censore più efficiente del mondo. La sua stessa mente è la più grande barriera fra lui ed i fatti. I suoi stessi ‘compartimenti impermeabili alla logica’, il suo stesso assolutismo sono gli ostacoli che gli impediscono di vedere in termini di esperienza e pensiero piuttosto che in termini di reazione di gruppo.”
Edward L. Bernays, Crystallizing Public Opinion (Cristallizzare l’opinione pubblica), come citato in zhibit.org/diemythographer

“La cosa spaventosa è che ora è divenuto chiaro che il semplice riconoscere l’artificialità di qualcosa non assicura l’immunità da quella cosa. Il semplice sapere che sei oggetto di propaganda non è abbastanza, in sé stesso, per corazzare contro gli allettamenti della propaganda. È questo in realtà il messaggio di 1984… tutti sono consapevoli che la propaganda è in atto – è questo il bispensiero, è questo che significa il concetto di bispensiero: con una parte della tua mente puoi vedere che è solo una scemenza, e non ci caschi, ma con l’altra parte della stessa mente aderisci ciecamente ad essa.”
Mark Crispin Miller, citato in Consuming Images, parte prima di Bill Moyers, The Public Mind: Image and Reality in America, come citato in zhibit.org/diemythographer

Sorvolo, 26

“La persuasione di massa ad alta tecnologia ha raggiunto livelli di sofisticazione molto al di là di quello che immagina la maggior parte delle persone. I più si aggrappano ancora disperatamente all’illusione di pensare con la propria testa, di determinare il proprio destino, di esercitare il libero arbitrio sia individuale che collettivo (il grande mito che sottende l’ideologia democratica); che la pubblicità lavori nell’interesse del consumatore; e forse al più grande autoinganno di tutti – che riescano facilmente a distinguere tra fantasia e realtà.”
Wilson Bryan Key, The Age of Manipulation (L’era della manipolazione, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“La maggior parte della gente preferisce credere che i propri leader siano giusti ed equi persino di fronte all’evidenza del contrario perché, una volta che un cittadino riconosca che il governo sotto il quale vive mente ed è corrotto, quel cittadino deve scegliere cosa farà in merito. Intraprendere dell’azione di fronte ad un governo corrotto comporta rischi di danni alla vita ed ai propri cari. Scegliere di non fare niente è la resa della propria immagine di sé come di chi sostiene i principi. La maggior parte della gente non ha il coraggio di affrontare questa scelta. Di conseguenza, la maggior parte della propaganda non è concepita per imbrogliare il pensatore critico, ma solo per dare ai codardi morali una scusa per non pensare affatto.”
Michael Rivero, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Il problema dell’obbedienza, perciò, non è interamente psicologico. La struttura e la forma della società, ed il modo in cui si sta sviluppando, hanno molto a che fare con esso. Ci fu un tempo, forse, in cui gli uomini erano in grado di dare una risposta pienamente umana a qualsiasi situazione perché essi erano pienamente assorbiti in essa come esseri umani. Ma appena ci fu una divisione del lavoro fra gli uomini, le cose cambiarono. Al di là di un certo punto, la scomposizione della società in gente che porta avanti lavori circoscritti e molto speciali sminuisce la qualità umana del lavoro e della vita. Una persona non giunge a vedere l’intera situazione, ma solo una piccola parte di essa, e non è perciò in grado di agire senza qualche tipo di guida generale. Essa cede all’autorità, ma nel far questo viene alienata dalla sua propria azione.”
Stanley Milgram, Obedience to Authority (Obbedienza all’autorità, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

Sorvolo, 27

“Noi soffriamo, prima di tutto, non per i nostri vizi o per le nostre debolezze, ma per le nostre illusioni. Noi siamo tormentati, non dalla realtà, ma da quelle immagini che siamo stati noi a mettere al loro posto.”
Daniel Boorstin, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Coloro che hanno spento gli occhi dei popoli, li rimproverano per la loro cecità.”
John Milton, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Negare la possibilità della consapevolezza falsa è presumere che non ci sia stato nessun indottrinamento, nessuna socializzazione… nessun controllo dell’informazione e dei commenti, nessuna limitazione degli argomenti da considerare nel dibattito nazionale, nessuna predeterminazione delle agende dei temi, e che un’intera schiera di poteri non abbia aiutato a preorganizzare il come noi vediamo e definiamo i nostri stessi interessi ed opinioni.”
Michael Parenti, Dirty Truths (Verità sporche, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“Alcune persone le puoi ingannare per tutto il tempo, ed è su quelle che ti concentri.”
George W. Bush, ‘scherzando’ ad una cena al Gridiron Club, Washington, D.C., Marzo 2001, come citato in zhibit.org/diemythographer

“Tutto ciò che era loro richiesto era un patriottismo primitivo al quale si potesse fare appello ogniqualvolta fosse necessario per far loro accettare orari di lavoro più lunghi o razioni più ridotte. E persino quando diventavano disorientati, come a volte facevano, il loro scontento non conduceva da nessuna parte perché, essendo privo di idee generali, lo potevano focalizzare soltanto su lamentele insignificanti. I mali più grandi sfuggivano invariabilmente alla loro attenzione.”
George Orwell, 1984, come citato in zhibit.org/diemythographer

“… non c’era motivo di cercare di convertire gli intellettuali. Perché gli intellettuali non si sarebbero mai convertiti ed avrebbero comunque sempre ceduto al più forte, ‘e questo sarà sempre l’uomo della strada.’ Gli argomenti devono perciò essere rozzi, chiari e potenti, e fare appello alle emozioni ed agli istinti, non all’intelletto. La verità era irrilevante, e totalmente subordinata alla tattica ed alla psicologia… L’odio ed il disprezzo devono venire diretti verso individui specifici.”
Hugh Trevor−Roper, ed., The Goebbels Diaries (I diari di Goebbels, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

Sorvolo, 28

“Ignorare le prove, e sperare che non possano essere vere, è più una prova di malattia mentale.”
William Blase, come citato in zhibit.org/diemythographer

“La gente evita la verità perché il primo pezzetto di verità pronunciata e vissuta attirerebbe in azione altra verità, e così via indefinitamente, e questo strapperebbe la maggior parte della gente via dai sentieri abituali delle loro vite. Ma la gente, fondamentalmente, sa che cos’è vero e che cosa non lo è, anche se così spesso presta aiuto alla menzogna. Essi sostengono la menzogna perché la menzogna è divenuta una stampella senza la quale la vita non sarebbe possibile. Conseguentemente, nel rapporto umano comune, è la verità, e non la menzogna, ad essere sospettata di essere fasulla.”
Wilhelm Reich, The Murder of Christ (L’assassinio di Cristo, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“Raramente troviamo uomini che s’impegnino di buon grado a pensare seriamente, approfonditamente. C’è una ricerca quasi universale di risposte facili e soluzioni raffazzonate. Niente duole maggiormente a certa gente che dover pensare.”
Martin Luther King, Strength to Love (La forza di amare, n.d.a.), come citato in zhibit.org/diemythographer

“L’esperienza ha dimostrato che il metodo più semplice per assicurarsi un’arma silenziosa ed ottenere il controllo del pubblico è mantenere da un lato il pubblico indisciplinato ed ignorante dei principi basilari del sistema, mentre dall’altro lo si mantiene confuso, disorganizzato e distratto con questioni di nessuna importanza reale.”
Lyle Hartford Van Dyke, Jr., Silent Weapons for Quiet Wars (Armi silenziose per guerre invisibili, n.d.a.)

Sorvolo, 29

“Che li chiamino "liberali" o "conservatori," i media dominanti sono grosse società, possedute da, ed interconnesse con, conglomerati ancora più grossi. … I media sono solo uno degli elementi di un più vasto sistema dottrinale; le altre parti sono i giornali d’opinione, le scuole e le università, gli studi accademici e così via. … [Esso] ha due bersagli distinti. Un bersaglio è quella che viene a volte chiamata "la classe politica", il 20% circa della popolazione, relativamente istruito, più o meno articolato, che svolge un qualche ruolo nel processo decisionale. Poi c’è l’altro 80% circa della popolazione. Questi sono "spettatori dell’azione," … a cui ci si riferisce come il "gregge disorientato." Da questi ultimi ci si aspetta che obbediscano agli ordini e se ne stiano da parte e non intralcino la gente importante. Loro sono il bersaglio dei veri media di massa: i giornali scandalistici, i programmi d’intrattenimento, il campionato e così via. Questi settori del sistema dottrinale servono a sviare le masse plebee ed a rinforzare i valori sociali di base: passività, sottomissione all’autorità, la virtù prevalente dell’avidità e del guadagno personale, il disinteresse per gli altri, la paura dei nemici reali o immaginari, ecc. La meta è mantenere disorientato il gregge disorientato. Loro, non è necessario che si preoccupino di quel che accade nel mondo. Anzi, è indesiderabile – se dovessero vedere troppo della realtà, potrebbero mettersi a cambiarla. Questo non vuol dire che i media non possano venire influenzati dalla popolazione generale. … Anche i media indipendenti (alternativi) possono giocare un ruolo importante … nello stesso modo in cui lo giocano le organizzazioni popolari: riunendo gente con risorse limitate che può moltiplicare la propria efficacia, e la propria comprensione, attraverso le proprie interazioni – precisamente quella minaccia democratica così temuta dalle élite dominanti.”
Noam Chomsky, What Uncle Sam Really Wants (Cosa vuole davvero lo Zio Sam, n.d.a.), come citato in Marcello Pamio, Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale

Sorvolo, 30

“Se ripeti una bugia abbastanza a lungo, la gente ci crederà, e finirai per crederci persino tu stesso.” (scorrettamente attribuita) “La migliore propaganda è quella che, per così dire, lavora in maniera invisibile, e pervade la vita tutta senza che il pubblico si avveda minimamente dell'iniziativa propagandistica.”
Joseph Goebbels, da en.wikiquote.org

“Questo processo di continua alterazione veniva applicato non solo ai giornali, ma ai libri, periodici, opuscoli, manifesti, volantini, film, colonne sonore, vignette, fotografie – ad ogni tipo di letteratura o documentazione che potesse concepibilmente avere un qualsiasi significato politico o ideologico.” “E se tutti gli altri accettavano la menzogna che il Partito imponeva – se tutte le documentazioni raccontavano la stessa storia – allora la menzogna si trasformava in storia e diventava verità.”
George Orwell, 1984

“Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi giornale se non conosce quali interessi controllano il giornale.”
“Non sappiamo MAI abbastanza.”
Ezra Pound, from it.wikiquote.org, alcune citate in Giacinto Auriti, Il Paese dell'Utopia

“Il monopolio dei media tratta i suoi oppositori nell'uno o nell'altro di questi due modi: o l'assalto frontale della diffamazione che la persona media non può permettersi di querelare, o una cortina di ferro di silenzio, il trattamento standard per qualsiasi opera che riveli le sue attività clandestine.”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

“… sono gli avvocati dei gaglioffi, e gli uffici affari legali dei media, che di fatto decidono quello che voi verrete a sapere, giocando sulla giusta paura di tanti giornalisti che rischiano di rovinare le proprie famiglie se raccontano la verità.”
Paolo Barnard, Censura Legale, come reperito in paolobarnard.info

Sorvolo, 31

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.”
Malcom X, da en.wikiquote.org

“La mente moderna, altamente socializzata, che fabbrica una specie di dio composito unendo i ricchi, il governo, la polizia ed i grandi giornali…”
“La gente crederà quello che i media gli dicono che crede.”
George Orwell

“Occasionalmente inciampava nella verità, ma in fretta e furia si tirava su e continuava per la sua strada come nulla fosse accaduto.”
Winston Churchill

“Una delle sfide più grandi per gli esseri umani è che fisiologicamente siamo progettati per operare nell’immediato. È la risposta combatti−o−fuggi. È letteralmente nelle mie cellule. Letteralmente. E così, quando sono là fuori, si tratta del mio bisogno di cercare qualcosa da mangiare o di assicurarmi di non venire mangiato. Ed il modo in cui questo si traduce nel mondo moderno è che pensiamo soltanto a quel che sta accadendo proprio di fronte a noi. E quindi pensiamo che la settimana scorsa sia un lungo tempo. Nel mondo di YouTube e Facebook e della messaggistica istantanea, pensiamo che tre secondi siano un lungo tempo: Hai già ricevuto il messaggio? Io l’ho già inviato. E la realtà è che se guardi alla storia – non intendo una settimana, non intendo un mese, intendo decenni, intendo un secolo, intendo un paio di secoli, intendo più di un paio di secoli – puoi iniziare a vedere degli schemi, puoi vedere delle cose che stanno accadendo; siccome la storia si ripete ci sono alcune tendenze e ci sono dei movimenti dai quali puoi imparare. E tu devi letteralmente uscire dai tuoi istinti umani per guardare la storia, perché noi vogliamo soltanto concentrarci sull’immediato, perché ho detto che si tratta del mangiare od essere mangiati, quindi andremo al di là di quello, e ciò comporta non concentrarci soltanto sul qui ed ora, ma imparare qualche cosa realmente potente e che cosa è successo, perché lì ci potrebbero proprio essere degli indicatori in merito a cosa succederà nel futuro.”
Scott Harris, da hiddensecretsofmoney.com

Sorvolo, 32

“Gli Americani ritengono che in ogni stato il potere supremo dovrebbe provenire dal popolo; ma una volta che quel potere sia costituito, essi possono concepire che non vi siano limiti ad esso tanto quanto prima che lo fosse, e sono pronti ad ammettere che esso abbia il diritto di fare qualunque cosa gli aggradi… L’idea di diritti innati in certi individui sta rapidamente scomparendo dalla menti degli uomini; l’idea di onnipotenza e della sola autorità della società nel suo insieme cresce per occupare questo spazio…
La prima cosa che colpisce l’osservazione è un’innumerevole moltitudine di uomini, tutti alla pari e somigliantisi fra loro, impegnati incessantemente a procurarsi i piaceri meschini ed insignificanti con i quali saziano le loro vite. Ciascuno di essi, vivendo per proprio conto, è estraneo al destino di tutto il resto; i suoi figli ed i suoi amici intimi costituiscono per lui il totale dell’umanità…
Al di sopra di questa razza di uomini vi è un potere immenso e tutelare; il quale assume su di sé soltanto l’assicurare le loro gratificazioni ed il vegliare sul loro destino. Quel potere è assoluto, minuzioso, regolare, provvido, e bonario. Esso sarebbe come l’autorità di un genitore se, come quell’autorità, il suo obiettivo fosse preparare gli uomini per l’età adulta; ma esso cerca, al contrario, di mantenerli in un’infanzia perpetua: esso è ben contento che il popolo gioisca, purchè non pensi a nient’altro che a gioire…
Dopo aver preso così uno dopo l’altro ciascun membro della comunità nella sua potente stretta ed averlo formato a suo piacimento, il potere supremo allora stende il suo braccio sull’intera comunità. Esso ricopre la superficie della società con una rete di piccole, complicate regole, minuziose ed uniformi, attraverso le quali le menti più originali ed i caratteri più energici non riescono a penetrare, per innalzarsi al di sopra della folla. La volontà dell’uomo non viene frantumata, ma ammorbidita, piegata, e guidata; raramente gli uomini vengono da esso costretti ad agire, ma costantemente essi vengono trattenuti dall’agire. Un tale potere non distrugge, ma impedisce l’esistenza; non tirannizza, ma comprime, snerva, spegne, e stordisce un popolo, fino a che ciascuna nazione non è ridotta a nulla di meglio che un gregge di animali timidi ed industriosi, dei quali il governo è il pastore…
I nostri contemporanei sono costantemente eccitati da due passioni contrastanti: vogliono essere guidati, e vorrebbero restare liberi. Dato che non riescono a distruggere l’una o l’altra di queste propensioni contrarie, si sforzano di soddisfarle entrambe contemporaneamente. Essi concepiscono una forma di governo unica, tutelare, ed onnipotente, ma eletta dal popolo. Essi combinano il principio della centralizzazione e quello della sovranità popolare questo dà loro una tregua: si consolano di essere sotto tutela con il pensiero di avere scelto i propri guardiani. Ogni uomo permette a se stesso di farsi mettere il guinzaglio, perché vede che non è una persona o una classe di persone, ma il popolo nel suo insieme che tiene l’altro capo della sua catena. Con questo sistema il popolo si scuote di dosso il proprio stato di dipendenza giusto quel tanto da scegliere i propri padroni e ricascarci di nuovo.”
Alexis de Tocqueville, Democracy in America, come citato in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 33

“Nei nostri sogni abbiamo risorse illimitate, e la gente si arrende con perfetta docilità alle nostre mani plasmanti. Le convenzioni educative attuali svaniscono dalle nostre menti e, liberi dalla tradizione, lavoriamo per il nostro bene su una popolazione rurale grata e reattiva. Noi non proveremo a fare di questa gente o di nessuno dei loro figli dei filosofi dell’apprendimento mentale o della scienza. Noi non dobbiamo allevare fra loro autori, editori, poeti o uomini di lettere. Non cercheremo grandi artisti, pittori, musicisti in embrione, né avvocati, dottori, predicatori, politici, statisti, dei quali abbiamo ampia disponibilità. Il compito che ci poniamo dinnanzi è molto semplice, come pure un compito molto bello: Addestrare questa gente per come la troviamo, per una vita perfettamente ideale esattamente dove stanno… nelle case, nelle officine, ed in fattoria.”
General Education Board (Consiglio Generale dell’Educazione, una delle prime fondazioni istituite da John D. Rockefeller, Sr.), Occasional Paper No. 1, 1904, come citato in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“Come tutte le lezioni di mio padre, questa aveva vaste applicazioni al di là della nostra incombenza immediata. Fondamentalmente, era una lezione sul principio del fare affidamento su sé stessi, che mio padre insisteva l’America avesse dimenticato in qualche periodo fra la sua infanzia e la mia. Il nostro era adesso un paese nel quale il costo della sostituzione di un macchinario rotto con un modello più nuovo era solitamente inferiore al costo per farlo riparare da un esperto, che a sua volta era solitamente inferiore al costo del reperire i ricambi e scoprire come ripararlo da sé. Questo fatto di per sé garantiva virtualmente la tirannia tecnologica, che veniva perpetuata non dalla tecnologia stessa, ma dall’ignoranza di tutti coloro che quotidianamente la usavano e tuttavia omettevano di comprenderla. Rifiutare di informarsi sulle operazioni e sulla manutenzione basilari dell’equipaggiamento da cui dipendevi era accettare passivamente quella tirannia e concordare con i suoi termini: quando il tuo equipaggiamento funziona, tu lavorerai, ma quando il tuo equipaggiamento si guasta, ti guasterai anche tu. Saranno le tue proprietà a possedere te.

Sorvolo, 34

Se quel che la gente desiderava fare su internet era soprattutto essere in grado di dire alla loro famiglia, ai loro amici ed agli estranei cosa stessero combinando, e farsi dire di rimando dalla loro famiglia, dai loro amici e dagli estranei cosa stessero combinando loro, allora tutto quel che le aziende dovevano fare era capire come mettersi nel mezzo di quelli scambi sociali e trasformarli in profitti. Questo fu l’inizio del capitalismo della sorveglianza, e la fine di Internet per come la conoscevo io. Ora, era il Web creativo che crollava, mentre innumerevoli siti internet belli, difficili, individualisti venivano chiusi. La promessa della convenienza portava la gente a scambiare i loro siti personali — che richiedevano un mantenimento costante e laborioso — per una pagina Facebook ed un account di Gmail. L’apparenza della proprietà era facile da scambiare per la sua realtà. pochi di noi lo capirono all’epoca, ma nessuna delle cose che avremmo continuato a condividere sarebbe più appartenuta a noi. I successori delle aziende di commercio elettronico che erano fallite perché non erano riuscite a trovare nulla che fossimo interessati ad acquistare adesso avevano un prodotto nuovo da vendere. Quel prodotto nuovo eravano Noi.

I dati che generiamo semplicemente vivendo — o lasciandoci semplicemente sorvegliare mentre viviamo — avrebbero arricchito le imprese private ed impoverito la nostra esistenza privata in egual misura. Se la sorveglianza del governo stava avendo l’effetto di trasformare il cittadino in un suddito, alla mercè del potere dello stato, allora la sorveglianza aziendale stava trasformando il cliente in un prodotto, che le aziende vendono ad altre aziende, intermediari di dati, ed inserzionisti pubblicitari.

Una volta che tu ti metta a scavare nei reali meccanismi tecnici tramite i quali viene calcolata la prevedibilità, arrivi a comprendere che la sua scienza, di fatto, è antiscientifica, e fatalmente chiamata con un nome sbagliato: la prevedibilità è in realtà manipolazione. Un sito internet che ti dica che, siccome ti è piaciuto questo libro, ti potrebbero piacere anche i libri di James Clapper o di Michael Hayden, non ti sta offrendo una stima ragionata, tanto quanto un meccanismo di sottile coercizione.

Non possiamo permettere che i nostri dati vengano usati per venderci proprio quelle cose che non devono essere vendute, come il giornalismo. Se lo facciamo, il giornalismo che avremo sarà soltanto il giornalismo che vogliamo, od il giornalismo che i potenti vogliono che abbiamo, non l’onesta conversazione collettiva che è necessaria.”
Edward Snowden, Errore di sistema (principalmente)

Sorvolo, 35

“Ognuno di noi può essere il giardiniere di se stesso, oppure può lasciare il giardino incolto, oppure ancora può arrivare alla morte senza mai svegliarsi alla coscienza di avere quella possibilità. Di certo un giardino ben curato e sviluppato resiste meglio di uno incolto al tentativo di invasione da parte di un altro giardiniere, mentre il giardino di chi dorme non offrirà resistenza alcuna. Ma il primo presupposto della difesa efficace è la consapevolezza che possiamo essere influenzati, che la nostra psiche è più simile a un plastico e opaco grumo di argilla che a un duro e trasparente cristallo.”
Marco Della Luna, Paolo Cioni, Neuroschiavi

“Ci sono due cose che non si possono attaccare frontalmente: l’ignoranza e la ristrettezza di vedute. Possono venire scosse soltanto dal semplice sviluppo delle qualità contrarie.”
John Dalberg−Acton, 1mo Barone di Acton, da en.wikiquote.org

“Mi preoccupa di più un umano che non pensa, di un robot che pensa.” Enrico Bertolino

“L'arma più potente nelle mani dell'oppressore è la mente dell'oppresso.”
Stephen Bantu Biko, da en.wikiquote.org

Sorvolo, 36

“«Nella società tecnotronica, la tendenza sembrerebbe essere quella verso l'aggregazione del sostegno individuale di milioni di cittadini scoordinati, facilmente alla portata di personalità magnetiche ed attraenti, che sfruttino efficacemente le ultime tecniche di comunicazione per manipolare l'emozione e controllare la ragione.» Zbigniew Brzezinski, come citato nella prefazione di Richard Condon;
«Molti osservatori della scena contemporanea … avvertono fortemente che siamo diretti esattamente nella direzione sbagliata – che la combinazione di certe forze sociali e delle armi contro la mente ora disponibili condurranno inevitabilmente alla distruzione della vita democratica e della libertà mentale che ad essa si accompagna, a meno che non riconosciamo chiaramente cosa sta accadendo e non mettiamo all'opera delle contromisure.» Edgar Schein, Journal of World Politics, Aprile 1959, come citato;
“Riassumendolo in una formulazione semantica accuratamente costruita, spesso gli psicologi dicono: «Non si può indurre una persona a fare alcunché contro la sua volontà o i suoi precetti morali.» Tale dichiarazione, presa per buona, è senz'altro vera. Una persona normale non ucciderebbe intenzionalmente un amico. Ma se fosse portata in un'allucinazione in cui il suo amico è un nemico, e fosse una situazione del tipo "uccidere o venire uccisi", partirebbe con una risposta naturale per salvaguardare la propria vita. Nel corso della quale potrebbe anche togliere la vita al supposto nemico. … Quest'azione criminale verrebbe considerata, da una parte, un atto volontario; ma la causa vera dell'azione non verrebbe compresa al di fuori dello stato allucinatorio. …
George Estabrooks (qualificato nella stessa fonte come presidente del dipartimento di Psicologia della Colgate University, n.d.a.) aveva prove che gli fecero concludere che «uno su cinque, nella razza umana, è altamente suggestionabile; almeno metà sono suggestionabili in misura molto considerevole.» E mise in guardia che: « … le cifre da sole non raccontano tutta la storia. Quel quinto ha una potenza molto al di là dei suoi numeri; perché questo tipo di uomo, agendo sotto suggestione diretta, non è una semplice persona comune. È un fanatico, con tutto ciò che il fanatismo potrebbe implicare nel bene e nel male.» …

Sorvolo, 37

Credendo nella logica di Estabrooks, i pragmatici nel governo iniziarono ad esplorare le possibilità di modi per cambiare le convinzioni e motivare il comportamento. Essi hanno sottoscritto tonnellate di contratti per la ricerca in ipnosi, modificazioni comportamentali, condizionamento, e virtualmente qualsiasi cosa promettesse anche la più scarsa chance di essere in grado di consegnargli il controllo sulla mente e sulla volontà umane individuali. …
Tex era un sergente dell'esercito di stanza nell'area del Mediterraneo. Ritornò dal servizio affetto da amnesia. Ma nei suoi sogni veniva proiettata ancora ed ancora una vivida scena: …
«Il mio amico viene fatto marciare in uno spazio aperto di fronte a noi con le mani legate dietro la schiena. È bendato e qualche Ay−rab gli sta parlando o gli sta leggendo qualcosa. Un altro Ay−rab arriva e lo colpisce dietro le ginocchia con il calcio di un fucile, e lui cade in posizione inginocchiata. Poi, mentre è in ginocchio, uno degli Ay−rab prende una grande spada e gli taglia la testa. … Questo è il momento in cui mi sveglio sempre.»
Nel loro sonno, i ricordi di atrocità affiorano ad una vivida consapevolezza, fra le vittime del controllo mentale. Notte dopo notte, immagini terribili, soppresse da risposte profondamente condizionate, emergono come incubi terrificanti. Sono mitologiche? La materia dei sogni? O sono ricordi recuperati? Il sogno di Tex è un semplice frammento di molte migliaia di pagine di tale testimonianza.”
Walter H. Bowart, Operation Mind Control (Operazione controllo mentale, n.d.a.)

“Nell'occuparti delle persone puoi metterle in uno stato ipnotico, in uno stato da automa, ponendo rapidamente una serie di fattori che poi esse capiscono di non potere valutare da sè, e poi portandole ad un punto in cui sono ansionse che tu prenda la decisione. Deprimile in tal modo abbastanza in basso ed ubbidiranno come robot. Perciò, non rovinare i tuoi [simili].

ASSIOMA 142. UN ORGANISMO È TANTO FISICAMENTE E MENTALMENTE SANO QUANTO È AUTODETERMINATO.”
L. Ron Hubbard, Procedura avanzata ed assiomi

Sorvolo, 38

“La vita della nazione è sicura solo finché la nazione è onesta, sincera, e virtuosa.
Nessun uomo può mettere una catena intorno alla caviglia di un proprio simile senza alla fine trovare l’altra estremità intorno al proprio collo.
L’indipendenza personale è una virtù, ed è l’anima da cui proviene la virilità più vigorosa. Ma non vi può essere alcuna indipendenza senza una grossa dose di fiducia in sé stessi, e questa virtù non la si può elargire. Deve essere sviluppata dall’interno.
L’intera storia del progresso della libertà umana mostra che tutte le concessioni fatte sinora alle sue auguste rivendicazioni sono nate da uno sforzo serio. Il conflitto è stato eccitante, agitato, totalizzante, e per il momento metteva a tacere tutti gli altri tumulti. Esso deve fare così, altrimenti non fa nulla. Se non c’è sforzo, non c’è progresso. Coloro che professano di preferire la libertà, eppure svalutano l’agitazione, sono uomini che vogliono i raccolti senza arare il terreno. Essi vogliono la pioggia senza tuono e fulmine. Essi vogliono l’oceano senza il tremendo ruggito di tutte le sue acque. Questo sforzo potrebbe essere uno sforzo morale; oppure potrebbe essere uno sforzo fisico; o potrebbe essere sia morale che fisico; ma dev’essere uno sforzo. Il potere non concede nulla senza una richiesta. Non lo ha mai fatto, e non lo farà mai. Scopri a cosa esattamente qualunque persona si assogetterà quietamente, ed avrai scoperto l’esatto ammontare di ingiustizia e torti che verrà loro imposto; e questi continueranno sinchè non si opporrà loro resistenza con le parole o i colpi, o con entrambi. I limiti dei tiranni sono stabiliti dalla sopportazione di coloro che essi opprimono. … Gli uomini potrebbero non ottenere tutto ciò per cui lavorano a questo mondo, ma certamente essi devono lavorare per tutto quel che ottengono. Se mai ci libereremo dall’oppressione e dai torti accumulati su di noi, dovremo pagare per la loro rimozione. Dobbiamo fare questo con il lavoro, con la sofferenza, con il sacrificio, e se fosse necessario, con le nostre vite e le vite degli altri.”
Frederick Douglass

Sorvolo, 39

“Tutta la storia passata mostra che lo spostamento da un esercito di massa di cittadini−soldati ad un esercito più piccolo di combattenti professionisti conduce, a lungo andare, ad un declino in democrazia. Quando le armi sono poco costose e facili da ottenere ed usare, praticamente qualsiasi uomo le potrebbe ottenere, e la struttura organizzata della società, quale lo stato, non può ottenere armi migliori del privato cittadino, ordinario ed industrioso. Questa condizione storica molto rara esistette intorno al 1880, ma ora è soltanto un vago ricordo, dato che le armi ottenibili oggi dallo stato sono ben oltre il portafoglio, la comprensione, o la competenza del cittadino ordinario.
Quando le armi sono del tipo "amatoriale" del 1880, come lo erano in Grecia nel quinto secolo A.C., esse sono ampiamente possedute dai cittadini, il potere è similmente diffuso, e nessuna minoranza può costringere la maggioranza a piegarsi alla sua volontà. Con un tale "sistema di armamenti amatoriale" (se le altre condizioni non sono totalmente sfavorevoli), è probabile trovare il governo della maggioranza ed un sistema politico relativamente democratico. Ma quando, al contrario, un periodo può venire dominato da armi complesse e costose, che solo poche persone si possono permettere od imparare ad usare, abbiamo una situazione in cui la minoranza che controlla tali armi "specialistiche" può dominare la maggioranza che non le ha. In una tale società, prima o poi, verrà istituito un sistema politico autoritario che riflette la disuguaglianza nel controllo delle armi.”
Carroll Quigley, Tragedy and Hope

Sorvolo, 40

“Le leggi fondamentali dell’America esistono per rendere il lavoro dei funzionari di giustizia e di polizia non più facile, ma più difficile. Questo non è un buco, è un asse portante della democrazia.

La libertà di un paese si può misurare solo dal suo rispetto per i diritti dei suoi cittadini, ed è mia convinzione che questi diritti siano nei fatti limitazioni al potere dello stato che definiscono esattamente dove e quando un governo non possa violare quell’ambito delle libertà personali o individuali che durante la Rivoluzione Americana era chiamato "Libertà", e durante la Rivoluzione di Internet è chiamato "riservatezza."

Nella vita contemporanea, abbiamo un singolo concetto che abbraccia tutto questo spazio negativo o potenziale che è off−limits per il governo. Quel concetto è la "riservatezza." È una zona vuota che si trova al di là della portata dello stato, un vuoto nel quale alla legge è permesso avventurarsi soltanto con un mandato — e non un mandato "per tutti," come quello che il governo statunitense si è arrogato alla ricerca della sorveglianza di massa, ma un mandato per una persona od uno scopo specifici, sostenuto da una probabile causa specifica.

Qualsiasi governo eletto che faccia affidamento sulla sorveglianza per mantenere il controllo di una cittadinanza, la quale vede la sorveglianza come un anatema per la democrazia, ha effettivamente cessato di essere una democrazia.

Il sistema costituzionale funziona solo come un tutt’uno, se e quando ciascuna delle sue tre branche funziona come stabilito. Quando tutte e tre non si limitano a fallire in ciò, ma falliscono deliberatamente e con coordinazione, il risultato è una cultura dell’impunità.

Quando ci ritroviamo questa gente che all’interno di una società ha poteri praticamente illimitati, se essi la passano liscia con nulla più d’una tirata d’orecchie, questo che esempio rappresenta per il prossimo gruppo di funzionari che arrivano al potere? Di spingere le linee un po’ più avanti, un po’ più avanti, un po’ più avanti, e ci accorgeremo che non siamo più cittadini — siamo sudditi.

Sorvolo, 41

qualcosa che sia devastante per il pubblico può essere, e spesso è, vantaggioso per le élite.

Il primo censimento generale dell’Unione Sovietica, nel 1926, aveva un’agenda secondaria al di là di un semplice conteggio: esso interrogava apertamente i cittadini sovietici sulla loro nazionalità. Le sue conclusioni convinsero i Russi di etnia russa, che comprendevano l’élite sovietica, di essere in minoranza in confronto alle masse aggregate dei cittadini che dichiaravano un retaggio dell’Asia Centrale, quali Uzbechi, Kazachi, Tagichi, Turcomanni, Georgiani ed Armeni. Queste conclusioni rafforzarono significativamente la determinazione di Stalin a cancellare queste culture, "rieducando" le loro popolazioni nell’ideologia sradicante del Marxismo−Leninismo.

L’America è nata da un atto di tradimento. La Dichiarazione d’Indipendenza fu una violazione oltraggiosa delle leggi dell’Inghilterra, e tuttavia la più piena espressione di quelle che i Fondatori chiamarono le "Leggi di Natura," fra le quali c’era il diritto di sfidare i poteri di turno e ribellarsi per una questione di principio, secondo i dettami della propria coscienza.

In uno stato autoritario, i diritti provengono dallo stato e vengono concessi al popolo. In uno stato libero, i diritti provengono dal popolo e sono concessi allo stato.

Il governo dovrebbe avere paura del popolo, il popolo non dovrebbe avere paura del governo.”
Edward Snowden, Errore di sistema (principalmente)

“Quando il governo teme il popolo, hai libertà; quando il popolo teme il governo, hai tirannia.”
Thomas Jefferson (presumibilmente), come citato in: Malcom Ieuan Roberts, Why? Motives Driving Climate Fraud (Perché? I moventi della frode sul clima, n.d.a.)

Sorvolo, 42

“È compito del patriota proteggere il suo paese dal suo governo.”
Thomas Paine, come citato in: Malcom Ieuan Roberts, Our Two Core Challenges (Le nostre due sfide essenziali, n.d.a.)

“Coloro che sono pronti a dar via la libertà fondamentale per ottenere un poco di temporanea sicurezza non meritano né la libertà né la sicurezza [e perderanno entrambe molto presto].”
Benjamin Franklin, come citato in: Malcom Ieuan Roberts, Our Two Core Challenges (Le nostre due sfide essenziali, n.d.a.)

“È il destino comune dell’indolente vedere i propri diritti divenire preda dell’attivo. La condizione alla quale Dio ha dato la libertà all’uomo è l’eterna vigilanza; e qualora egli non rispetti tale condizione, la servitù è allo stesso tempo la conseguenza del suo crimine e la punizione della sua colpa.”
John Philpot Curran

“Il costo della libertà è minore del prezzo della repressione.”
William Edward Burghardt Du Bois

“Il prezzo della libertà: Vigilanza costante. Volontà costante di contrattaccare. Non c’è altro prezzo.”
“Il difetto fondamentale nell’organizzazione è l’ISPEZIONE PRIMA DEL FATTO. Il che significa l’ispezione prima che qualsiasi cosa di male sia accaduta.
Le violazioni sono così dannose che distruggono ogni grande civiltà — i Romani, gli Inglesi, tutti quanti.
Perchè ogni flusso viene rallentato o fermato.
… Passaporti, dogane, disposizioni di sicurezza, la generale interferenza del governo prima che alcunchè di male sia accaduto, si sommano in una SOCIETÀ SOPPRESSIVA e perciò, abbastanza in fretta, in una società morta.
La penalità dopo che il fatto è accaduto disciplina i criminali e non fa scendere la maggioranza al livello criminale.” (6 Febbraio 1968, Organizzazione—Il Difetto)

Sorvolo, 43

“4. Un membro del gruppo deve esercitare i suoi diritti e prerogative in quanto membro del gruppo ed insistere su di essi, ed insistere sui diritti e le prerogative del gruppo in quanto gruppo, e non lasciare che questi diritti vengano ridotti in alcun modo o misura con qualsiasi scusa o con il pretesto della rapidità.
9. Un membro del gruppo deve insistere sul suo diritto di avere iniziativa.
12. Un membro del gruppo dovrebbe avere una conoscenza basilare di tutte le tecnologie e le capacità nel gruppo in modo da capire sia esse che il loro posto nelle necessità organizzative del gruppo.
16. Il membro del gruppo non dovrebbe permettere che vengano approvate leggi che limitano o vietano le attività di tutti i membri del gruppo a causa delle mancanze di alcuni di essi.” (Il credo di un vero membro del gruppo)
“L’aberrazione primaria nelle situazioni che stanno venendo condotte male è: la persona è incapace di riconoscere la Causa.”
“Non ascoltare, guarda.”
L. Ron Hubbard

“Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.”
Gesù, Vangelo secondo Giovanni, da en.wikiquote.org

“Io sono per la verità, non importa chi sia a dirla. Sono per la giustizia, non importa contro o a favore di chi. Prima di ogni altra cosa sono un essere umano, e come tale sono per chiunque e qualsiasi cosa faccia bene all’umanità nel suo complesso.”
Malcom X, da en.wikiquote.org

“Il più grande nemico della verità molto spesso non è la menzogna – deliberata, pianificata e disonesta – ma il mito – persistente, persuasivo ed irrealistico.”
John F. Kennedy

“Vedere quello che sta di fronte al proprio naso richiede uno sforzo costante.”
George Orwell

Sorvolo, 44

“Occorre quindi iniziare a reimparare, come se avessimo tre anni, per notare la differenza tra la costruzione della realtà attuale somministrata da politici e accademici, e la vera realtà.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“Potreste pensare, ancora una volta come abbiamo pensato noi, che gli scienziati siano imparziali e che il fine della scienza non sia altro che arrivare alla verità. Né l’una né l’altra di queste cose è vera, come abbiamo scoperto. …
Un sostegno a quest’idea viene da The Journal of Health Psychology [la rivista di psicologia della salute] quando dice: «Originariamente, l’industria del tabacco si opponeva ai produttori di NRT [Nicotine Replacement Therapy, terapia tramite rimpiazzo della nicotina, n.d.a.], ma adesso entrambi i settori industriali sembrano trovare un terreno comune, dato che il tabacco e l’NRT hanno iniziato a rafforzarsi a vicenda ed a mantenere viva la dipendenza dalla nicotina.» (Introduzione di Robin Hayley) …
Siccome i dottori sono gli esperti accettati dei danni che il fumo causa alla salute, si da anche per scontato che siano gli esperti nell’aiutare i fumatori a smettere.
Di fatto, la loro conoscenza consiste in un guazzabuglio di ignoranza, illusione e mito. Per anni, essi hanno fatto ai fumatori il lavaggio del cervello per indurli a credere che smettere sia molto difficile e che richieda un’enorme forza di volontà. Tutto il loro atteggiamento consiste in:
Prova questo metodo! Se quello non funziona, provane un altro!
Questa è una strategia perfettamente ragionevole in assenza di qualcosa di meglio. Tuttavia, quando scoprii un sistema che metteva qualunque fumatore in grado di smettere facilmente, immediatamente e permanentemente, essi lo ignorarono. … Incredibilmente, 23 anni dopo, stanno ancora perpetuando la stessa ignoranza, gli stessi miti e le stesse illusioni che mantengono fiorente la dipendenza da nicotina. …

Sorvolo, 45

Molti dottori, incoraggiati dall’industria farmaceutica, dal governo, dal potere medico costituito, da NHS, ASH e QUIT prescrivono davvero nicotina per aiutare i fumatori a sfuggire alla dipendenza dalla nicotina. La chiamano NICOTINE REPLACEMENT THERAPY [TERAPIA DI SOSTITUZIONE DELLA NICOTINA] (NRT). Mi riferisco ai prodotti che contengono nicotina, quali gomme da masticare, cerotti, inalatori e spray, che sostengono di aiutare i fumatori a smettere. L’espressione stessa è, ovviamente, una falsità. La nicotina non viene sostituita! Al contrario, viene mantenuta, e non c’è alcuna terapia. …
Ma il mercato del mantenimento della nicotina – che attualmente vale più di un miliardo di dollari l’anno – è talmente grosso che la gente tenterà di tutto per averne una fetta. …
Le aziende farmaceutiche usano le loro vaste ricchezze per finanziare conferenze sul tabacco e sulla nicotina. Pagano i dottori per svolgere gli studi clinici, e definiscono persino che cosa significhi successo in quegli studi. Non hanno interesse a tirare fuori la gente dalla nicotina. Come potrebbero averlo, se il loro primo obbligo è verso i loro azionisti e stanno guadagnando una fortuna vendendo nicotina? …
Il termine stesso Terapia di Sostituzione della Nicotina è fuorviante. La nicotina non sta venendo sostituita e non c’è niente di terapeutico al riguardo. Bisognerebbe chiamarlo Trattamento di Prosecuzione della Nicotina. Non è nell’interesse delle case farmaceutiche curare la dipendenza dalla nicotina – loro la nicotina la vendono! …
Come abbiamo visto, negli Stati Uniti viene speso più denaro per promuovere i farmaci ai dottori di quanto ne venga speso per educarli da tutte le scuole mediche messe assieme. Nel Regno Unito, l’inchiesta parlamentare sull’influenza dell’industria ha riscontrato che il Dipartimento della Salute spende circa 4,5 milioni di sterline l’anno per fornire informazione indipendente sulle medicine a chi le prescrive. Questo, hanno detto, rappresenta lo 0,3 per cento dei circa 1,65 miliardi di sterline l’anno che l’industria farmaceutica spende per promuovere i propri farmaci ai dottori. …

Sorvolo, 46

Sfortunatamente, la società ha passato il ventesimo secolo a fare il lavaggio del cervello ai nostri giovani, portandoli a credere nell’illusione incalcolabilmente dannosa che siamo fondamentalmente deboli ed incapaci di goderci la vita od affrontare lo stress senza l’assistenza di farmaci e droghe. …
È la nicotina che pianta questo seme nei nostri corpi e nelle nostre menti, suggerendo che siamo incompleti ed abbiamo bisogno di qualcosa per riempire il vuoto. Ciò di cui la gente manca di rendersi conto è che:
È LA NICOTINA A CREARE QUEL VUOTO
La nicotina perciò crea le condizioni che spesso conducono alle altre droghe. Una volta che hai fiducia nella capacità della tua mente e del tuo corpo sia di godersi la vita pienamente che di far fronte allo stress efficacemente, tutte le droghe cessano di essere necessarie o desiderabili. …
Dovremmo spiegare che si tratta di un raggiro, e che è questo il motivo per cui si godranno la vita così tanto di più, e saranno più capaci di far fronte allo stress, mentre saranno liberi dalla schiavitù …
Abbiamo un solo problema: tre potenti istituzioni [i governi, la professione medica costituita, i media] che continuano a perpetuare i miti e le illusioni sul fumo, le quali tutte sono influenzate dalle potenti aziende farmaceutiche, che hanno un enorme interesse finanziario a perpetuare la dipendenza da nicotina.”
Allen Carr, The Nicotine Conspiracy (il complotto della nicotina)

“L’area di massima manipolazione culturale, portata avanti soprattutto da parte delle istituzioni, sotto forma di costruzione di false cognizioni e falsi modelli interpretativi, è probabilmente proprio questa: l’area dell’economia monetaria e creditizia.”
Federico Caffè, come citato in Marco Della Luna, Paolo Cioni, Neuroschiavi

Sorvolo, 47

“… Benvenuto nella tana del [bian]coniglio. Stiamo entrando in un periodo di crisi finanziaria che è la più grande il mondo abbia mai conosciuto. Il trasferimento di ricchezza che avrà luogo nel corso di questo decennio è il più grande trasferimento di ricchezza della storia. La ricchezza non viene mai distrutta, viene solamente trasferita … Credo che il migliore investimento tu possa fare nel corso della tua vita è la tua personale educazione. Educazione sulla storia del denaro. Educazione sulla finanza. Educazione su come funziona l’economia globale. Educazione su come tutti questi tizi, i banchieri centrali, la borsa valori, ti possano imbrogliare. Come ti possano truffare.”
Michael Maloney, da hiddensecretsofmoney.com [testo fra parentesi quadre aggiunto dall’autore]

“Il denaro, o un qualche equivalente, è … una necessità in qualunque civiltà o comunità al di sopra dello stadio in cui ognuno produce tutto ciò che consuma. Ma è una necessità pericolosa … fin troppo predisposta ad ingenerare … malattie politico−sociali sufficienti a ridurre in polvere le nazioni più fiere. Essa sostituisce al diritto naturale inalienabile del lavoratore al prodotto del suo sudore una vaga rivendicazione generalizzata sulla totalità dei frutti degli sforzi della comunità – una quantità altamente indefinita, che apre la porta ad ogni genere di abuso. Sul versante morale, essa fa divorziare il concetto di ricchezza dalla dignità del lavoro …
La variazione del potere d'acquisto del denaro espone la comunità all'ingiustizia su larga scala da un lato ed al guadagno immeritato dall'altro. … Ma la cosa peggiore è che spiana la strada all'assogettamento economico dell'umanità al potere monetario a causa della confusione nelle menti della gente fra il denaro e la ricchezza. … cerca di condannare alla schiavitù eterna generazioni non ancora nate. È quindi della massima importanza che tutti coloro che desiderano comprendere i problemi sociali dovrebbero comprendere l'argomento del denaro, e divenirne essi stessi specialisti. Che nessuno ancora lo capisca è un'ovvietà. E coloro che ne hanno fatto uno studio speciale … sembrano meno di tutti gli altri in grado di rispondere in maniera intelleggibile alle domande più semplici su di esso che verrebbero in mente all'ultimo principiante. …

Sorvolo, 48

(tutti gli economisti ortodossi sono necessariamente eminenti, dato che altrimenti sarebbero incredibili) …
Quelli che vogliono capire come un prestigiatore esegua i suoi trucchi dovrebbero seguire il consiglio di un prestigiatore ad un altro, e tenere d'occhio l'altra mano, non quella sulla quale l'attenzione del pubblico sta venendo diretta in maniera così sciolta e persuasiva. …
Dal momento che la ricchezza non si può creare dal nulla, ma è un prodotto dello sforzo umano investito nella materia prima e nelle fonti di energia del globo, nessuna persona dovrebbe essere in grado di fabbricare dal nulla un nuovo credito pecuniario di ricchezza, e l'acquirente dovrebbe dare qualcosa di uguale in valore a (altrettanto difficile da trovare di) ciò che acquisisce. È in questo punto vitale che falliscono i moderni metodi di moltiplicazione dei crediti pecuniari.
Ma persino più fatale per la democrazia è stato il suo fallimento nel provvedere una qualsiasi autorità e meccanismo appropriati per la fabbricazione e l'emissione del denaro, quanto e quando sia richiesto, per tenere il passo con la crescita della sua ricchezza. Il denaro nazionale – da qualunque cosa sia esso costituito – non è gravato, e non è mai stato gravato, da interesse, la qual cosa è la raison d’être dell'emissione della maggior parte del denaro moderno. Qualunque fossero i fini che esso potesse dover servire, il denaro bancario è creato per prima cosa a quel fine, e, quel che è peggio, de−creato poi nuovamente quando quel fine è servito. Ma una sovrana emessa nel regno di Giorgio III vale adesso non più di quando è stata emessa, ed obbedisce alla legge ordinaria della conservazione della materia. Non appare misteriosamente ed altrettanto misteriosamente sparisce come il denaro bancario. …
Qui casca l'asino riguardo all'attività bancaria, ed è a questo punto che i suoi apologeti sembrano sempre venire distolti dai principi che il denaro dovrebbe servire in una comunità, verso una difesa ex parte del sistema. Appare certamente bizzarro ad un principiante scoprire che la legge procede con estrema severità contro il fraudolento falsario per l'emissione di nuovi gettoni pecuniari, ma in effetti consente alle banche di crearli all'ingrosso, per erogare prestiti dietro pagamento di interessi per mezzo di questi metodi, il che è un affare ben più lucroso e grave nelle sue conseguenze per la comunità generale di quanto lo sia la contraffazione. Per qualsiasi altra epoca, questa sarebbe stata la forma più ovvia di tradimento ai danni dello Stato. …

Sorvolo, 49

la maggior parte di chi abbia una qualsiasi esperienza di amministrazione responsabile probabilmente concorderebbe che un governo amministrativo privo di qualsiasi potere reale sulle finenze, e con tale potere ubicato altrove, non può essere molto più che di facciata. …
A questo stadio potrebbe essere utile ritornare ancora una volta al punto critico: il sistema bancario, senza emettere una singola moneta falsa, può moltiplicare, e moltiplica, molte volte il denaro della nazione a fini di usura. …
Le banche hanno usurpato la Prerogativa della Corona riguardo all'emissione del denaro, e corrotto lo scopo del denaro da quello di un mezzo di scambio a quello di un debito gravato da interesse … In questo sono stati conniventi i politici di tutti i partiti, che hanno tradito la gente e, senza che questa lo sapesse o desse il suo consenso, hanno abdicato alla funzione più importante del governo e cessato di essere i governanti de facto della nazione. L'emissione ed il ritiro del denaro andrebbero restituite alla nazione per il bene generale, e dovrebbero cessare interamente di fornire una fonte di sostentamento ai gruppi privati. Il denaro non dovrebbe essere gravato da interesse a causa della sua esistenza, ma solo quando prestato autenticamente da un proprietario che lo consegni a chi lo prende in prestito. …
Abbiamo così raggiunto una conclusione molto interessante: che laddove la vecchia forma di moneta metallica non poteva essere gravata da interesse a carico del proprietario e non lo era, e poteva essere gravata da interesse soltanto quando questi se ne separava e la prestava ad altri, la nuova forma di moneta−credito … non ha esistenza, ma si immagina che esista e la si presta a chi la prende a prestito come se esistesse allo scopo di essere gravata da interesse. Questo denaro inesistente passa tramite vendita nelle mani di coloro che cedono qualcosa in cambio di esso, e che ora pertanto possiedono ciò che non esiste. Per quanto assurda possa apparire questa descrizione, essa è nondimeno innegabile. Che tutti coloro che possiedono denaro proprio – non prestato da nessuno – si presentino in banca nello stesso momento e lo richiedano. La prova dell'asserzione che questo denaro esista o non esista sarà evidente. …

Sorvolo, 50

Dato che i suoi proprietari non hanno il denaro che possiedono, e dato che le banche non ce l'hanno, e dato che la gente che lo ha preso in prestito non ce l'ha, dov'è? Ovviamente da nessuna parte. Si immagina che esista allo scopo di gravare un interesse su di esso.
Non c'è dubbio vi sia ancora molta gente, se non la maggioranza, che sarà francamente incredula del fatto che denaro in quantità ampiamente eccedente il totale della moneta nazionale possa, ed effettivamente sia creato e distrutto dal prestasoldi con un tratto di penna. … coloro che ancora fingono di credere che le banche prestino solo il denaro inutilizzato dei loro clienti. Certo, ad alcuni sembra sufficiente a dimostrarlo il fatto che il bilancio di una banca quadri. Laddove, naturalmente, quando il credito di una banca viene creato, lo stesso ammontare viene scritto in entrambi i lati del bilancio. Non è semplicemente la vecchia signora della storiella, che andò in rosso sul suo conto e mandò al suo banchiere un assegno per l'importo scoperto. La sua malasorte era soltanto che lei non era il suo banchiere. …
Se guardiamo avanti, … a lungo termine il potere d'acquisto del denaro viene determinato … dalla proporzione del suo reddito guadagnato che il lavoratore permette gli venga presa dal redditiere.
Queste considerazioni potrebbero servire a mostrare quanto poco si sappia riguardo ai fatti del sistema monetario esistente, comunque sono probabilmente sufficienti a dare un'idea generale dell'ordine di quantità in gioco, e, nella misura in cui i mali che affliggono la società sono monetari come origine, a suggerire riforma. La breve analisi precedente sull'origine del denaro moderno rivela che un'alterazione completa ed insospettata ha sopraffatto la sua stessa natura con la scoperta degli strumenti finanziari per economizzare l'uso della valuta. È necessario di conseguenza guardare ad essa come ad un fenomeno interamente nuovo e ritornare nell'esaminarla ai principi primi. Quasi accidentalmente, certamente come effetto secondario imprevisto quando il sistema degli assegni ebbe origine, il potere di emissione e di ritiro dalla circolazione della valuta è passato interamente fuori del controllo della nazione nelle mani del banchiere.

Sorvolo, 51

Se chiunque affermasse che questo potere venga esercitato sulla base di un sistema progettato correttamente ed intelleggibile, per distribuire l'abbondante ricchezza che i metodi scientifici mettono una comunità moderna in grado di produrre, in modo che i membri possano ottenere ricchezza da consumare, fate che si guardi intorno. Il denaro viene ora emesso prima di tutto per usura. …
La continua coesistenza della disoccupazione e della povertà in un'era scientifica è sufficiente per la sua condanna. …
A qualsiasi uomo d'affari una conoscenza della verità dovrebbe bastare a condannare il sistema in base ai canoni dell'ordinaria competizione negli affari. Da quale altra parte, nell'intero campo dell'attività umana, è possibile creare capitale con un atto d'immaginazione e derivare dalla sua supposta esistenza un introito perenne, come se fosse ricchezza reale impiegata in un uso produttivo? …
Qual è, allora, nella "società coltivata", la differenza fra chi emette monete false e le banche? …
Ma questa è soltanto una domanda secondaria a paragone con l'effetto che ha nel rendere il banchiere il vero padrone della nazione.
La moratoria dichiarata in questo paese nel 1914, in realtà prima che un solo colpo venisse sparato nella Grande Guerra, ha mostrato che l'attività bancaria è divenuta così vitale per gli interessi della nazione che le banche possono chiamare il credito nazionale a salvare loro ed i loro correntisti dalla rovina di fronte a qualsiasi grande emergenza. Il pubblico a quel tempo non solo si è accollato il fardello, ma ha perduto il proprio diritto di esigere oro in cambio del suo denaro, ed ha patito la degradazione della valuta. E così entrambe le restrizioni all'espansione del credito sono state ora rimosse. Le banche non devono più temere un assalto alle loro riserve di contante, nè c'è più alcuna regolazione automatica del valore aureo del denaro. Che la loro politica al momento sia deflazionare piuttosto che inflazionare la valuta non conta. Sono loro in realtà e non il governo politico che regolano le questioni economiche del paese. Sotto questo sistema, loro fanno i profitti, ed i contribuenti ed i cittadini si accollano le perdite.

Sorvolo, 52

La democrazia sinora non ha afferrato che l'ombra, ed ancora deve afferrare la sostanza della sovranità, oppure venire screditata per sempre. Il suo primo passo dev'essere porre fine alla congiura del silenzio nei suoi organi di divulgazione ed istruzione riguardo alla singola prerogativa del governo che sottende e controlla tutta l'azione politica efficace, ed insistere perchè il suo sistema monetario sia altrettanto pubblico ed aperto alle critiche ed all'alterazione consapevole quanto il suo sistema politico.
Il fallimento delle nazioni nell'usare appieno, per l'arricchimento della vita, gli ampi poteri conferiti loro dal progresso della conoscenza scientifica e tecnica risale prima di tutto all'emissione privata del denaro ed ai principi sbagliati che lo governano. …
Questa è la sola vera questione – La gente deve venire mantenuta povera artificialmente dal sistema monetario, o gli va permesso di prosperare naturalmente?”
Frederick Soddy, Wealth, Virtual Wealth, and Debt. The Solution of the Economic Paradox (Ricchezza, ricchezza virtuale, e debito. La soluzione del paradosso economico, n.d.a.)

“… la gente perde la casa. La gente perde il lavoro. La gente perde i risparmi per la pensione, la gente perde la pensione. … ogni 1% di aumento della disoccupazione, muoiono 40.000 persone, questo lo sapevate?” “L'insolvenza sui prestiti rischiosi (subprime default), ancora una volta, non è stata semplice ricchezza bruciata e rovina, no. Quella è stata solo una faccia della medaglia, e solo per alcuni. In realtà è stato un TRASFERIMENTO di ricchezza.”
libro/film The Big Short − Il grande scoperto (The Big Short: Inside the Doomsday Machine, n.d.a.)/La Grande Scommessa, parafrasato, o da en.wikipedia.org

“La seguente citazione venne ristampata sull’Idaho Leader, USA, il 26 Agosto 1924, ed è stata letta ad Hansard due volte: dal parlamentare John Evans, nel 1926, e dal parlamentare M.D. Cowan, nella sessione del 1930−1931.
Nel 1891 venne inviata ai banchieri americani ed ai loro agenti una circolare confidenziale, contenente le seguenti affermazioni:
‘Autorizziamo i nostri funzionari negli Stati dell’Ovest ad erogare i nostri fondi in prestiti immobiliari con scadenza il primo settembre 1894, e non oltre tale data.
Il primo settembre 1894, non rinnoveremo i nostri prestiti per nessuna ragione.
Il primo settembre chiederemo la restituzione del nostro denaro — pignoreremo e diverremo i creditori ipotecari possessori di quanto pignorato.
Possiamo prenderci due terzi delle fattorie ad ovest del Mississipi, nonché migliaia di quelle ad est del grande Mississipi, al nostro prezzo.
Potremmo anche possedere tre quarti delle fattorie dell’ovest, ed il denaro del paese.
A quel punto, i contadini diventeranno fittavoli, come in Inghilterra.’”
Len Clampett, Hand Over Our Loot, No. 2 (Consegnaci il nostro malloppo, n.d.a.), come reperito in freedom−school.com

Sorvolo, 53

“E il secolo del tecnicismo e della sovrapproduzione vedrà coesistere la miseria e i magazzini straripanti di merci. Le classi si accusano reciprocamente; scoppiano scioperi e serrate e nessuno – o ben pochi – si rendono conto di chi siano i responsabili del disastro. Non s'avvedono che i moderni alchimisti della banca, con le loro "promesse di pagamento" che li impegnano a pagare ciò che non hanno, debilitano, demoralizzano e mandano in malora le loro vittime, ossia l'umanità intera. La radice di tutti i mali economici non è che l'apertura di crediti da parte degli istituti bancari che non dispongono del danaro sufficiente a rendere effettive le loro "promesse di pagamento". Tutti i banchieri del mondo … si trovano in stato di insolvenza permanente.”
Joaquin Bochaca, La Finanza e Il Potere

“Il maggior costo che sostiene chi crea denaro dal nulla, è la spesa per impedire che la gente arrivi a capirlo.”
Marco Saba

“La principale attività economica e politica nel mondo consiste nell’estrazione dalla società, da parte del sistema bancario privato, del potere di acquisto prodotto dalla società stessa. Essa viene condotta grazie a una manipolazione mentale e culturale che la rende irriconoscibile, anzi invisibile.”
“… la funzione reale, seppur non dichiarata, dello Stato, è appunto quella di travasare costantemente la ricchezza dalla popolazione generale ai proprietari dello Stato stesso.”
Marco Della Luna, Paolo Cioni, Neuroschiavi

Sorvolo, 54

“Abbiamo gli avidi trust, ed essi stanno operando in condizioni che li mettono in grado di appropriarsi dei prodotti della nostra industriosità e creare ricchezza che è concentrata nelle mani di pochi, i quali non soltanto impongono il più opprimente tributo sulle generazioni presenti ma posseggono il privilegio legale, ed apparentemente l'opportunità di imporre, le stesse condizioni sulle generazioni future … In nessun caso il governo ha tanto segnatamente trascurato la sua funzione quanto nel suo mancare di emettere denaro e controllare gli addebiti fatti pagare per il suo uso. Alle banche ed agli individui è stato permesso di allestire un sistema per l'azione finanziaria che è sostenuto dai crediti e dai prodotti dell'industriosità del popolo. Tramite il suo uso essi sono in grado di raccogliere dividendi, interessi e profitti esorbitanti su quello che non sono loro a produrre.
Dalla testimonianza resa da George F. Baker (Presidente della First National Bank di New York City) dinanzi al comitato nominato per indagare sul Trust del denaro, abbiamo appreso che le operazioni di una singola banca hanno prodotto, in cinquant'anni, profitti uguali a 86.000.000 di dollari, o 172 volte il suo capitale originale. Se quella banca continua la sua attività e gli viene consentito di accumulare profitti con quella progressione geometrica, essa da sola, in meno di 100 anni, estorcerà al popolo tutte le sue proprietà, e quella banca non è che una delle 30.000 banche che operano su un sistema non economico.
La capitalizzazione totale … di 30.000 banche nel 1913 era considerevolmente al di sopra dei 4.000.000.000 di dollari, ed i dividendi composti su quella somma, com'è usanza delle banche se l'indifferenza del popolo verso i propri interessi gli consentirà di farlo, divoreranno il totale degli averi della nazione.
Le proprietà accumulate di tutti i trust, che accentrano la ricchezza, ridurranno immensamente il tempo che occorrerà perchè gli interessi e i dividendi su tali proprietà assorbano tutte le nostre presenti proprietà, e tutte quelle che ci guadagneremo in futuro …
Così, vedete, c'è una competizione persino fra i trust, e questa competizione dà come risultato il loro reciproco assorbimento. Chiunque dotato di una minima capacità d'immaginazione e ragionamento può guardare avanti e vedere quale sarebbe il risultato di quella competizione, se verrà permesso a tali interessi di condurla sino alla sua conclusione. …

Sorvolo, 55

È facile comprendere che le istituzioni bancarie da sole, con la progressione geometrica dell'accumulo degli interessi, dividendi e profitti, se lasciate libere di farlo, si prenderebbero la maggior parte dei nostri guadagni e proprietà, e dei nostri mezzi in via di completo esaurimento.
… a ciascun trust a sè stante, tramite la progressione geometrica negli interessi, dividendi e profitti accumulati, servirà solo il tempo di inghiottire le nostre attuali proprietà come pure i nostri guadagni che maturano e, se noi lo consentiamo, imporci uno stato di bancarotta, perchè la progressione geometrica non può essere eseguita senza farlo. … abbiamo tuttora l'assurdità per cui i nostri tribunali sostengono che una certa percentuale dovrebbe essere un profitto ragionevole, e che meno di quella sarebbe ingiusto. Se questa legge venisse imposta, alla fine creerebbe degli schiavi abietti, farebbe dei nostri figli delle persone in bancarotta e noi, i genitori, verremmo fatti lavorare a quel fine. …
I vari trust non possono, naturalmente, assorbire tutto, ma dopo essersi impadroniti legalmente (ed altrimenti) della parte principale dei nostri guadagni, inghiottono i più piccoli della loro specie. I pesci grossi mangiano quelli piccoli. Come risultato, i trust diventano un numero sempre inferiore, ma le loro proprietà diventano sempre più grandi, lo stesso del numero e delle proprietà dei proprietari terrieri inglesi. …
Nel 1829 la terra in Inghilterra era posseduta da 165.000 persone. Metà della terra in tutto il regno ora è posseduta da meno di quindici persone. Meno di una dozzina di persone nel nostro stesso paese domina le sue finanze. …
Il Governo ha dato il suo sostegno alle banche delegando loro il potere di emettere un sostituto del denaro, ed oltre a quel vantaggio esse sono i depositari del contante del popolo, con il quale esse controllano un vasto credito. Di conseguenza, esse hanno avuto la corsia preferenziale in questa lotta commerciale diseguale e adesso sono ampiamente i padroni dell'attività economica, con i risultati che ho descritto.
Questo è il motivo per cui tutti i grandi costruttori di trust sono divenuti essi stessi banchieri. …

Sorvolo, 56

C'è tuttavia una classe di proprietà, … gli interessi agricoli … attualmente diffusi fra milioni di possessori, ma una progressione geometrica di interessi, dividendi e profitti in favore degli agricoltori non è mai stata decretata dai tribunali. … Loro devono assumersi i loro rischi con il sole, le pioggie e le tempeste, e a loro nessuna sentenza di tribunale ha dato "profitti commisurati ai rischi" come ha fatto per le ferrovie ed altri trust. L'agricoltore, come il lavoratore dipendente, non vive se non per venire tosato dai beneficiari del presente sistema. I due, l'agricoltore ed il dipendente, sostengono l'intero peso di un sistema che porta continuamente a ricchezze immense per i pochi ed alla bancarotta o alla povertà per il resto di noi. La proprietà agricola è stata assoggettata ai tassi d'interesse più alti, mentre tutte le grandi proprietà industriali sono state usate come base per tassi d'interesse relativamente bassi quando i soldi sono stati prestati a loro. Pertanto ripeto la mia affermazione precedente che la sola scusa per un governo è la funzione che esso offre ai suoi cittadini nell'assicurare vantaggi che operino per il benessere comune, che non potrebbero venire assicurati con lo stesso grado di equità attraverso l'azione individuale indipendente.
In luogo di ciò il nostro governo, che è una nostra creazione, ha garantito alle banche e ad altri trust un sistema che rende loro facile opprimere le masse. Esso mette in grado i pochi di vivere come persone che non producono e che fanno spese pazze esorbitanti, mentre praticamente l'intero fardello ricade sul resto di noi. Una condizione simile è impossibile venga tollerata a lungo dai cittadini fieri, onesti ed intelligenti del nostro paese. Dobbiamo cercare un rimedio.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Banking and Currency and The Money Trust (Banche, Valuta ed il Trust del denaro, n.d.a.)

Sorvolo, 57

“Raramente le guerre vengono finanziate con i fondi esistenti, né addirittura con l’aumento delle tasse. Se i governi dovessero riscuotere dai loro cittadini tasse realmente adeguate a finanziare il conflitto, l’ammontare sarebbe così grande che molti dei suoi sostenitori, anche dei più ardenti, perderebbero l’entusiasmo. Tuttavia, incrementando artificialmente la base monetaria, il costo reale viene nascosto fuori vista. Viene pagato lo stesso, naturalmente, ma attraverso l’inflazione, un processo che pochi comprendono.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“I soldati americani che combattevano nelle trincee, la popolazione che lavorava a casa, l’intera nazione sotto le armi, non stavano combattendo solo per sottomettere la Germania, ma per sottomettere sé stessi. Che non vi sia nulla di metafisico riguardo a questa interpretazione diviene chiaro quando osserviamo che il totale delle spese belliche del governo degli Stati Uniti dal 6 Aprile 1917 al 31 Ottobre 1919, quando l’ultimo contingente di truppe ritornò dall’Europa, fu di 35.413.000.000 dollari. Gli utili netti delle grandi società per il periodo dal 1 Gennaio 1916 a Luglio 1921, quando l’attività industriale bellica fu alla fine liquidata, furono di 38.000.000.000 di dollari, od approssimativamente l’ammontare delle spese belliche. Più di due terzi di questi profitti societari andarono precisamente a quelle imprese che la Commissione Pujo aveva scoperto controllavano il "Trust del Denaro."”
Ferdinand Lundberg, America’s Sixty Families (Le sessanta famiglie d’America, m.d.a.), come citato in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 58

“Quello che agli occhi dell'opinione pubblica sembra un principio sacrosanto, pagare le tasse, è in realtà una spoliazione sistematica della ricchezza della nazione a favore dei privati a cui è stato concesso il privilegio dell'emissione monetaria.
Un vero e proprio spostamento della ricchezza verso l'alto, mascherato da dovere sociale …
Le tasse attualmente non hanno nessuna ragione logica se non quella di consegnare all’1 per cento più della metà della ricchezza prodotta dal 99 per cento. …
La tassazione è una conseguenza del sistema monetario attuale e non una necessità oggettiva. … uscendo dal sistema privato del monopolio monetario per osservare la situazione con il punto di vista di quello che è realmente il denaro e la sua funzione, nell'ottica della proprietà popolare della moneta, ecco che la situazione si capovolge e la tassazione appare nella sua realtà di schiavizzazione e depauperizzazione della nazione…”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“… Per prima cosa, la tassa federale sul reddito è del tutto incostituzionale, in quanto è un'imposta diretta non proporzionale; tutte le imposte dirette devono essere proporzionali per avere fondamenti di costituzionalità.
Secondo, il numero di stati necessario per ratificare l'emendamento che ha introdotto l'imposta sul reddito non è mai stato raggiunto, e questo è stato citato anche in cause legali in tempi recenti. («Se … esaminate attentamente [il 16mo emendamento] troverete che un numero di stati sufficiente non ha mai ratificato quell'emendamento.» Giudice di Corte Distrettuale, James C. Fox, 2003)
Terzo, attualmente circa il 35% del reddito medio dei lavoratori viene loro sottratto da quest'imposta, il che significa che lavorate quattro mesi all'anno per adempiere a quest'obbligo fiscale, e immaginate dove va a finire questo denaro? Serve a pagare gli interessi sulla moneta che viene emessa dalla fraudolenta Federal Reserve Bank. Un sistema che non dovrebbe esistere affatto. Il denaro che guadagnate lavorando circa tre mesi in un anno finisce praticamente alla lettera nelle tasche dei banchieri internazionali che hanno la proprietà della banca privata Federal Reserve Bank.

Sorvolo, 59

E quarto, anche con la frode della pretesa legalità dell'imposta federale sul reddito da parte del governo, non c'è letteralmente alcuno statuto, nessuna legge esistente che imponga il pagamento di questa imposta, punto e basta. («Mi aspettavo naturalmente l'esistenza di una legge che si potesse indicare nei codici e che ti obbligasse a compilare una dichiarazione dei redditi. Naturalmente ci sarà, mi dissi. E a quel punto non riuscii a trovare una legge che imponesse chiaramente questa obbligazione, almeno io non ci riuscii, e così anche la maggior parte delle persone che conosco, e non ebbi altra scelta che dimettermi. Non ho compilato alcuna dichiarazione dei redditi da quando me ne sono andato dall'IRS.» Joe Turner, ex agente dell’IRS [Internal Revenue Service, il fisco americano])
(«Basandomi sulle ricerche fatte nel 2000, e che sto ancora oggi portando avanti, non sono riuscita a trovare quella legge. Ho chiesto al Congresso, a molte persone, abbiamo chiesto agli assistenti delle Commissioni dell'IRS: non possono rispondere, perchè se rispondono il popolo americano saprà che tutto questo è una frode. Io non compilo la dichiarazione dei redditi dal 1999.» Sherry Jackson, ex agente dell’IRS)
L'imposta sui redditi non è nient'altro che la riduzione in schiavitù dell'intera nazione.”
Peter Joseph, film Zeitgeist: the Movie, Parte III

“È importante ricordare come il Generale Olandese non si era ancora seduto sul trono d'Inghilterra che persuase la Tesoreria Britannica a prendere in prestito 1.250.000 sterline dai banchieri … che su quel trono lo avevano messo. La storia scritta sui libri di scuola informa i nostri figli che i negoziati furono condotti da Sir John Houblen e William Patterson per conto del governo britannico con degli strozzini LA CUI IDENTITÀ RIMASE SEGRETA.
La ricerca nei documenti storici rivela che per mantenere la segretezza totale i negoziati riguardanti i termini del prestito si tennero in una chiesa. Ai tempi di Cristo gli usurai usarono il Tempio. Ai tempi di Guglielmo di Orange sconsacrarono una chiesa.

Sorvolo, 60

Gli usurai internazionali concordarono di concedere alla Tesoreria Britannica un ammontare di 1.250.000 sterline a condizione di poter dettare i propri termini e condizioni. Ciò fu accettato.
I termini erano, in parte:
1. Che i nomi di coloro che concedevano il prestito rimanessero segreti; e che gli venisse accordata una concessione per istituire una Banca d'Inghilterra.
2. Che ai direttori della Banca d'Inghilterra venisse concesso il diritto legale di istituire lo standard aureo per la valuta, tramite il quale —
3. Essi potessero concedere prestiti al valore di 10 sterline per ogni sterlina di valore in oro che avessero in deposito nei loro forzieri.
4. Che venisse loro consentito di consolidare il debito nazionale; e di assicurare il pagamento delle somme dovute per capitale ed interessi tramite tassazione diretta del popolo.
Così, per la somma di 1.250.000 sterline, Re Guglielmo di Orange svendette il popolo d'Inghilterra alla schiavitù economica. Gli usurai … realizzarono le loro ambizioni. Essi avevano usurpato il potere di emettere e controllare la valuta della nazione. E, essendosi assicurati quel potere, se ne infischiavano di chi scrivesse le leggi.”
William Guy Carr, Pawns in the Game

“L’obiettivo, dice Groseclose, non era quello di riportare «il meccanismo del denaro sotto un controllo più intelligente, ma fornire mezzi al di fuori delle onerose fonti delle tasse e del prestiti pubblici per le esigenze finanziarie di un governo indigente.»
C’erano due gruppi di uomini che videro sorgere da questa necessità un’opportunità unica. Il promo gruppo consisteva negli scienziati politici all’interno del governo. Il secondo comprendeva gli scienziati monetari provenienti dalla professione emergente dell’attività bancaria. …

Sorvolo, 61

I due gruppi si unirono e formarono un’alleanza. No, questo è un termine troppo morbido. Il dizionario American Heritage Dictionary definisce una cabala come "Un gruppo cospirativo di congiurati o intriganti." Non c’è un’altra parola che potrebbe descrivere così accuratamente questo gruppo. Con molta della stessa segretezza e mistero che circondò la riunione a Jeckyll Island, la Cabala si incontrò nella cappella di Mercer’s Chapel a Londra, ed elaborò un piano in sette punti che avrebbe servito i loro scopi comuni:
1. Il governo avrebbe concesso agli scienziati monetari una licenza per formare una banca.
2. Alla banca sarebbe stato conferito un monopolio sull’emissione delle banconote che sarebbero circolate come la valuta cartacea dell’Inghilterra.
3. La banca avrebbe creato denaro dal nulla, con solo una frazione della sua valuta totale garantita da moneta metallica.
4. Gli scienziati monetari poi avrebbero prestato al governo tutto il denaro di cui aveva bisogno.
5. Il denaro creato per i prestiti al governo sarebbe stato garantito primariamenti dai Pagherò del governo.
6. Sebbene questo denaro sarebbe stato creato dal nulla e non sarebbe costato nulla crearlo, il governo avrebbe pagato un "interesse" su di esso al tasso dell’8%.
7. Anche i Pagherò del governo sarebbero stati considerati come "riserve" per creare ulteriore denaro da prestare al commercio privato. Anche questi prestiti avrebbero fruttato interesse. In questo modo, gli scienziati monetari avrebbero incassato doppio interesse sul medesimo nulla.
La circolare che fu distribuita per attrarre i sottoscrittori dell’offerta iniziale delle azioni della Banca spiegava: «La Banca trae profitto dagli interessi che essa, la Banca, crea dal nulla.» La licenza fu emessa nel 1694, ed una strana creatura emise il suo primo respiro vitale. Era la prima banca centrale al mondo.

Sorvolo, 62

Rothbard scrive:
«In breve, dato che non c’erano abbastanza risparmiatori privati disposti a finanziare il deficit, Paterson ed il suo gruppo furono cortesemente disposti ad acquistarli loro i titoli di stato, purchè potessero farlo con banconote appena create dal nulla, accompagnate da una caterva di privilegi speciali. Questo era un affare splendido per Paterson e compagni, ed il governo beneficiava dell’inbroglio di una banca apparentemente legittima che finanziava i suoi debiti… Appena la Banca d’Inghilterra ricevette la sua licenza nel 1694, Re Guglielmo stesso e vari membri del Parlamento si precipitarono a divenire azionisti della nuova fabbrica di denaro che avevano appena creato.»”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“Cordell Hull, nelle sue Memorie, commenta: «Il conflitto costrinse all'ulteriore sviluppo del principio della tassa sul reddito. Mirando, come appunto faceva, all'unica grande fonte di reddito non tassata, la legge istitutiva della tassa sul reddito era stata approvata al momento opportuno per venire incontro alle richieste della guerra. Ed il conflitto aiutò anche nel varo del Sistema della Riserva Federale, parimenti al momento opportuno.»
Ci si potrebbe chiedere: al momento opportuno per chi? Certamente non per il popolo americano, che non aveva alcun bisogno di "mobilizzazione del credito" per una guerra europea, o di promulgare una tassa sul reddito per finanziare una guerra. La dichiarazione di Hull offre un raro fugace sguardo nelle macchinazioni dei nostri "funzionari della pubblica amministrazione".”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

“Oggi il debito, pubblico e privato, non è nulla altro che una costruzione artificiale basata su una propaganda usurocratica, un'invenzione con cui vengono schiavizzati i popoli al lavoro e ad una produzione inutile con il solo scopo del mantenimento del potere da parte di una piccola élite.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

Sorvolo, 63

“Il presidente della banca New York's Bowery Savings ha detto che insegnare ai giovani a spendere a credito «è come insegnare ai giovani a fare uso di narcotici.»”
Vance Packard, The Waste Makers (I creatori dello spreco, n.d.a.), anche come citato in Serge Latouche, Usa e getta, le follie dell'obsolescenza programmata

“L'umanità sta bruciando sé stessa nella rincorsa di un valore che già è suo, ma è stato purtroppo occultato e privatizzato, addebitandolo al suo legittimo proprietario, l'umanità appunto, da una piccola élite di banchieri.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“Nel 1698 il Tesoro britannico doveva 16 milioni di sterline alla Banca d'Inghilterra. Nel 1815, soprattutto a causa della composizione degli interessi, il debito era salito a 885 milioni di sterline.”
“… il Sistema della Riserva Federale non è Federale; non ha nessuna riserva; e non è affatto un sistema, ma piuttosto un’associazione a delinquere. Dal novembre 1910, quando i cospiratori si incontrarono all’isola di Jeckill in Georgia, al presente, le macchinazioni dei banchieri della Riserva Federale sono state avvolte dalla segretezza. Oggi, quella segretezza è costata al popolo americano un debito di tremila miliardi di dollari, con pagamenti annuali per interessi a questi banchieri che ammontano a qualcosa come trecento miliardi di dollari l’anno, somme da far vacillare l’immaginazione, e che in sé stesse in ultima analisi non sono pagabili. I funzionari del Sistema della Riserva Federale rivolgono regolarmente delle rimostranze al pubblico, in maniera molto simile a come il fachiro Indù suona una musica insistente al cobra disorientato che ondeggia la testa dinnanzi a lui, non per risolvere la situazione, ma per impedirgli di attaccarlo.”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

Sorvolo, 64

“La funzione principale della Federal Reserve è regolare la base monetaria. Tuttavia, se nessuno è in grado di definire cosa sia il denaro, come possiamo avere un’opinione su come il Sistema stia funzionando? La risposta, naturalmente, è che non possiamo, ed è esattamente così che il cartello vuole che sia.
La ragione per cui la Federal Reserve sembra essere un argomento complicato è perché la maggior parte delle discussioni inizia da qualche parte nel mezzo. Ora che siamo in argomento, le definizioni sono state ingabugliate ed i concetti di base sono stati dati per scontati. In tali condizioni, il caos intellettuale è inevitabile. Se, tuttavia, iniziamo dall’inizio, e trattiamo ciascun concetto in sequenza dal generale allo specifico, e se concordiamo sulle definizioni mentre procediamo, con nostro grande stupore scopriremo che le questioni sono in realtà affatto semplici. Inoltre, il processo non è solo indolore; è anche — che ci crediate o no — intensamente interessante.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“3. Il debito è diventato, così, non solo un modo per ridurre questi Paesi in una povertà estrema, ma anche uno strumento di dominio e di sfruttamento, fenomeni che si supponevano scomparsi assieme al colonialismo. Ancora peggio, ha facilitato la transizione dalla colonizzazione pubblica alla colonizzazione privata, con un virtuale ritorno alla schiavitù come la conoscevamo nel diciannovesimo secolo. …
38. Il processo della gestione corrente del debito renderà possibile alle multinazionali mettere fine a qualsiasi iniziativa che i Paesi debitori potrebbero intraprendere per affermare la propria sovranità e determinare il proprio percorso di sviluppo. A causa del ruolo giocato oggi dal debito, esso è diventato uno strumento terrificante di dominazione, che le multinazionali usano per impedire lo sviluppo, con effetti pericolosi. … Questo fallimento, unito alle politiche delle multinazionali e l’egoismo degli Stati sviluppati, ha portato alla creazione di due pratiche pericolose e distruttive, ovvero i programmi strutturali di aggiustamento e, più recentemente, la svalutazione delle monete dei Paesi in via di sviluppo.”
Nazioni Unite, Consiglio Economico e Sociale, Commissione sui Diritti Umani, Sottocommissione per la Promozione e la Protezione dei Diritti Umani: Effetti del debito sui diritti umani, Documento di lavoro preparato dal Sig. El Hadji Guissé, come reperito in cetim.ch e citato in Marco Saba, O la Banca o La Vita

Sorvolo, 65

“Negli ultimi 20 anni le politiche del FMI, chiedendo un libero mercato illimitato, la privatizzazione delle industrie, il regolamento e la distruzione degli investimenti governativi per la salute pubblica, l’istruzione e le pensioni, sono state un fallimento per le classi medie e povere sia nei Paesi in via di sviluppo che negli Stati Uniti. È chiaro che queste politiche hanno favorito solamente le multinazionali, nella loro costante ricerca per la manodopera meno cara e per le leggi più deboli nella tutela dell’ambiente.” “Il salvataggio del Brasile da parte del FMI è una cascata di profitti per le banche, ma un disastro per il contribuente statunitense.”
Bernard Sanders, deputato del Congresso statunitense, membro di alto grado del Sottocomitato per le Politiche Monetarie e per il Commercio (International Monetary Policy and Trade Subcommittee), comunicato stampa congressuale riguardante la richiesta di un'immediata investigazione da parte del Congresso sul recente salvataggio da 30 miliardi di dollari del Brasile da parte del Fondo Monetario Internazionale, 1998, come citato da Patrick Wood in newswithviews.com, e in Marco Saba, O la Banca o La Vita

“Caso voleva che lei non sapesse veramente cosa sia l'FMI, così le spiegai che il Fondo Monetario Internazionale essenzialmente agisce come il recupero crediti del mondo − Lo si potrebbe definire come l'equivalente nell'alta finanza dei tizi che vengono a spezzarti le gambe.”
David Graeber, Debito: I primi 5000 anni

“Al di là dei soldi sprecati e della devastazione ambientale, ci fu una parte ancora più sinistra, nella Banca Mondiale, durante gli anni dell’amministrazione McNamara: la predilezione, da parte della Banca Mondiale, per dare sempre l’appoggio maggiore a regimi militari che torturavano e uccidevano i propri cittadini, talvolta immediatamente dopo il violento rovesciamento di un governo più democratico. Nel 1979, il senatore James Abourezk (democratico del South Dakota) denunciò la banca, al senato, facendo notare come la banca stava aumentando i prestiti a quattro nuovi governi repressivi [Cile, Uruguay, Argentina e Filippine] due volte più velocemente che a tutti gli altri. Egli notò che 15 dei governi più repressivi al mondo ricevevano da soli un terzo di tutti gli impegni della Banca Mondiale per il 1979 e che il Congresso e l’amministrazione Carter avevano tagliato accordi bilaterali di aiuto con quattro di questi 15 – Argentina, Cile, Uruguay ed Etiopia – per flagrante violazione dei diritti umani. Egli quindi condannò l’eccessiva segretezza della Banca e ricordò ai colleghi che votavano per i soldi, ma ancora non si sapeva dove andavano a finire.”
Kevin Danaher, 50 Years is Enough: The Case Against The World Bank and the International Monetary Fund (50 anni sono abbastanza: le accuse contro il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, n.d.a.), come citato in Marco Saba, O la Banca o la Vita

Sorvolo, 66

“I ministri corrotti delle finanze ed i presidenti dittatoriali dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina inciampano nelle loro scarpe costose per la fretta indecente di "aggiustarsi." Per gente simile, il denaro probabilmente non è mai stato tanto facile da ottenere come oggi; insieme al venale, il crudele ed il mostro letteralmente non fanno che ridere lungo tutta la strada che li conduce alla banca. Per essi l’aggiustamento strutturale è come un sogno che si avvera. A loro personalmente non viene chiesto nessun sacrificio. Tutto ciò che devono fare — incredibile ma vero — è fottere i poveri, e loro in quello hanno già fatto un sacco di pratica.”
Graham Hancock, Lords of Poverty: The Power, Prestige, and Corruption of the International Aid Business (I signori della povertà; potere, prestigio e corruzione dell’affare degli aiuti internazionali, n.d.a.), come citato in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“Come possono i manager della Banca [Mondiale] continuare a finanziare tali regimi genocidi? Parte della risposta è che non viene loro permesso di avere una coscienza. David Dunn, capo dell’Ufficio Etiopia della Banca, ha spiegato: «Le distinzioni politiche non sono qualcosa che il nostro mandato ci consenta di prendere in considerazione.» La parte più importante della risposta, tuttavia, è che tutti i regimi socialisti hanno il potenziale del genocidio, e la Banca [Mondiale] è votata al socialismo. Le brutalità di questi paesi sono ordinaria amministrazione per i socialisti seri, che le vedono come mere sfortunate necessità per la costruzione della loro utopia. Lenin ha detto che non puoi fare un’omelette senza rompere qualche uovo. George Bernard Shaw, uno dei primi leader del movimento dei Socialisti Fabiani, l’ha espressa in questo modo:
«Sotto il Socialismo, non ti sarebbe consentito di essere povero. Verresti nutrito, vestito, alloggiato, istruito ed impiegato con la forza, che ti piaccia o no. Se si scoprisse che non possiedi abbastanza carattere o industriosità per valere tutto questo disturbo, potresti magari venire giustiziato in maniera gentile; ma fintantochè ti fosse permesso di vivere, saresti obbligato a vivere bene.»”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 67

“Controllando il denaro fin dalla sua nascita e addebitandolo ai popoli, le banche quindi si pongono al di sopra di qualsiasi Stato democratico, instaurando di fatto l'usurocrazia e il governo attraverso il mezzo monetario. L'usurocrazia è quindi l'appropriazione privata ad opera di una ristrettissima élite, del Quarto Potere dello Stato, il potere monetario, l'unico in grado di realizzare gli altri tre poteri su cui si fonda una democrazia. L'usurocrazia, attraverso il potere del denaro privato, ha di fatto fagocitato i governi e l'informazione, instaurando la più perniciosa delle dittature, quella invisibile della falsa libertà, utilizzando le stesse forme di propaganda delle dittature conclamate che essa stessa dichiara di combattere, e non vi è nessun errore nel dichiarare apertamente gli Stati moderni e i cittadini, sotto il totalitarismo del governo delle banche e la tirannia della loro economia a debito.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

“Il credito, il grande rivale del contante, è completamente controllato dalle banche, e da esse distribuito a loro discrezione.
«Nel copiare l'Inghilterra» dice il signor Jefferson «non sembriamo considerare che pari premesse portano a pari conseguenze. La mania delle banche è una delle più minacciose di tali imitazioni: sta allevando nel nostro paese un'aristocrazia del denaro che ha già lanciato una sfida al Governo, e sebbene costretti a cedere un poco nel primo saggio della loro forza, i loro principi sono immutati ed irremovibili. Essi hanno messo radici profonde nei cuori di quella classe dalla quale vengono attinti i nostri legislatori, ed il boccone per Cerbero, da favola è diventato storia. I loro principi si impadroniscono dei buoni, i loro soldi sporchi dei cattivi, e così coloro che la Costituzione ha posto a guardia dei propri portali vengono corrotti o subornati nei loro doveri. Che la moneta di carta abbia qualche vantaggio va ammesso: ma i suoi abusi sono altresì inveterati; e che essa, infrangendo la misura del valore, faccia di tutta la proprietà privata una lotteria, non può essere negato. Saremo mai capaci di porre ad essa un veto costituzionale?»

Sorvolo, 68

«Di tutte le aristocrazie,» ha detto un Comitato della Legislatura di New York nel 1818, «nessuna riduce in schiavitù un popolo più completamente di quella del denaro; e, nell'opinione del vostro comitato, nessun sistema per ridurre una comunità in schiavitù fu mai congegnato così perfettamente come quello della maniera attuale di gestire le istituzioni bancarie. Come la sirena della fiaba, essi allettano per distruggere. Sono loro a tenere i cordoni della borsa della società; e monopolizzando la totalità del mezzo circolante del paese essi formano uno standard precario, per mezzo del quale viene valutata ogni proprietà nel paese, case, terre, debiti e crediti, proprietà personali ed immobiliari di ogni tipo; in questo modo essi rendono l'intera comunità dipendente da loro; bandendo ogni uomo che osi rivelare le loro pratiche illegali: se questi dovesse essere fuori della loro portata, tale da non richiedere da loro nessun favore, saranno i suoi amici a diventare le vittime. Così nessuno osa lamentarsi.»
«Il comitato, nell'esprimere un parere generale sul nostro Stato, e confrontando quelle parti in cui le banche sono state istituite da qualche tempo con quelle che non ne hanno avuta nessuna, è stupito dalla disparità allarmante. Essi vedono, nell'un caso, la desolazione che esse hanno creato in società in precedenza prospere e felici; la rovina che esse hanno portato ad un numero immenso degli agricoltori più facoltosi, e questi e le loro famiglie gettate improvvisamente dal benessere e dall'indipendenza nell'abisso della rovina e della disperazione.»
«Se i fatti dianzi dichiarati sono veri, ed il vostro comitato non ha dubbio che lo siano, insieme con altri egualmente riprovevoli e da temere, come il fatto che la loro influenza, troppo frequentemente, invero, spesso già incominci ad assumere la forma di una dettatura del tutto allarmante, ed a meno che qualche rimedio giudizioso non sia provveduto dalla saggezza legislativa, saremo presto testimoni di tentativi di controllare tutte le nomine ai pubblici uffici nelle nostre nazioni, ed invero alle elezioni alla legislatura stessa. I senatori ed i membri dell'Assemblea saranno indebitati con le banche per i loro seggi in questa capitale, e così la parte saggia delle nostre istituzioni civili sarà prostrata nella polvere delle corporazioni che si sono sviluppate da sè. »”
William M. Gouge, Breve storia della carta−moneta e dei sistemi bancari degli Stati Uniti

Sorvolo, 69

“La banca è pertanto un'associazione a delinquere che spaccia i propri delitti come un affare per le vittime. … All'atto dell'emissione la Banca centrale per mantenere il controllo sui valori monetari, creati dai cittadini (e che dovrebbero essere pertanto ad essi accreditati), li emette prestandoli, cioè addebitandoli nella più gigantesca truffa di tutti i tempi. La grande usura ha trasformato, così, i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro.”
Giacinto Auriti, Il Paese dell’Utopia

“Se è stato intrapreso un piano segreto di guerra economica, potrebbe avere implicazioni internazionali piuttosto che semplicemente nazionali, secondo le accuse di vari commentatori. La contraffazione ad un livello nazionale è un crimine sovversivo contro quella nazione. Tuttavia, sembra ragionevole classificare la guerra economica su scala internazionale come un "crimine contro l'umanità."”
Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“…il più grande crimine contro l'Umanità di tutti i tempi. Come sapete, negli ultimi anni le perdite di produzione dovute alle politiche di austerità, la distruzione di famiglie, imprese, diritti, e le vite perdute hanno segnato una perdita per l'umanità superiore a quella di tutte le guerre della storia messe insieme. Grazie a voi e ai vostri sforzi altruisti la classe dirigente politica ha perso qualsiasi possibilità di innocenza.”
Warren Mosler

“Le cause del male sono tanto numerose quanto le varietà del male. Dobbiamo guardare al sistema bancario come alla causa principale dei mali sociali negli Stati Uniti; ma esso non é in alcun modo l'unico. Vi sono altre istituzioni positive nella nostra terra che sono molto perniciose. Eliminate il sistema bancario, e l'ampiezza con cui operano la maggior parte delle altre istituzioni malvage diverrà evidente. L'applicazione dei rimedi appropriati sarà allora un compito facile.”
William M. Gouge, Breve storia della carta−moneta e dei sistemi bancari degli Stati Uniti, citato anche in Arthur Nussbaum, Storia del Dollaro

Sorvolo, 70

“Il linguaggio politico – e pur con delle variazioni questo è vero per tutti i partiti politici, dai conservatori agli anarchici – è studiato per far suonare veritiere le menzogne e rispettabile il massacro, e per dare un’apparenza di solidità alla pura boria.”
George Orwell

“Non posso accettare la vostra regola in base alla quale dobbiamo giudicare il Papa ed il Re, diversamente dagli altri uomini, in base alla presunzione favorevole che non abbiano commesso nulla di male. Se c’è una presunzione contro i detentori del potere, è quella contraria, che aumenta con l’aumentare del potere. La responsabilità storica deve supplire alla scarsezza di responsabilità legale. Il potere tende a corrompere, ed il potere assoluto corrompe in modo assoluto. I grandi uomini sono quasi sempre uomini cattivi, persino quando esercitino influenza e non autorità: ancor più quando si aggiunge anche la tendenza o la certezza della corruzione da parte dell’autorità. Non c’è peggiore eresia di quella per cui la carica santifichi chi la ricopre.”
John Dalberg−Acton, 1mo Barone di Acton, da en.wikipedia.org

“Lo scopo e funzione dei movimenti politici è capitalizzare la buona fede della base a vantaggio della malafede dei vertici. Una persona è innocente sino a prova contraria; un politico è tanto più colpevole sino a prova contraria quanto più è potente.”
n.d.a.

“La politica è l'ombra proiettata sulla società dai grandi interessi economici.”
Noam Chomsky, parafrasando John Dewey, Così va il mondo

“Quando una nazione non ha o non riesce ad ottenere la quantità di derrate occorrente al suo popolo, è una nazione povera. Quando quelle derrate esistono ed il popolo non riesce a procurarsele con il lavoro onesto, lo Stato è marcio, e non bastano le parole per dire quanto è marcio. Ma quando un banchiere o un professore vi afferma che un paese non può fare questo o quello perché manca il denaro, afferma una menzogna tanto sporca e fetida, tanto servile ed imbecille, quanto sarebbe il dire che non si possono costruire le strade perché mancano i chilometri. (La frase non è mia, ma è troppo bella perché non sia messa in circolazione). …

Sorvolo, 71

In sostanza, la dottrina del capitalismo si è rivelata essere una dottrina che insegna che si deve permettere ai ladri spregiudicati ed ai gruppi antisociali di intaccare i diritti di proprietà, corrodendo e consumandoli. Questa tendenza ad "intaccare" è stata identificata e condannata fino dal tempo della legge mosaica: Mosè la chiamava neschek.
E nulla è più diverso da questa tendenza ad intaccare ed a corrodere che il diritto di ripartire i frutti del comune lavoro cooperativo.
Il fatto è che l’USURA è divenuta la forza dominante del mondo moderno.”
“I politici sono i camerieri dei banchieri.”
“Non puoi fare una buona economia con una cattiva etica.”
“Il tesoro di una nazione è la sua onestà.”
Ezra Pound, A che serve il denaro?, e da it.wikiquote.org, alcune citate in Giacinto Auriti, Il Paese dell'Utopia

“Che oggi il politico sia – come diceva Pound – il «cameriere del banchiere», emerge dall'ovvia considerazione che, se si mettono a confronto il governatore della Banca centrale ed il Capo del governo, il primo può concedere o negare in prestito tutto il denaro che vuole, il secondo può solo chiederlo o non chiederlo, solo in prestito. È ovvio quindi che il secondo è il cameriere del primo, ma non perché abbia animo servile, ma perché le regole del gioco non consentono altrimenti.”
Giacinto Auriti, come citato in Marco Saba, Moneta Nostra

“Sappiamo con certezza che nessun popolo (sulla base del passato e del presente) può produrre del cosiddetto capitale e centralizzarlo nella proprietà individuale, insieme al diritto per i proprietari di tassarci in base alla regola della progressione geometrica degli interessi, dividendi e rendite cumulativi, senza fare di noi una nazione di insolventi e creare una condizione di povertà per tutti gli uomini. … Sappiamo con certezza, anche, che i trust, come risultato della centralizzazione del controllo delle agenzie industriali e delle risorse materiali, operato di concerto con i loro giochi di prestigio con il credito e il denaro, ci hanno resi dipendenti dai trust per l'impiego. Questa è la schiavitù industriale che gli interessi capitalisti preferiscono allo schiavismo. Se fossimo schiavi in catene, dovrebbero prendersi cura di noi nella malattia e nella vecchiaia, mentre ora non si curano di noi se non per il tempo durante il quale lavoriamo per loro. …

Sorvolo, 72

I CAPITALISTI ESIGONO UN SOCIALISMO DEI DOLLARI, CON LORO A POSSEDERLI − − IN ALTRE PAROLE, UN TRUST DEL DENARO, E CONSEGUENTEMENTE SI OPPONGONO A CHE IL POPOLO DIVENGA SOCIALISTA A PIENO TITOLO. … Vediamo di comprenderlo con chiarezza. I capitalisti tutti denunciano l'esistenza di tendenze socialiste di qualsivoglia tipo, se sono abbracciate dalla maggioranza del popolo. Ma sono loro stessi socialisti, come mostrerà il loro controllo assoluto del capitale concentrato. … Sì, quello è socialismo manovrato negli interessi del pochi selezionati. Socialismo per loro significa il loro controllo assoluto dei prodotti materiali risultanti dal duro lavoro del popolo, − il diritto di farsi pagare per l'uso di questo materiale, e di fare di noi degli schiavi industriali.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Banking and Currency and The Money Trust

“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Comitato Kilgore del Senato degli Stati Uniti ricevette da funzionari governativi prove dettagliate in base alle quali,
… quando i Nazisti salirono al potere nel 1933, scoprirono che sin dal 1918 erano stati compiuti grandi passi per preparare la Germania per la guerra da un punto di vista economico ed industriale.
Questo rafforzamento in vista della guerra in Europa sia prima che dopo il 1933 era in gran parte dovuto all'assistenza finanziaria di Wall Street negli anni '20 per creare il sistema dei cartelli tedeschi, ed all'assistenza tecnica da parte di ben note aziende americane. …
Il contributo apportato dal capitalismo americano ai preparativi bellici tedeschi prima del 1940 può essere descritto solamente come fenomenale. Fu certamente cruciale per le capacità militari tedesche.

Sorvolo, 73

Ad esempio, nel 1934 la Germania produceva internamente solo 300.000 tonnellate di prodotti petroliferi naturali, e meno di 800.000 tonnellate di benzina sintetica; il rimanente veniva importato. Eppure, dieci anni più tardi, nella Seconda Guerra Mondiale, dopo il trasferimento dei brevetti e della tecnologia di idrogenazione della Standard Oil del New Jersey alla I. G. Farben (usati per produrre benzina sintetica dal carbone), la Germania produceva circa sei milioni e mezzo di tonnellate di petrolio – di cui l'85 percento … era petrolio sintetico prodotto impiegando il processo di idrogenazione della Standard Oil. Inoltre, il controllo della produzione di petrolio sintetico in Germania era in mano alla sussidiaria della I. G. Farben, Braunkohle−Benzin A. G., e questo stesso cartello Farben fu creato nel 1926 con l'assistenza finanziaria di Wall Street.
… La stampa economica [negli Stati Uniti] era consapevole, dal 1935 in poi, che la prosperità tedesca era basata sui preparativi bellici. E, cosa questa più importante, era consapevole del fatto che l'industria tedesca era sotto il controllo dei Nazisti e stava venendo indirizzata a servire il riarmo della Germania, e l'azienda menzionata più frequentemente in questo contesto era il gigantesco impero chimico I. G. Farben.
… Le prove presentate … suggeriscono che non solo un influente settore del mondo degli affari statunitense era a conoscenza della natura del Nazismo, ma che per i propri fini aiutava il Nazismo ovunque possibile (e redditizio) – pienamente a conoscenza del fatto che il probabile esito sarebbe stato una guerra che avrebbe coinvolto l'Europa e gli Stati Uniti. …
Fu [il genio delle finanze di Hitler, Hjalmar Horace Greeley] Schacht … che concepì l'idea che più tardi divenne la Banca dei Regolamenti Internazionali. …
L'apice della B.I.S. [Bank of International Settlements, Banca dei Regolamenti Internazionali, n.d.a.] continuò il suo lavoro durante la Seconda Guerra Mondiale come il medium tramite il quale i banchieri – i quali apparentemente non erano in guerra fra loro – proseguirono uno scambio di idee, informazioni, e piani per il mondo postbellico reciprocamente proficuo. Come ha osservato uno scrittore, la guerra non faceva alcuna differenza per i banchieri internazionali:

Sorvolo, 74

Il fatto che la banca possedesse un personale realmente internazionale presentò, naturalmente, una situazione altamente anomala in tempo di guerra. Un Presidente americano trattava il lavoro giornaliero della banca tramite un Direttore Generale francese, che aveva un Assistente Direttore Generale tedesco, mentre il Segretario Generale era cittadino italiano. …
I tre maggiori prestiti gestiti dai banchieri internazionali di Wall Street a favore dei Tedeschi negli anni '20 … furono a beneficio di tre cartelli tedeschi i quali, pochi anni più tardi, aiutarono Hitler ed i Nazisti ad arrivare al potere. I finanzieri americani erano direttamente rappresentati nei consigli di amministrazione di due di questi tre cartelli tedeschi. …
I tre cartelli dominanti … erano: Allgemeine Elektrizitats−Gesellschaft (A.E.G.) (German General Electric), Vereinigte Stahlwerke (United Steelworks), American I.G. Chemical (I.G. Farben).
Osservando tutti i prestiti concessi, emerge come solo un piccolo gruppo di società finanziarie di New York gestirono il finanziamento delle riparazioni di guerra tedesche. Tre società – Dillon, Read Co.; Harris, Forbes & Co.; e National City Company – emisero quasi tre quarti del valore nominale totale dei prestiti e raccolsero la maggior parte dei profitti. …
I due cartelli, I.G. Farben e Vereinigte Stahlwerke, produssero il 95 percento degli esplosivi tedeschi nel 1937−8 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Questa produzione veniva da una capacità produttiva costruita dai prestiti americani e in una certa misura dalla tecnologia americana.
La cooperazione I. G. Farben−Standard Oil per la produzione di petrolio sintetico dal carbone diede al cartello I. G. Farben un monopolio della produzione di benzina tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. …
In breve, nella benzina sintetica e negli esplosivi (due degli elementi più basilari della guerra moderna), il controllo della produzione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale era nelle mani di due gruppi tedeschi creati dai prestiti di Wall Street …

Sorvolo, 75

Inoltre, l'assistenza americana agli sforzi bellici nazisti si estendeva ad altre aree. I due maggiori produttori di carri armati nella Germania di Hitler erano Opel, una sussidiaria della General Motors da essa interamente posseduta, e la Ford A. G., sussidiaria della Ford Motor Company di Detroit. I Nazisti concessero uno status esentasse alla Opel nel 1936, per permettere alla General Motors di espandere le sue strutture produttive. La General Motors, servizievolmente, reinvestì i profitti risultanti nell'industria tedesca. Henry Ford venne decorato dai Nazisti per i suoi servigi al Nazismo. L'Alcoa e la Dow Chemical lavorarono a stretto contatto con l'industria nazista con numerosi trasferimenti dalla loro tecnologia nazionale statunitense. La Bendix Aviation, nella quale la General Motors, controllata dalla J.P. Morgan, aveva una partecipazione azionaria di primo piano, fornì alla Siemens & Halske A. G. in Germania dati su piloti automatici e strumenti aeronautici. Fino al 1940, nella "guerra non ufficiale", la Bendix Aviation fornì dati tecnici completi alla Robert Bosch per motorini di avviamento per motori aeronautici e diesel, e ricevette in cambio pagamenti di diritti.
In breve, le aziende americane associate ai banchieri d'investimento internazionali Morgan−Rockefeller – non, bisognerebbe notare, il grosso degli industriali indipendenti americani – erano legati intimamente alla crescita dell'industria nazista. È importante notare che General Motors, Ford, General Electric, DuPont, e il piccolo gruppo di aziende degli Stati Uniti coinvolte intimamente nello sviluppo della Germania nazista erano – fatta eccezione per la Ford Motor Company – controllate dalla élite di Wall Street – la J.P. Morgan, la Rockefeller Chase Bank, ed in minor misura la banca Warburg Manhattan. Questo … non è un atto d'accusa di tutta l'industria e la finanza americana. È un atto d'accusa dell'"apice" – quelle società controllate tramite quel piccolo gruppo di società finanziarie, il sistema della Banca della Riserva Federale, la Banca dei Regolamenti Internazionali, ed i loro continui accordi internazionali di cooperazione e cartelli che cercano di controllare il corso della politica ed economia mondiali.”
Antony Cyril Sutton, Wall Street and The Rise of Hitler (Wall Street e l’ascesa di Hitler, n.d.a.)

Sorvolo, 76

“«Caro Signor Presidente:
io sostengo la forma di governo sovietica come la più adatta per il popolo russo…»
(Lettera al Presidente Woodrow Wilson, 17 Ottobre 1918, da William Lawrence Saunders, presidente della Ingersoll−Rand Corporation, direttore della American International Corporation, e vicepresidente della Federal Reserve Bank di New York)
… I Bolscevichi sono all'estremo sinistro dello spettro politico ed i finanzieri di Wall Street sono ell'estremo destro; conseguentemente, noi implicitamente ragioniamo, i due gruppi non hanno nulla in comune e qualsiasi alleanza fra i due è assurda. I fattori contrari a questa ordinata sistemazione concettuale vengono solitamente respinti come osservazioni bizzarre o sfortunati errori. …
D'altro canto, si potrebbe osservare che tanto l'estrema destra quanto l'estrema sinistra dello spettro politico convenzionale sono assolutamente collettiviste. … Entrambi i sistemi richiedono un controllo monopolistico della società. Mentre una volta l'obiettivo di J. P. Morgan e J. D. Rockefeller era il controllo monopolistico delle industrie, all'alba del tardo diciannovesimo secolo i Sancta Sanctorum di élite di Wall Street capirono che il modo più efficiente di conquistare un monopolio incontrastato era "darsi alla politica" e far sì che fosse la società a mettersi a lavorare per i monopolisti – sotto l'etichetta di bene pubblico e pubblico interesse. Questa strategia venne illustrata in dettaglio nel 1906 da Frederick C. Howe nel suo Confessions of a Monopolist (Confessioni di un monopolista, n.d.a.). …
Perciò, una presentazione concettuale alternativa delle idee politiche e dei sistemi politico−economici sarebbe quella di classificare il grado di libertà individuale contrapposto al grado di controllo politico centralizzato. In base ad un ordinamento del genere, lo stato sociale delle multinazionali ed il socialismo si trovano alla medesima estremità dello spettro. Allora vediamo che i tentativi di controllo monopolistico della società possono avere etichette diverse, mentre posseggono caratteristiche comuni.
Conseguentemente, una barriera alla comprensione matura della storia recente è la nozione che tutti i capitalisti siano nemici acerrimi ed incrollabili di tutti i marxisti e socialisti. …

Sorvolo, 77

C'è stata un'alleanza continua, sebbene nascosta, fra i capitalisti politici internazionali ed i socialisti rivoluzionari internazionali – per loro reciproco vantaggio. Quest'alleanza è passata inosservata in larga misura perché gli storici – con poche eccezioni degne di nota – hanno una predilezione inconscia per il marxismo e sono pertanto bloccati nell'impossibilità che qualunque alleanza simile possa esistere. Il lettore di mente aperta dovrebbe tenere a mente due indizi: i capitalisti monopolisti sono gli acerrimi nemici degli imprenditori liberisti; e, data la debolezza della pianificazione centrale socialista, lo stato socialista totalitario è un mercato asservito perfetto per i capitalisti monopolisti, se si può stabilire un'alleanza con i padrini politici socialisti. … Non sarebbe forse questa la logica estensione nel ventesimo secolo dei monopoli ferroviario di Morgan e petrolifero di Rockefeller del tardo diciannovesimo secolo?
… Abbiamo … una relazione funzionante e continua fra il banchiere bolscevico Olof Aschberg ed il Guaranty Trust Company a New York controllato da Morgan, prima, durante e dopo la rivoluzione russa. In epoca zarista Aschberg era l'agente di Morgan in Russia ed il negoziatore dei prestiti russi negli Stati Uniti; durante il 1917 Aschberg era l'intermediario finanziario per i rivoluzionari; e dopo la rivoluzione Aschberg divenne capo della Ruskombank, la prima banca internazionale sovietica, mentre Max May, un vicepresidente del Guaranty Trust controllato da Morgan, divenne direttore e capo del dipartimento estero della Ruskombank …
e la Ruskombank prontamente nominò la Guaranty Trust Company suo agente negli Stati Uniti.
… Inoltre, vi sono prove dei trasferimenti di fondi dai banchieri di Wall Street alle attività rivoluzionarie internazionali. Ad esempio, c'è la dichiarazione … da parte di William Boyce Thompson – un direttore della Federal Reserve Bank di New York, azionista rilevante della Chase Bank controllata da Rockefeller, e socio in affari dei Guggenheim e dei Morgan – che egli (Thompson) ha contribuito per un milione di dollari alla Rivoluzione Bolscevica per scopi di propaganda. …

Sorvolo, 78

In aggiunta, le società di Wall Street, compresa la Guaranty Trust, erano coinvolte nelle attività rivoluzionarie di Carranza e Villa durante la guerra in Messico. Abbiamo identificato anche prove documentali riguardanti il finanziamento, da parte di un comitato di Wall Street, della rivoluzione di Sun Yat−sen del 1912 in Cina, una rivoluzione che oggi è salutata dai Comunisti cinesi come il precursore della rivoluzione di Mao in Cina. …
La Missione della Croce Rossa americana in Russia era un'iniziativa privata di William B. Thompson, il quale professava pubblicamente un sostegno di parte ai Bolscevichi. Documenti del Gabinetto di guerra britannico ora disponibili riportano che la politica britannica fu deviata verso il regime di Lenin e Trotsky dall'intervento personale di Thompson nei confronti di Lloyd George nel dicembre 1917. Abbiamo riproduzioni di dichiarazioni da parte del direttore Thompson e del vicepresidente William Lawrence Saunders, entrambi della Federal Reserve Bank di New York, fortemente a favore dei Bolscevichi. …
La Federal Reserve Bank di New York si trovava al 120 di Broadway. Il veicolo per quest'attività pro bolscevica fu la American International Corporation – al 120 di Broadway. … Ludwig Martens, il primo ambasciatore sovietico, era stato vicepresidente della Weinberg & Posner, che si trovava anch'essa al 120 di Broadway. La Guaranty Trust Company si trovava accanto, al 140 di Broadway, ma la Guaranty Securities Co. si trovata al 120 di Broadway. Nel 1917, Hunt, Hill & Betts si trovata al 120 di Broadway, e Charles B. Hill, di questa società, era il negoziatore nelle trattative riguardanti Sun Yat−sen. John MacGregor Grant Co., che era finanziata da Olof Aschberg in Svezia e dal Guaranty Trust negli Stati Uniti, e che era sulla lista nera dei servizi segreti militari, si trovava al 120 di Broadway. I Guggenheim ed il cuore esecutivo della General Electric (a sua volta con interessi anche nella American International) si trovavano al 120 di Broadway. Non troviamo conseguentemente affatto sorprendente che il Bankers Club si trovasse al 120 di Broadway. …

Sorvolo, 79

Quale movente spiega questa coalizione di capitalisti e Bolscevichi?
… Nel tardo diciannovesimo secolo, Morgan/Rockefeller, e Guggenheim, avevano dimostrato le loro inclinazioni monopolistiche. … Quindi la spiegazione più semplice delle nostre evidenze è che un comitato di finanzieri di Wall Street ha allargato le proprie ambizioni di monopolio ed ampliato gli orizzonti ad una scala globale. Il gigantesco mercato russo doveva venire trasformato in un mercato asservito ed in una colonia tecnica da sfruttare da parte di pochi finanzieri americani superpotenti e dalle multinazionali sotto il loro controllo. Quello che la Interstate Commerce Commission e la Federal Trade Commission sotto il tallone dell'industria americana potevano ottenere per quell'industria in patria, un governo socialista pianificato poteva ottenerlo per essa all'estero – dati supporto ed incentivi adeguati da Wall Street e Washington D.C.
Infine, se questa spiegazione dovesse sembrare troppo radicale, ricordate che fu Trotsky a nominare dei generali zaristi per consolidare l'Armata Rossa; che fu Trotsky a richiedere che dei funzionari americani controllassero la Russia rivoluzionaria ed intervenissero per conto dei Sovietici; che fu Trotsky a schiacciare prima l'elemento libertario nella Rivoluzione Russa e poi i lavoratori ed i contadini; e che la storia registrata ignora totalmente l'Armata Verde di settecentomila uomini, composta di ex Bolscevichi, infuriati per il tradimento della rivoluzione, che combatté i Bianchi ed i Rossi. In altre parole, stiamo suggerendo che la Rivoluzione Bolscevica fu un'alleanza fra statisti: statisti rivoluzionari e statisti finanzieri, allineati contro gli elementi rivoluzionari genuinamente libertari in Russia.
… Sarebbe un grossolano errore di interpretazione supporre che l'assistenza per i Bolscevichi fosse motivata ideologicamente, in qualunque senso stretto. I finanzieri erano motivati dal potere e quindi davano assistenza a qualsiasi veicolo politico che gli desse un accesso al potere: Trotsky, Lenin, lo zar, Kolchak, Denikin – tutti ricevettero aiuto, più o meno. Tutti, vale a dire, tranne coloro che volevano una società autenticamente libera ed individualista.

Sorvolo, 80

Né l'aiuto era limitato a statisti bolscevichi e statisti contro−bolscevichi. John P. Diggins, in Mussolini and Fascism: The View from America, ha notato, riguardo a Thomas Lamont della Guaranty Trust, che:
Di tutti i leader americani nel mondo degli affari, quello che più vigorosamente patrocinò la causa del Fascismo fu Thomas W. Lamont., capo della potente rete bancaria di J.P. Morgan, Lamont prestò servizio come una sorta di consulente d'affari per il governo dell'Italia fascista.
Lamont assicurò a Mussolini nel 1926 un prestito di cento milioni di dollari, in un momento particolarmente cruciale per il dittatore italiano. Potremmo anche ricordare che il direttore della Guaranty Trust era il padre di Corliss Lamont, un comunista americano. Questo approccio imparziale ai sistemi totalitari gemelli, comunismo e fascismo, non era limitato alla famiglia Lamont. Ad esempio, Otto Kahn, direttore della American International Corporation e della Kuhn, Leob & Co., si sentiva sicuro che "il capitale americano investito in Italia troverà sicurezza, incoraggiamento, opportunità e ricompensa." Costui è lo stesso Otto Kahn che illustrava alla socialista League of Industrial Democracy nel 1924 come i loro obiettivi fossero i suoi obiettivi. Essi differivano soltanto – secondo Otto Kahn – nei mezzi per conseguire questi obiettivi.
Ivy Lee, uomo di pubbliche relazioni di Rockefeller, fece dichiarazioni simili, e fu responsabile del "vendere" il regime sovietico all'ingenuo pubblico americano nei tardi anni '20. Abbiamo anche osservato che Basil Miles, responsabile dell'ufficio russo al Dipartimento di Stato, ed ex socio di William Franklin Sands, fu decisamente utile agli uomini d'affari che promuovevano le cause bolsceviche; ma nel 1923 lo stesso Miles fu autore di un articolo pro fascista, "Le Camicie Nere Italiane e gli affari." «Il successo dei Fascisti è un'espressione della gioventù d'Italia,» scrisse Miles mentre glorificava il movimento fascista e ne plaudiva la stima nei confronti del mondo affaristico americano.

Sorvolo, 81

Il Piano Marburg, finanziato dal vasto patrimonio di Andrew Carnegie, venne prodotto nei primi anni del ventesimo secolo. Esso suggerisce una premeditazione in questo genere di schizofrenia superficiale, la quale in effetti maschera un programma integrato di acquisizione di potere. …
I governi del mondo, secondo il Piano Marburg, andavano "socializzati" mentre il potere ultimo sarebbe rimasto nelle mani dei finanzieri internazionali. …
Da questi semi improbabili germogliò il movimento internazionalista moderno, che comprendeva non solo i finanzieri Carnegie, Paul Warburg, Otto Kahn, Bernard Baruch, ed Herbert Hoover, ma anche la Carnegie Foundation e la sua discendenza, la International Conciliation. Gli amministratori della Carnegie avevano, come abbiamo visto, posizioni di preminenza nel consiglio di amministrazione della American International Corporation. … Woodrow Wilson finì sotto la potente influenza di questo gruppo di internazionalisti – e certamente era finanziariamente indebitato nei loro confronti. Come ha scritto Jennings C. Wise, «Gli storici non devono mai dimenticare che Woodrow Wilson … rese possibile a Leon Trotsky di entrare in Russia con un passaporto americano.»
… Trotsky era per la rivoluzione mondiale, per la dittatura mondiale; egli era, in una parola, un internazionalista. I Bolscevichi ed i banchieri hanno questo significativo terreno comune – l'internazionalismo. La rivoluzione e la finanza internazionale non sono affatto in contrasto, se il risultato della rivoluzione è istituire più autorità centralizzata. La finanza internazionale preferisce trattare con i governi centrali. L'ultima cosa che la comunità bancaria vuole è un'economia liberista ed un potere decentrato perché disperdono il potere.
… Questo pugno di banchieri e promotori non erano bolscevichi, o comunisti, o democratici, o persino americani. Al di sopra di tutto il resto, questi uomini volevano mercati, preferibilmente mercati internazionali asserviti – ed un monopolio del mercato mondiale asservito come meta ultima. Essi volevano mercati da poter sfruttare monopolisticamente senza paura di competizione da parte dei Russi, Tedeschi, o chiunque altro – compresi gli uomini d'affari americani al di fuori del cerchio incantato. Questo gruppo chiuso era apolitico ed amorale. …

Sorvolo, 82

Oggi l'obiettivo è tuttora in vita ed in buona salute. John D. Rockefeller lo espone nel suo libro The Second American Revolution. … Il libro di Rockefeller propugna il collettivismo sotto la parvenza di "cauto conservatorismo" e "bene pubblico." È in effetti un appello per la prosecuzione del precedente sostegno Morgan−Rockefeller alle imprese collettiviste ed alla sovversione di massa dei diritti individuali.
In breve, il bene pubblico è stato, ed è oggi, usato come uno strumento ed una scusa per l'esaltazione di sé stessi da parte di un circolo elitario che fa appelli per la pace mondiale e la decenza umana. Ma sintantoché il lettore guarda alla storia mondiale in termini di un'inesorabile conflitto marxiano fra il capitalismo ed il comunismo, gli obiettivi di una tale alleanza fra la finanza internazionale e la rivoluzione internazionale rimangono sfuggenti. Come sfuggente rimarrà il grottesco nella promozione del bene pubblico da parte dei saccheggiatori. Se queste alleanze ancora sfuggono al lettore, allora egli dovrebbe ponderare l'ovvio fatto che questi stessi interessi e promotori internazionali sono sempre disposti a decidere che cosa l'altra gente dovrebbe fare, ma sono segnatamente riluttanti ad essere i primi della fila nel rinunciare alla propria ricchezza e potere. Le loro bocche sono aperte, le loro tasche sono chiuse.
Questa tecnica, usata dai monopolisti per svuotare la società, venne esposta all'inizio del ventesimo secolo da Frederick C. Howe in The Confessions of a Monopolist. Innanzitutto, dice Howe, la politica è una parte necessaria degli affari. Per controllare le industrie è necessario controllare il Congresso e le autorità di controllo, e così fare in modo che la società si metta a lavorare al tuo posto, il monopolista. Quindi, secondo Howe, i due principi di un monopolista di successo sono: «Primo, fai lavorare la società al posto tuo; e secondo, trasforma la politica in affari.» Queste, scrisse Howe, sono le "regole fondamentali dei grossi affari."
… Wall Street, o piuttosto il complesso Morgan−Rockefeller rappresentato al 120 di Broadway ed al 14 di Wall Street, … a Washington si mise dalla parte dei Bolscevichi. Ebbe successo. Il regime totalitario sovietico sopravvisse. Negli anni '30, aziende straniere, principalmente del gruppo Morgan−Rockefeller, costruirono i piani quinquennali. Esse hanno continuato a costruire la Russia, economicamente e militarmente … [per] la guerra di Corea e la guerra del Vietnam – nelle quali centomila americani ed innumerevoli alleati hanno perso la vita per gli armamenti sovietici costruiti con questa stessa tecnologia statunitense importata. … Una politica lungimirante, e indubbiamente redditizia, per un comitato di Wall Street, è diventata un incubo per milioni di persone al di fuori del circolo di potere elitario e della classe dominante.”
Antony Cyril Sutton, Wall Street and the Bolshevik Revolution (Wall Street e la rivoluzione bolscevica, n.d.a.)

Sorvolo, 83

“«Se non sviluppiamo la nostra industria automobilistica, siamo minacciati dalle più pesanti perdite, se non dalle sconfitte, in una futura guerra.» Pravda, 20 Luglio 1927.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il governo statunitense nominò un comitato interagenzie per considerare il futuro dell'industria automobilistica tedesca ed il suo potenziale bellico. Questo comitato concluse che qualsiasi industria di autoveicoli in qualsiasi paese é un fattore importante nel potenziale bellico di quel paese.
… «Il comitato riconobbe senza dissenso che l'industria automobilistica [tedesca] era un fattore importante nel suo dichiarare guerra durante la Seconda Guerra Mondiale.»
… Queste conclusioni sono state ignorate per l'industria automobilistica sovietica, persino mentre gli stessi Sovietici dichiaravano ufficialmente la loro intenzione di usare tecnologia automobilistica straniera per veicoli militari sin dal 1927. V. V. Ossinsky, un pianificatore di vertice, scrisse una serie di articoli per la Pravda (20, 21 e 22 Luglio 1927) con il seguente avvertimento:
«Se in una guerra futura impiegassimo contro gli Americani o gli Europei il carretto dei contadini Russi, il risultato sarebbe come minimo perdite sproporzionatamente pesanti, le conseguenze inevitabili della debolezza tecnica. …»
Praticamente tutti — verosimilmente il 95 percento — dei veicoli militari sovietici vengono prodotti in impianti molto grandi progettati da ingegneri americani dagli anni '30 ai '70.
… Nel maggio del 1929 i Sovietici firmarono un accordo con la Ford Motor Company di Detroit. I Sovietici concordarono di acquistare 13 milioni di dollari di automobili e parti e Ford concordò di fornire assistenza tecnica sino al 1938 per costruire un impianto integrato di fabbricazione di automobili a Nizhni−Novgorod. La costruzione fu completata nel 1933 dalla Austin Company. … Oggi questo impianto è noto come Gorki. …

Sorvolo, 84

Inoltre, equipaggiamento statunitense é stato spedito in quantità significative a Gorki e ad impianti sussidiari sino dagli anni '30 — certamente alcune spedizioni furono fatte dagli Stati Uniti nel 1968 durante la Guerra del Vietnam.
… l'impianto Ford−Gorki ha una storia ininterrotta di produzione di veicoli corazzati e veicoli su ruote per uso militare sovietico: quelli usati contro gli Stati Uniti in Corea ed in Vietnam.
In aggiunta ai veicoli corazzati, la fabbrica Ford−Gorki fabbrica una gamma di armamenti montati su veicoli. …
nel 1964 Gorki produsse il primo sistema di missili anticarro filoguidati. …
Il 19 Aprile 1972, la Marina statunitense fotografò un cargo russo diretto ad Haiphong con un carico completo di materiale militare … (Human Events, 13 Maggio 1972). Così il "commercio pacifico" degli anni '30, '40, '50, '60 e '70 veniva usato per uccidere gli Americani in Vietnam, e per commettere un genocidio in Afghanistan.
… Forse potrebbero esserci stati dubbi sull'impiego finale sovietico degli impianti per autocarri negli anno '20 e '30, ma queste informazioni erano certamente a conoscenza di Washington almeno dalla metà degli anni '60 …
Molte importanti società americane hanno avuto un ruolo di rilievo nel costruire l'industria automobilistica pesante sovietica. Ford Motor Company, A. J. Brandt Company, Austin Company, General Electric, Swindell−Dressier, ed altri hanno fornito l'assistenza tecnica, il lavoro di progettazione, e l'equipaggiamento dei mega impianti originali.
… «Gli affaristi (americani) che hanno costruito l'impianto di costruzione di autocarri sovietico del fiume Kama dovrebbero venire fucilati come traditori.» — Avraham Shifrin, ex funzionario del Ministero della Difesa sovietico.

Sorvolo, 85

… Chi erano i funzionari governativi responsabili di questo trasferimento di tecnologia militare ben nota? Il concetto provenne originariamente dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Henry Kissinger, che a quanto si dice convinse il Presidente Nixon dell'idea per cui dare tecnologia militare ai Sovietici avrebbe moderato le loro ambizioni territoriali globali. Come Henry arrivò a questo gigantesco non sequitur non é noto. Basta dire che sollevò considerevoli preoccupazioni in merito alle sue motivazioni. Non ultimo, il fatto che Henry é stato un dipendente stipendiato della famiglia Rockefeller sin dal 1958, ed era stato Presidente del Comitato Consultivo internazionale della Chase Manhattan Bank, un'impresa dei Rockefeller.
Gli accordi commerciali fra Stati Uniti e Sovietici, compresi Kama ed altri progetti, vennero firmati da George Pratt Shultz, che poi sarebbe diventato Segretario di Stato nell'Amministrazione Reagan, ed a lungo noto come sostenitore di maggiori aiuti e commercio con i Sovietici. Shultz é ex presidente della Bechtel Corporation, un'azienda multinazionale di appalti e progettazioni.
I contribuenti americani sottoscrissero il finanziamento di Kama tramite la Export−Import Bank. Il capo della Export−Import Bank a quel tempo era William J. Casey, ex socio di Armand Hammer ed ora (1985) Direttore della Central Intelligence Agency. Il finanziamento venne organizzato dalla Chase Manhattan Bank, il cui allora Presidente era David Rockefeller. La Chase é l'ex datore di lavoro di Paul Volcker, ora Presidente della Federal Reserve Bank. …
Citiamo questi nomi per dimostrare la forte presa intrecciata che i sostenitori dell'aiuto militare all'Unione Sovietica mantengono sulle posizioni governative di vertice nelle decisioni politiche.
Dall'altra parte, coloro che criticavano la vendita di tecnologia militare statunitense sono stati spietatamente messi a tacere e soppressi.
… Per due decenni sono venute a galla voci secondo le quali i critici dell'aiuto all'Unione Sovietica sono stati messi a tacere. Negli anni '30 la General Electric ammonì i suoi dipendenti in Unione Sovietica a non discutere il loro lavoro in URSS, pena il licenziamento.
Negli anni '50 e '60 l'IBM licenziò gli ingegneri che si opponevano pubblicamente alla vendita di calcolatori IBM all'URSS.

Sorvolo, 86

… È paradossale che un'Amministrazione, chiassosa nella sua posizione anticomunista pubblica e veloce nel porre in risalto il costo umano del sistema sovietico, fosse anche un'Amministrazione che diede una spinta gigantesca alla capacità sovietica nei mezzi di trasporto militari.
Forse avevano a che fare con questo i contributi alle campagne elettorali. Le multinazionali elencate … come appaltatori primari al fiume Kama erano anche contribuenti politici primari. Comunque, il significativo legame mai esplorato dal Congresso é che Henry Kissinger, il sostenitore chiave dell'impianto di autocarri del fiume Kama, a livello politico, era un ex dipendente della famiglia Rockefeller, e lo era stato per lungo tempo — ed i Rockefeller sono i maggiori azionisti singoli della Chase Manhattan Bank (David [Rockefeller, n.d.a.] era allora Presidente del Consiglio di Amministrazione) e la Chase fu il primcipale finanziatore del fiume Kama.”
Antony Cyril Sutton, The Best Enemy Money Can Buy, (Il miglior nemico che il denaro possa comprare, n.d.a.)

“Nel 1870, un ricco socialista britannico di nome John Ruskin fu nominato professore di belle arti all’Oxford University di Londra. Egli insegnava che lo stato deve prendere il controllo dei mezzi di produzione ed organizzarli per il bene della comunità nel suo insieme. Sosteneva che il controllo dello stesso andasse messo nelle mani di una piccola classe dominante, magari persino di un singolo dittatore …
Lenin insegnava che non ci si poteva fidare delle masse per la condotta dei loro stessi affari, e che un gruppo speciale di intellettuali disciplinati dovesse assumere per loro questo ruolo. Quella è la funzione del Partito Comunista, che non comprende mai più di circa il tre percento della popolazione. Persino quando la farsa delle libere elezioni viene permessa, solo ai membri del partito — od a coloro sui quali il KGB ha un controllo totale — viene permesso di candidarsi. Il concetto che un partito od una classe dominante sia la struttura ideale per la società è al cuore di tutti gli schemi collettivisti, indipendentemente che siano chiamati Socialismo, Comunismo, Nazismo, Fascismo, o qualsiasi altro "ismo" che potrebbe venire inventato per nasconderlo. …

Sorvolo, 87

C’era qui, perciò, lo schema classico della cospirazione politica. … Al centro, c’è sempre un minuscolo gruppo che ha il completo controllo, con un solo uomo come suo leader indiscusso. Poi c’è una cerchia di leadership secondaria la quale, per la maggior parte, è inconsapevole dell’esistenza di un nucleo interno. Essi vengono indotti a credere che l’anello più interno siano loro.
Nel tempo, man mano che queste cospirazioni vengono edificate dal centro verso l’esterno, esse formano anelli di organizzazione supplementari. Coloro che si trovano nei livello esterni solitamente sono idealisti con un onesto desiderio di migliorare il mondo. Essi non sospettano mai un controllo interno per altri scopi, e solo a coloro che dimostrano un’attitudine spietata ad una leadership superiore viene mai permesso di vederlo. …
Eugene Lyons era stato corrispondente per la United Press nella Russia rivoluzionaria. Aveva iniziato la sua carriera come molto favorevole ai Bolscevichi ed al loro nuovo regime, ma sei anni di vita reale nella nuova utopia socialista avevano mandato in frantumi le sue illusioni. Nel suo acclamato libro, il Paradiso Perduto dei Lavoratori, riassume il vero significato della Rivoluzione di Ottobre:
Lenin, Trotsky, e le loro coorti, non hanno rovesciato la monarchia. Hanno rovesciato la prima società democratica nella storia russa, fondata attraverso una rivoluzione autenticamente popolare nel Marzo del 1917… Essi rappresentavano il puù piccolo dei movimenti radicali russi… ma il loro era un movimento che sbeffeggiava i numeri, e francamente diffidava delle moltitudini. I lavoratori potevano venire educati per il loro ruolo dopo la rivoluzione; essi non sarebbero stati condotti, ma guidati al loro paradiso in terra. Lenin sogghignava sempre dell’ossessione dei gruppi socialisti concorrenti per la loro "base di massa". ‘Dateci un’organizzazione di rivoluzionari professionisti,’ soleva dire, ‘e ribalteremo la Russia.’ …
Persino questi contingenti vennero beffati pateticamente, non avendo la più lontana idea dei veri scopi per i quali stavano venendo usati. Stavano attaccando, loro pensavano, per i Soviet multipartitici, per la libertà, l’uguaglianza, ed altre mete che i loro organizzatori vedevano come spazzatura emotiva…

Sorvolo, 88

Entro pochi mesi dalla loro conquista del potere, la maggior parte delle pratiche zariste che i leninisti avevano condannato furono resuscitate, solitamente in forme più sinistre: prigionieri politici, incarcerazioni senza processo e senza la formalità delle accuse, persecuzioni selvagge delle visioni dissenzienti, condanne a morte per una varietà di crimini superiore a qualunque altra nazione moderna. Il resto venne messo in vigore negli anni seguenti, compresa la soppressione di tutti gli altri partiti, il ripristino del passaporto interno, un monopolio statale sulla stampa, insieme con pratiche repressive che la monarchia aveva superato da un secolo o più.»
Tutto ciò, naturalmente, è un allontanamento dalla narrativa principale, ma è stato necessario per illustrare un fatto che è stato oscurato dal passare del tempo e dall’accettazione del mito da parte degli storici dominanti. Il fatto è che Lenin e Trotsky non furono inviati in Russia per rovesciare lo Zar antisemita. Il loro incarico da parte di Wall Street era di rovesciare la rivoluzione. …
Ed il cerchio si chiude: dal contribuente americano al governo americano al regime "socialista" all’affarista americano e, alla fine, al finanziere americano che ha finanziato il progetto e fornito l’influenza politica per rendere tutto possibile.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“… il potere del capitalismo finanziario aveva un altro piano ambizioso, nientemeno che creare un sistema mondiale di controllo, in mani private, in grado di dominare il sistema politico di ciascun Paese e l'economia del mondo nel suo insieme. Questo sistema sarebbe stato controllato in modo feudale dalle banche centrali del Pianeta, che agiscono di concerto attraverso accordi segreti raggiunti tramite frequenti incontri e conferenze. Il vertice del sistema era la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), a Basilea, in Svizzera; una banca privata, posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali, che erano esse stesse delle società private.

Sorvolo, 89

Ogni banca centrale, nelle mani di personaggi come Montagu Norman della Bank of England, Benjamin Strong della New York Federal Reserve Bank, Charles Rist della Banca di Francia, e Hjalmar Schacht della Reichsbank, mirava a dominare il proprio governo attraverso la sua abilità nel controllare i prestiti al Tesoro, nel manipolare i cambi internazionali, nell'influenzare il livello dell'attività economica del Paese e nell'influenzare i politici che stavano al gioco tramite successive ricompense nel mondo degli affari.”
Carroll Quigley, Tragedy and Hope (Tragedia e Speranza, n.d.a.), come citato in Marco Saba, O la Banca o la Vita

“Più grossa la somma, più facile il crimine.”
John Le Carré, intervistato da Democracy Now!

“Il vero problema è oggi creare un governo mondiale.”
Council on Foreign Relations (CFR, ritenuto il vero governo degli Stati Uniti), rivista Foreign Affairs n.2, 1922, come citato in Matteo Simonetti, La verità sul Piano Kalergi

“Avremo un governo mondiale, che ci piaccia o no. La sola questione è se il governo mondiale verrà conseguito col consenso o con la conquista.”
James Paul Warburg, banchiere, 17 Febbraio 1950, dinanzi al Comitato del Senato americano per gli affari esteri, come citato in en.wikipedia.org; Marcello Pamio, Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale; Pietro Ratto, I Rothschild e gli altri

“«Dietro al governo visibile siede sul trono un governo invisibile che non deve lealtà ai cittadini e che non deve rendere loro conto.» Theodore Roosevelt
«Il mondo si divide in tre categorie: un ristrettissimo numero di uomini che è all’origine di ciò che accade, un gruppo un poco più vasto che ne assicura l’esecuzione e ne vigila lo sviluppo, e infine una schiacciante maggioranza che non verrà mai a sapere che cosa sia accaduto in realtà.» Nicholas Murray Butler, Nobel per la Pace nel 1931, membro del Council on Foreign Relations, consigliere di sette presidenti statunitensi, ecc.

Sorvolo, 90

«Bisognerebbe imporre una tassa su ogni bandiera, così da incoraggiare gli Stati a unirsi anziché a dividersi.» Robert Cooper, direttore generale per gli Affari esteri e per la Difesa della UE, intervista pubblicata da El Mundo il 18 settembre 2008
«Siamo sull’orlo di una trasformazione globale, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e le nazioni accetteranno il nuovo ordine mondiale.» David Rockefeller, in un incontro con ambasciatori all’ONU il 14 settembre 1994
«Qualcosa deve prendere il posto dei governi e il potere privato mi pare il soggetto più indicato.» David Rockefeller, pubblicato da Newsweek International il 1° febbraio 1999
«Molti governi devono rendersi conto di aver perso la propria sovranità nazionale già da tempo.» Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea (BCE)
«Siamo alla fine di un’era, quella della società del benessere.» George Soros”
Cristina Martín Jiménez, I Piani Segreti del Club Bilderberg

“La rivoluzione è un colpo inferto ad un paralitico. … Quando la morsa del debito è stata instaurata fermamente, presto segue il controllo di ogni forma di pubblicità e di attività politica, insieme con una presa completa sugli industriali, [sia dirigenza che sindacati]. Viene poi allestito il palcoscenico per il colpo rivoluzionario. La presa della mano destra della finanza stabilisce la paralisi, mentre la mano sinistra rivoluzionaria che brandisce il pugnale inferisce il colpo fatale. La corruzione morale facilita l’intero processo.”
A.H.M. Ramsey, The Nameless War (La guerra senza nome, n.d.a.), come citato in William Guy Carr, Pawns in the Game

Sorvolo, 91

“L'NSA [National Security Agency, uno dei servizi di spionaggio statunitensi] ha un budget di 52 milioni di dollari e la capacità di tenere sotto controllo milioni di chiamate al secondo. Pensate non la stiano usando?”
libro/film The Big Short − Il grande scoperto/La Grande Scommessa, da en.wikipedia.org

“«Grazie per avermi invitato ed avermi dato l’opportunità di esprimere la mia storia. Ma lasciate che vi racconti la mia formazione. Ho trascorso circa 4 anni nell’esercito e poi sono andato direttamente all’NSA, quindi, combinati, ho finito con circa 37 anni di servizio. … Fondamentalmente iniziai a lavorare con i dati, guardando dati e sistemi di dati. Stavo sviluppando questa idea di analisi secondo cui (i dati) si potevano mettere in modo tale che il codice potesse essere scritto ed eseguito elettronicamente. In altre parole, si poteva automatizzare l’analisi. … Pochi giorni, non più di una settimana dopo l’11/9, hanno deciso di iniziare a spiare attivamente chiunque in questa nazione. E volevano una parte del nostro programma per far girare tutto lo spionaggio. Così, è esattamente quello che hanno fatto. Hanno iniziato a raccogliere i dati delle società di telecomunicazioni, e da quello si sono allargati. Voglio dire, quella di cui ero a conoscenza era AT&T, che forniva 320 milioni di registrazioni ogni giorno. Quel programma veniva riautorizzato ogni 45 giorni da quella che chiamo "Commissione Sì", che consisteva di Hayden, Tenet, ed il DOJ (Department Of Justice). Quel programma si chiamata STELLARWIND. Così, per prima cosa andai alla Commissione Parlamentare sui Servizi Segreti, e dal suo membro che conoscevo personalmente, e lei andò dal presidente di quella commissione, Nancy Pelosi, che era il rappresentante della minoranza. E, tra l’altro, fu in quell’occasione che vennero tutti informati del programma, e di tutti gli altri programmi che erano in corso, inclusi tutti quei programmi della CIA. Non ero solo in questo, c’erano altri quattro dell’NSA; in quegli anni stavamo tutti provando a lavorare dall’interno del governo, a fargli cambiare opinione per essere costituzionalmente accettabile, ed a portare la cosa ai tribunali per dare anche a loro la supervisione della cosa.

Sorvolo, 92

Ingenuamente continuavamo a pensare che fosse una cosa possibile, ma non successe mai. Dopo di ciò e di tutto il lavoro che stavamo facendo, decisero di fare dei blitz per non farci parlare, per minacciarci, sapete. e così subimmo tutti un blitz simultaneamente, quattro di noi. Nel mio caso entrarono con le armi puntate; non so perchè lo fecero, ma lo fecero.» William Binney, whistleblower [persona che rivela al pubblico i misfatti nascosti della propria organizzazione], ex cripto−matematico dell’NSA, parlando ad una conferenza pubblica
«Quello che conosci come STELLARWIND è cresciuto. SSO, le Operazioni Espanse da Fonti Speciali, che hanno preso il posto di STELLARWIND condividono la torta, che si è allargata a tutto il mondo, per includere praticamente la copertura onnicomprensiva degli Stati Uniti. Cosa questa disturbante, la quantità di comunicazioni statunitensi ingerite dall’NSA sta aumentando ancora. Pubblicamente parliamo di situazione difficile ma in realtà i nostri accessi stanno aumentando. La verità è che nella storia della NSA non sono mai state raccolte così tante informazioni. So dove vengono fatte il maggior numero di intercettazioni nel Paese; so che le grandi compagnie di telecomunicazioni degli USA tradiscono la fiducia dei loro clienti e posso provarlo. Stiamo costruendo la più grande arma di oppressione nella storia dell’Uomo, eppure gli artefici di tutto questo declinano qualunque responsabilità. Il direttore della NSA, Keith Alexander, ha mentito al Congresso e io posso provarlo. Miliardi di comunicazioni vengono intercettate negli USA. Nel raccogliere le prove sugli illeciti mi sono concentrato sui danni agli americani, ma credimi la sorveglianza a cui siamo sottoposti è un privilegio paragonata a come trattiamo il resto del mondo. Posso provare anche questo. Riguardo alle operazioni informatiche, la posizione ufficiale del governo è che manca ancora un quadro normativo. Anche questa è una bugia. Esiste un quadro normativo dettagliato, una sorta di Legge Marziale per le operazioni informatiche istituita dalla Casa Bianca. Si chiama "Presidential Policy Directive 20" ed è stata ratificata alla fine dell’anno scorso. Posso provare anche questo. … Ti chiedo solo di assicurarti che queste informazioni riescano ad arrivare al pubblico americano.» Edward Snowden, whistleblower a Laura Poitras, regista del documentario

Sorvolo, 93

«C’è installata un’infrastruttura, negli Stati Uniti ed in tutto il mondo, che l’NSA ha costruito, con la cooperazione anche degli altri governi, che intercetta fondamentalmente ogni comunicazione digitale, ogni comunicazione radio, ogni comunicazione analogica, per le quali abbia posizionato dei sensori di rilevazione e, con queste capacità, in pratica la stragrande maggioranza delle comunicazioni umane e fra computer, delle comunicazioni basate su apparecchi, che, come dire, formano le relazioni fra gli esseri umani, vengono ingerite automaticamente e senza essere mirate, e questo permette agli individui di fare ricerche reotroattivamente nelle tue comunicazioni sulla base di autocertificazioni. Quindi, ad esempio, se volessi vedere il contenuto della tua email, o, sai, le telefonate di tua moglie, o roba del genere, tutto quello che dovrei fare sarebbe usare quello che viene chiamato "selettore": qualunque cosa che nella catena delle comunicazioni possa identificarti come individuo univocamente o quasi univocamente, sto parlando di cose come indirizzi email, indirizzi IP, numeri telefonici, carte di credito, persino password che sono unicamente tue, che non sono utilizzate da nessun altro, posso inserirle nel sistema, e non soltanto tornerà indietro nel database per rispondere a: ‘ho già visto questo in qualunque momento in passato?’, ma può essenzialmente aggiungere un livello di scrutinio supplementare sul futuro, che dice: ‘se questo viene rilevato ora o in qualunque momento nel futuro, voglio esserne informato immediatamente.’, ed avvertirmi in diretta che stai comunicando con qualcuno, o roba del genere.» Edward Snowden, commentando i suoi documenti con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill, giornalisti
«Considerando la tua, come dire, familiarità geografica con il Regno Unito, vorrei porre l’attenzione sul fatto che il GCHQ [Government Communications Headquarters, n.d.a.] ha il programma di intercettazione di reti probabilmente più invadente in tutto il mondo; si chiama "Tempora", T E M P O R A, ed è il primo "piglia tutto", lo chiamano così, il che significa i contenuti in aggiunta ai metadati su tutto.» Edward Snowden, commentando i suoi documenti con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill

Sorvolo, 94

«Lo scopo primario del secondo archivio è portare l’attenzione su SSO piuttosto che su, ed in confronto a PRISM. Questo in generale. SSO sono le Operazioni da Fonti Speciali (Special Source Operations). Questa è la raccolta passiva sulle reti in tutto il mondo, sia domestiche negli USA che internazionali. Ci sono molto modi diversi in cui lo fanno, ma le collaborazioni con le aziende sono tra le cose principali: lo fanno sul territorio nazionale, lo fanno anche con le multinazionali che abbiano sede negli USA, così che possano obbligarli oppure soltanto pagarli per avere l’accesso. E lo fanno anche bilateralmente con l’assistenza di alcuni governi. E questo è basato sulle premesse che loro dicano: ‘Ok, noi vi aiutiamo a mettere su il sistema se ci date tutti i dati che otterrà.’ XKEYSCORE è l’interfaccia che usano gli analisti per interrogare quell’oceano [… espressione indiscernibile, n.d.a.] di segnali non processati di cui vi stavo parlando. Tutta quella roba in cui puoi fare ricerche retroattive, ricerche in diretta, trovare segnalazioni, e quant’altro. … Nell’anno fiscale 2011 potevano tenere sotto controllo un miliardo di telefonate e di sessioni internet simultaneamente per ognuno di questi dispositivi. E potevano raccogliere ad una portata di 125 Gigabyte al secondo. Parte di questi, all’epoca c’erano venti siti; ce ne sono dieci nelle installazioni del DOD (Department Of Defence, Dipartimento Della Difesa, n.d.a.); ma sono tutto obsolete, ci siamo allargati molto rapidamente. Ma lo stesso venti siti significa almeno venti miliardi.» Edward Snowden, commentando i suoi documenti con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill
«CNN, Ultime Notizie. Un nuovo servizio esplosivo sta riaccendendo le preoccupazioni che la vostra privacy stia venendo violata per proteggere la "sicurezza" dell’America. Lo rivela una disposizione che darebbe alla National Security Agency accesso illimitato a milioni di registrazioni dei clienti di Verizon su base giornaliera. Prima ho avuto la possibilità di condurre la prima intervista televisiva con il reporter che ha reso pubblica questa storia: Glenn Greenwald, del The Guardian. Spieghi ai nostri spettatori perchè questo sia importante.

Sorvolo, 95

È importante perchè la gente ha capito che la legge che ha permesso questo, il Patriot Act, emanato subito dopo l’11 Settembre, conferiva al governo poteri illimitati sull’acquisizione di dati su persone con bassi livelli di sospetto o causa probabile, secondo gli standard tradizionali. Quindi si è sempre presunto che, ai sensi del Patriot Act, se il governo avesse un qualunque sospetto che tu fossi coinvolto in un crimine o terrorismo, potrebbe raccogliere un sacco di informazioni su di te. Quello che fa questa ordinanza, e che la rende così impressionante, è che non sia diretta contro individui che si crede o si sospetti commettano crimini o siano parte di un’organizzazione terroristica. È raccogliere i dati telefonici di ogni singolo cliente professionale di Verizon per scoprire ogni singola chiamata che abbia fatto internazionalmente e localmente, quindi è indiscriminato ed è esteso. È un programma governativo pensato per raccogliere informazioni su tutti gli americani e non solo su persone per le quali ritengano possa esserci motivo di pensare abbiano fatto qualcosa di male.» Notiziario CNN, con intervista a Glenn Greenwald
«CNN, ultime notizie. Un altro articolo esplosivo è appena comparso, questa volta sul Washington Post. Sono notizie dell’ultima ora e rivelano un altro programma di sorveglianza segreto del Governo degli Stati Uniti. Il Washington Post ed il The Guardian a Londra riportano che l’NSA e l’FBI si stanno agganciando direttamente ad i server centrali di nove principali aziende di internet, incluse Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, AOL, Skype, YouTube ed Apple. Il reportage dice che stanno estraendo audio, video, fotografie, e−mail, documenti, ed i registri delle connessioni che permettono agli analisti di tracciare i movimenti ed i contatti di una persona nel tempo. Discutiamo di quest’ultima rivelazione uscita tanto rapidamente con Bill Binney, ex ufficiale dell’NSA, che si dimise nel 2001. Perchè eri arrabbiato per quello che stava accadendo, ed ora noto come whistleblower. Ora, Bill, che ne pensi di questa storia del Washington Post? Beh, immagino sia la prosecuzione di quello che hanno fatto per tutto il tempo. Quindi non sei sorpreso? No. Hai idea di chi stia facendo trapelare le informazioni? (al suo posto risponde il suo avvocato) Non lo so. Non ho dubbi che l’amministrazione lancerà un’indagine; non su chi abbia approvato questi programmi, ma su chi li abbia rivelati.» Notiziario CNN, con intervista a William Binney

Sorvolo, 96

«Stiamo parlando di decine di milioni di americani che, pur non essendo sospettati di nulla, venivano sorvegliati in questo modo.» Notiziario CNN
«Ci sono 1,2 milioni di persone in vari stadi della loro lista di osservazione. … Questo potrebbe sollevare un profilo di questa intera situazione politica con il whistleblowing ad livello del tutto nuovo. Penso davvero sia un’ottima cosa. La gente vedrà cosa è stato tenuto nascosto ancora, ancora ed ancora da una parte totalmente diversa del governo.» Glenn Greenwald e Edward Snowden discutendo di nuove fonti e rivelazioni
«Recenti inchieste hanno rivelato che la NSA ha accesso alle chiavi di cifratura e ha pagato alcune aziende per introdurre backdoor nei protocolli di cifratura. Quindi parleremo dei modi in cui possiamo difenderci dai governi che ci spiano.» udienze del 2013 del Parlamento Europeo per indagare sulla sorveglianza della NSA sui cittadini e aziende dell’Unione Europea, introduzione agli interventi di Ladar Levison e Jacob Appelbaum
«Forse ci sono delle basi tecniche sulla base delle quali possono dire che non stiamo collaborando attivamente, o forse non hanno quello che consideriamo nella nostra definizione l’accesso diretto ai nostri servers, ma quello che so è che ho parlato con più di una persona la quale, seduta alla scrivania, ad un portale web, digitando dei comandi ha raggiunto quei server da remoto. Quindi, comunque vogliano chiamarlo, questo è ciò che sta accaddendo. … Questa è la più grande singola violazione delle libertà civili americane probabilmente di tutti i tempi, è così? … Quando hai disposizioni segrete, operazioni segrete come PRISM, indagini segrete che entrano in ogni singolo colpo di tosse di tutte le vite americane senza che nessuno nel pubblico americano ne sia a conoscenza, questa non è libertà, non è così?» intervista e ommento nei notiziari della CNN
«Snowden è stato imputato … principalmente ai sensi di una legge penale dei tempi della prima guerra mondiale, chiamata Espionage Act. … Veniva usata solo per perseguire persone che erano state accusate di agire insieme ad un potere straniero. Spie, non whistleblower. Ed è una rappresentazione legale molto inusuale…

Sorvolo, 97

L’Espionage Act non distingue tra rivelazioni alla stampa nel pubblico interesse, e vendere segreti a nemici stranieri per profitto personale. Quindi, ai sensi dell’Espionage Act, non è una difesa se l’informazione che è stata rivelata non avrebbe dovuto essere nascosta in primo luogo, o che fosse impropriamente classificata come riservata; non è una difesa se la diffusione fosse nel pubbico interesse, che abbia portato a delle riforme. Persino se il tribunale stabilisse che i programmi che sono stati rivelati fossero illegali o incostituzionali, questo non è comunque una difesa ai sensi dell’Espionage Act. … Quindi, quando diciamo che il processo non sarebbe equo … Stiamo dicendo che la legge in sè stessa, essenzialmente, elimina qualunque tipo di difesa che Snowden potrebbe riuscirre a produrre, ed essenzialmente lo equiparerebbe ad una spia. … E penso che ci rendiamo tutti conto … che come questo potrebbe risolversi probabilmente dipende per il 95% dalla politica e per il 5% dalla legge.» Ben Wizner, avvocato di Snowden appartenente all’ACLU (Unione Americana per le Libertà Civili)
«Cosa pensi stiano facendo ai giornalisti, quelli di noi che stanno lavorando direttamente con i documenti di Snowden? Come pensi sarà il loro approccio nei riguardi delle persone come noi? Siete su una lista con copertura di ferro. Il che significa che qualsiasi dispositivo elettronico usiate, che possano ricollegare a voi, registrano e catturano tutti i dati. E cosa fanno con quei dati? Proveranno solo a capire cosa stiamo facendo? Beh, quella à una parte, ma l’altra parte, prioritaria per loro, è trovare le fonti delle informazioni che ricevete. Quindi, se avessi una fonte confidenziale che mi stia fornendo informazioni da whistleblower, e lavorasse per il governo statunitense, e fosse preoccupato per quella che percepisce come violazione della Costituzione, e si mettesse in contatto con me... Da qui in poi, lo inchioderebbero ed inizierebbero ad osservare qualunque cosa facesse. E se iniziasse a far trapelare dati, sono sicuro che lo toglierebbero dalla circolazione.» William Binney, intervistato da Jeremy Scahill, giornalista

Sorvolo, 98

«Il mio servizio è stato progettato per togliere me dalla possibilità che qualcuno potesse costringermi a violare la privacy delle persone. … In quanto quella sorveglianza avrebbe dovuto venire condotta sul bersaglio, che fosse il mittente o il destinatario dei messaggi. Ma sono stato contattato dall’FBI, recentemente, e mi hanno detto che, visto che non potevo fornire informazioni su quel particolare utente, sarei stato costretto a cedere le chiavi SSL e lasciare che l’FBI raccogliesse ogni comunicazioni sulla mia rete senza alcun tipo di trasparenza. … Pensateci. Io credo nella legge e credo nella necessità di svolgere delle indagini. Ma si presume che quelle indagini siano difficili per una ragione. Si presume che sia difficile violare la privacy di qualcuno. Per via di quanto questo sia invadente, per via di quanto questo sia lesivo. Se non abbiamo diritto alla privacy, come possiamo avere una discussione aperta e libera? A che serve il diritto alla libertà di parola, se non è protetto? Nel senso che non puoi avere una conversazione privata con qualcuno su qualcosa su cui sei in disaccordo. Pensate agli effetti inquietanti che tutto questo ha. Pensate all’effetto inquietante che effettivamente ha in quei Paesi che non hanno un diritto alla privacy.» Ladar Levison, fondatore del servizio di email crittografato Lavabit, alle udienze del 2013 del Parlamento Europeo per indagare sulla sorveglianza della NSA sui cittadini e aziende dell’Unione Europea
«Prima di tutto, la giustificazione americana per tutto dall’11 settembre è il terrorismo. Tutto è in nome della sicurezza nazionale per proteggere la nostra popolazione. In realtà è il contrario. Molti dei documenti non c’entrano niente con il terrorismo e la sicurezza nazionale, ma riguardano competizione tra stati, questioni industriali, finzanziarie, economiche delle aziende. Il secondo punto è XKeyscore. Quando abbiamo iniziato a pubblicare i primi articoli, la difesa del governo statunitense è stata che non stesse invadendo il contenuto delle comunicazioni, ma prendendo solo i metadati. Ovvero, i nomi delle persone che parlano, chi stia chiamando chi, la durata delle chiamate… Ma se conosco tutte le persone con cui stai comunicando, e tutte le persone con cui stanno comunicando loro, dove ti trovi quando stai comunicando, la durata della chiamata e la posizione, posso imparare molto della tua personalità, delle tue attività e della tua vita. Questa è una grave invasione della privacy.

Sorvolo, 99

Ma in realtà quella difesa è totalmente falsa. Il governo statunitense è in grado di raccogliere non solo i metadati, ma anche l’effettivo contenuto delle tue email o quello che dici al telefono, le parole che digiti nelle ricerche su Google, i siti che visiti, i documenti che mandi ai colleghi. Questo sistema può tenere traccia praticamente di tutto quello che ogni persona stia facendo online. Quindi, se sei un giornalista che sta indagando sul governo americano, se lavori per un’azienda con concorrenti americani, o se stai lavorando sui diritti umani che coinvolgono il governo americano, o in qualunque altro ambito, potrebbero intercettare le tue comunicazioni con estrema facilità. Se sei un americano, domiciliato negli Stati Uniti, devono chiedere l’autorizzazione ad un tribunale, ma lo ottengono sempre. Se invece non sei americano, non gli serve niente, nessun permesso speciale. Penso che le conseguenze dell’eliminazione della privacy siano difficili da prevedere, ma dobbiamo capire che tutto ciò avrà un impatto enorme. La capacità della popolazione di manifestare o di organizzarsi è enormemente ridotta quando le persone non hanno privacy.» Glenn Greenwald, audizione al Senato Brasiliano sullo spionaggio dell’NSA
«Chi tra i presenti si sente come se fosse sotto sorveglianza abbastanza regolarmente? Tutti all’interno di Occupy… [il movimento Occupy Wall Street, n.d.a.] Quante persone sono state arrestate, ed al loro appuntamento in tribunale hanno dovuto consegnare il loro telefono nella stanza sul retro? Quante persone qui sono state sottoposte a scanner retinici? Uao. … Questo è il concetto chiave di tutto quello di cui parleremo oggi. Ed è chiamato collegabilità. Prendete un pezzo di dati e collegarlo ad un altro pezzo di dati. Dunque, per esempio, se hai la tua carta del metrò ed hai la tua carta bancaria, hai queste cose tra cui puoi tracciare una linea, giusto? Ma questa non è una cosa che spaventi. Tranne per il fatto che la tua carta bancaria è collegata ad ogni altra cosa che fai durante il giorno. Quindi ora loro sanno dove stai andando, quando fai acquisti.

Sorvolo, 100

Così, quando decidono di prenderti di mira, possono ricreare effettivamente i tuoi passi esatti. Con soltanto una carta del metrò ed una carta bancaria. Come, letteralmente, dove vai e dove compri, e potenzialmente, collegando queste informazioni con altre persone con itinerari simili, possono capire con chi parli e con chi ti sei incontrato. Quando aggiungi i dati telefonici, che tracciano la tua posizione, e li colleghi ai dati degli acquisti, della carta del metrò e della tua carta bancaria, inizi ad avere quelli che potresti chiamare metadati: un aggregato sulla vita di una persona. E nei metadati, è l’aggregato ad essere il contenuto. Racconta una storia su di te, che è composta da fatti, ma che non è necessariamente vera. Quindi, per esempio, solo perchè eri all’angolo e tutti questi dati lo stanno indicando, non significa che sia stato tu a commettere il crimine. Quindi, è importante notare che se qualcuno si è fatto l’idea che tu abbia fatto qualcosa, ora ti seguirà per il resto della tua vita. Così, tenete solo in mente che quello che succede a voi, per esempio, con le impronte digitali, gli scanner retinici, e le fotografie, succederà alle persone in futuro, quando si opporranno a cambiamenti delle norme e quando proveranno a protestare attenendosi strettamente alla Costituzione.» Jacob Appelbaum, sviluppatore di software per crittografia e sicurezza e giornalista, parlando al Digital Anti−Repression Workshop on Surveillance, da Democracy Now!
«Sento che sia importante testimoniare su quello che sta succedendo veramente dietro le quinte nelle comunità dei servizi segreti in tutto il mondo. Non solo nell’NSA. Tutti quei programmi che Edward Snowden ha rivelato fondamentalmente sono modi di acquisire informazioni. Ogni dittatura nel corso della storia ha sempre fatto questo. Una delle prime cose che devono fare è acquisire la conoscenza della loro popolazione, e questo è esattamente ciò che fanno questi programmi. Io vedo in questo la più grave minaccia per le nostre democrazie in tutto il mondo.» William Binney, testimonianza come testimone esperto in una inchiesta parlamentare tedesca del 2014 sullo spionaggio dell’NSA

Sorvolo, 101

«Ho notato un punto di discussione davvero interessante, che è: quello che la gente prima chiamava automomia e libertà adesso noi lo chiamiamo privacy. E contemporaneamente diciamo che la privacy è morta. Questo è qualcosa della mia generazione che mi preoccupa davvero, specialmente quando parliamo di come niente ci sorprenda più. Penso dovremmo considerare che se perdiamo la privacy, perdiamo la facoltà di agire, perdiamo la libertà stessa, perchè non ci sentiamo più liberi di esprimere quello che pensiamo.» Jacob Appelbaum, alle udienze del 2013 del Parlamento Europeo per indagare sulla sorveglianza della NSA sui cittadini e aziende dell’Unione Europea
«Ricordo com’era Internet prima che fosse messo sotto controllo. E non è mai esistita nella storia dell’uomo qualcosa del genere. Voglio dire, bambini di una parte del mondo potevano avere una discussione alla pari, nella quale gli veniva riconosciuto lo stesso rispetto per le loro idee e la loro conversazione, con esperti di settore di un’altra parte del mondo, su qualunque argomento, ovunque, in qualunque momento, sempre. Ed era libero e senza restrizioni. E ne abbiamo visto la dissuasione, il raffreddamento, il cambiamento di questo modello verso qualcosa in cui la gente autocontrolla i propri punti di vista e scherza letteralmente sul fatto di finire "sulla lista" se fa una donazione per una causa politica o se dice qualcosa in una discussione. E che siano sotto osservazione è diventato qualcosa che ci si aspetta. Molte persone con cui ho parlato hanno menzionato che stanno attenti a quello che scrivono nei motori di ricerca perchè sanno che viene registrato, e questo limita i confini della loro esplorazione intellettuale. Ed io sono più disposto a rischiare l’incarcerazione o qualunque altra conseguenza negativa personalmente, di quanto sia risposto a rischiare la limitazione della mia libertà intellettuale e di quella delle persone intorno a me, alle quali tengo esattamente come tengo a me stesso. E, ancora, questo non è per dire che lo faccia per abnegazione, perchè mi dà… mi sento bene nella mia esperienza umana, sapendo che posso contribuire al bene degli altri.» Edward Snowden, commentando con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill

Sorvolo, 102

«Penso che i media moderni siano molto focalizzati sulla personalità, e sono un po’ preoccupato che più ci focalizziamo su quello, più è presente un elemento di distrazione.» Edward Snowden, commentando con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill
«Per me, si riduce tutto al potere dello Stato contro le possibilità delle persone di opporsi significativamente a quel potere. Io sono seduto lì, ogni giorno, pagato per progettare metodi per amplificare quel potere di Stato, e mi sto rendendo conto che se, hai presente, le norme, che, come dire, quelle sono l’unica cosa che tenga a freno questi Stati, venissero cambiate, allora, non riusciresti ad opporti significativamente a questo. Voglio dire, dovresti essere il [… espressione indiscernibile, n.d.a.] più incredibilmente sofisticato che ci sia, dico, non sono sicuro che esista qualcuno, per quanto dotato sia, che possa opporsi a tutti gli uffici, a tutta la gente brillante, persino a tutta la gente mediocre là fuori con tutti i loro strumenti e le loro possibilità.» Edward Snowden, commentando con Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill
«Verrò allo scoperto proprio per dire: Ehi! Sai, qui non è questione di questo parlare nell’ombra, queste sono questioni pubbliche. Non sono le mie questioni. Sono questioni di tutti. E non ho paura di voi. Con me non farete i bulli nel silenzio, come avete fatto con tutti gli altri. E se nessun altro lo farà lo farò io. E spero che quando non ci sarò più io, qualunque cosa mi facciate, ci sarà qualcun altro che farà la stessa cosa. Sarà quella specie di principio di internet dell’Idra: puoi fermare una persona, ma ce ne saranno altri sette di noi.» Edward Snowden, discutendo con Glenn Greenwald
«Penso sia potente uscire allo scoperto e comportarsi in un modo del tipo: Ehi, non sono spaventato. E penso che neanche le altre persone dovrebbero esserlo. Ero seduto in ufficio, proprio vicino a te, settimana scorsa; abbiamo tutti un interesse in questo, questo è il nostro paese, e l’equilibrio dei poteri fra la cittadinanza ed il governo sta diventando quello fra il dominante ed il dominato, in contrapposizione a quello dell’eletto e dell’elettore. … Non proverei a nascondere le tracce perchè, ripeto, io voglio farmi avanti. … Voglio che questo sia … il non avere paura, ed il fottiti rivolto alle tattiche da bulli prepotenti che hanno pervaso completamente ogni cosa facciamo. … È invertire il modello che il governo ha dettato, in cui le persone che provassero a dire la verità si nascondono nel buio, e fanno affermazioni in modo anonimo, ed io dico sì, fanculo quello, facciamolo.» Edward Snowden e Glenn Greenwald, discutendo”
Laura Poitras, CITIZENFOUR, film documentario

Sorvolo, 103

“Questo, a mio modo di vedere, in realtà rappresentava il grande legame della Comunità dei Servizi Segreti e dell’industria tecnologica: entrambe sono poteri radicati e non eletti che sono orgogliosi di mantenere una segretezza assoluta sui loro sviluppi. Entrambe credono di avere le soluzioni per tutto, che non esitano mai ad imporre unilateralmente.

Il coinvolgimento diretto, che può essere duro ed emozionalmente sfibrante, semplicemente non si verifica gran che nel lato tecnico dello spionaggio, e praticamente mai nell’informatica. C’è una spersonalizzazione dell’esperienza, favorita dalla distanza di uno schermo. Sbirciare la vita attraverso una finestra alla fine può astrarci dalle nostre azioni, e limitare qualunque confronto significativo con le loro conseguenze.

I tecnici hanno raramente, se mai lo hanno, un senso delle applicazioni più generalizzate e delle implicazioni politiche dei progetti ai quali vengono assegnati.

Mi venne rammentata quella che forse è la regola più fondamentale del progresso tecnologico: se qualcosa si può fare, probabilmente verrà fatta, e magari è già stata fatta.

Il terrorismo, naturalmente, era la ragione dichiarata per la quale la maggior parte dei programmi di sorveglianza del mio paese fu applicata, in un periodo di grande paura ed opportunismo. Ma il vero terrorismo si rivelò essere la paura perpetrata da un sistema politico che era sempre più disposto ad usare praticamente qualsiasi giustificazione per autorizzare l’uso della forza.

Questi programmi non erano mai per il terrorismo: sono per lo spionaggio economico, per il controllo sociale, e per la manipolazione diplomatica. Sono per il potere.

Sorvolo, 104

Se a qualunque punto nel corso del tuo viaggio attraverso questo libro hai fatto una pausa per un momento su un termine che volevi chiarire o sul quale volevi indagare ulteriormente, e lo hai digitato in un motore di ricerca — e se si desse il caso che quel termine fosse in qualche modo sospetto, un termine come XKEYSCORE, per esempio — allora, congratulazioni: sei nel sistema, una vittima della tua stessa curiosità.

Immaginati seduto davanti al tuo computer, in procinto di visitare un sito web. Apri un browser web, digiti un URL, e premi Invio. L’URL è, in effetti, una richiesta, e questa richiesta esce alla ricerca del suo server di destinazione. Da qualche parte nel mezzo delle sue peregrinazioni, tuttavia, prima che la tua richiesta giunga a quel server, dovrà passare attraverso TURBULENCE, una delle armi più potenti della NSA.
Per l’esattezza, la tua richiesta passa attraverso alcuni server neri impilati uno sull’altro, complessivamente delle dimensioni approssimative di una libreria a quattro ripiani. Essi sono installati in sale speciali nei principali edifici privati di telecomunicazioni in tutti i paesi alleati, come pure nelle ambasciate statunitensi e nelle basi statunitensi, e contengono due strumenti critici. Il primo, TURMOIL, gestisce la "raccolta passiva," facendo una copia dei dati che transitano. Il secondo, TURBINE, è incaricato della "raccolta attiva" — vale a dire, di manomettere attivamente gli utenti.
Puoi pensare a TURMOIL come ad una guardia piazzata ad un firewall invisibile attraverso il quale il traffico Internet deve passare. Vedendo la tua richiesta, esso verifica nei suoi metadati la presenza di selettori, o criteri, che la marchino come meritevole di ulteriori accertamenti. Quei selettori possono essere qualunque cosa la NSA scelga, qualunque cosa la NSA trovi sospetto: un particolare indirizzo email, carta di credito, o numero telefonico; l’origine o la destinazione geografica della tua attività Internet; o soltanto certe parole chiave come "anonymous Internet proxy" o "protesta."

Sorvolo, 105

Se TURMOIL marca il tuo traffico come sospetto, lo passa a TURBINE, che devia la tua richiesta ai server della NSA. Là, degli algoritmi decidono quale degli exploit — programmi malware — dell’agenzia usare contro di te. Questa scelta è basata sul tipo di sito web che stai cercando di visitare tanto quanto sul software e sulla connessione ad Internet del tuo computer. Questi exploit scelti vengono spediti a TURBINE (da programmi della suite QUANTUM, se te lo stai chiedendo), il quale li inietta nel canale del traffico e te li consegna insieme al sito web che hai richiesto. Il risultato finale: ottieni tutto il contenuto che vuoi, insieme con tutta la sorveglianza che non vuoi, e tutto questo avviene in meno di 686 millisecondi. Completamente a tua insaputa.
Una volta che gli exploit siano sul tuo computer, la NSA può accedere non solo ai tuoi metadati, ma anche ai tuoi dati. la tua intera vita digitale adesso appartiene a loro.

PRISM ha consentito all’NSA di raccogliere dati regolarmente da Microsoft, Yahoo!, Google, Facebook, Paltalk, YouTube, Skype, AOL, ed Apple, comprese email, foto, chat audio e video, contenuti di navigazione web, interrogazioni dei motori di ricerca, e tutti gli altri dati immagazzinati nei loro cloud, trasformando le aziende in cospiratori consapevoli. La raccolta dai flussi provenienti dagli utenti, nel frattempo, è presumibilmente persino più invadente. Essa ha consentito la cattura regolare dei dati direttamente dall’infrastruttura Internet del settore privato — i commutatori ed instradatori che smistano il traffico Internet nel mondo, attraverso i satelliti in orbita ed i cavi in fibra ottica ad alta capacità che corrono sotto l’oceano.

Uno studio dopo l’altro ha mostrato che il comportamento umano cambia quando sappiamo di essere osservati. Sotto osservazione, agiamo in modo meno libero, il che significa che effettivamente *siamo* meno liberi.

Sorvolo, 106

Negli anni ’90 Internet doveva ancora cadere vittima della più grande iniquità nella storia digitale: la mossa da parte sia del governo che dell’industria di collegare, il più intimamente possibile, le identità in rete degli utenti con la loro identità legale fuori della rete. I ragazzi potevano andare in rete e dire le cose più sceme un giorno, senza doverne essere ritenuti responsabili il giorno seguente. Questo potrebbe non sembrarti l’ambiente più sano in cui crescere, eppure questo è precisamente il solo ambiente nel quale tu possa crescere — intendendo con questo che le opportunità dissociative della prima Internet incoraggiavano effettivamente me e quelli della mia generazione a cambiare le nostre convinzioni più profondamente radicate, invece che limitarci a trincerarci ed a difenderle quando siano messe in discussione. Quest’abilità di reinventare noi stessi significava che non eravamo mai obbligati a chiudere le nostre menti schierandoci, od a serrare i ranghi per paura di danneggiare irreparabilmente le nostre reputazioni. Gli sbagli che venivano puniti rapidamente ma anche corretti rapidamente consentivano sua alla comunità che al "trasgressore" di andare oltre. A me, ed a molti, questo dava la sensazione della libertà.

L’opinione comune all’NSA era che fosse inutile raccogliere alcunchè a meno che non lo potessero conservare finchè non tornasse utile, e che non c’era alcun modo di prevedere quando esattamente ciò si sarebbe verificato.

il puù grande sogno dell’agenzia, che è la permanenza — conservare tutti i file che abbia mai raccolto o prodotto per l’eternità, e creare così una memoria perfetta. La registrazione permanente.

In qualsiasi momento, per tutta l’eternità, qualunque nuova amministrazione — qualsiasi futuro furfante capo dell’NSA — potrebbe semplicemente comparire in ufficio e, con la facilità con cui si aziona un interruttore, tracciare instantaneamente chiunque abbia un telefono o un computer, sapere chi siano, dove siano, cosa stiano facendo con chi, e cosa abbiano fatto in tutto il loro passato.

Sorvolo, 107

Naturalmente, i nostri ricordi creati consciamente, le registrazioni che noi scegliamo di conservare, comprendono solo un frammento dell’informazione che è stata estorta dalle nostre vite — per la maggior parte inconsciamente, o senza il nostro consenso — dalla sorveglianza aziendale e governativa. Noi siamo la prima popolazione nella storia del pianeta per la quale questo sia vero, la prima popolazione a venire oppressa con l’immortalità dai dati, il fatto che le nostre ragistrazioni raccolte potrebbero avere un’esistenza eterna. Ecco perché abbiamo un compito speciale. Noi dobbiamo assicurare che queste registrazioni del nostro passato non possano essere usate contro di noi, od usate contro i nostri figli.”
“Nessuno ha bisogno di giustificare il perché "abbia necessità" di un diritto: l’onere della giustificazione ricade su chi cerchi di violare quel diritto… “
“Rifiutarsi di rivendicare la propria riservatezza è in realtà cederla, o allo stato che travalica i suoi limiti costituzionali, o ad un’azienda "privata". … Semplicemente, non c’è modo di ignorare la riservatezza. Dato che le libertà di una cittadinanza sono interdipendenti, cedere la tua riservatezza personale in realtà è cedere quella di chiunque. Tu potresti scegliere di rinunciarvi per convenienza, o sotto la pressione del pretesto popolare per cui la riservatezza è richiesta solo da coloro che hanno qualcosa da nascondere. Ma dire che non hai bisogno della riservatezza o che non la vuoi perché non hai nulla da nascondere è presupporre che nessuno dovrebbe, o potrebbe avere nulla da nascondere — compreso il suo status relativo all’immigrazione, la sua storia di disoccupazione, la sua storia finanziaria, e la sua cartella sanitaria. Stai presumendo che nessuno, compreso te stesso, potrebbe obiettare al rivelare a chiunque informazioni relative alle sue credenze religiose, alle sue affiliazioni politiche ed alle sue attività sessuali, con la stessa noncuranza con cui alcuni scelgono di rivelare i loro gusti cinematografici e musicali, e le loro preferenze nella lettura. Fondamentalmente, dire che non t’importa della riservatezza perché non hai nulla da nascondere non è diverso dal dire che non t’importa della libertà di parola perché non hai nulla da dire. O che non t’importa della libertà di stampa perché non ti piace leggere. O che non t’importa della libertà di religione perché non credi in Dio. O che non t’importa della libertà di riunirsi pacificamente perché sei un agorafobo pigro ed antisociale.

Sorvolo, 108

Soltanto perché questa o quella libertà oggi per te potrebbe non avere significato, non significa che essa non abbia significato o che non lo avrà domani, per te o per il tuo prossimo — o per le folle di dissidenti di sani principi che stavo seguendo sul mio telefono, che stavano protestando in mezzo pianeta, sperando di guadagnare solo un pezzetto della libertà che il mio paese stava alacremente smantellando.”
“Sono stato davanti ad un terminale dal quale avevo accesso praticamente illimitato alle comunicazioni di quasi ogni uomo, donna e bambino sulla terra che mai avesse composto un numero telefonico o toccato un computer. Fra di essi c’erano circa 320 milioni di miei concittadini americani i quali, nella normale condotta delle loro vite quotidiane, stavano venendo sorvegliati in totale violazione non solo della Costituzione degli Stati Uniti, ma dei valori di base di qualsiasi società libera.”
“Ho preso parte al cambiamento più significativo nella storia dello spionaggio … — il cambiamento dalla sorveglianza mirata di individui alla sorveglianza in massa di intere popolazioni. Ho aiutato a rendere tecnologicamente fattibile per un singolo governo il raccogliere tutte le comunicazioni digitali del mondo, immagazzinarle per secoli, e rovistare fra di esse a volontà.”
“Se quei dati verranno raccolti, qualcuno ne abuserà.”
Edward Snowden, Errore di sistema (principalmente)

“Costringeva anche tutta la gente, grandi e modesti, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a ricevere un marchio sulle loro mani destre o sulle loro fronti,
così che essi non potessero comperare o vendere a meno di non avere il marchio, il quale è il nome della bestia o il numero del suo nome.
Questo chiama a saggezza. Lasciate la persona che ha discernimento calcolare il numero della bestia, perché esso è il numero di un uomo. Quel numero è 666.”
La Bibbia, Rivelazione, Capitolo 13, Versetti dal 16 al 18.

Sorvolo, 109

“Il crimine fondamentale è ESSERE LÌ E COMUNICARE.”
L. Ron Hubbard

“E diventa comprensibile anche perché un soppressivo sia fissato su cose quali mantenere gli altri … sotto un controllo inutile, ossessivo, assurdo, spasmodico, spietato — in altre parole, soppressivo — …
Un soppressivo vede permanentemente chiunque altro come un nemico da uccidere o dal quale essere ucciso, e le fonti potenziali di guai [fonte potenziale di guai: qualcuno che è soggetto ad una soppressione e che non può farci nulla per contrattaccare. (Usando le iniziali inglesi del termine fonte potenziale di guai, Potential Trouble Source, ed il suffisso “ness” che indica una condizione o stato, ci si riferisce ad una persona soggetta a questa condizione anche come PTS, ed alla condizione come PTSness.)] sono abbastanza soppresse da ritrasmettere ed amplificare l’intenzione del soppressivo invece di riconoscerla e fermarla; conseguentemente, finchè ci saranno soppressione e PTSness non risolte, qualunque struttura sociale come i governi verrà costantemente distorta per mirare al potere assoluto, al controllo assoluto, ed in definitiva alla soppressione. Non è più complicato di così.

Parlando della radice delle cose, più nota come denominatore comune, o come costante in contrapposizione alle variabili, è stato detto che la tendenza di tutti i governi umani è ridurre il grosso della società a meri automi di miseria. Ed è stato detto anche che il crimine fondamentale è ESSERE LÌ E COMUNICARE. Noi ora sappiamo come un soppressivo veda TUTTI i suoi simili, e perché. Diventa quindi ovvio e lampante perché ci sia una tale tendenza universale, e perché ci sia un tale crimine fondamentale in primo luogo. Soppressione? Non esattamente; non del tutto. PTSness. Troppa PTSness. Troppi di noi troppo PTS.”
n.d.a.

Sorvolo, 110

“Le migrazioni progettate a scopo coercitivo sono «quei movimenti di popolazioni attraverso dei confini che vengono deliberatamente create o manipolate allo scopo di indurre uno o più stati bersaglio a concessioni politiche, militari e/o economiche.» … È probabile, almeno in parte in conseguenza della sua natura integrata e spesso camuffata, che la sua prevalenza sia stata anche generalmente misconosciuta ed il suo significato sottostimato. …
Infatti, solo dall'avvento della Convenzione delle Nazioni Unite sui Rifugiati del 1951, ben oltre quaranta gruppi di persone deportate sono stati usati come pedine in almeno cinquantasei tentativi discreti di migrazioni progettate a scopo coercitivo. …
Non cogliere la relativa pervasività di un'arma politica frequentemente impiegata può impedire attivamente la capacità sia degli studiosi che dei legislatori di comprendere, combattere e rispondere alle minacce potenziali, come pure di proteggere coloro che sono vittime del suo impiego.
… Come più in generale la politica su immigrazione e rifugiati, le crisi migratorie reali e minacciate tendono a spezzare la società in (almeno) due gruppi reciprocamente antagonisti e spesso altamente mobilitati: il campo pro−rifugiati/migranti ed il campo anti−rifugiati/migranti. Cosa significhi essere pro− o anti−rifugiati/migranti varia a seconda del bersaglio e della crisi. La morale della favola è che, siccome i bersagli non possono soddisfare simultaneamente le pretese sia di accettare che di respingere un dato gruppo di migranti o rifugiati, i leader che si trovano di fronte interessi altamente mobilitati ed altamente polarizzati possono ritrovarsi in un vero dilemma, in cui potrebbe essere impossibile soddisfare le pretese di un campo senza alienarsi l'altro.
… In condizioni simili, i leader potrebbero avere forti incentivi a livello nazionale a cedere alle pretese dei ricattatori a livello internazionale. …
Infatti, gli aspiranti ricattatori spesso fanno di più che sfruttare semplicemente l'eterogeneità esistente negli stati bersaglio. Essi potrebbero anche mirare ad incrementare la vulnerabilità del bersaglio nel corso del tempo agendo in modi studiati per catalizzare direttamente o indirettamente una maggiore mobilitazione, per alzare il grado di polarizzazione fra i gruppi, e ridurre in tal modo le opzioni politiche disponibili praticabili dai bersagli. …
In altre parole, gli aspiranti ricattatori possono impegnarsi efficacemente – con l'assistenza (spesso involontaria) del campo pro−rifugiati/migranti – in una specie di intrappolamento agevolato dalla normativa, in cui le norme umanitarie vengono usate come randelli coercitivi, tanto dagli attori con motivazioni di interesse proprio, egoistiche, quanto da coloro con fini più altruisti, spesso simultaneamente.”
Kelly M. Greenhill, Armi di migrazione di massa

Sorvolo, 111

“Leggiamo le parole dello stesso Kalergi … nella rivista Wiener Freimaurerzeitung n. 9/10 del 1923: «Per l’Europa unita mi auguro una futura razza eurasiatico−negroide …» Ricordiamo inoltre per un attimo la cronologia: nel 1923 Kalergi scrive Paneuropa, nello stesso anno entra in massoneria e sempre del 1923 è l’incontro remunerativo con Rothschild e Warburg. Nel 1924 con l’inizio delle pubblicazioni di Paneuropa Kalergi mette a frutto le donazioni ottenute, mentre del 1925 è Praktischer Idealismus il libro "scomodo" nel quale … queste teorie verranno più ampiamente trattate.”
Matteo Simonetti, La verità sul Piano Kalergi

“… gli abitanti dei futuri "Stati Uniti d’Europa" non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale … è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere. … La razza futura eurasiatica−negroide … sostituirà la molteplicità dei popoli con una molteplicità di personalità.”
Richard Nikolaus De Coudenhove−Kalergi (uno fra i primi fautori e fondatori dell'Unione Europea), Praktischer Idealismus (Idealismo pratico, n.d.a., 1925), come citato in ecplanet.com, disinformazione.it, ecc.

“Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), così da creare una sola razza in un mondo unico sotto un governo unico.”
George Brock Chisholm, psichiatra, primo Segretario Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite, primo capo della Federazione Mondiale per la Salute Mentale, da U.S.A. magazine, 1955

Sorvolo, 112

“Un rapporto dall'Europa trasmette il discorso seguente del Rabbino Emanuel Rabinovich, tenuto ad un incontro speciale del Consiglio di Emergenza dei Rabbini Europei a Budapest, Ungheria, il 12 gennaio 1952:
«… Voi ricordate il successo della nostra campagna propagandistica durante gli anni '30, che suscitò passioni antiamericane in Germania mentre allo stesso tempo stavamo suscitando passioni antitedesche in America, una campagna che è culminata nella seconda guerra mondiale. Una campagna propagandistica simile sta venendo lanciata adesso, intensamente, in tutto il mondo. Si sta eccitando una febbre di guerra in Russia per mezzo di un incessante fuoco di sbarramento antiamericano, mentre una paura anticomunista nazionale sta scuotendo l'America. Questa campagna sta costringendo tutte le nazioni più piccole a scegliere fra una collaborazione con la Russia o un'alleanza con gli Stati Uniti.
… Entro cinque anni, questo programma raggiungerà il suo obiettivo, la terza guerra mondiale, che supererà in distruzione tutte le competizioni precedenti. … quando entrambi i lati saranno devastati e sfiniti noi arbitreremo, inviando la nostra Commissione di Controllo in tutte le nazioni distrutte. …
La nostra Commissione di Controllo, nell'interesse della pace e dello spazzare via le tensioni interrazziali, proibirà che i bianchi si accoppino con i bianchi. Le donne bianche devono vivere more uxorio con i membri delle razze scure, gli uomini bianchi con le donne nere. In questo modo la razza bianca scomparirà, perché mischiare lo scuro con il bianco significa la fine dell'uomo bianco, ed il nostro nemico più pericoloso sarà soltanto un ricordo. … La nostra intelligenza superiore ci consentirà di conservare facilmente il dominio su un mondo di genti scure.
… Non ci saranno più religioni. Non solo l'esistenza di un clero resta un pericolo costante per il nostro dominio, ma la credenza in una vita successiva darebbe forza spirituale agli elementi incompatibili in molte nazioni, e li metterebbe in grado di resisterci. Noi, tuttavia, manterremo i rituali e le usanze … come il marchio della nostra casta dominante ereditaria. …

Sorvolo, 113

Potremmo dover ripetere i giorni cupi della seconda guerra mondiale, quando fummo costretti a fare in modo che i banditi hitleriani sacrificassero un po' della nostra gente, così da poter avere documentazione e testimonianze sufficienti a giustificare legalmente il nostro processare e giustiziare i leader di America e Russia come criminali di guerra, dopo che avremo ordinato la pace. …
Per convincervi della certezza della nostra leadership, permettermi di farvi notare come abbiamo rivoltato contro di lui tutte le invenzioni dell'uomo bianco. Le sue rotative di stampa e le sue radio sono gli altoparlanti dei nostri desideri, e la sua industria pesante fabbrica gli strumenti che spedisce in Asia ed Africa per armarle contro di sé. …»
Questo discorso conferma anche quello che ho sostenuto relativamente al modo in cui i Poteri Segreti hanno fomentato deliberatamente l'antisemitismo perché servisse i loro scopi, come pure l'anticomunismo. Ciò prova la mia affermazione che [loro]… hanno usato Comunismo, Sionismo e Fascismo per portare avanti le loro ambizioni segrete. Ed essi, se potranno, useranno la Democrazia Cristiana contro il Comunismo per portare alla fase successiva del loro piano a lungo termine … la terza guerra mondiale. Ma l'aspetto più illuminante del discorso è il fatto che esso svela la maniera in cui [loro]… usano un Rabbino Ebreo per convincere altri correligionari che saranno loro la classe governante nel Nuovo Ordine Mondiale − un fatto che la storia passata indicherebbe come molto dubbio.”
“Questo è un altro esempio di come persino un professore di storia possa cadere nei tranelli antisemiti piazzati dai cospiratori. In effetti, la maggioranza della gente crede che tutti i Banchieri e Magnati Internazionali siano Ebrei, ma ciò è scorretto. La maggioranza non sono Ebrei, di sangue, discendenza razziale o religione. In realtà loro incoraggiano l’antisemitismo perché possono usare tutti i movimenti anti qualcosa per portare avanti i loro piani diabolici.”
William Guy Carr, Pawns in the Game

Sorvolo, 114

“Gli alchimisti dei tempi antichi cercarono invano la pietra filosofale che credevano avrebbe tramutato il piombo in oro. È possibile che una pietra del genere sia stata scoperta davvero? È possibile che gli alchimisti del nostro tempo abbiamo imparato come tramutare la guerra in debito, ed il debito in guerra, ed entrambi in oro per sè?
In una sezione precedente, abbiamo teorizzato una strategia, etichettandola come Formula Rothschild, nella quale la cabala mondiale del denaro incoraggia deliberatamente la guerra come mezzo per stimolare la lucrosa produzione di armamenti e per mantenere le nazioni perpetuamente indebitate. Questo non è perseguire il profitto, è genocidio. Non è cosa da poco, quindi, indagare sulla possibilità che i nostri leader eletti e non eletti stiano, di fatto, implementando oggi la Formula Rothschild.

È una delle realtà meno comprese della storia moderna che molte delle figure politiche e finanziarie più prominenti d’America — allora come adesso — siano state disposte a sacrificare i migliori interessi degli Stati Uniti per portare avanti la loro meta di creare un governo unico mondiale. La strategia è rimasta immutata sin dalla formazione della società di Cecil Rhodes e della sua progenie, i Gruppi della Tavola Rotonda. Esso deve fondere le nazioni anglofone in una entità politica unica, mentre crea allo stesso tempo raggruppamenti simili per altre regioni geopolitiche. Dopo che questo sia realizzato, tutti questi raggruppamenti devono venire amalgamati in un governo globale, il cosiddetto Parlamento dell’Uomo. E indovina chi sta pianificando di controllare quel governo da dietro le quinte.

AGENTI DI UN POTERE SUPERIORE
Nel rivedere quest’aspetto della storia della FED, sorgono domande sulla lealtà patriottica di uomini come Benjamin Strong. Com’è possibile per un uomo che goda del meglio che la sua nazione possa offrire — sicurezza, ricchezza, prestigio — cospirare per saccheggiare i suoi concittadini in modo da assistere politici di altri governi nel continuare a saccheggiare i loro?

Sorvolo, 115

La prima parte della risposta è stata illustrata nelle precedenti sezioni di questo libro. I gestori di denaro internazionali possono essere cittadini di una particolare nazione ma, per molti di loro, quella è un’insignificante casualità di nascita. Loro si considerano per prima cosa cittadini del mondo. Parlano di affezione per tutta l’umanità, ma la loro lealtà più elevata è nei confronti di sé stessi e della loro professione.
Questa è solo metà della risposta. Bisogna ricordare che gli uomini che manovravano le leve finanziarie di questa macchina dell’apocalisse, i governatori della Banca d’Inghilterra e della Federal Reserve, erano loro stessi legati a dei fili tirati da altri al di sopra di loro. Le loro menti non erano ossessionate da concetti di nazionalismo o persino internazionalismo. Le loro lealtà erano nei confronti di uomini. Il Professor Quigley ci rammenta:
«Non si deve avere l’impressione che questi capi delle principali banche centrali del mondo fossero loro stessi poteri sostanziali nella finanza mondiale. Non lo erano. Piuttosto, loro erano i tecnici e gli agenti dei banchieri d’investimento dominanti dei loro paesi, che li avevano allevati ed erano perfettamente in grado di buttarli giù. I poteri finanziari sostanziali del mondo erano nelle mani di questi banchieri d’investimento (chiamati anche banchieri "internazionali” o “d’affari”) che rimanevano in larga misura dietro le quinte nelle loro personali banche private non costituite in società. Questi formavano un sistema di cooperazione internazionale e di dominazione nazionale che era più privato, più potente, e più segreto di quello dei loro agenti nelle banche centrali.»
E così, non stiamo avendo a che fare con le azioni di uomini che percepiscono sè stessi come traditori della loro nazione, ma come tecnici che sono leali agli scienziati monetari ed agli scienziati politici che li hanno allevati. Dei due gruppi, i finanziari sono quello dominante. I politici vanno e vengono, ma coloro che detengono il potere del denaro rimangono per raccogliere i loro successori.

Sorvolo, 116

CHE DIFFERENZA FA?
C’è una tendenza a leggere di queste tendenze con una sorta di fascinazione distaccata: Com’è interessante! Ma dove sta la rilevanza? Perché eccitarsi per questi tecnicismi ed astrazioni? Il governo è impantanato nei debiti: e allora? Che importa se l’interesse non verrà mai pagato? Che importa se abbiamo una valuta mondiale o un governo mondiale? Che differenza fanno per me l’una o l’altra di queste cose?
Il primo passo verso il rispondere a queste domande è vedere che differenza ha già fatto. il nostro imminente viaggio nel futuro si prolungherà semplicemente lungo queste linee.
Come illustrato in sezioni precedenti di questo libro, ai più alti livelli del governo c’è stata una politica a lungo termine di spostare le risorse economiche via dagli Stati Uniti. Quella politica ha avuto successo. Sulla base di previsioni apocalittiche di disastro ambientale, il governo ha accollato alle aziende private un tale fardello di spese per l’eliminazione dei prodotti di scarto che l’industria pesante, una volta un pilastro della prosperità americana, è fuggita via. A causa della preoccupazione per l’habitat naturale del gufo maculato e del ratto canguro del deserto, milioni di acri di legname e di terreno agricolo sono stati tolti dalla produzione. Tasse alte, regolamentazioni al di là di ogni ragione per le apparecchiature di sicurezza sul posto di lavoro, le cosiddette pratiche di tutela dei lavoratori, e l’assicurazione sanitaria obbligatoria stanno distruggendo rapidamente quel che resta dell’industria privata americana. Il risultato è la disoccupazione e lo sconvolgimento per milioni di lavoratori americani.
Le tasse federali, compreso il sistema previdenziale, ora si prendono più del 40% delle nostre entrate private. Le tasse statali, regionali, e locali sono in cima alla lista. L’inflazione si ciba di quel che rimane. Passiamo la metà di ogni anno a lavorare per il governo.

Sorvolo, 117

Uno studio dell’AFL−CIO nel 1977 ha rivelato che, a dispetto degli aumenti degli stipendi in termini di dollari, gli stipendi reali dell’americano medio — in termini di cosa riesce a comprare con quei dollari — stavano diminuendo. Quella tendenza venne confermata nel 1980 dall’Ufficio Censimenti statunitense. Nel 1992, l’Unione dei Consumatori analizzò quante ore si dovesse lavorare per comprare articoli comuni rispetto a trent’anni prima. Alcuni articoli di basso prezzo — come telefonate interdistrettuali, benzina, prodotti alimentari, ed orologi da polso — erano meno cari nel 1992 in termini di ore lavorate per acquistarli. Ma gli articoli di prezzo più elevato — come alloggi, educazione universitaria, e cure sanitarie — erano ben più costosi che mai. Il rapporto conclude:
La famiglia media statunitense ha mantenuto il suo standard di vita in larga parte perché le famiglie stanno lavorando più ore. Milioni di donne sono entrate nella forza lavoro negli scorsi 25 anni. Nel 1970, circa 21 milioni di donne lavoravano a tempo pieno. Ora quella cifra è di oltre 36 milioni. Questo ha aiutato a mentenere abbastanza stabile il potere d’acquisto familiare. Ma per molte famiglie, ciò ora rappresenta il lavoro di due salariati invece che di uno.»
Il messaggio qui è che gli stipendi reali in America sono diminuiti. Le giovani coppie con un solo reddito ora hanno uno standard di vita inferiore rispetto a quello che avevano i loro genitori. A dispetto di due redditi, il valore netto reale della famiglia media è in discesa. La quantità di tempo libero si sta restringendo. La percentuale di americani che sono proprietari della propria casa è in calo. L’età alla quale una famiglia acquista la prima casa sta aumentando. Il numero di famiglie considerate all’interno della classe media sta calando. L’ammontare dei risparmi familiari è inferiore. Il numero di persone che vivono al di sotto del livello di povertà definito ufficialmente sta aumentando. Il tasso di bancarotta individuale è il triplo di quello che era negli anni ’60. Oltre il 90% di tutti gli americani sono in bancarotta all’età di 65 anni.

Sorvolo, 118

IL NUOVO ORDINE MONDIALE
Niente di questo sta avvenendo involontariamente. I capitoli cinque e sei hanno documentato l’attuale piano in corso di svolgimento di creare un governo mondiale funzionante entro la cornice delle Nazioni Unite. Spesso menzionato dai suoi sostenitori come Il Nuovo Ordine Mondiale, il governo globale proposto è delineato in base ai principi del socialismo. È il sogno che si avvera dei teorici, politici e tecnici socialisti del mondo, che lo vedono come il laboratorio ultimo per i loro esperimenti sociali sull’umanità. Ci sono ora due armi di controllo che vengono preparate alle Nazioni Unite. Una è un comando militare mondiale che alla fine controllerà tutti gli eserciti nazionali e le super armi. questo sta venendo compiuto all’insegna degli slogan della pace e del disarmo. L’altra è una banca centrale mondiale, adesso chiamata l’FMI/Banca Monduale, con la capacità di emettere una moneta comune che tutte le nazioni devono accettare. Questo sta venendo compiuto all’insegna degli slogan del commercio internazionale e della crescita economica.
Delle due armi, il controllo monetario è la più importante. L’uso della forza militare è visto come un’arma grezza nell’arsenale del governo mondiale, da usare solo in ultima istanza. L’effetto del controllo monetario è più potente dei megatoni di energia atomica. Raggiunge ogni negozio ed ogni casa, un’impresa che non si potrebbe mai compiere con gli eserciti. Può essere usato con precisione contro una nazione, un gruppo, o persino una persona, risparmiando o beneficiando tutti gli altri. La forza militare può essere irresistibile ma causa risentimento ed instabilità politica che possono covare per decenni. Dato che la manipolazione monetaria viene raramente compresa dalle sue vittime, non incorre nella loro ira. Infatti, i manipolatori godono di uno status sociale elevato e di ricompense finanziarie. Per queste ragioni, il controllo monetario è l’arma prescelta nel Nuovo Ordine Monduale.

Sorvolo, 119

Un futuro parlamento mondiale basato sul concetto di minima coercizione e massima libertà potrebbe essere meraviglioso per l’umanità. Senza cercare di stipare tutte le nazioni in un alveare a direzione centralizzata, accoglierebbe la varietà culturale e religiosa. Invece di cercare di infilare il mondo in una camicia di forza collettivista di regole, regolamenti, quote e sussidi, incoraggerebbe la diversità e la libertà di scelta. Invece di riscuotere tasse perpetuamente crescenti su ogni concepibile attività economica, distruggendo nel farlo l’iniziativa umana, incoraggerebbe le nazioni membro a ridurre le tasse che già esistono e quindi stimolare la produzione e la creatività.
Un parlamento mondiale, dedicato al concetto della libertà, dovrebbe negare l’adesione di qualunque governo che violasse i diritti fondamentali dei suoi cittadini. Esso potrebbe essere il mezzo tramite cui i governi totalitari verrebbero incoraggiati ad abbandonare le loro politiche oppressive in modo da ottenere i vantaggi economici e politici dell’accettazione nel corpo mondiale. Esso potrebbe divenire la più grande forza di pace e prosperità e libertà che mai abbiamo conosciuto.
Ma il Nuovo Ordine Mondiale ora in incubazione alle Nazioni Unite è una creatura completamente diversa. I suoi membri rappresentano praticamente ogni dittatore e signore della guerra al mondo. La sua filosofia è costruita sulla dottrina socialista che tutto il bene viene dallo stato. Coloro che non si conformano devono venire piegati alla volontà del governo oppure eliminati. Non può opporsi al totalitarismo per la semplice ragione che esso è totalitarismo.
IL BERSAGLIO È L’AMERICA
Il Nuovo Ordine Mondiale non può divenire una realtà operativa sintantochè gli Stati Uniti restano in grado di fare da soli. L’America è vista come un potenziale elefante in una cristalleria. In questo momento, essa è sotto controllo in modo sicuro, ma i pianificatori mondiali sono preoccupati che possa liberarsi in futuro. Se il popolo americano dovesse svegliarsi ed aprire gli occhi sulle realtà della politica mondiale e riconquistare il controllo sul proprio governo, avrebbe ancora il potere militare ed economico di staccarsi.

Sorvolo, 120

Fra i pianificatori mondiali, quindi, è divenuta una direttiva primaria quella di indebolire gli Stati Uniti, sia militarmente che economicamente. E questa direttiva è venuta dai leader americani, non da quelli di altri paesi. I membri del CFR che siedono alla Casa Bianca, al Dipartimento di Stato, al Dipartimento della Difesa, e nel Tesoro sono ora al lavoro per finalizzare quella parte del piano. Ancora un altro meccanismo apocalittico che, una volta raggiunto uno slancio sufficiente, oltrepasserà il punto critico di non ritorno.

Troverete la maggior parte degli stratagemmi delineati nel Rapporto da Iron Mountain nella narrativa di Orwell, ma Orwell li ha descritti per primo. Il pensatoio era persino disposto a dare credito ad Orwell come la fonte di alcuni dei suoi concetti. Ad esempio, sull’argomento dell’istituire una forma moderna, sofisticata di schiavitù, il gruppo ad Iron Mountain disse:
«Sinora, ciò è stato suggerito solo nella finzione, segnatamente nelle opere di Wells, Huxley, Orwell, ed altri impegnati nell’anticipazione fantasiosa della sociologia del futuro. Ma le fantasie proiettate in Brave New World ed in 1984 sono apparse sempre meno inveosimili nel corso degli anni dalla loro pubblicazione. La tradizionale associazione della schiavitù con le antiche culture preindustriali non dovrebbe impedirci di vedere la sua adattabilità alle forme avanzate di organizzazione sociale.»
Da ciò vediamo che l’opera di Orwell è molto più che un romanzo d’intrattenimento. È rilevante per il nostro presente viaggio nel tempo. I nostri aspiranti padroni lo hanno studiato accuratamente. E così dovremmo fare anche noi. Questo è ciò che ha scritto:
«… Il fine primario della guerra moderna … è consumare i prodotti della macchina senza elevare lo standard generale di vita. … Dal momento in cui la macchina fece la sua prima apparizione a tutta la gente pensante era chiaro che la necessità di lavoro umano duro e noioso, e quindi in grande misura della diseguaglianza umana, era scomparso. Se la macchina veniva usata deliberatamente a quel fine, la fame, il superlavoro, la sporcizia, l’analfabetismo, e la malattia si sarebbero potuti eliminare entro poche generazioni…

Sorvolo, 121

Ma era chiaro anche che un incremento della ricchezza per tutti minacciava la distruzione — senz’altro in alcuni casi si trattava della distruzione — di una società gerarchica. In un mondo nel quale ciascuno lavorasse poche ore, avesse abbastanza da mangiare, vivesse in una casa con un bagno ed un frigorifero, e possedesse un’automobile o persino un aeroplano, la forma più ovvia e forse la più importante di disuguaglianza sarebbe già sparita. Se questo fosse divenuto generale, la ricchezza non avrebbe conferito alcuna distinzione… Una tale società non avrebbe potuto rimanere stabile a lungo. Perché se tutti godevano del tempo libero e della sicurezza allo stesso modo, la grande massa degli esseri umani che normalmente sono intontiti dalla povertà sarebbero divenuti istruiti ed avrebbero imparato a pensare per conto proprio, ed una volta che avessero fatto ciò, prima o poi si sarebbero resi conto che la minoranza privilegiata non ha alcuna funzione, e l’avrebbero spazzata via. A lungo andare, una società gerarchica era possibile solamente sulla base della povertà e dell’ignoranza…
L’atto essenziale della guerra è la distruzione, non necessariamente di vite umane, ma dei prodotti del lavoro umano. La guerra è un modo di fare a pezzi, o di riversare nell’atmosfera, o di affondare nelle profondità del mare, materiali che altrimenti avrebbero potuto venire usati per rendere le masse troppo agiate, e quindi, a lungo andare, troppo intelligenti…» …
Ancora una volta, è chiaro che la cupa narrazione di Orwell era un modello primario per il Rapporto da Iron Mountain. Gli autori di quel piano per il nostro futuro hanno parlato a lungo del valore dello spreco pianificato come di un mezzo per impedire che le masse migliorino il loro standard di vita. Hanno scritto:
«La produzione di armi di distruzione di massa è sempre stata associata allo "spreco" economico. Il termine è peggiorativo, dato che implica un fallimento nella funzione. Ma nessuna attività umana può essere considerata propriamente inefficiente se raggiunge il suo obiettivo contestuale… Nel caso dello "spreco" militare, v’è senz’altro un’utilità sociale più ampia…

Sorvolo, 122

Nelle moderne società democratiche avanzate, il sistema della guerra… è servito come l’ultima grande salvaguardia contro l’eliminazione delle necessarie classi sociali. Man mano che la produttività economica aumenta sino ad un livello sempre più al di sopra di quello della susssitenza minima, diventa sempre più difficile per una società mantenere schemi di distribuzione che assicurino l’esistenza di "spaccalegna ed acquaioli," …
La natura arbitraria delle spese belliche e di altre attività militari le rende ideali per controllare queste essenziali relazioni di classe… La continuazione del sistema della guerra deve venire assicurata, se non per altri motivi, che per quello fra gli altri di preservare qualsivoglia qualità e grado di povertà di cui una società abbia bisogno come incentivo, come pure per quello di mantenere la stabilità della sua organizzaione interna del potere.» …
Quando si domandi come preparare al meglio l’avvento della pace, dobbiamo rispondere come prima cosa, con tutta la nostra forza, che non si può responsabilmente permettere che il sistema della guerra sparisca fino a che 1) sappiamo esattamente che cos’è che contiamo di mettere al suo psoto, e 2) siamo certi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che queste istituzioni sostitutive serviranno ai loro scopi in termini della sopravvivenza e della stabilità della società… È incerto, in questo momento, se la pace sarà mai possibile. È molto più discutibile … se essa sarebbe desiderabile persino se fosse dimostrabilmente conseguibile.»

Come menzionato in precedenza, il pensatoio ed il bacino di talenti per la realizzazione di questa strategia è stato il Council on Foreign Relations. Nel 1996, il direttore editoriale della rivista mensile del CFR, Foreign Affairs, era Fareed Zakaria, che offrì la giustificazione seguente:
«Sì, è allettante liberarsi di Saddam. Ma in realtà il suo cattivo comportamento serve gli scopi dell’America nella regione… Se Saddam Hussein non esistesse, ce lo dovremmo inventare… La fine di Saddam Hussein sarebbe la fine della coalizione anti−Saddam. Niente distrugge un’alleanza come la scomparsa del nemico… Mantenere una presenza americana a lungo termine nel golfo sarebbe difficile in assenza di una minaccia regionale.»

Sorvolo, 123

Questa è più meno la più chiara enunciazione della Formula Rothschild che si possa trovare. Eppure, molta gente non può credere che sia vera, persino i parlamentari. Per esempio, l’onorevole James Traficant dell’Ohio, parlando dinnanzi al Parlamento il 29 Aprile 1997, esclamò:
«L’America dà miliardi alla Russia. Con i soldi americani, la Russia costruisce missili. La Russia poi vende quei missili alla Cina. E la Cina, che riceve circa 45 miliardi di dollari in omaggi commerciali dallo Zio Sam, poi vende quei missili di fabbricazione russa all’Iran.
Ora, l’Iran, con quei missili di fabbricazione russa vendutigli dalla Cina, minaccia il Medioriente. E così lo Zio Sam, che è preoccupato per l’Iran che minaccia il Medioriente a causa di quei missili di fabbricazione russa vendutigli dalla Cina che abbiamo finanziato noi con soldi americani, mamda altre truppe e manda altri dollari… Signor presidente dell’Assemblea, questa non è politica estera. Questa è stupidità estera.»
Traficant è sull’obiettivo con la sua analisi del problema, ma manca il bersaglio riguardo alla causa. I leader americani non sono stupidi. Stanno semplicemente mettendo in atto la Formula Rothschild. Per giustificare il governo mondiale è necessario avere guerre e la minaccia di guerre. Le guerre richiedono dei nemici con armi spaventose. Saddam Hussein è uno dei migliori nemici che i soldi possano comprare.
Se è vero che i leader occidentali stanno finanziando deliberatamente i loro stessi nemici, dobbiamo presumere che essi abbiano considerato la previsione di Lenin che, così facendo, essi stiano preparando il proprio suicidio — anche il nostro, per inciso. Dobbiamo anche concludere che confidino di evitare quel destino. La questione qui non è se abbiano ragione o torto. Il punto è che loro credono di aver ragione e, inoltre, stanno costruendo un ordine mondiale che contano di essere in grado di controllare. Com’essi pianifichino di farlo avvenire è l’argomento di una sezione successiva, ma la guerra perpetua ne è una parte importante. A meno che noi non siamo in grado di spezzare la presa di questi strateghi, la Formula Rothschild continuerà a giocare un ruolo principale nel nostro futuro.

Sorvolo, 124

AMBIENTALISMO, UN SOSTITUTO DELLA GUERRA
Provare che le previsioni di apocalisse ambientale attualmente accettate sono basate su "studi scientifici" esagerati e fraudolenti esula dall’ambito di questo studio. Ma una prova del genere la si trova facilmente se si è disposti a guardare ai dati grezzi ed ai prsupposti sui quali si basano le proiezioni. Più importante, tuttavia, è la questione del perché gli scenari da fine del mondo basati su studi scientifici fasulli — o su nessuno studio — vengano pubblicizzati acriticamente dai media controllati dal CFR; o perché i gruppi ambientalisti radicali che sostengono la dottrina socialista ed i programmi contro le aziende vengano finanziati generosamente da fondazioni, banche e gruppi dominati dal CFR, gli stessi gruppi che sembrerebbero avere più da perdere. …
La popolazione delle nazioni industrializzate è stata sottoposta ad un fuoco di fila di documentari, spettacoli teatrali, film, ballate, poesie, adesivi, poster, marce, discorsi, seminari, conferenze, e concerti. … Nessuno contesta il danno arrecato all’economia o alla nazione. … Non uno su mille contesterà la premessa sottostante. Come potrebbe essere falsa? Guarda tutte le celebrità cinematografiche e le stelle della musica che si sono unite al movimento. Mentre i seguaci del movimento ambientalista sono assorbiti dalle visioni di apocalisse planetaria, vediamo che cosa stanno pensando i leader. Il primo Giorno della Terra venne proclamato il 22 Aprile 1970, ad un incontro "summit" a Rio de Janeiro, cui parteciparono ambientalisti e politici da tutto il mondo. Una pubblicazione circolata ampiamente in quell’incontro era intitolata il Manuale Ambientale. Il tema principale del libro fu riassunto da una citazione dal professore di Princeton Richard A. Falk, un membro del CFR … Egli disse: «La base di tutti i nostri problemi è l’inadeguatezza degli stati sovrani a gestire gli affari dell’umanità nel ventesimo secolo.» Il manuale continuava con la linea del CFR ponendo queste domande retoriche: «Le nazioni−stato sono realmente possibili, ora che hanno il potere di distruggersi l’un l’altra in un solo pomeriggio? … Che prezzo sarebbe disposta a pagare la maggior parte della popolazione per un tipo di organizzazione umana più durevole — più tasse, rinunciare alle bandiere nazionali, magari il sacrificio di qualcuna delle nostre libertà conquistate a caro prezzo?» …

Sorvolo, 125

Il membro del CFR Lester Brown è a capo di un altro pensatoio chiamato Worldwatch Institute. Nel rapporto annuale dell’istituto, intitolato State of the World 1991, Brown disse che «la battaglia per salvare il pianeta sostituirà la battaglia sull’ideologia come tema organizzativo del nuovo ordine mondiale.» …
Quante volte dev’essere spiegato? Il movimento ambientalista è stato creato dal CFR. è un sostituto della guerra che loro sperano diventerà il fondamento emozionale e psicologico per il governo mondiale.
IL BERSAGLIO È L’UMANITÀ STESSA
Il Club di Roma è un gruppo di pianificatori globali che pubblica annualmente scenari da fine del mondo basati su previsioni di sovrappopolazione e carestie. I membri sono internazionali, ma l’elenco americano comprende membri ben noti del CFR come Jimmy Carter, Harlan Cleveland, Claiburne Pell, e Sol Linowitz. La loro soluzione alla sovrappopolazione? Un governo mondiale per controllare i tassi di natalità e, se necessario, eseguire l’eutanasia. Questa è una parola gentile per l’uccisione deliberata dei vecchi, dei deboli, e naturalmente dei non cooperativi. Seguendo lo stesso ragionamento formulato ad Iron Mountain, il Club di Roma ha concluso che la paura del disastro ambientale si potrebbe usare come un nemico sostitutivo per lo scopo di unificare le masse dietro il loro programma. Nel loro libro del 1991 intitolato The First Global Revolution [La prima rivoluzione globale, n.d.a.], troviamo questo:
«In cerca di un nuovo nemico per unirci, ci è venuta l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la penuria d’acqua, le carestie e simili avrebbero funzionato… Tutti questi pericoli sono causati dall’intervento umano … Il vero nemico, quindi, è l’umanità stessa.»
I teorici socialisti sono sempre stati affascinati dalla questione del controllare la crescita della popolazione. Essa eccita la loro immaginazione perché è il piano burocratico ultimo. Se il vero nemico è l’umanità stessa, come dice il Club di Roma, allora l’umanità stessa deve diventare il bersaglio.

Sorvolo, 126

Il socialista fabiano Bertrand Russell lo espresse così:
«Io non faccio finta che il controllo delle nascite sia il solo modo in cui si possa impedire alla popolazione di aumentare… La guerra, come ho osservato un momento fa, finora è stata deludente sotto questo aspetto, ma forse la guerra batteriologica potrebbe dimostrarsi più efficace. Se si potesse diffondere una Morte Nera in tutto il mondo una volta ogni generazione, i sopravvissuti potrebbero procreare liberamente senza rendere il mondo troppo pieno… Una società mondiale scientifica non può essere stabile a meno che non ci sia un governo mondiale… Sarà necessario trovare dei modi per impedire un incremento nella popolazione mondiale. Se questo dev’essere fatto in un modo diverso dalle guerre, dalle pestilenze e dalle carestie, esso richiederà una potente autorità internazionale. Quest’autorità dovrebbe distribuire il cibo del mondo alle varie nazioni in proporzione alla loro popolazione al momento dell’istituzione dell’autorità. Se una qualunque nazione incrementasse successivamente la sua popolazione, non dovrebbe per quello ricevere alcun cibo in più. Il motivo per non incrementare la popolazione sarebbe a quel punto molto persuasivo.»”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“Ezra Pound, in una trasmissione a Radio Roma del 18 Aprile 1943, dichiarò: «…e degli uomini in America, non soddisfatti di questa guerra, stanno già puntando alla prossima. Il momento di opporsi è adesso.»”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

“La guerra che verrà
Non è la prima. Prima
Ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
C’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
Faceva la fame. Fra i vincitori
La povera gente faceva ugualmente la fame.”
Bertold Brecht, Kriegsfibel, (ABC della guerra, n.d.a.)

Sorvolo, 127

“…
Chi comanda il mondo
Oltre che il potere
Vuole il tuo dolore
E dovrai soffrire
E sarai costretto ad obbedire

C’è una dittatura di illusionisti finti economisti equilibristi
Terroristi padroni del mondo peggio dei nazisti
Che hanno forgiato altrettanti tristi arrivisti stacanovisti
Gli illusionisti che ci hanno illuso
Con le parole libertà e democrazia fino a portarci all’apatia
Creando nella massa una massa grassa di armi e di divisione di massa
Media, oggetti, nomi, colori, simboli, la pensiamo uguale ma siamo divisi noi singoli
Dormiamo bene sotto le coperte siamo servi di queste sorridenti merde

La libertà e la lotta contro l’ingiustizia non sono né di destra né di sinistra
…”
Povia, Chi comanda il mondo

“Se mi conficchi un coltello nella schiena per ventitré centimetri e ne tiri fuori quindici, non c'è stato un miglioramento. Se lo tiri fuori del tutto non c'è stato un miglioramento. Il miglioramento è curare la ferita che il colpo ha causato. E loro non l'hanno neanche tirato fuori il coltello, neanche a parlarne di curare la ferita. Loro non ammetterebbero neanche l'esistenza del coltello.”
Malcom X, da en.wikiquote.org

“I pacifisti che rifiutano di indagare le cause economiche della guerra fanno causa comune con i trafficanti d'armi.”
“Le guerre si fanno per creare debiti.”
Ezra Pound, from it.wikiquote.org, alcune citate in Giacinto Auriti, Il Paese dell'Utopia

Sorvolo, 128

“Occhio per occhio
Fa il mondo cieco”
Anonimo, Graffito

“Divide et impera (Dividi e domina)”
Detto latino

“Se i miei figli non avessero voluto guerre, non ce ne sarebbero state.”
Gutle Schnapper Rothschild come citata in veja.it

“È risaputo che l'elemento diabolico è quello divisivo per eccellenza. La parola diavolo, del resto, deriva dal verbo greco diaballèin, che vuol dire, dividere, separare.”
Diego Fusaro

“BENCHÈ COMUNEMENTE SI CREDA CHE BASTINO DUE PARTI PER GENERARE UNA LITE, IN REALTÀ DEVE ESISTERE UNA TERZA PARTE IMPEGNATA A FOMENTARLA AFFINCHÈ IL CONFLITTO SI VERIFICHI REALMENTE.

Al posto di "cause alla base" della guerra si dovrebbe dire "fomentatori nascosti".
Non esistono conflitti che non possano essere ricomposti, a meno che i loro veri fomentatori non rimangano nascosti.”
L. Ron Hubbard, La legge della terza parte

“Io non insinuo che voi banchieri siete dei delinquenti… lo affermo!”
Giacinto Auriti al direttore della Banca d'Italia di Rieti, come citato in cogitoergo.it

“Siccome la valuta reale è il debito, non potrai mai restare fuori dai debiti. Il totale di tutti i debiti ed interessi dovuti supererà sempre il totale della massa monetaria.
Quindi vedi, questo sistema monetario basato sul debito altro non è in realtà che un enorme schema piramidale. Noi boss delle banche e dei media internazionali siamo seduti in cima. I politici, professori & giornalisti, totalmente di nostra proprietà, siedono ai livelli inferiori. Mentre voi api operaie siete bloccate ai livelli in fondo – lavorando duramente per sostenere perpetuamente il peso devastante della nostra struttura fraudolenta.

Sorvolo, 129

È come il gioco delle sedie, dove il numero di giocatori supera sempre il numero di sedie. Io faccio partire e fermo la musica a mio piacimento, mentre voi vi sfiancate a correre in giro in tondo per il mio divertimento. Io stimolo i "boom" (gonfiando le bolle), ed i "crolli" (lasciando uscire un po' d'aria), lucrando su entrambi.
Ora conosci i segreti del mio successo e potere. Probabilmente ti starai domandando perchè rivelerei la verità e mi accuserei così. Giusto?
È semplice. È perchè non ho rispetto di te. So che, per quanto duramente ti imbrogli, non importa quanto io rubi dalle bocche dei tuoi figli… tu non farai un bel nulla in proposito.
Non ti passerebbe mai nemmeno per la mente di prendere personalmente l'iniziativa di divulgare in giro questa storia ai tuoi amici ed alla tua famiglia. Se tutti quelli che leggono la mia confessione la trasmettessero ad altri dieci, il mio gioco sarebbe finito all'istante. Ma io so che non lo farai. Finchè in TV c'è una partita o un reality ad intrattenerti… finchè hai qualche birra nel tuo frigo… io posso fare o dire tutto ciò che voglio… per sempre.”
Mark S. King, come reperito in tomatobubble.com

“Essenzialmente, l'attuale creazione di denaro ex nihilo operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. In concreto, i risultati sono gli stessi. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.”
Maurice Félix Charles Allais, fisico ed economista, vincitore del Nobel 1988 per l'Economia, come citato in Danilo Peronio, La piaga nascosta del signoraggio bancario

“Il processo effettivo di creazione del denaro ha luogo principalmente nelle banche. [Al fine di descrivere il processo di creazione del denaro il più semplicemente possibile, il termine "banca" usato in questo opuscolo andrebbe inteso come comprendente tutti gli istituti di deposito.

Sorvolo, 130

Sin dalla legge Depository Institutions Deregulation and Monetary Control Act (Legge sulla deregolamentazione degli istituti di deposito e sul controllo monetario, n.d.a.) del 1980, tutti gli istituti di deposito sono stati autorizzati ad offrire conti correnti fruttiferi a determinati clienti. I conti correnti (tanto quelli fruttiferi quanto quelli per i quali il pagamento di interessi è ancora vietato per legge) in tutti gli istituti di deposito sono soggetti ai requisiti sulle riserve stabiliti dalla Federal Reserve. Perciò tutti questi istituti, non solo le banche commerciali, hanno il potenziale di creare denaro.] Come osservato in precedenza, le passività delle banche sono denaro. Queste passività sono i conti dei clienti. …
In assenza di requisiti di riserve legali, le banche possono sviluppare i depositi incrementando prestiti ed investimenti, sintanto che tengono a disposizione valuta sufficiente a soddisfare qualunque importo gli intestatari dei depositi vogliano convertire in valuta. Questo attributo unico dell'attività bancaria fu scoperto molti secoli fa.
Esso ebbe inizio con gli orafi. Primi banchieri, essi inizialmente fornivano servizi di custodia, guadagnando con i canoni di custodia nei forzieri per l'oro e le monete depositate presso di loro. La gente riscattava le loro "ricevute di deposito" ogniqualvolta avessero bisogno dell'oro o delle monete per acquistare qualcosa, e di portare l'oro o le monete al venditore il quale, a sua volta, le depositava in custodia, spesso dallo stesso banchiere. Tutti scoprirono presto che era molto più facile usare direttamente le ricevute di deposito come mezzo di pagamento. Queste ricevute, che divennero conosciute come note, erano accettabili come denaro perchè chiunque ne fosse in possesso poteva andare dal banchiere e scambiarle con moneta metallica.
Poi, i banchieri scoprirono che potevano fare prestiti dando soltanto le proprie promesse di pagamento, o note di banco, o banco−note, a chi riceveva il prestito. In questo modo, le banche iniziarono a creare denaro. Si potevano emettere più note rispetto all'oro ed alle monete a disposizione, perchè solo una parte delle note da rimborsare sarebbe stata presentata all'incasso in un qualsiasi momento. Bisognava, naturalmente, tenere a disposizione moneta metallica sufficiente a riscattare qualunque volume di note venisse presentato all'incasso.
I conti correnti sono la controparte moderna delle banconote. Si è trattato di un piccolo passo, dalla stampa delle note al compilare registrazioni contabili accreditanti i depositi di chi riceve prestiti, che i beneficiari dei prestiti a loro volta possono "spendere" staccando assegni, "stampando" in tal modo il proprio denaro.

Sorvolo, 131

… Supponiamo che il Sistema della Riserva Federale … compri 10.000 Dollari di titoli del Tesoro da un commerciante di titoli del governo statunitense. … La banca della Riserva Federale paga i titoli con un … assegno tratto su sè stessa. … Il Sistema della Riserva Federale ha aggiunto 10.000 Dollari di titoli alle proprie attività, per le quali ha pagato, in effetti, creando una propria passività sotto forma di saldi di riserve bancarie. Queste riserve sui libri contabili delle Banche … trovano corrispondenza con i 10.000 Dollari dei depositi del commerciante che prima non esistevano. …
Se il processo finisse qui, non ci sarebbe alcuna espansione "multipla" … Tuttavia, alle banche viene richiesto di mantenere delle riserve pari solo a una frazione dei loro depositi. …
Tutte le banche, collettivamente, hanno 10.000 Dollari di depositi e riserve che prima non avevano. … Tutto quel che hanno bisogno di trattenere, con requisiti di riserve del 10 percento, sono 1.000 Dollari. I rimanenti 9.000 Dollari sono "riserve in eccesso". Quest'ammontare può essere prestato ed investito. …
Ovviamente, in realtà non erogano i prestiti con il denaro che ricevono in deposito. Se facessero questo, non si creerebbe alcun denaro supplementare. Quello che fanno quando danno prestiti è accettare cambiali in cambio di crediti sui conti correnti di coloro a cui prestano. …
Portata sino ai limiti teorici, i 10.000 Dollari di riserve iniziali distribuiti nel sistema bancario danno origine ad un'espansione di 90.000 in credito bancario (prestiti ed investimenti) e sostengono un totale di 100.000 Dollari in nuovi depositi, con requisiti di riserve del 10 percento. Il fattore di espansione dei depositi per un dato ammontare di nuove riserve è quindi il reciproco della percentuale di riserve richieste (1/0,10 = 10). … L'espansione multipla è possibile perchè le banche come gruppo sono come una grossa banca, nella quale gli assegni tratti sui depositi di chi prende a prestito determinano crediti sui conti di altri depositanti, senza nessuna variazione netta nelle riserve totali.”
Federal Reserve Bank of Chicago, Modern Money Mechanics (Le meccaniche della moneta moderna, n.d.a.)
["investiti" qui significa: 9.000 Dollari che prima non esistevano verranno accreditati sul conto di qualcuno e quindi aggiunti ai depositi e riserve di tutte le banche considerate collettivamente, dei quali nel prossimo giro sul palcoscenico 900 Dollari verranno "trattenuti" come "riserve", ed i rimanenti 8.100 Dollari che prima non esistevano verranno investiti ed accreditati ed aggiunti ai depositi e riserve, e così via, ancora e ancora, e tutto il tempo ogni "Dollaro" che non esisteva prima è nuovo potere d’acquisto saltato fuori dal nulla nelle mani del suo "creatore";

Sorvolo, 132

ciliegina sulla torta, il "creatore" che ha "guadagnato" questo potere d'acquisto dal nulla, quando lo presta addebita anche un interesse; un interesse che dovrà venire racimolato da qualche altra fonte di potere d'acquisto altrove. n.d.a.]
“Gli imputati con ciò spontaneamente si dichiarano colpevoli di tutte le accuse:
contraffazione (per aver usurpato e monopolizzato il privilegio arbitrario di creare denaro dal nulla ed appropriarsene),
truffa (per aver coltivato falsità, confusione, mistero, superstizione e soggezione nella gente per disorientarli, soggiogarli e tenerli il più lontano possibile dalla verità dei loro crimini),
appropriazione indebita (per aver usato, sfruttato e lucrato sul potere d'acquisto degli altri come se fosse loro),
furto (per aver rubato il potere d'acquisto degli altri creando ulteriore potere d'acquisto e trappole del debito infinito dal nulla ed approrpiandosene e per essersi impossessati delle loro proprietà e delle loro vite ed anime con essi),
rapina (per aver creato, manipolato e sfruttato debito odioso per minare, far fallire e pignorare le proprietà, le vite e le anime della gente),
associazione a delinquere (per aver allettato, cooptato e scatenato i peggiori fra la gente contro la gente),
soppressione economica globale (per aver creato, manipolato e sfruttato concorrenza sleale, oligopoli e monopoli, conflitti e guerre, e per averlo fatto al fine ultimo di possedere ed annientare tutto e tutti),
alto tradimento nei confronti dell’umanità (per essere la radice e la forza principale dietro tutte le piaghe che spingono l'esistenza della gente verso l'inferno, la morte e l'estinzione).
Il caso più premeditato, nascosto, inesorabile, ininterrotto, esteso, lungo, devastante, paralizzante, rovinoso e letale di soppressione economica globale ed alto tradimento contro l'umanità nella storia generalmente conosciuta.”
n.d.a.

“Hai presente le collezioni d’arte di proprietà delle banche delle quali graziosamente ci concedono la fruizione? L’arte è una delle nostre dimensioni più elevate, in cui esprimiamo chi siamo in cosa concepiamo, creiamo e condividiamo. Se tu vedessi un criminale, truffatore, usurpatore e ladro, che si diletta ad ostentare ai derubati la parte di refurtiva relativa alla loro dimensione più elevata, ti accontenteresti di chiamarlo la beffa oltre il danno, o preferiresti termini più diabolici? E cosa ne diresti di ristabilire la giustizia?”
n.d.a.

Sorvolo, 133

“Le cose non accadono spontaneamente. Le cose vengono causate.”
“La causa è l’intenzione.”
“Vi sono alcune caratteristiche ed atteggiamenti mentali che fanno sì che circa il 20 percento di una razza si opponga violentemente a qualsiasi attività o gruppo di miglioramento.
Tali persone sono note per avere tendenze antisociali.
Quando la struttura legale o politica di un paese diventa tale da favorire l’acquisizione di posti di fiducia da parte di personalità del genere, allora in quel paese vengono soppresse tutte le organizzazioni che tendono a promuovere la civiltà e ne deriva una barbarie fatta di criminalità e soprusi economici. …
La personalità sociale vuole sopravvivere e vuole che gli altri sopravvivano, invece la personalità antisociale vuole veramente e nascostamente che gli altri soccombano. …
Poiché costituiscono solo il 20 percento della popolazione e visto che solo il 2,5 percento è veramente pericoloso, vediamo che con uno sforzo molto modesto potremmo migliorare considerevolmente lo stato della società. …
Se la società riconoscesse questo tipo di personalità come un essere malato come adesso isola la gente con il vaiolo, potrebbero verificarsi delle riprese sia sociali che economiche.
Non è probabile che le cose migliorino granché finché al 20 percento della popolazione viene permesso di dominare e danneggiare le vite e le iniziative del restante 80 percento.
Dato che la pratica attuale è la volontà della maggioranza, allora il buonsenso della maggioranza dovrebbe esprimersi nelle nostre vite quotidiane senza l'interferenza e la distruzione di chi è socialmente malato. …
A meno che non riusciamo ad individuare la personalità sociale ed a mantenerla al sicuro da indebite restrizioni, ed anche ad individuare l'antisociale ed a porgli delle restrizioni, la nostra società continuerà a soffrire di pazzia, criminalità e guerra, e l'uomo e la civiltà non dureranno.
Di tutte le nostre abilità tecniche …, tale differenziazione ha l'importanza più elevata in quanto, in mancanza di essa, nessun'altra abilità potrebbe continuare, dal momento che la base sulla quale opera — la civiltà — non sarebbe più lì a permetterle di continuare.

Sorvolo, 134

Non annientate la personalità sociale — e non mancate di rendere impotente l’antisociale nel suo tentativo di danneggiare il resto di noi.
Il semplice fatto di elevarsi al di sopra dei propri simili o di avere un ruolo importante, non rende qualcuno una personalità antisociale. Il semplice fatto di poter controllare o dominare gli altri non rende qualcuno una personalità antisociale.
Sono i motivi che la spingono ad agire in quel modo e le conseguenze delle sue azioni a distinguere la personalità sociale dall’antisociale.
Se non comprendiamo e impieghiamo le vere caratteristiche dei due tipi di personalità, continueremo a vivere nel dubbio su chi siano i nostri nemici e, così facendo, vittimizzeremmo i nostri amici. …
Dato che la società procede, prospera e vive solamente grazie agli sforzi delle personalità sociali, queste ultime devono poter essere riconosciute, poiché loro, non l’antisociale, sono le persone di valore. È questa la gente che deve godere di diritti e libertà. Si pone l’attenzione sull’antisociale solo al fine di proteggere e assistere le personalità sociali all’interno della società.
Tutte le regole della maggioranza, le intenzioni di civilizzare e perfino la razza umana falliranno, se non si riuscirà a identificare e fermare le personalità antisociali e ad aiutare e sostenere le personalità sociali presenti nella società. Questo perché la stessa parola "società" implica una condotta sociale, e senza di essa non può esistere alcuna società, ma solo una barbarie dove tutti gli uomini, buoni o cattivi che siano, sono in pericolo.
Il punto debole del mostrare il modo per riconoscere le persone pericolose, sta nel fatto che poi queste attribuiranno tali caratteristiche alle persone oneste, per scatenare in questo modo una caccia contro di loro al fine di eliminarle.
Il canto del cigno di ogni grande civiltà è il motivo suonato dalle frecce, dalle asce o dai proiettili usati dagli antisociali per ammazzare le ultime persone per bene.
Il governo è pericoloso soltanto quando può venire impiegato da parte delle personalità antisociali ed a loro favore. Il risultato finale è lo sradicamento di tutte le personalità sociali ed il risultante crollo dell’Egitto, di Babilonia, di Roma, della Russia o dell’Occidente.”
L. Ron Hubbard, Due tipi di persone

Sorvolo, 135

“Lo sanno tutti che l’economia è la scienza triste. E quasi tutti sanno che ricevette questa descrizione da Thomas Carlyle, che fu ispirato a coniare questo termine dalla previsione pessimista di T. R. Malthus secondo la quale la popolazione sarebbe sempre cresciuta più velocemente del cibo, condannando l’umanità a fame e stenti senza fine. Sebbene sia ben nota, questa storia è però anche sbagliata, così sbagliata che è difficile immaginarne una che sia più lontana dalla verità.”
David M. Levy e Sandra J. Peart, The Secret History of the Dismal Science (La storia segreta della scienza triste, n.d.a.), come reperito in econlib.org

“Tutti i criminali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Tutti i soppressivi sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.”
n.d.a., parafrasato da George Orwell, La fattoria degli animali

“Quando la gente di questa classe viene colpita dai sensi di colpa, mentre ordisce guerre mondiali e depressioni economiche che porteranno miseria, sofferenze e morte a milioni fra gli abitanti del mondo, a volte ha degli scrupoli. Questi scrupoli vengono scherniti dai loro pari come "crisi di nervi". Dopo un incontro con i loro psichiatri, ritornano al loro lavoro con rinnovato gusto, senza ulteriori digressioni nella pietà per la "piccola gente" che sarà loro vittima.”
“… l'enorme colpa dei banchieri e la lunga storia di sofferenze e miseria per le quali essi sono responsabili suggerirebbe che nessuna punizione potrebbe essere troppo severa per i loro crimini contro i loro simili.”
Eustace Mullins, The Secrets of the Federal Reserve, The London Connection

“Quindi, qual è lo scopo di questa lettera?
… è farti sapere che so. La benda sugli occhi è caduta. So che cosa hai fatto e so che cosa stai facendo. Per quanto mi riguarda, puoi prendere la tua … e ficcartela in quel posto!
E, sai cosa? L’eternità è un tempo molto lungo e si trova davanti a noi. …
Io ti sto affrontando oggi, ma tu dovrai affrontare me qualche giorno e pagare per i tuoi crimini. E pagherai.”
Luis A. Garcia, "Una lettera da Garcia" (per David Miscavige, n.d.a.)

“Sappiamo chi siete
Sappiamo cosa siete
Sappiamo cosa state facendo
Sappiamo come lo state facendo
Sappiamo perché lo state facendo
E sappiamo cosa fare
Sappiamo
E lo sappiamo meglio di voi”
n.d.a.

Sorvolo, 136

“Il compito più arduo che si possa avere è continuare ad amare i propri simili, nonostante tutti i motivi per cui non lo si dovrebbe fare.
Il vero indice di sanità mentale e di grandezza è il continuare a farlo.
Per colui che lo sa realizzare, ci sono grandi speranze.
Per coloro che non lo sanno fare, ci sono soltanto dispiacere, odio e disperazione. E non sono queste le cose di cui è fatta la grandezza – o la sanità mentale o la felicità.
Una delle trappole principali è cedere ad un invito all’odio. …
Cercare di conseguire tutte le qualità desiderabili nella vita è nobile. Quella più difficile – e la più necessaria – da conseguire è amare i propri simili nonostante tutti gli inviti a fare altrimenti. …
La vera grandezza rifiuta semplicemente di cambiare il proprio atteggiamento nonostante le cattive azioni di cui si è oggetto – e una persona veramente grande ama i suoi simili perché li capisce.
Dopo tutto sono tutti nella stessa trappola. Qualcuno se n’è dimenticato, altri ne sono impazziti, altri agiscono come coloro che li hanno traditi. Ma tutti, tutti sono nella stessa trappola – generali, spazzini, presidenti e pazzi. Si comportano così perché sono tutti soggetti alle stesse crudeli pressioni di questo universo.
Alcuni di noi sono soggetti a tali pressioni eppure continuano a fare il loro lavoro. Altri, si sono da tempo arresi e delirano e torturano e si muovono con fare impettito, da quelle anime dementi che sono.
Noi possiamo quantomeno capire il fatto che la grandezza non deriva da guerre violente o da notorietà. Deriva dal fatto di essere fedeli alla propria decenza, di continuare ad aiutare gli altri qualsiasi cosa essi facciano o pensino o dicano e malgrado tutte le azioni brutali a cui si è soggetti, di perseverare senza cambiare il proprio atteggiamento fondamentale nei confronti dell’Uomo.
… Perché si dovrebbe cambiare atteggiamento ed incominciare a odiare solo perché qualcun altro si è perso ed il suo destino è per lui troppo crudele da affrontare?

Sorvolo, 137

La giustizia, la clemenza, il perdono sono tutte cose senza importanza rispetto alla capacità di non cambiare a causa di provocazioni o di pressioni a farlo.
Si deve agire, si devono mantenere ordine e decenza. Ma non c’è bisogno di odiare o cercare vendetta.
È vero che gli esseri sono fragili e commettono errori. L’Uomo è fondamentalmente buono, ma può comportarsi male.
Si comporta male solo quando le sue azioni a favore dell’ordine e della sicurezza altrui sono compiute con odio. O quando le sue misure disciplinari sono basate solo sulla sua incolumità senza alcuna preoccupazione per tutti gli altri; o peggio ancora, quando agisce solo per il gusto della crudeltà.
Non mantenere affatto l’ordine è un’azione da pazzi. Basta guardare le cose appartenenti a un malato di mente e l’ambiente intorno a lui, per rendersene conto. Le persone capaci mantengono le cose in ordine.
Quando una razza è dominata dalla crudeltà compiuta nel nome della disciplina, a quella razza è stato insegnato ad odiare. Ed il suo destino è segnato.
La vera lezione è imparare ad amare.
Chi vuole arrivare incolume alla fine dei suoi giorni deve imparare questo – mai usare ciò che ci viene fatto come motivo per odiare. Mai desiderare vendetta.
Ci vuole della vera forza per amare l’Uomo. E per amarlo nonostante tutti gli inviti a fare diversamente, tutte le provocazioni e tutti i motivi per cui non lo si dovrebbe fare.
La felicità e la forza persistono solo in assenza di odio. Odiare è di per sè la strada che porta al disastro. Amare è la strada che porta alla forza. Amare malgrado tutto è il segreto della grandezza. E potrebbe benissimo essere il più grande segreto in questo universo.”
L. Ron Hubbard, Che cos’è la grandezza?

Sorvolo, 138

“Il mondo è un posto pericoloso in cui vivere; non a causa delle persone malvagie, ma a causa delle persone che non fanno nulla in proposito.”
“Il mondo è più in pericolo a causa di coloro che tollerano o incoraggiano il male che a causa di coloro che effettivamente lo commettono.”
Albert Einstein, da en.wikiquote.org

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”
“L'ingiustizia da una qualsiasi parte è una minaccia per la giustizia ovunque.”
“Una persona non inizia a vivere sinché non riesce ad elevarsi al di sopra degli stretti confini delle sue questioni ed interessi individualistici sino a quelli più ampi di tutta l’umanità.”
“Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o perire insieme come stupidi.”
“La misura ultima di un uomo non è la posizione che prende in momenti di comodità e convenienza, ma quella che prende nei momenti di controversia e che mettono alla prova. Il vero buon vicino rischierà la sua posizione, il suo prestigio e persino la sua vita per il benessere degli altri.”
“Avremo da pentirci in questa generazione, non solo per le parole e le azioni d'odio della gente cattiva, ma anche per lo spaventoso silenzio della gente buona.”
“Niente nell'intero mondo è più pericoloso che la sincera ignoranza e la coscienziosa stupidità.”
Martin Luther King

“Se si permette ingiustizia in un gruppo, si sta permettendo la distruzione del gruppo.”
parafrasato da L. Ron Hubbard

Sorvolo, 139

“Noi siamo gli uomini cavi
Noi siamo gli uomini impagliati
Appoggiati gli uni agli altri
La testa piena di paglia. Ahimè!

È questo il modo in cui finisce il mondo
Non con uno schianto ma con un gemito.”
Thomas Stearns Eliot, The Hollow Men, anche come citato nel film Apocalypse Now

“Homo sum, humani nihil a me alienum puto. (Sono un essere umano, nulla che sia umano reputo a me estraneo.)”
Publius Terentius Afer

“Che uomo è un uomo che non rende il mondo un posto migliore?”
Anonimo, graffito (presumibilmente ispirato da un film dove un originale latino leggermente più intransigente, «Nemo vir est qui mundum non reddat meliorem», si traduce in: «Nessuno che non renda il mondo migliore è un uomo»)

“La propria misura è la distanza dalla cima, dal fondo, dagli altri e da sé. Ma non la propria. Quella di tutti.”
n.d.a.

“Lo scopo della vita non è vincere. Lo scopo della vita è crescere e condividere. Quando ti accadrà di guardare indietro a ciò che hai fatto nella vita, troverai più soddisfazione dai piaceri che hai portato nella vita degli altri che dai momenti in cui li hai emarginati e sconfitti.”
Harold Kushner

“C’è chi fa dei bambini con la mia musica. È bello.”
Barry White

“La vita è la vittoria.”
Pia Jarach, Memoriale Binario 21

Sorvolo, 140

“Chi controlla il controllore?”
vecchio detto

“… il popolo non ha preso sufficientemente parte al governo, nonostante il governo lo riguardi in tutto e per tutto, e la colpa delle frodi perpetrate a suo danno è sua. …
La sopravvivenza del governo di partito, invece dell’amministrazione del governo da parte del popolo per sé stesso, è dovuta al fatto che il popolo trascura i propri stessi migliori interessi. … I grandi interessi speciali hanno incoraggiato, con mezzi sia diretti che indiretti, la divisione dei corpi legislativi in fazioni ciascuna delle quali sostiene un qualche partito politico. Essi hanno fornito sostegno ai politici di punta in ogni modo possibile. … Non c’è una regola sicura per riconoscere chi è amichevole verso il governo del popolo e chi no. Ci vuole una vigilanza eterna, e persino quello a volte non consente scoperte tempestive. …
Il rimedio per i nostri mali sociali non consiste tanto nel cambiare il sistema di governo quanto nell'incrementare l'intelligenza generale del popolo così che possa imparare come si governa.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Banking and Currency and The Money Trust

“Dobbiamo fare la nostra scelta fra economia e libertà, oppure profusione e servitù. Se incorriamo in debiti tali che dobbiamo venire tassati nel nostro pane e nella nostra acqua, nelle nostre necessità e nelle nostre comodità, nelle nostre fatiche e nei nostri diletti, … il nostro popolo deve venire a lavorare sedici ore su ventiquattro, consegnare la sua paga di quindici di queste al governo, … non avere tempo per pensare, nessun mezzo per chiamare a rispondere i nostri cattivi amministratori, ma essere contento di ottenere sostentamento comprandosi la possibilità di avvitare le loro catene al collo dei suoi compagni di sofferenza … E questa è la tendenza di tutti i governi umani … fino a che il grosso della società non viene ridotto a meri automi di miseria … E l’apripista di quest’orrenda squadra è il debito pubblico. Ad esso segue la tassazione, e nella sua scia la miseria e l’oppressione.”
Thomas Jefferson, in una lettera del 1816 a Sam Kercheval, come citato in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 141

“Non conosco altro depositario sicuro dei poteri ultimi della società, se non il popolo stesso: e se non lo pensiamo sufficientemente illuminato da esercitare il proprio controllo con retta discrezione, il rimedio è, non il toglierglielo, ma informare la sua discrezione con l'educazione.”
Thomas Jefferson, come citato in tjrs.monticello.org, David Wise and Thomas B. Ross, The Invisible Government (Il governo invisibile, n.d.a.), ecc.

“Il mattone fondamentale di una società è la persona. A partire dalle persone si costruiscono i gruppi. E questa è la società. Nessuna società è migliore dei suoi mattoni fondamentali.”
L. Ron Hubbard

“Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Costituzione Italiana

“Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
Albert Einstein, da it.wikiquote.org

“Nessun servomeccanismo, nessun espediente, nessun surrogato ci potrà mai riuscire; soltanto tu ed io rimboccandoci le maniche.”
“Non si può controllare niente senza assumere piena responsabilità per essa. … Piena responsabilità non è colpa; è il riconoscimento di essere causa. … Quando si parla di responsabilità si intende "la determinazione della causa che ha prodotto l'effetto". … Un individuo è evidentemente progettato per essere causa. … Uno non manda a chiedere per chi suoni la campana senza essere pienamente disposto ad averla suonata e ad avere causato la causa del suo risuonare.”
“Quando non si è in grado di risolvere un problema, l'unico modo di mantenere una posizione autorevole al riguardo è dire che non può essere risolto.”
“TU PUOI SEMPRE fare qualcosa al riguardo.”
“Il mio modo di gestire un problema è affrontarlo sinché non lo vedo esattamente com’è; a quel punto ci passo attraverso ed esso svanisce.”
“Tutte le risposte sono fondamentalmente semplici.”
“Il Vero Perché apre la porta ad una soluzione.”
L. Ron Hubbard (parafrasato o meno)

Sorvolo, 142

“Il conforto degli accordi non è un sostituto della verità.”
“Vuoi trovare il "vero perché?" Vai a guardare nello specchio.”
Nickname

“Non è sufficiente che facciamo del nostro meglio; a volte dobbiamo fare quello che è necessario.”
Winston Churchill

“Una persona che entri in un mondo infettato
Dai burattinai della trappola del debito infinito
Somiglia molto a chi entri in un campo di sterminio
Ma quest'ultima noterebbe la beffa sul cancello:
«Arbeit Macht Frei», «Il lavoro rende liberi»,
Laddove la prima non si accorge nemmeno
Di attraversare un cancello occultato con cura
Dove tocca a te ed a me e ad ognuno di tutti noi
Appendere il cartello di chiusura definitiva:
«Soppressivi e fonti potenziali di guai,
Sovranità monetaria rubata,
Potere d’acquisto fuori scambio,
Moneta a debito,
Trappole del debito infinito,
Monopoli ed oligopoli
Fanno di tutti noi
Schiavi torturati a morte.»
Come disse il Poeta,
«Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate».
… A meno che TU
Non ti svegli
E ti alzi in piedi.
Se non tu,
Nessun altro.”
n.d.a.

Sorvolo, 143

“Le menti superiori discutono le idee; le menti normali discutono gli eventi; le menti mediocri discutono le persone.”
Socrate, come citato in anticorpi.info

“I problemi importanti che ci troviamo di fronte non si possono risolvere allo stesso livello di pensiero a cui ci trovavamo quando li abbiamo creati.”
parafrasato da Albert Einstein

“Una nazione di cento milioni di persone funziona in un modo fondamentalmente differente da un gruppo di un centinaio di individui.
Prendete, per esempio, il gioco dell'ultimatum – uno dei più famosi esperimenti sul comportamento economico. Questo esperimento di solito è condotto con due individui. Uno ottiene 100 dollari, che deve dividere tra sé e l'altro partecipante nel modo che preferisce. Può tenere tutto per sé, dividere la quantità di denaro a metà o darne via la maggior parte. L'altro giocatore può scegliere tra una di queste due azioni: accettare la divisione suggerita o rifiutarla con decisione. Se rifiuta la divisione, nessuno ottiene niente.
Le teorie economiche classiche assumono che gli umani siano macchine calcolatrici razionali. Secondo queste teorie la maggior parte della gente terrà per sé 99 dollari e offrirà 1 dollaro all'altro partecipante. Sempre secondo le teorie l'altro partecipante accetterà l'offerta. Una persona razionale a cui venga offerto un dollaro dirà sempre di sì. Che cosa gliene importa se l'altro giocatore ottiene 99 dollari?
Gli economisti classici probabilmente non hanno mai lasciato i loro laboratori e le aule magne per avventurarsi nel mondo reale. La maggior parte degli individui che partecipano al gioco dell'ultimatum rifiuta le offerte troppo basse perché "ingiuste". Preferiscono perdere un dollaro che sembrare stupidi. …

Sorvolo, 144

Il gioco dell'ultimatum ha reso un significativo contributo alla critica delle teorie economiche classiche e alla più importante scoperta economica degli ultimi decenni: i Sapiens non si comportano secondo una fredda logica matematica, ma piuttosto secondo una calda logica sociale. … Se 30.000 anni fa io vi avessi aiutato a cacciare un pollo selvatico e voi vi foste tenuti quasi tutto il pollo, offrendomi giusto un'ala, io non avrei detto a me stesso "Meglio un'ala che niente". Al contrario, … il sangue mi sarebbe ribollito nelle vene e avrei pestato i piedi e gridato per quanto fiato avessi avuto in gola. In poche parole, sarei potuto andarmene affamato o persino dopo aver rischiato un paio di cazzotti. Ma nel lungo periodo questa strategia avrebbe pagato, poiché ci avreste pensato due volte prima di fregarmi di nuovo. Oggi rifiutiamo offerte ingiuste perché gli individui che le hanno accettate docilmente non sono sopravvissuti all'Età della pietra. …
Quando però si osserva il comportamento delle masse umane, si scopre una realtà completamente differente. La maggior parte dei regni e degli imperi umani è stata estremamente ingiusta …
Una volta, mentre stava osservando le sue truppe disporsi per l'attacco, Federico disse a un generale che ciò che più lo colpiva di quella scena era che «Noi stiamo qui, perfettamente al sicuro, guardando sessantamila uomini – sono tutti nostri nemici, e non ce n'è uno che non sia meglio armato e più forte di noi, e tuttavia tutti tremano alla nostra presenza, mentre noi non abbiamo la qualsivoglia ragione per avere paura di loro». …
Perché … i soldati prussiani agivano in maniera così diversa da quello che ci si aspetterebbe secondo il gioco dell'ultimatum …? Perché le grandi masse di individui si comportano in un modo fondamentalmente diverso dai piccoli gruppi. Che cosa avrebbero osservato gli scienziati se avessero condotto l'esperimento del gioco dell'ultimatum su due gruppi di un milione di persone ciascuno che dovevano dividere cento miliardi di dollari?

Sorvolo, 145

Essi avrebbero probabilmente assistito a strane e affascinanti dinamiche. Per esempio, poiché un milione di persone non può prendere decisioni in maniera collettiva, ogni gruppo potrebbe generare una piccola élite dominante. Che cosa accadrebbe se un'élite offrisse all'altra dieci miliardi di dollari, tenendo per sé i restanti novanta miliardi? I capi del secondo gruppo potrebbero accettare questa iniqua offerta, versando la maggior parte dei dieci miliardi su un conto bancario svizzero, mentre evitano che si diffonda la ribellione tra i propri seguaci con una combinazione di bastoni e di carote. La leadership potrebbe minacciare di punire con severità i dissidenti seduta stante, mentre potrebbe blandire i docili e i pazienti con ricompense eterne nell'aldilà. Questo è quanto è accaduto … nella Prussia del XVIII secolo, ed è il modo in cui le cose funzionano ancora oggi in molti paesi del mondo.
Minacce e promesse del genere spesso hanno avuto successo nel dare vita a gerarchie stabili e a reti di cooperazione di massa, finché la gente ha creduto che esse riflettessero le inevitabili leggi della natura o le leggi di Dio, piuttosto che meri capricci umani. Ogni forma di cooperazione umana su larga scala è in ultima analisi fondata sulla nostra fede negli "ordini costituiti immaginari". Questi sono insiemi di miti e regole a cui crediamo fermamente come alla legge di gravità, nonostante il fatto che esistano solo nella nostra immaginazione.”
Yuval Noah Harari, Homo Deus. Breve storia del futuro

“… le cause dell'attuale crisi multidimensionale … la causa ultima dell'attuale crisi a livello ecologico, ma anche economico, politico e, più ampiamente, sociale non è, come si è soliti affermare, la rivoluzione industriale, la tecnologia, la sovrappopolazione, il produttivismo, il consumismo, ecc. Per me, in realtà, tutte queste presunte cause sono i sintomi di un disagio molto più grave chiamato "concentrazione del potere".

Sorvolo, 146

… se accettiamo la spiegazione della crisi in termini di concentrazione del potere, allora il progetto di una democrazia inclusiva, che comporta l’equa distribuzione del potere economico, politico e sociale, non è solo un’utopia, ma l’unica via d’uscita alla crisi odierna che, come si può intuire, minaccia non solo le forme attuali di vita sociale, ma la vita stessa. Ciò significa che tutti i tentativi in corso di affrontare la crisi … che non comportino uno sforzo serio di attaccare l'attuale enorme concentrazione del potere economico e politico, sono destinati al fallimento.
… Il grande problema di una politica di emancipazione sta nel trovare i modi per unire tutti i gruppi sociali che formano la base potenziale del nuovo soggetto di liberazione, per accomunarli attorno a una visione del mondo comune, a un paradigma condiviso che attacchi chiaramente le strutture attuali che continuano a concentrare il potere a tutti i livelli e il loro sistema di valori.”
Takis Fotopoulos, La crisi dell’economia di crescita, anche come citato in Ivano Spano, Manifesto per una trasformazione radicale dell'attuale realtà economica, sociale, politica, culturale, relazionale; ovvero ipotesi di lavoro denominata: Democrazia Locale, al di là del politico, una rivoluzione dal basso, 2012

“Quello che ha fatto qualsiasi rivoluzione al mondo è violare la legge, perchè questa favorisce chi ha il potere e chi lo vuole detenere; ma io credo che il popolo, quando è maggioranza, sia al di sopra di ogni legge.”
Partecipante alle manifestazioni di protesta del 21 settembre 2017 a Barcellona contro gli arresti ordinati dal governo centrale per ostacolare il referendum sull'indipendenza catalana.

Sorvolo, 147

“Ci si potrebbe domandare: «Quanto a lungo la gente sopporterà uno stato di cose simile?» La rivoluzione non è la risposta. La rivoluzione fa il gioco delle forze del male. Solo la voce indignata delle masse di tutte le nazioni libere può insistere perché i loro rappresentanti eletti pongano fine ai piani totalitari degli strozzini, prima che essi raggiungano la loro meta.”
William Guy Carr, Pawns in the Game

“D. … Se c’è una schiavitù economica, o un sistema bellico, mondiale, perché non lo vedo?
R. Forse perché è invisibile. E nota che il progresso scientifico (il cliché del "cambio di paradigma") fondamentalmente riguarda il rendere l’invisibile visibile…”
Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“Tutte le perplessità, confusioni, e sofferenze in America non sorgono da difetti nella loro costituzione o confederazione, nè da una scarsità di onore o virtù, tanto quanto da totale ignoranza della natura della moneta, del credito e della circolazione.”
John Adams

“Se tutti i prestiti bancari venissero ripagati, nessuno potrebbe avere un deposito bancario, e non ci sarebbe un solo dollaro in conio o in valuta in circolazione. Questo è un pensiero sconvolgente. Siamo completamente dipendenti dalle banche commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che abbiamo in circolazione, contante o credito. Se le banche creano abbondante denaro sintetico, siamo prosperi; se no, facciamo la fame. Ci ritroviamo assolutamente privi di un sistema monetario permanente. Quando si raggiunge una comprensione completa del quadro, l'assurdità tragica della nostra posizione disperata è quasi incredibile, ma eccola lì. È l'argomento più importante su cui le persone intelligenti possano indagare e riflettere. È talmente importante che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non venga compreso ampiamente, e si rimedi ai suoi difetti molto presto.”
Robert H. Hemphill, Credit Manager della Federal Reserve Bank di Atlanta, Georgia, come citato in Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.), ed in G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 148

“Quando le banche mettono crediti sul tuo conto corrente stanno solamente fingendo di prestarti denaro. In realtà, non hanno nulla da prestare. Persino il denaro che i depositanti non indebitati hanno collocato presso di loro in origine è stato creato dal nulla in risposta al prestito di qualcun altro. E allora, che cosa dà alle banche il diritto di incassare un affitto sul nulla? È irrilevante che ovunque gli uomini siano costretti per legge ad accettare questi certificati del nulla in cambio di beni e servizi reali. Qui non stiamo parlando di cosa è legale, ma di cosa è morale. Come Thomas Jefferson ha osservato al tempo della sua prolungata battaglia contro le banche centrali negli Stati Uniti, «Nessuno ha un diritto naturale alla professione di prestasoldi, eccetto colui che abbia soldi da prestare.»
Secoli fa, l’usura venne definita come qualunque interesse addebitato per un prestito. L’uso moderno lo ha ridefinito come un interesse eccessivo. Di sicuro, qualunque ammontare di interesse addebitato per un prestito simulato è eccessivo. Il dizionario, perciò, ha bisogno di una nuova definizione. Usura: l’addebito di un qualsiasi interesse su un prestito di denaro fiat.
Vediamo quindi di guardare al debito ed all’interesse in questa luce. Thomas Edison ha riassunto l’immoralità del sistema quando ha detto:
«Gente che non sposterà un badile di fango per il progetto né contribuirà una libbra di materiali riscuoterà più denaro … di quanto ne riscuoterà la gente che fornirà tutti i materiali e farà tutto il lavoro.»
È questa forse un’esagerazione? Consideriamo l’acquisto di una casa da 100.000 dollari, in cui 30.000 dollari rappresentano il costo del terreno, la parcella dell’architetto, le commissioni sulla vendita, i permessi di costruzione, e quel genere di cose, d 70.000 dollari sia il costo del lavoro e dei materiali da costruzione. Se l’acquirente della casa ci mette 30.000 dollari come anticipo, allora 70.000 dollari vanno presi in prestito. Se il prestito viene concesso all’11% per un periodo di 30 anni, l’ammontare di interessi pagati sarà 167.806 dollari. Questo significa che l’ammontare pagato a coloro che hanno prestato il denaro è due volte e mezza superiore a quello pagato a coloro che hanno fornito tutto il lavoro e tutti i materiali. È vero che questa cifra rappresenta il valore nel tempo di quel denaro in trent’anni, e potrebbe venire giustificato facilmente sulla base che un prestatore meriti di essere compensato per aver consegnato l’uso suo capitale per mezza vita. Ma questo presuppone che il prestatore avesse realmente qualcosa da consegnare, che si fosse guadagnato il capitale, lo avesse risparmiato, e poi lo avesse prestato per la costruzione della casa di qualcun altro. Che cosa dobbiamo pensare, tuttavia, di un prestatore che non abbia fatto nulla per guadagnare il denaro, che non lo abbia risparmiato, e che, di fatto, lo abbia semplicemente creato dal nulla? Qual è il valore nel tempo del nulla?”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

Sorvolo, 149

“Io richiamo semplicemente l'attenzione su certi fatti che non si possono contestare. Io so, e così pure qualsiasi studente attento sa, che lo ammetta o no, che il fatto che il governo stampigli i privilegi della valuta legale sull'oro crea per esso una domanda aumentata ed artificiale, e, conseguentemente, un valore commerciabile che supera di molto quello che sarebbe se l'oro non avesse impresso su di sé questo privilegio della valuta legale. … Adesso esso beneficia del carattere del monopolio. Ogni centesimo supplementare di credito dato ad esso oltre il suo valore intrinseco come articolo di commercio, in ragione della sua stampigliatura governativa come valuta legale, viene prima estorto dal credito proprio del popolo, poi accumulato nella forma del cosiddetto "capitale," e dopo di ciò diviene la base per far pagare ad esso l'interesse composto per generazioni – perpetuamente – se questi non si emanciperà con l'abbandono di questa pratica falsa. Per quanto riguarda il principio, non c'è alcuna differenza che il Governo stampigli come valuta legale l'oro, dando al proprietario il vantaggio del suo aumentato valore, e che lo stesso procedimento di stampigliatura venga applicato alla semplice carta.”
Charles August Lindbergh Senior, membro del Congresso e del Comitato Congressuale per l'Attività Bancaria e la Moneta, Banking and Currency and The Money Trust

“La situazione attuale è drammatica, a parte per quello che si evince dai media, per almeno due considerazioni: abbiamo un tipo di sistema monetario disfunzionale come quello americano prima della rivoluzione americana – 1770 – e abbiamo un debito pubblico che assorbe oltre il 50% delle entrate dello stato, come in Francia nel 1780, poco prima della rivoluzione francese. Nel 1763 Benjamin Franklin si trovava in visita in Inghilterra e venne interrogato dalla banca d’Inghilterra riguardo la sorprendente prosperità economica delle colonie. Franklin rispose: «É molto semplice. Nelle colonie stampiamo i nostri soldi. Si chiamano Buoni Coloniali (Colonial Script). Li emettiamo in proporzione diretta alle necessità dell’industria e del commercio per rendere facile lo scambio fra produttori e consumatori. In questo modo, creiamo la carta moneta propria delle colonie, ne controlliamo il potere d’acquisto e non abbiamo da pagare interessi a nessuno.»

Sorvolo, 150

La banca d’Inghilterra inorridì nell’apprendere che l’America aveva scoperto il segreto del denaro. La banca utilizzò tutta la sua influenza per far passare subito una legge in parlamento, il "Currency act of 1764". Questa legge precludeva l’emissione di denaro da parte delle colonie ritenendola fuori legge. Lo spettro della povertà invase le colonie e scoppiò la rivoluzione. Per quanto riguarda il superamento della fatidica soglia del 50% delle entrate per servire il debito pubblico della Francia prerivoluzionaria, basta ricordare che l'Italia pagò ben 307 miliardi di euro nel solo 2008 (53% delle entrate). Per un esempio di quello che può succedere oggi in Italia, si può guardare a come risolse il problema l'Argentina nel periodo 2001−2003: una diffusa nascita di monete locali emesse da organizzazioni private, provincie e comuni, occupazione ed autogestione delle fabbriche. Come possono i sindacati tentare di proteggere il mondo del lavoro dalle conseguenze della crisi attuale e trarre vantaggio dal sistema? Il solo meccanismo dell'entrata dei sindacati nella quota proprietaria delle aziende – attraverso i fondi pensione – non è sufficiente ed ha evidenziato il rischio di un cannibalismo tra lavoratori proprio per l'alto costo dell'asservimento delle imprese agli interessi del sistema bancario. Un sistema bancario che non redistribuisce alla società ma solo ai suoi soci (la rendita monetaria viene occultata nei bilanci e risulta esentasse). La prova del nove sta in questa semplice constatazione: negli ultimi 30−40 anni la capacità produttiva è decuplicata ma il potere d'acquisto dei salari si è almeno dimezzato. Dove è andata a finire la differenza di valore?”
Marco Saba, Moneta Nostra

“Siccome sono cattolico, e tratto sempre con dei cattolici, dico: andatevi a leggere l'enciclica di Benedetto XIV, si chiama Vix Pervenit, e vi dice di nuovo: ogni prestito a interesse ha carattere usuraio, anche se l'interesse fosse basso, anche se fosse un povero a prestare a un ricco, anche se chi riceve il prestito ne trae cospicui guadagni. L'unica maniera per trarre qualcosa dal denaro è entrare in impresa con colui a cui lo presti. In quel caso lì puoi avere di più, ma quel di più va col rischio d'impresa. Se tu invece tiri in ballo l'interesse, allora il mondo rideva; oggi, non ride più. L'interesse è devastante; il tasso zero mentale deve essere il nostro modo di agire.”
Giovanni Lazzaretti

Sorvolo, 151

“Discernere il "giusto" dallo "sbagliato" in economia è una questione di distinguere le relazioni mutualistiche da quelle parassitarie. La storia delle civiltà è la cronaca della graduale edificazione di un sistema di leggi che bandiscono il comportamento economico parassitario. … Gli organismi ospiti sono vittime. Nessuna vittima sceglie mai di venire rapinata, ridotta in schiavitù, o di farsi negare i diritti umani fondamentali. I parassiti economici usano la segretezza, l’inganno, la forza bruta e l’autorità legale come loro "uncini." Attaccandosi sui loro involontari ospiti, essi sono in grado di estorcere profitti che nessuna relazione volontaria fornirebbe. … Nella misura in cui il comportamento parassita viene limitato, la società ne beneficia. Un’economia capitalista sana è una comunità di mutualisti interdipendenti. Per creare un ambiente dove la cooperazione fiorisca, l’eliminazione dello sfruttamento in tutte le sue forme dovrebbe essere l’obiettivo principale delle leggi economiche di una società. Ma tenere le leggi antiparassitarie al passo con un’economia in rapida evoluzione non è semplice. Identificare i veri parassiti dell’economia e scrivere leggi che distruggano i loro uncini richiede una prospettiva bioeconomica.”
“L’attuale spoliazione finanziaria delle economie e degli ecosistemi in tutto il mondo esibisce, di fatto, tutte le caratteristiche distintive di un’invasione cancerogena.”
“Lo stadio di cancrena del capitalismo non è una metafora. È una descrizione rigorosa di dove ci troviamo.”
“Il problema essenziale di qualunque cancro che rappresenti una minaccia per la vita è che il sistema immunitario dell’organismo ospite non riconosca o risponda alla sfida ed all’avanzamento del cancro efficacemente. Questo fallimento del nostro sistema immunitario sociale nel riconoscere e rispondere alla forma cancerosa del capitalismo è comprensibile una volta resici conto che gli organi di sorveglianza e di comunicazione dei corpi sociali ospiti di tutto il mondo, per come essi oggi funzionano, sono incapaci di riconoscere la natura e gli schemi della malattia. Vale a dire, i media ed i sistemi d’informazione organizzati capitalisticamente selezionano per la disseminazione soltanto messaggi compatibili con l’organizzazione capitalista dei corpi sociali.”
“Essi controllano i loro ospiti, divenendo in effetti il loro nuovo cervello, e trasformandoli in creature nuove. È come se l’ospite stesso fosse semplicemente un pupazzo, ed il parassita la mano al suo interno.”
Michael L. Rothschild, John McMurtry, Susan George, ancora John McMurtry, Carl Zimmer, tutti come citati in Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

Sorvolo, 152

“Un problema straordinario con il parassitismo monetario è che, probabilmente, le leggi contro il "riciclaggio di denaro" possono essere plausibilmente interpretate come meccanismi di imposizione del parassitismo. E così vengono varate misure sempre più draconiane per tracciare tutta la valuta circolante privatamente … «Il grande fratello vuole guardare nel tuo conto in banca.» …
Alcuni innovatori stanno proponendo e mettendo in piedi nuovi sistemi monetari che sono orientati alla dimensione locale e basati sulla comunità. Quella è certamente una forte possibilità, ma di nuovo essi potrebbero essere illegali in base a leggi statali invadenti che richiedono la rendicontazione sia delle transazioni gratuite che di quelle in forma di baratto, e che le assogettano a tassazione.
Un sistema monetario parassitario ha fondamentalmente tre requisiti principali, che probabilmente adesso sono già pienamente in vigore in tutto il mondo: (a) tutto il denaro dev’essere esclusivamente nella forma della valuta autorizzata dallo stato, (b) tutte le transazioni economiche sono soggette a tassazione, e (c) la perdita del controllo governativo sulla banca centrale.
Essenzialmente, la questione si riduce a se le persone abbiano o meno il diritto di effettuare transazioni economiche fra di loro libere dalla sorveglianza e dall’interferenza dello stato. Attualmente le leggi e l’amministrazione legale statunitensi ed internazionali non sembrano sostenere un tale diritto. Per pura coincidenza, questa è precisamente la stessa questione riguardante la legittimtà di qualunque tassazione. Di nuovo, la questione è strettamente connessa alle circostanze della fondazione degli Stati Uniti ed a «niente tassazione senza rappresentanza.»
In ogni caso, una nuova cognizione dell’attività bancaria a riserva frazionaria come un tipo di sistema d’integrità o vitalità frazionario deve farsi strada nella consapevolezza di massa, insieme con la piena comprensione che i moderni sistemi economici e politici basati su di essa sono conseguentemente profondamente ed intrinsecamente viziati – per usare la frase informale ma altamente descrittiva, marci fino al midollo.

Sorvolo, 153

Tutto il bislinguaggio orwelliano associato a ciò deve venire screditato e spazzato via perché qualunque cambiamento significativo od esteso avvenga. L’umanità si ritrova ad entrare nel 21mosecolo con un sistema monetario medievale. Forse, un po’ della sua intensa energia indirizzata verso l’innovazione tecnologica può venire incanalata verso un aggiornamento allo stato dell’arte del sistema monetario – forse il denaro è il massimo strumento tecnologico dell’umanità!
Nota che alcuni meccanismi sociali, che potrebbero sembrare combattere il parassitismo, potrebbero di fatto essere inutili, o persino degli eccellenti diversivi per il parassita. Per esempio, se molte persone si impegnano in dimostrazioni persino pacifiche ai summit economici mondiali, che cosa viene conseguito relativamente alla riforma capitalistica o monetaria? Gli attivisti potrebbero stare ingannando sé stessi pensando di avere fatto progressi in base all’essere riusciti o meno a "finire nel telegiornale della sera." Potrebbero invece, più produttivamente, trovare miriadi di modi di ridurre la "complictà psicologica dell’organismo ospite" … Ed organizzare conferenze invece di dimostrazioni? Non sembra esistere una sola conferenza rilevante al mondo per una questione così non controversa come la "riforma monetaria."”
Vladimir Z. Nuri, Fractional Reserve Banking as Economic Parasitism (L’attività bancaria a riserva frazionaria come parassitismo economico, n.d.a.)

“Per scoprire delle situazioni, occuparsene o porvi rimedio, si dev’essere in grado di comprendere ed elaborare diverse cose.
Queste sono il definire la scena ideale in sé stessa, il localizzare senza errori o congetture qualsiasi allontanamento da essa, lo scoprire PERCHÈ un allontanamento si sia verificato, e l’elaborare un mezzo per ritornare alla scena ideale.
Per risolvere una situazione completamente si deve arrivare alla VERA ragione PERCHÈ un allontamento dalla scena ideale si è verificato. …
Ci sono due scene:
A. La scena ideale.
B. La scena esistente.
Esse naturalmente possono essere molto distanti.
Come si fa a conoscere la scena ideale?

Sorvolo, 154

Di primo acchito sarebbe MOLTO difficile per una persona che non fosse un esperto conoscere la scena ideale. …
Martellando costantemente sulla "naturalezza" di una scena consistente di pazzia, crimini, torture, sequestri ed assassinii, questi "esperti" pazzi HANNO POSTO LA SCENA IDEALE TANTO FUORI PORTATA CHE SEMBRAVA INCREDIBILE. Era una situazione così brutta che chiunque proponesse la scena ideale incontrava resistenza attiva!
Eppure la scena ideale è così facile da esprimere che qualsiasi cittadino avrebbe potuto enunciarla in qualsiasi momento. …
La scena ideale in una società sarebbe, probabilmente, un ambiente sicuro nel quale si potesse percorrere felicemente la propria strada nella vita. …
Lo scarto fra la scena ideale e la scena esistente può essere molto ampio …
Tuttavia, approcciato gradualmente e con abilità e determinazione, si può fare. …
La consapevolezza mentale che qualcosa non va in una scena è il punto al quale si può iniziare a ritornare alla scena ideale. …
La rivoluzione violenta si verifica quando la reale scena ideale non è stata dichiarata appropriatamente, e quando escluda parti significative del gruppo.
Non è un bene avere una rivoluzione se il prodotto finale sarà un ULTERIORE allontanamento dalla scena ideale.
La rivolta è solo un’espressione di allontamenti dalla scena ideale della società cui troppo a lungo non si è posto rimedio. …
Esaminiamolo, questo concetto della scena ideale, e vediamo che non è una cosa molto complessa. Non è necessario essere un grande esperto per vedere come sarebbe una scena ideale.
Le parti complesse del tutto potrebbero non comporne la totalità, ma non sono realmente vitali per concepire una scena ideale per qualsiasi attività, tanto piccola quanto una famiglia o tanto grandi quanto un pianeta.
L’intero concetto di una scena ideale per qualsiasi attività è in realtà un’enunciazione pulita del suo SCOPO.
Tutto ciò che ci si deve chiedere è: ‘Qual è lo scopo di questo?’, e si sarà in grado di elaborare quale sia la scena ideale di "questo".”
L. Ron Hubbard, Come trovare e stabilire una scena ideale

Sorvolo, 155

“È tempo che l’opinione pubblica si renda conto che chi crea il valore della moneta non è chi la stampa o la emette, ma chi l’accetta come mezzo di pagamento, cioè la collettività dei cittadini. La mancanza di questa consapevolezza, fa sì che ad appropriarsi del valore monetario non siano i popoli, ma il sistema bancario internazionale… La famosa frase di William Paterson, fondatore della Banca d’Inghilterra: «Il banco trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla», che appare spregiudicatamente sincera, in effetti nasconde la parte più importante della verità, perché non è vero che il banco si arricchisce solo dell’interesse, ma anche e innanzi tutto della stessa moneta, il cui valore – come abbiamo visto – non è creato dalla banca, ma dalla collettività.”
Giacinto Auriti, L’ordinamento internazionale del sistema monetario

“L'unico modo per evitare la depauperizzazione dei popoli è evitare il debito all'origine. Gli Stati devono quindi smettere di monetizzare a debito, ed iniziare a creare direttamente moneta. Per evitare il debito pubblico i Titoli di Stato o qualsiasi altro strumento similare non devono essere più emessi, e al loro posto va creata la moneta di proprietà del cittadino. Per evitare il debito privato alle banche deve essere vietato di creare il credito dal nulla, e vanno cercate altre alternative che sostituiscano questi istituti medioevali.
La soluzione dunque non è nel "risparmiare", ma nel "misurare", nello scoprire quale è la vera funzione della moneta e nell'emetterla senza alcun debito e di proprietà del cittadino.”
Daniele Pace, La Moneta Dell’Utopia

Sorvolo, 156

“Solo tre mesi prima dell’apertura dell’assemblea costituente, [George] Washington espresse le sua ragioni per respingere il concetto di denaro fiat. In risposta alla rimostranza che non ci fosse abbastanza moneta aurea per soddisfare le necessità del commercio, rispose: «La necessità che emerge da una domanda di monete viene rappresentata come maggiore di quanto essa sia in realtà. Io sostengo che è dalla sostanza, e non dall’ombra di una cosa, che noi abbiamo a beneficiare. La saggezza dell’uomo, secondo il mio modesto parere, non può in questo momento concepire un piano per il quale il credito del denaro di carta verrebbe sostenuto a lungo; conseguentemente, il deprezzamento tiene il passo con la quantità dell’emissione, e gli articoli per i quali esso viene scambiato aumentano in misura superiore del valore del denaro che sprofonda. In che modo, quindi, l’agricoltore, il colono, l’artigiano sono beneficiati? Un male egualmente grande è la porta che questo apre immediatamente alla speculazione, per via della quale la parte meno intrigante, e forse di maggior valore, della comunità viene depredata dai più scaltri ed ingegnosi speculatori.»
Questa era la visione prevalente della grande maggioranza dei delegati all’assemblea costituente. Essi erano irremovibili nel loro proposito di creare una costituzione che impedisse a qualsiasi stato, e specialmente al governo federale stesso, di emettere mai più denaro fiat. E lo dissero in termini inequivocabili.
Oliver Ellsworth del Connecticut, che più tardi sarebbe diventato il nostro terzo Chief Justice della Corte Suprema, disse: «Questo è un momento favorevole per chiudere e sbarrare la porta al denaro di carta. Il danno dei vari esperimenti che sono stati fatti ora è fresco nella mente del pubblico ed ha suscitato il disgusto di tutte le parti dispettabili dell’America.»
George Mason della Virginia disse ai delegati di avere un «odio mortale per il denaro di carta.» In precedenza, aveva scritto a George Washington: «Potrebbero approvare una legge per emettere denaro di carta, ma venti leggi non faranno sì che il popolo lo accetti. Il denaro di carta è fondato sulla frode e sulla furfanteria.»

Sorvolo, 157

James Wilson della Pennsylvania disse: «Eliminare la possibilità del denaro di carta avrà la più salutare influenza sul credito degli Stati Uniti.»
John Langdon del New Hampshire ammonì che avrebbe respinto l’intero piano della federazione piuttosto che concedere al nuovo governo il diritto di emettere denaro di carta.
George Reed del Delaware dichiarò che una disposizione nella Costituzione che garantisse al nuovo governo il diritto di emettere denaro fiat «sarebbe tanto preoccupante quanto il marchio della bestia nella Rivelazione.»
Thomas Paine, seppur non delegato all’assemblea costituente, aveva scritto … che si opponeva con forza al denaro fiat, che lui chiamava contraffazione da parte dello stato, e che aborriva specialmente le leggi sul corso legale che costringono il popolo ad accettare la contraffazione. Egli disse: «La punizione di un membro [di una legislatura] che dovesse proporre una legge del genere dovrebbe essere la morte.»
Un pensiero interessante.

Il Decimo Emendamento stabilisce: «I poteri non delegati agli Stati Uniti dalla Costituzione, né proibiti da essa agli Stati, sono riservati, rispettivamente, agli Stati, o al popolo.» Il potere di emettere note di credito è certamente non delegato agli Stati Uniti, ed è specificamente proibito agli Stati. Conseguentemente, se mai un qualsiasi potere di emettere denaro fiat esista legalmente, esso è riservato al popolo. In altre parole, individui ed istituzioni private, come le banche, hanno il diritto di emettere Pagherò e sperare che il pubblico li usi come denaro, ma al governo, a qualsiasi livello, è chiaramente proibito farlo dalla Costituzione.”
G. Edward Griffin, The Creature from Jeckyll Island, A Second Look at the Federal Reserve (La creatura venuta da Jekyll Island. Un secondo sguardo alla Federal Reserve, n.d.a.)

“Nel 1913 il presidente Woodrow Wilson firmò il documento che creava la Federal Reserve, e condannò il popolo americano alla schiavitù del debito sino al momento in cui esso si svegli dal suo sonno e rovesci questa feroce tirannia.

Nessuno dei nostri problemi scomparirà sinchè non correggiamo la creazione, produzione e circolazione del denaro. Una volta che il problema del denaro sia risolto, tutto il resto andrà a posto.”
Len Clampett, Hand Over Our Loot, No. 2 (Consegnaci il nostro malloppo, n.d.a.), come reperito in freedom−school.com

Sorvolo, 158

“Il potere di emissione va tolto alle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene di diritto.”
Thomas Jefferson

“Poiché democrazia significa sovranità politica popolare, il popolo deve avere anche la sovranità monetaria che di quella politica è parte costitutiva ed essenziale in un sistema di democrazia vera o integrale in cui la moneta va dichiarata, a titolo originario, di proprietà dei cittadini sin dal momento della sua emissione.”
Giacinto Auriti, come citato in simec.org

“I diritti umani si potranno realizzare veramente solo dopo il riconoscimento della PROPRIETÀ POPOLARE della MONETA.”
padre Quirino Salomone, come citato in simec.org

“Si potrebbe pensare che la commistione del governo con la moneta sia ormai troppo stretta, troppo pervasiva nel sistema economico, troppo inestricabilmente intrecciata all’economia per essere eliminata senza provocare la distruzione dell’economia. I conservatori sono soliti denunciare i "terribili semplificatori" che demoliscono tutto per imporre i propri schemi semplicistici non funzionanti. Il nostro problema principale, tuttavia, è esattamente l’opposto: la mistificazione messa in atto dalla classe governante dei tecnocrati e degli intellettuali; costoro, ad ogni richiesta pubblica di ampia riduzione delle tasse o di deregolamentazione, ripetono sarcasticamente la storia delle masse imbecilli che "cercano soluzioni semplici per problemi complessi". Peccato però che nella maggior parte dei casi le soluzioni sono effettivamente chiare e semplici, ma vengono deliberatamente oscurate da persone che potremmo chiamare i "terribili complicatori". In verità riprenderci la nostra moneta sarebbe relativamente semplice e diretto …

Sorvolo, 159

Il nostro obiettivo si può riassumere semplicemente come la privatizzazione del sistema monetario, ovverosia la separazione del governo dall’attività monetaria e bancaria. Il metodo principale per realizzare questo compito è altrettanto diretto: l’abolizione e la liquidazione del Federal Reserve System, cioè l’abolizione della banca centrale. …
Un corollario di questo passaggio, naturalmente, sarebbe l’abolizione della già in bancarotta Federal Deposit Insurance Corporation. Il concetto stesso di "assicurazione sui depositi" è fraudolento; come si può "assicurare" un’intera industria che è intrinsecamente insolvente? …
Ci si è molto focalizzati sulla scarsa qualità dei prestiti bancari … La bassa qualità dei prestiti e degli investimenti sono però sempre la conseguenza dell’espansione creditizia della banca centrale e delle banche. I ben noti cicli di espansione e di crisi, di euforia e di crollo, di prosperità e depressione, non iniziarono negli anni Ottanta. Né rappresentano una creatura della civiltà o dell’economia di mercato. I cicli di boom e crisi iniziarono nel diciottesimo secolo con l’istituzione delle prime banche centrali, e si sono diffusi e intensificati da allora, man mano che le banche centrali si diffusero e presero il controllo del sistema economico del mondo occidentale. Solo l’abolizione del Federal Reserve System e il ritorno al gold standard può mettere la parola fine alle cicliche fasi di boom e di crisi, ed eliminare finalmente l'inflazione cronica ed accelerata. …
L’inflazione monetaria … non solo fa alzare i prezzi distruggendo il valore dell’unità valutaria, ma agisce anche come un gigantesco sistema di espropriazione a beneficio dei falsari e di coloro che ricevono per primi il denaro appena stampato, a danno di chi riceve il nuovo denaro più tardi. L’espansione monetaria è quindi un massiccio schema redistributivo mascherato. …
Per salvare la nostra economia dalla distruzione e dall’olocausto finale dell’inflazione galoppante, noi come popolo dobbiamo riprenderci dal governo la funzione di emissione monetaria. La moneta è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei banchieri e dell’establishment di economisti e finanzieri. Per raggiungere questo risultato occorre riportare la moneta nell’alveo dell’economia di mercato, in modo che tutte le funzioni monetarie siano svolte all’interno della struttura dei diritti di proprietà privata e del libero mercato. …

Sorvolo, 160

Dobbiamo avere investimenti determinati dai risparmi volontari raccolti sul mercato e non da una moneta contraffatta e dal credito generato da un sistema bancario fraudolento e protetto da privilegi statali. In breve, dobbiamo abolire la banca centrale ed imporre ai singoli istituti bancari di rispettare i loro impegni ogni volta che qualche cliente lo pretende. Il denaro e il sistema bancario sono stati fatti apparire come dei processi arcani e misteriosi che devono essere guidati e gestiti da una aristocrazia tecnocratica. Non sono nulla di tutto questo. Nell’ambito del denaro, anche più che nel resto dei nostri affari, siamo stati fregati da un maligno Mago di Oz.”
Murray N. Rothbard, Riprendiamoci la moneta, la banca a riserva frazionaria, la soluzione, come reperito in rothbard.altervista.org

“Più qualunque potere è concentrato, più è probabile venga usato come arma soppressiva da dei pochi contro tutti; quindi, meno qualunque potere è concentrato, meglio è per tutti. A cominciare dal potere monetario.”
“Traducendo Benjamin Franklin in termini di soppressione economica, coloro che sono pronti a lasciarsi persuadere a qualsivoglia manipolazione monetaria, monopolio o sorveglianza per ottenere un poco di consumismo ignaro non meritano né la libertà né la sicurezza e perderanno entrambe molto presto — ed insieme con le proprie, a tradimento, anche quelle dei loro simili.”
“Creare potere d'acquisto dal nulla senza il dovuto prodotto è un crimine contro l’Umanità. A chiunque venga permesso farlo, o addirittura monopolizzarlo, o persino peggio allestire una trappola del debito infinito, prima o poi possiederà ed annienterà tutto e tutti.
Dato che i monopoli privati si sono dimostrati soppressivi, i monopoli pubblici si sono dimostrati fonti di grossi guai, e la sovranità ultima è la sovranità monetaria, la soluzione è: primo, sovranità monetaria individuale inalienabile e non delegabile; secondo, massimo senso civico, minimo tasso di delega e sovranità dal basso verso l'alto; terzo, niente oligo−monopoli, prima di tutto nei media del baratto spezzato come il denaro.”
n.d.a.

Sorvolo, 161

“Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.”
Adriano Olivetti, da it.wikiquote.org

“Se puoi sognarlo, puoi farlo.”
Tom Fitzgerald, immaginatore Disney

“Tutti i nostri sogni possono avverarsi – se abbiamo il coraggio di perseguirli.” “È abbastanza divertente fare l'impossibile.”
Walt Disney, da en.wikiquote.org

“L’unica cosa che può effettivamente alterare l’autodeterminazione e ridurla è l’autodeterminazione stessa. Una persona può decidere di essere usata o influenzata dall’ambiente e dalla gente in esso, ma finchè non decide di far questo, non viene influenzata in tal senso.”
“Chiunque può sistemare qualunque cosa, ovunque, in qualunque momento. E lo sa. Troverai questo in ogni caso.”
L. Ron Hubbard (parafrasato o meno)

“Un mondo con meno Rothschild e più Gaudí”
Anonimo, libri dei visitatori di Casa Milà (La Pedrera) e Casa Batlló

Sorvolo, 162

Penso che queste citazioni parlino da sole, se solo le si affronta in tutta la loro portata. Quindi ora, assumendo questo punto di vista, incominciamo chiamando le cose con il loro nome, perché più precisamente identifichiamo qualcosa, più probabilmente ci occuperemo di essa invece che di qualcos’altro, e quindi più saremo in grado di occuparcene realmente.

Questa è la ragione del titolo di questo saggio:
“Crisi? Soppressione Economica…”

Che cosa significa crisi? Beh, le cose non sono o non sono più come dovrebbero… rende l’idea.

Che cosa significa soppressione economica… esattamente? Entrambe le parole potrebbero essere meno ovvie di quanto ci si potrebbe aspettare, ed indagheremo su entrambe abbastanza approfonditamente.

Quanto alla soppressione, è probabile che affronterai qui le sue profondità e le sue radici per la prima volta. Quanto all’economia, potresti obiettare che ti è stato insegnato che l’economia è un argomento spento, noioso; qualcuno l’ha persino etichettato “la scienza triste”. Beh, una volta al corrente, potresti arrivare ad un paio di conclusioni personali; una è che qualcuno avesse ottime ragioni – anche se altrettanto losche – di fartelo pensare e quindi di fartene tenere alla larga. E l’altra ha a che fare con il significato, la profondità, e l’utilità di questi due termini combinati: soppressione economica.